1 - BORSA MILANO CHIUDE MALE CON BANCHE, PESANO TIMORI DEBITO GRECO...
(Reuters) - Piazza Affari inverte la rotta nel pomeriggio, piegandosi all'influenza negativa di Wall Street e al riaccendersi dei timori per la situazione del debito di alcuni paesi europei, anche alla luce del declassamento del rating della Grecia da parte di Fitch.
Il listino milanese sconta più di altre borse del vecchio continente l'andamento debole dei bancari, mentre si sgonfiano gli spunti rialzisti della mattinata.
"Anche le dichiarazioni del membro della Bce sul debito greco hanno pesato su borse ed euro", commenta un trader. Secondo Jens Weidmann, membro del board Bce e neo-presidente della banca centrale tedesca, il prolungamento delle scadenze dei titoli greci renderebbe impossibile accettarli come collaterale della Bce in operazioni di prestito, tagliando fuori gran parte del settore finanziario greco dal funding.
L'indice FTSE Mib chiude in calo dell'1,5%, l'AllShare dell'1,37% e il paniere delle Mid cap dello 0,95%. Volumi nel finale per circa 2,7 miliardi di euro.
Le espressioni di Sergio Marchionne durante la presentazione del piano al LingottoIn Europa il benchmark FTSEurofirst 300 cede lo 0,23% mentre negli Usa gli indici arretrano di oltre mezzo punto percentuale.
Dopo una mattinata tonica chiude piatta FIAT , che sovraperforma comunque nettamente un settore europeo in calo dell'1,5%. Il mercato guarda positivamente al consolidamento di Chrysler nel gruppo torinese dopo la chiusura dell'operazione di rifinanziamento che servirà a rimborsare interamente i prestiti ricevuti dai governi Usa e del Canada. "Anche se attesa, è una notizia positiva e che dimostra che la società è in grado di ripagare tutto il debito", commenta un trader. Cheuvreux ha rivisto al rialzo la raccomandazione a "outperform" da "underperform".
Sul fronte opposto FIAT INDUSTRIAL è uno dei titoli peggiori del paniere principale con un calo di quasi il 3%. MEDIASET sotto i massimi si conferma comunque alla guida del FTSE Mib con un progresso dello 0,7%, che un trader attribuisce a un rimbalzo tecnico dopo le recenti perdite. Un altro cita l'andamento positivo del settore media (+0,4% l'indice europeo) dove sale anche L'ESPRESSO (+1,5%).
Tra le banche POP MILANO (su cui Nomura e Goldman hanno tagliato il target price) lascia sul terreno oltre il 4%, UNICREDIT (oggetto di una riduzione di prezzo obiettivo da parte di WestLB) perde il 3,8%, BANCO POPOLARE il 3,1%. In linea con -3,6% anche INTESA SANPAOLO all'indomani dell'annuncio del prezzo dell'aumento di capitale fino a 5 miliardi fissato a 1,369 euro per azione. "L'effetto del prezzo dell'aumento di capitale sembra neutrale", dice un trader.
A2A perde il 2,5% penalizzata dall'andamento generale non positivo del settore delle utility a livello nazionale ed europeo, ma anche, secondo alcuni analisti, dalle incertezze sulla governance e sugli indirizzi strategici della superutility lombarda nel caso in cui il Centrosinistra dovesse vincere il ballottaggio a Milano con Giuliano Piasapia sindaco. PARMALAT cede lo 0,76% portandosi a quota 2,602, appena sopra i 2,6 euro dell'Opa della francese Lactalis che partirà lunedì. Fuori dal paniere principale SEAT perde il 4,8% dopo il taglio del rating da parte di Moody's.
a2a2 - CHIUSURA IN ROSSO PER I LISTINI EUROPEI...
Trend Online - La chiusura delle Borse del Vecchio Continente lasciano un po' l'amaro in bocca. A penalizzare i listini è principalmente il taglio del rating della Grecia da parte di Fitch a 'B+' a causa dell'incertezza politica sull'attuazione delle misure di austerity.
