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1- TUTTI IN CORO, CANTIAM! \"CIRIBIRIBIN, CHE BEL FACCIN, CHE SGUARDO DOLCE ED ASSASSIN\" - PIù FORTE! \"CIRIBIRIBIN, CHE BEL NASIN, CHE BEI DENTIN, CHE BEL BOCCHIN...\" 2- RITRATTO AL CETRIOLO (LOMBROSIANO) DEL DIVINO QUIRINO CONTI DEL SINDACO RENZI 3- \"PIÙ SIMILE, IN VERITÀ, AL CONCORRENTE DI UN REALITY - UNA CAMICIA SCOSTUMATAMENTE SLACCIATA, LA CARNAGIONE INTATTA, I CAPELLI ESORBITANTI RAVVIATI IN UNA IMPECCABILE VOLUTA, IL NASO SENZA ERRORI FREMENTE, LE BELLE LABBRA DISCHIUSE IN UNA INECCEPIBILE, PERFETTA “O” (DETTA ANCHE DAI VOLGARI \"CULO DI GALLINA\") - IL VEZZOSISSIMO TADZIO-RENZI, COME L’ALTRO BRONZO DI RIACE, L’EFEBO PUGLIESE NICHI VENDOLA, SI PIACE AL PUNTO DI SENTIRSI UN MARTIRE DEL SEX APPEAL\" 4- E MATTEUCCIO COME TITOLA IL SUO LIBRO? \"FUORI!\" Sì, COL PUNTO ESCLAMATIVO, COME IL LOGO UFFICIALE DELLE PANNELLIANE PROTO-BATTAGLIE OMOSESSUALI ANNI SETTANTA!

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Quirino Conti per Dagospia

QUIRINO CONTI- GIARDINO BOBOLI (PF. VIGO)HANS MEMLING

In un sofisticato articolo apparso di recente sulle pagine di un quotidiano molto autorevole - e proprio per questo, elzeviro quanto mai documentato e attendibile - a proposito della longeva stabilità del Granducato di Toscana, ovvero della sua assoluta impermeabilità quanto a incroci, ibridazioni e meticciati, a differenza del resto della Penisola percorsa invece e battuta da innumerevoli scorrerie sempre pronte a lasciare il segno (in un'iride inspiegabilmente pervinca, in un naso diritto e altero, o nel colorito ambrato della pelle), si concludeva dunque affermando, senza troppo girarci intorno, che proprio per quella impermeabilità, tra tutte le regioni d'Italia la Toscana proprio non può dirsi quella con la popolazione oggettivamente più bella.

BOTTICELLI

Che insomma, a forza d'incrociarsi tra loro, trovare in quelle terre un autentico toscano passabile è come cercare il solito ago nell'ennesimo pagliaio o, che è lo stesso, vincere un terno al lotto. Del resto, a essere sinceri, anche gli Etruschi loro progenitori, da quel che ne resta, non dovevano proprio essere un gran che.

BOTTICELLI

Ma si sa: bell'ambiente, cucina mediocre; e da quelle parti il paesaggio, la cultura e la civiltà hanno sempre avuto la meglio sul restante, anche fisiognomico. Lasciando che per le Veneri, gli Adoni e tutto l'armamentario mitologico-seduttivo, nella loro pittura e nelle arti plastiche si andasse un po' così, di fantasia, inventando.

Detto questo però, a Firenze, per la carica del sindaco, probabilmente proprio perché toccati nel vivo, da irregolari e bizzarri se non proprio brutti senza rimedio, i fiorentini ce l'hanno messa tutta, proprio tutta, per darsi un bell'aspetto, almeno simbolico. E con il precedente sindaco Dominici era come se, per lo scopo, fosse stato bandito un preventivo, pre-elettorale concorso di bellezza, o fossero state indette delle primarie a sfondo carnale.

RENZI

E lui, come un piccolo Della Robbia o un Donatello, ne fosse stato l'incomparabile vincitore. Di proporzioni auree, elegante, pieno di fascino e di bell'aspetto, cortese e persino con un sorriso, come si diceva, "rapinoso". Attualmente è come fosse stato raschiato via dalla politica e risucchiato dalle foreste di Vallombrosa, ma quando sedeva a Palazzo Vecchio, al potere non c'era uno, uno solo, che potesse reggerne il confronto. In tutta la sinistra e tutta la destra messe insieme.

MATTEO RENZI, CONCORRENTE ALLA 'RUOTA DELLA FORTUNA (94)

E così, poiché come è noto i maschi sono particolarmente frivoli e rancorosi, le gelosie infuriarono e volarono coltelli. Ma, va ribadito, unicamente perché il più bello, non per altro.

Poi è stata la volta di Matteo Renzi. E anche qui, seppure si abbia l'impressione che sul dato oggettivo stavolta abbia prevalso, di fatto, l'autoconvincimento del soggetto, sembra proprio che ancora una volta gli elettori si siano scelti qualcuno almeno grazioso, se non addirittura all'altezza dei tanti tesori di perfezione custoditi dalla città. E lui, l'aggraziato Renzi, dalla copertina del suo libro Fuori!, sembra fare del proprio meglio per non deluderli, quanto a risarcimento estetico alla cittadinanza. Uno per tutti: in un bell'esempio di efficace sineddoche.

