1- GRAN PASSERELLA DI PADRONI A PARIGI PER VEDER COME CIUCCIARSI INTERNET
Nella suite dell'albergo parigino che si trova in Faubourg St Honorè, Carletto De Benedetti si è svegliato molto presto e a piedi ha attraversato rue Rivoli per accedere al complesso del Louvre e ai Giardini delle Tuilleries dove su una panchina amava sedersi il filosofo Diderot che paragonava le sue idee alle "puttane".
Questi ambienti fanno da cornice al Forum del G8 su internet, un appuntamento voluto da Sarkozy che ha richiamato nella capitale francese i grandi operatori mondiali della comunicazione. I lavori sono cominciati alle 10 con l'introduzione di Maurice Lévy, il manager di origine marocchina che guida Publicis, il colosso francese dell'advertising.
Dopo le parole di questo 69enne magnate che nel suo ufficio dietro Arco di Trionfo tiene bene in vista una bibbia del 17° secolo, è stata la volta del presidente francese e dopo l'assemblea plenaria sul tema "Internet e la crescita economica" parlerà anche Christine Lagarde, il ministro delle Finanze dall'aria aristocratica e supponente che nonostante la clamorosa gaffe di venerdì scorso sul fallimento della Grecia è candidata a prendere il posto del porcellone Strauss-Kahn.
Rupert Murdoch con telecomando SkyCarletto De Benedetti è arrivato a Parigi insieme a Franchino Bernabè e a Luca Ascani, il giovane imprenditore romano che ha fondato la società Populis; sono loro gli unici italiani presenti alla grande kermesse, ma a Carletto interessa soprattutto ascoltare lo "squalo" Rupert Murdoch che oggi pomeriggio avrà 20 minuti a disposizione per parlare dell'education come prossima frontiera digitale.
I rapporti del patron di "Repubblica" con l'australiano di NewsCorporation risalgono al 1988 quando Carletto riuscì a vendergli per 140 miliardi di lire il 4,9% del Gruppo Pearson; fu un'operazione molto brillante perché nello spazio di poco tempo De Benedetti si portò a casa una plusvalenza di 40 miliardi. Poi i due hanno dialogato a distanza trovandosi d'accordo nella polemica contro Google accusata senza mezzi termini da Murdoch di rubare i contenuti e di provocare la morte del mercato editoriale.
Francesco GiavazziNell'ottobre 2010 si parlò di un asse anti-Mediaset che avrebbe dovuto unire la corazzata del Gruppo Espresso con l'ammiraglia americana, ma non se ne fece nulla perché Murdoch nonostante la scarsa simpatia nei confronti del Cavaliere di Arcore, preferì viaggiare da solo con Sky Italia.
Domani sarà la volta di Franchino Bernabè che intorno alle 17,30 parteciperà a una seduta sulle trasformazioni dei business tradizionali provocati dalle nuove tecnologie digitali. Accanto a lui siederanno il direttore generale della BBC e il chairman del Gruppo Blackstone, uno dei fondi più importanti al mondo.
In un'altra sala del complesso che affaccia sui giardini dove Diderot sedeva pensieroso, toccherà poi a Carletto nel pomeriggio misurarsi con i big di "New York Times", "Bloomberg", "DowJones" e "Financial Times" sul grande dilemma: "Internet sta uccidendo o rilanciando la stampa?".
VITTORIO GRILLIC'è attesa per il suo intervento, ma i giornalisti scruteranno ogni suo passo per capire se intende riannodare il dialogo con il vecchio Murdoch.
2 - GIAVAZZI AMARI PER TREMONTI: DALLA PRIMA PAGINA DEL "CORRIERE" PARTE UN SILURO PER LA CANDIDATURA DEL PALLIDO VITTORIO GRILLI
Mario Draghi ha cominciato a scrivere la Relazione Finale che terrà la prossima settimana alla Banca d'Italia.
Anche per lui come per la Marcegaglia che deve parlare giovedì all'Assemblea degli Imprenditori si pone il problema di usare i toni giusti perché l'appuntamento cade all'indomani del ballottaggio. Qualunque sia l'esito della feroce battaglia nelle urne milanesi e napoletane, il Governatore si terrà alla larga dalla mischia della politica italiana senza indulgere ad attacchi contro il governo.
Ormai la sua testa è a Francoforte in quel palazzone di vetro della BCE dove è stato designato dagli europei e dove dovrà affrontare scenari terribili. Se dopo l'Assemblea della prossima settimana volete risentirlo allora segnate sull'agenda due date: il 13 giugno alle ore 17 Draghi interverrà insieme ad altri economisti alla presentazione dei saggi di Paolo Baffi, organizzata all'Accademia Nazionale dei Lincei, e tre giorni dopo sarà a Firenze per partecipare alla conferenza "Il cittadino e il senso dello Stato" promossa dalla Fondazione culturale Niels Stensen.
Draghi e TremontiIn queste ore Draghi non ha tempo per leggere il fiume di articoli in cui si parla del suo successore a via Nazionale e probabilmente anche oggi ha dato un'occhiata di sfuggita all'editoriale dell'economista Francesco Giavazzi che sostiene con calore (pari a quello di Angelo De Mattia, l'ex-bracciodestro di Fazio) la necessità di una candidatura interna a Bankitalia.
