(Ansa) - Il Mullah Omar, guida spirituale dei talebani afghani, è stato localizzato ed ucciso due giorni fa in Pakistan mentre si trasferiva dalla città di Quetta alla zona tribale del Waziristan settentrionale. La notizia, diffusa da una tv afghana e confermata poi dal portavoce della Direzione nazionale per la sicurezza (Nds) afghana, è stata respinta dagli insorti che l'hanno definita "una bugia dei servizi".
Citando una fonte anonima dell'intelligence afghana, Tolo Tv ha interrotto oggi le trasmissioni per riferire che Omar è stato "localizzato ed ucciso durante un trasferimento da Quetta al Waziristan settentrionale", organizzato dall'ex capo dei servizi di informazione militari pachistani (Isi), generale Ahmed Gul, considerato un simpatizzante dell'insurrezione.
mullahomarDa parte sua l'agenzia di stampa Pajhwok, che pure cita una fonte anonima della sicurezza, sostiene che Omar è stato ucciso dai servizi di intelligence Isi e dalla Rete Haqqani,
Successivamente il portavoce della Nds, Lutfullah Mashal, ha rivelato di aver "parlato con responsabili talebani che ci hanno confermato l'uccisione in Pakistan del Mullah Omar". Fin qui le conferme. Da parte sua l'ex generale Gul ha sostenuto di non avere mai conosciuto Omar e ovviamente di "non averlo scortato due giorni fa" come riferito in notizie stampa non confermate. I talebani hanno immediatamente smentito la morte del loro capo.
In un comunicato ufficiale nel loro sito Internet, il portavoce degli insorti, Zabihulla Mujahid, ha bollato la notizia come una "bugia dei servizi". "Grazie ad Allah - ha aggiunto - il Mullah Omar è vivo e sta bene e sta guidando i mujaheddin sotto tutti i punti di vista". "Il nemico con questo tipo di notizie - ha detto Mujahid - cerca solo di bloccare le ondate devastanti della nostra Offensiva Badar".