BRONZINO

Più simile, in verità, al concorrente di un reality - una camicia scostumatamente slacciata indosso -, scruta l'acquirente diretto e sfrontato: la carnagione intatta, i capelli esorbitanti ravviati in una impeccabile voluta, il naso senza errori fremente, la bocca dischiusa.

TOMMASO FIORENTINO

Forse persino un po' troppo.
Sì, perché il nostro sindaco, per un vezzo che nasce probabilmente da un incauto amore di sé, dopo aver detto, senza una pausa d'incertezza, tutto ciò che si era prefissato di dire - a pioggia, a scroscio, a grandine, con ogni concetto al posto giusto e una consecutio irreprensibile -, dopo essersi convinto dunque di averla detta davvero grossa e incisiva, o almeno molto, molto convincente e bipartisan, resta sempre così, immobile, come folgorato e preda di un sortilegio, le belle labbra dischiuse in una ineccepibile, perfetta "o".

PONTORMO

Che un tempo il popolo - per rustica esperienza -, grossolano e senza troppe limitazioni gergali qual'era, avrebbe subito indicato come del tutto simile (tradotto qui al meglio)all'anulo del deretano di un gallinaceo. Insomma, con un modo di dire indecente ma così tanto espressivo da apparire insostituibile. Ebbene, nemmeno sulla copertina del suo libro - anche se qui con cautela e controllo molto maggiori -, nemmeno lì il sindaco Renzi rinuncia ad accennare in un sorriso la sua espressione-capolavoro, il suo anulus gallinaceus.

LETIZIA MORATTI Vendola

Né evidentemente qualcuno del suo staff, con l'ormai abusatissima tecnica del Photoshop (grazie alla quale la "moderatissima" Letizia Moratti sembra ormai regredita allo stato fetale), ha ritenuto di dover ricucire un tal equivoco andito. Segno che al sindaco quel dissigillarsi delle labbra è particolarmente caro.

Che sia, Dio non voglia, per un consiglio estetico del nostro Cavaliere, ora anche stylist? (Lui, si sa, con i giovani e le giovani è sempre prodigo di consigli stilistici. Indispensabili per farcela.) Non è del tutto improbabile; anche se, nel caso del nostro più attraente fiorentino, non si tratterebbe che di una conferma, giacché il vezzo - naturalissimo, parrebbe - era preesistente all'infelice visita ad Arcore.

GALLINACEO

Del resto, lui così piace tantissimo. E l'ingegnere acustico ministro Castelli, da Santoro, sembrava esserne divenuto pazzo. Come in una scena di Morte a Venezia: con Aschenbach-Castelli che lo mangiava con gli occhi e lui, il vezzosissimo Tadzio-Renzi, che accavallava e scavallava le gambe con spudorata abilità. Mentre protendeva le labbra nel suo più riuscito e classico numero di seduzione.

ROBERTO CASTELLI

Sì, perché d'altronde a qualcuno deve pur piacere, il sindaco Renzi; dal momento che nel centrosinistra è visto come fumo negli occhi. Come l'altro bronzo di Riace, l'efebo pugliese Nichi Vendola. Che, anche se messo un po' peggio del fiorentino, pensa comunque sempre d'essere sprecato in quella coalizione: con quel bel corpo, quello sguardo, quella frangia; e la sua torrenziale, fioritissima parlantina ermetico-teoretica. Anche lui poco amato "perché bellissimo", rimugina tra sé.
Due martiri, insomma, del sex appeal, si potrebbe affermare, dell'invidia e del livore: tra tutti quei Bersani scamiciati e quei D'Alema sfatti e stracotti.

RENZI

Di quella copertina, tuttavia, non va tralasciato comunque un ulteriore elemento: se possibile ancor più sorprendente e quasi sospetto, simile a un criptico e occulto messaggio cifrato, si direbbe. E che, all'improvviso, sembra poter illuminare di nuova luce l'intero centrosinistra o ciò che, purtroppo litigiosamente, ne resta.

BERSANI

Ed è quel Fuori!, quel titolo che in copertina appunto, sotto l'eburneo volto ridente del giovane Matteo Renzi, non la finisce più di ricordare qualcosa di molto simile a una qualche (pruriginosa) pubblicazione di tanti, tanti anni fa.

Fuori!, scritto così e con tanto di punto esclamativo, sotto quel giovane uomo dalle labbra procaci: ma... Ma non era stato il logo ufficiale delle pannelliane proto-battaglie omosessuali anni settanta?

Anche da decisionisti, pseudoberluscoidi e Gran Rottamatori, cosa non si raccatta - diavolo di un fiorentino! - pur di vendersi; persino con un libro...

Quirino Conti

 


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