Chi invece avrà letto e riletto l'articolo con una punta di stizza è sicuramente Giulietto Tremonti, il ministro che da almeno cinque anni polemizza con Giavazzi in maniera piccata. La polemica tra i due lombardi (Giavazzi è nato a Bergamo nel 49 mentre Giulietto a Sondrio nel '47) ha toccato la punta più alta nel maggio di due anni fa quando il ministro bacchettò l'economista bocconiano che a proposito del fallimento di Lehman Brothers aveva scritto sul "Corriere della Sera": "è stata una buona giornata per il capitalismo, una svolta importante, una vittoria del mercato".
Tremonti poi non ha mai digerito la pretesa del suo antagonista di scrivere una sorta di "agenda" che avrebbe dovuto essere il programma del Partito Democratico, e a un meeting a Rimini di "Comunione&Fatturazione" si scatenò definendo gli economisti una setta con tanto di citazioni di Mandrake, Harry Potter e mago Otelma.
draghi tremontiOggi dalle colonne del "Corriere della Sera" Giavazzi, che prima di sposare l'economia alla Bocconi (la madre di tutti i sapientoni) si è laureato in ingegneria al Politecnico di Milano, scende in campo e spara le sue cartucce in favore di una scelta interna alla Banca d'Italia in modo da evitare che il nuovo Governatore abbia referenti politici.
L'allusione è chiaramente indirizzata a silurare la candidatura del pallido Vittorio Grilli, il direttore generale del Tesoro che ieri sera nei saloni di Palazzo Colonna è apparso sorridente al ricevimento offerto al gotha romano da Corradino Passera e da Giovanna Salza.
3 - GLI ECOLOGISTI SARDI DICHIARANO GUERRA AI RADAR DI ISRAELE
Poco ci manca che dopo la guerra alla Libia, una regione italiana entri in conflitto con Israele.
In questo caso si tratta della Sardegna dove gli umori tra le rivolte dei pastori, il caro-traghetti e i licenziamenti nelle industrie, stanno creando un clima incandescente. Le ultime scintille sono scoppiate a proposito dei radar che la Guardia di Finanza ha acquistato da Israele dove a produrli è la società Elta System, un colosso della difesa e dello spazio che fattura quasi 1 miliardo in 50 paesi.
I radar con il nome in codice EL/M-2226 sono stati installati per monitorare le coste in modo da tener lontane le attività criminali, il trasporto di droga e lo sbarco di clandestini. Gli ambientalisti sardi contestano la costruzione di cinque tralicci sui quali dovrebbero essere installati i radar di produzione israeliana. La società di Tel Aviv ha fatto sapere, attraverso l'azienda che tira su le torri in mezzo al verde, che le emissioni elettromagnetiche saranno di gran lunga inferiori a quelle delle antenne dei telefonini e che non ci sarà alcun tipo di rischio per l'ambiente e per le persone (come dimostrato da uno studio dell'Università di Sassari).
Mauro Moretti capotrenoNon solo: la società di Israele ha ricordato che i radar sono serviti anche a Lampedusa per salvare scafisti in difficoltà. Nonostante queste assicurazioni gli ecologisti sardi continuano a protestare, ma finora i pastori sardi si sono tenuti alla larga dalla polemica.
4 - ORMAI OLTRE IL RIDICOLO LE AVVELENATE TRA LO SMONTEZEMOLATO E MORETTI
Avviso ai naviganti N.1: "Si avvisano i signori naviganti che ai passeggeri dei treni italiani la guerra delle parole tra Mauro Moretti e Luchino di Montezemolo appare semplicemente penosa.
Il manager di Rimini si è fatto intervistare sabato da Massimo Mucchetti e ha precisato che a bordo dei treni della concorrente Ntv non ci sarà una carrozza ristorante mentre "Trenitalia offre uno snack al posto e la possibilità di avere un pasto cucinato al vagone ristorante".
Montezemolo NTVLa precisazione è di importanza storica e serve a Moretti per ironizzare sui tre pasti ("Tagliere", "Orto", "Gustoso") con i quali Luchino e Dieguito Della Valle insieme ai soci francesi e a Corradino Passera, intendono deliziare da dicembre i passeggeri di "Italo".
Ieri Montezemolone ha definito Moretti "un caso patologico, ossessionato dalla concorrenza". Sarebbe bene che qualcuno avvisasse i due contendenti che le loro polemiche sono ridicole".
5 - NEI PALAZZI DELLA POLITICA SI DÀ PER CERTA L'INTRODUZIONE DI UNA PATRIMONIALE PER SALVARE I CONTI PUBBLICI
Avviso ai naviganti N.2: "Si avvisano i signori naviganti che nei palazzi della politica si dà per certa l'introduzione di una patrimoniale per salvare i conti pubblici.
L'annuncio sarebbe stato ovviamente ritardato per non aumentare le rughe sul viso di donna Letizia Moratti e le crepe sulla faccia di Gianni Lettieri".