I timori per la crisi del debito greco spingono in ribasso l'euro, che chiude le contrattazioni a 1,4157 dollari, vicino ai minimi di seduta. La moneta comune arretra anche sullo yen a 115,67. Stabile a 81,67 il cambio dollaro/yen. Parigi chiude con un ribasso dello 0,93% a 3990,09 punti. Segno meno anche per Francoforte -1,25% a 7266,11 punti, mentre Londra chiude con -0,14% a 5947,59 punti. Zurigo segna una perdita dello 0,33% a 6536,27 punti ed Amsterdam un decremento dello 0,84% a 347,88 punti.
3 - A2A COLPITA DA FORTI VENDITE. PER GS RESTA "SELL"...
L'ondata di vendite che si è abbattuta quest'oggi su Piazza Affari ha colpito anche A2A che, malgrado la sua natura difensiva, non è riuscito a sottrarsi all'attacco dei ribassisti. Il titolo ha terminato gli scambi a 1,155 euro, con un calo del 2,53% e oltre 12,5 milioni di azioni passate di mano a fine sessione. A2A è stato appesantito quest'oggi dalle indicazioni negative arrivate da Goldman Sachs che ha deciso di confermare la raccomandazione "sell", con un prezzo obiettivo a 1,17 euro.
La banca americana ha rivisto al ribasso le stime sull'eps per l'anno prossimo e per il successivo, lasciando invariate quelle per il 2011 a 0,08 euro per azione. Gli esperti hanno modificato anche le previsioni sull'Ebitda 2011, riducendole del 3%, per via dei minori profitti dalla generazione di energia, anche se questo impatto negativo sarà compensato, seppure in parte, dai minori oneri finanziari.
4 - FMI: PER STRAUSS-KAHN PENSIONE DA ALMENO 250.000 $...
Radiocor - Dominique Strauss-Kahn ha lasciato la carica di direttore generale del Fondo monetario internazionale, ma, nonostante le accuse per tentato stupro, non se ne andra' a mani vuote. Come riporta l'emittente televisiva Cnbc, l'ex numero uno dell'istituto di Washington anche se fosse riconosciuto colpevole e dovesse essere condannato a una pena fino a 74 anni e tre mesi, ricevera' comunque almeno 250.000 dollari all'anno per tutta la sua vita, se non molto di piu'.
Il Fmi e' infatti obbligato dal contratto di Strauss-Kahn a versargli la pensione prevista per i membri dello staff, la liquidazione (attingendo dal Supplemental Retirement Allowance, con una quota tra il 60 e il 70% del suo salario annuale, che era di 420.930 dollari all'anno) e un pacchetto supplementare concordato quando e' stato siglato il contratto (Separation Allowance, una quota una tantum pari al 60-70% del suo stipendio annuale piu' alto).
Strauss-Kahn5 - GRECIA: FITCH DECLASSA RATING A B+, WATCH NEGATIVO...
Radiocor - Fitch ha declassato a 'B+' il rating del debito a lungo della Grecia in valuta estera e locale da ''BB+', mentre quello a breve e' rimasto a 'B'. Tutti i rating sono stati inoltre messi sotto osservazione per un possibile ribasso (credit watch negativo). L'agenzia ha spiegato la decisione affermando che 'il calo riflette le sfide di fronte alla Grecia nell'attuazione di un programma di riforme radicale a livello fiscale e strutturale necessario per garantire la solvibilita' dello Stato e le basi di una ripresa sostenuta'.
6 - GRECIA: PAPACONSTANTINOU, FITCH NON HA TENUTO CONTO DEI NOSTRI SFORZI...
Finanza.com - "Il downgrade da parte di Fitch non tiene conto né delle misure supplementari già adottate dall'esecutivo di Atene per centrare i target fiscali 2011 e né della velocità del piano di privatizzazioni". Lo ha dichiarato il ministro delle finanze greco George Papaconstantinou.
7 - TELECOM: ASATI, PUBBLICARE INTEGRALMENTE RAPPORTO DELOITTE
(Adnkronos) - Pubblicare integralmente il rapporto Deloitte, l'indagine per rilevare criticita' legate alle vicende come i dossier illegali, le sim fasulle e Sparkle della precedente gestione di Telecom Italia. E' quanto chiede in una lettera alla Consob Franco Lombardi, presidente di Asati, l'associazione dei piccoli azionisti della compagnia di tlc, dopo che alcuni passaggi del rapporto sono stati pubblicati sulla stampa.
