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NAPOLISPIA! - VELARDI C’È MA È COME SE NON CI FOSSE PIÙ: LO SPIN DI LETTIERI NON CONDIVIDE IL CAMBIO DI STRATEGIA E SI CHIAMA FUORI - GLI UDDICCINI LOCALI STANNO CON LETTIERI, QUELLI ROMANI CON GIGGINO ’A MANETTA, CHE VOLEVA MANDARE IN GALERA CESA - IL BAFFETTO DI POLITO SUL “CORRIERE”: CHI È PIÙ AMICO DI NAPOLITANO TRA MACALUSO E RANIERI? - KLAUS DAVI INTERVISTA GIOVANARDI E BORGHEZIO E ROMPE LE SCATOLE AI BERLUSCONES – LO SMONTEZEMOLATO LIQUIDA IL TERZO POLO: “EVANESCENTE” - SEQUESTRATA L’ANEMA E CORE DI GUIDO LEMBO...

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Carlo Tarallo per Dagospia

CLAUDIO VELARDI

1 - Lothar Velardi è fuori dalla campagna elettorale di Napoli. O meglio, c'è ma è come se non ci fosse più. I berluscones napoletani hanno cambiato strategia: feste di piazza e manovre di partito per evitare la disfatta. E lui, lo spin nel fianco, si è incazzato di brutto: se non fosse che manca poco alla fine di questa tortura, e che Letta-Lettieri oltre che un "committente" è un amico che merita lealtà, avrebbe già fatto i bagagli e sarebbe andato via. Lothar, in questa ultima settimana, avrebbe puntato tutto sulle presenze in tv di Letta-Lettieri, che ha dimostrato di saper tenere testa a Giggino ‘a Manetta davanti alle telecamere.

Ma ormai è andata così: si lavora più sottotraccia per evitare la disfatta, e così speranze affidate agli uddiccini napoletani, con la speranza che la libertà d'incoscienza del terzo pollo a Napoli porti i lealisti al governo regionale ad appoggiare copiaeincolla.Intanto, Giggino ‘a Manetta gonfia le vele: ieri sera concertone-Vecchione in piazza, contemporaneo a Juve-Napoli, e "Bella Ciao" d'ordinanza ma senza tanto clamore, che qui serve una palata di voti di destra per vincere lo scontro finale. Giggino punta sul sostegno dei sinistrati di Pd e Sel, sostegno aggratis naturalmente, nel senso che assessorati per i bassolinian-morconiani non ce ne saranno. Il Pd insomma sta per compiere il suicidio perfetto: farà votare De Magistris e poi gli si accomoderà all'opposizione.

GIANNI LETTIERI

I terzopollisti romani, intanto, scommettono tutto su Giggino e non potendo uscire allo scoperto si affidano alle cattiverie di Klaus Davi, che a colpi di interviste boomerang a Giovanardi e Borghezio si diverte a fare il guastatore e rompe le scatole ai bananas napoletani.

DE MAGISTRIS ESULTA DOPO IL PRIMO TURNO

A proposito: e il Quirinale? Il Presidente non perde d'occhio quello che succede nella sua amata città: lo fa capire bene Antonio Polito, che sul Corriere sferza Umberto Primo Ranieri, piddino parte-nopeo e parte-Napolitano che ora fa il supporter numero uno di Giggino ‘a Manetta e si becca un ritrattino al veleno: "Il più giovane discendente dell'antica tradizione dei miglioristi napoletani - infliza Polito - che da sempre guardano come faro indiscusso a Giorgio Napolitano, sale sul palco di De Magistris per osannare il magistrato che insultò il Capo dello Stato, reo di essere provvidenzialmente intervenuto per mettere fine alla indecorosa lite tra le procure di Catanzaro e di Salerno, accesa proprio dall'ex pm con le sue accuse ai colleghi.

LORENZO CESA

L'endorsement è così imbarazzante da aver provocato una divisione perfino nel compatto gruppo dei fedelissimi del Presidente: Emanuele Macaluso ha preso la penna per bacchettare l'enfasi con cui Ranieri abbraccia l'ex pm, descritto come un gigante del pensiero e dell'azione, e per dire che lui per votarlo dovrebbe turarsi il naso. E l'olfatto di Macaluso - azzarda Polito - è certamente più in grado di annusare l'aria che si respira al Quirinale...".

Ma è lo smontezemolato a stupire: oggi sul sito di Italia Futura, la sua fondazione, ecco un lungo editoriale in cui prima si fa a pezzetti il centrodestra che "non ha più nulla a che fare, nei toni e nei contenuti, con quello che una forza moderata dovrebbe rappresentare in un grande paese europeo". Poi, incredibilmente, arriva la mazzata agli amati terzopollisti, definiti "evanescenti" e che "decidendo di non scegliere, hanno rinunciato persino a fare l'ago della bilancia", e cita "la sospensione degli abbattimenti degli immobili abusivi a Napoli. Anche in questi casi siamo di fronte a provvedimenti che mal si conciliano con la tradizione del centrodestra". E la villetta a Capri ????

LUCA CORDERO DI MONTEZEMOLO

http://www.napolionline.org/new/i-convertiti-alla-corte-del-masaniello-napoletano

Mieli Mentana e Montezemolo all'anema e core di Capri

2 - Sequestrata a capri l'Anema e Core, taverna dei vip di Guido Lembo, che racconta il "blitz" e si lamenta. Intanto, sposta le sue serate in piazza e nel locale di suo figlio.

http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2011/21-maggio-2011/capri-sigilli-taverna-vip--190696317047.shtml

http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/fotogallery/campania/2011/05/anemacore/anema-tutti-vip--190696694434.shtml##22Ma

 


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