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1- AH, SE I POTERI MORTI SI PRENDONO A SCARPATE IN FACCIA! DELLA VALLE CI PROVA CONTRO IL CAINANO E GEROVITAL GERONZI. E TROVA ANCHE UNA QUALCHE DIFFERENZA TRA ABRAMO BAZOLI E IL BANCHIERE DI MARINO, “I DUE ARZILLI VECCHIETTI” DELLA FINANZA NAZIONALE: “IL PRIMO PENSA SOLO AL BENE DEL SISTEMA, IL SECONDO ALLA CARRIERA” (POI UN GIORNO, LO SCARPARO SPIEGHERÀ ALLA NAZIONE CHE COSA SIA “IL BENE DEL SISTEMA” E CHI LO DEBBA DECIDERE E SU DELEGA DI CHI (IN SOSTANZA, CHI METTE I SOLDI PER COMANDARE?). E POI MAGARI CI SPIEGHERÀ ANCHE PERCHÉ SIA MALE PENSARE ALLA CARRIERA. CIÒ DETTO, SIA GERONZONI CHE BAZOLONI POTREBBERO ANDARSENE IN PENSIONE SENZA CHE “IL SISTEMA” NE RISENTIREBBE IN ALCUN MODO) 2- SECONDO BEN AMMAR, L’AMICHETTO TUNISINO DI PAPI SILVIO, “TRIPOLI HA INVESTITO IN SOCIETÀ USA LEGATE AL PENTAGONO E IN IMPORTANTI GRUPPI FRANCESI”. IN ITALIA, RICORDIAMOLO SEMPRE, SI SONO PRESI I SUOI SOLDI GRUPPI IL CUI MANAGEMENT HA SPESSO TENDENZE MORALISTE NEI CONFRONTI DEL POPOLO ITALIANO: ENI, FINMECCANICA, UNICREDIT, JUVENTUS. GIÀ, LA GGIUVE. GHEDDAFI È QUASI MORTO E ANCHE LA GGIUVE SI SENTE POCO BENE 3- TORNA AL GOVERNO DI SCAJOLA. A SUA INSAPUTA, NATURALMENTE. E INTANTO IN GIAPPONE, PAESE NOTORIAMENTE ABITATO DA COGLIONI INCIVILI, IL MINISTRO DEGLI ESTERI SI DIMETTE PER 2MILA € DI FONDI ILLEGALI. RICEVUTI A SUA INSAPUTA, NATURALMENTE

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della valle

a cura di Minimo Riserbo e Falbalà

1 - SE I POTERI MORTI SI PRENDONO A SCARPATE IN FACCIA...
"Il premier non può scalare la Rizzoli. Geronzi? Fa un uso improprio del suo piccolo ruolo per conto delle Generali" (Repubblica, p. 16). Dieguito Della Valle, Gran Calzolaio e usatore proprio di risorse finanziarie proprie, parte lancia in resta contro il CaiNano e Gerovital Geronzi. E trova anche una qualche differenza tra Abramo Bazoli e il banchiere di Marino, "i due arzilli vecchietti" della finanza nazionale: "Il primo pensa solo al bene del sistema, il secondo alla carriera".

geronzi-della valle

Poi un giorno, quando avrà finito di ingrassare i propri pacchetti di minoranza, Della Valle spiegherà alla nazione che cosa sia "il bene del sistema" e chi lo debba decidere e su delega di chi (in sostanza, chi mette i soldi per comandare?). E poi magari ci spiegherà anche perché sia male pensare alla carriera. Con calma, ma con parole sue. Ciò detto, sia Geronzoni che Bazoloni potrebbero andarsene in pensione senza che "il sistema" ne risentirebbe in alcun modo.

Sul Corriere, ... vabbè, lasciamo perdere che è meglio (p. 15). Solidarietà al compagno in carcere Sergio Bocconi.

BAZOLI E GERONZI

2 - AFFARACCI E AFFARINI, DIETRO IL COLONNELLO TOGNI DI TRIPOLI...
Il Corriere delle banche preoccupate traduce e pubblica una delirante intervista del Pagliaccio di Tripoli al Journal du Dimanche. Gheddafi ormai avrebbe bisogno di una giacca a tre petti per appiccicarvi tutte le sue cazzo di medagliette, il che non lo fa sembrare esattamente un personaggio normale. Ma quando a un potente viene consentito di girare con lo scolapasta sulla testa, di solito ci sono di mezzo i dobloni. Tanti dobloni.

Giovanni Bazoli e Cesare Geronzi

Ce lo spiega bene, con corredo di messaggi mafiosi incorporati, un bel pezzo di Federico Fubini: "Bp, Exxon, Siemens. La ragnatela delle quote libiche". Secondo Ben Ammar, l'amichetto tunisino di Papi Silvio, "Tripoli ha investito in società Usa legate al Pentagono e in importanti gruppi francesi" (p. 6). In Italia, ricordiamolo sempre, si sono presi i suoi soldi gruppi il cui management ha spesso tendenze moraliste nei confronti del popolo italiano: Eni, Finmeccanica, Unicredit, Juventus. Già, la Ggiuve. Gheddafi è quasi morto e anche la Ggiuve si sente poco bene.

BAZOLI

3 - IL NANO RUBY-CONDO NEL GIARDINO DEI BRUTI LIBERATI...
"Il ragioniere Spinelli e le ragazze: "Non posso darvi più di 10 mila euro". La Minetti si lamenta: "Silvio non mi risponde più" (Repubblica, p. 14). Salviamo il salvabile, dei festini di Hardcore. Per esempio Marina Berlusconi, che i giornali della real casa ci dipingono da anni come mamma modello, manager di ferro e altre cazzate del genere. Dice Saviano: "Marina mi attacca per paura" (Repubblica, p. 16). Forse ha torto, forse ha ragione. Ma dei due, nella vita, finora, chi ha dimostrato più coraggio?

GERONZI

Più coraggio di tutti lo sta dimostrando Mortimer Sallustioni, capace di prime pagine come questa, da leggere tutte d'un fiato: "Giustizia malata. I pm guardoni si eccitano. Nell'inchiesta di Milano sequestrati persino i cellulari con gli autoscatti sexy delle ragazze. L'ultima follia dei giudici: in un anno dati a un carcerato 12 permessi per il compleanno. Santanchè e Messori fanno cadere il tabù delle toghe infallibili". Ah, se non ci fosse la Santadechè che paese sarebbe?

gheddafi e fd f d b ae ddb e

4 - NELLE MANI GIUSTE...
Dall'alto della sua condanna di secondo grado a 7 anni per mafia, Marcello Dell'Utri si fa intervistare da Fabrizio Roncone e ne approfitta, stranamente, per lanciare qualche messaggio. "Il pdl va ristrutturato subito. Per il partito puntiamo su Verdini. Scajola? Non è più il suo tempo. Il processo Ruby avrà un effetto mediatico eccezionale, Berlusconi si presenti e si difenda" (p. 11). Peccato, proprio nel giorno in cui il Secolo di Genova annuncia il ritorno al governo di Sciaboletta Scajola. A sua insaputa, naturalmente.

Tarak Ben Ammar

E intanto in Giappone, paese notoriamente abitato da coglioni incivili, il ministro degli esteri Seiji Maehara si dimette per aver ricevuto 2mila euro di fondi illegali (Repubblica, p. 19). A sua insaputa, naturalmente.

ALESSANDRO PROFUMO

5 - IL LATO "B" DELLA SCUOLA...
Assurta al rango di ministra della Pubblica Distruzione per meriti speciali, Mariastella Gelmini continua nella sua metodica opera di smantellamento della scuola di Stato. "Gelmini, la scuola reggerà nonostante i tagli. "Ventimila cattedre sospese perché inutili". Ma già oggi è emergenza: pochi presidi, classi stipate e insegnanti in fuga. Alla fine a pagare sono le famiglie: si moltiplicano le richieste di contributi volontari" (Repubblica, p. 9).

"Non metteremo le mani nelle tasche delle famiglie", chi è che la diceva questa? La nostra sensazione è che questo piccolo Attila della Padania, che ha fatto l'esame da procuratore in Calabria, si fermerà solo quando avrà ottenuto il ritorno al precettore privato. Suggeriamo anche la versione neo-fascista del "precettore di fabbricato". Che Maroni potrebbe chiamare "Istruzione di prossimità". Tanto ormai in Italia si può fare tutto: basta trovare lo slogan giusto.

PAOLO SCARONI

6 - LOMBROSIANI PER SEMPRE...
Ritagliare e rimirare la foto pubblicata dalla Stampa a pagina 9 (splendido pezzo). Vi si contemplano Umberto Bossi, il ministro (!!!) Calderoli e il consigliere regionale Renzo Bossi nell'atto di formulare un pensiero in tre. Ma che fatica, però.

7 - DISECONOMY...
In assenza del Cetriolo Quotidiano, tocca leggere la Stampa per capire che cosa succede nella galassia di ricotta di Don Salvatore da Paternò. "Pressing dell'Isvap su Fondiaria-Sai. Ispezione dell'autorità sulla compagnia. Nel mirino solvibilità e operazioni infragruppo" (p. 23).

daniela santanche alessandro sallusti cortina x

8 - FREE MARCHETT...
Dopo aver convinto le masse operaie del Lingotto che Marchionne è il Bene, e in attesa di tornare al suo eremo in Spagna, Salvatore Tropea ci regala una pagina onirica su R2, il molesto bambino obeso di Repubblica. Cucinata e rivenduta come "LA STORIA", ecco a voi "Il genio e lo stile al museo l'auto diventa capolavoro". "Un grande santuario dell'automobile nell'ex capitale dell'automobile e, nonostante questo, al posto giusto. Perché le crisi possono mutarne il corso ma non riscrivono la storia" (p. 36).

Senatore Marcello DellUtri

Nel caso qualcuno dei nostri amati lettori volesse creare online il Museo della Marchetta, noi abbiamo un'idea per il direttore.

9 - IL RUFFIANO IN REDAZIONE...
Lodevole apertura del Corriere degli imbalsamati dedicata alle donne. Peccato che se ne ricordino alla vigilia dell'8 marzo. Per il resto dell'anno le lasciamo in mano a una classe digerente rigorosamente maschile e corrotta, libere solo di prostituirsi con il Capo e vestirsi secondo le paranoie di una banda di sedicenti creativi che odiano le donne.

Mariastella Gelmini

 


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