"In relazione a quanto riportato in data odierna sui media riguardo stralci del rapporto Deloitte -scrive Lombardi- Asati, che ufficialmente ha richiesto piu' volte agli organi sociali Telecom Italia, alla Consob e alla americana Sec di renderne disponibili i contenuti, ritiene ineludibile la pubblicazione dello stesso nella sua versione integrale per trasparenza verso tutti gli azionisti".
8 - PARENZO LASCIA IL TAVOLO VERDE...
Fr. Bas. per il "Corriere della Sera" - Ha lasciato il tavolo verde. Dopo sei mesi Sandro Parenzo, editore di Telelombardia e Antenna 3, si è dimesso da presidente del Casinò di Venezia. A dicembre la casa da gioco municipale aveva chiuso per la terza volta in rosso. La mano, dunque, non era delle più facili. Il Comune guidato da Giorgio Orsoni ha dato l'annuncio delle dimissioni. Il primo cittadino, cui spetta la nomina del successore, non ha perso tempo e ha espresso il «proprio gradimento per Massimo Miani» , attualmente membro del consiglio di amministrazione.
La situazione che Parenzo ha trovato al Casinò, ha spiegato in una nota il Comune, «ha reso prioritarie azioni di ristrutturazione patrimoniale rispetto alle iniziative di sviluppo che verranno e che richiedono risorse e investimenti da parte dell'azionista» . E poiché Parenzo era stato chiamato «per le sue doti imprenditoriali dimostrate negli anni con esperienze che hanno portato allo sviluppo e alla creazione di nuovi business» , le priorità del Casinò «in questo momento non sono sinergiche alle competenze e all'obiettivo che Parenzo si era posto accettando la presidenza» . Tradotto, la situazione economica della casa da gioco municipale è peggiore del previsto. L'amministratore delegato Vittorio Ravà non vuole commentare. La partita non è chiusa. Ma il banco sembra continuare a perdere.
9 - GLI AMERICANI FANNO CAUSA CONTRO IL COLOSSO DEL WEB BAIDU PER FERMARE LA CENSURA CINESE
John Foley per "La Stampa" - La censura della Cina su Internet è diventata un problema per il mondo capitalistico. Baidu, il più grande motore di ricerca del paese, è stato citato in un tribunale di New York per aver collaborato alla censura di un discorso pro-democrazia. La causa, intentata da otto «promotori della democrazia» Usa sembra un po' forzata, e i 16 milioni di dollari richiesti appaiono pochi per una società che in Borsa vale 50 miliardi.
È un segnale, però, che le tensioni in materia di libertà di parola si stanno riversando sul mondo aziendale. Le società Internet cinesi hanno molto a che fare con la censura: devono applicarla attivamente in base alle istruzioni ricevute da diversi ministeri. I motori di ricerca come Baidu si limitano a congegnare un algoritmo che elimini i termini sensibili. I siti dei social network ricorrono a dipendenti che hanno il compito specifico di scrutinare e cancellare ciò che è proibito. Questo sistema è quello che ha spinto Google a lasciare la Cina un anno fa.
Non è ancora detto che Baidu sarà condannata a pagare una penale per il ruolo avuto nel blocco degli otto attivisti. I tribunali americani procedono con i piedi di piombo quando si tratta di giudicare idee extraterritoriali. I ricavi e gli asset di Baidu negli Stati Uniti sono trascurabili. E i precedenti sono fumosi. Nel 2000, i tribunali francesi ingiunsero al motore di ricerca Yahoo di rimuovere i link ai siti che mettevano all'asta suppellettili incitanti all'odio razziale. Anziché invocare il primo emendamento, la società si limitò a cancellare gli elementi offensivi dai propri server americani.
Ora però il momento è propizio: il Segretario di Stato Hillary Clinton ha definito «deplorevole» la soppressione del dissenso, e la Casa Bianca ha lanciato una campagna per l'apertura globale di Internet. Tutto questo offrirà seri motivi di riflessione a Facebook, da tempo vietato in Cina ma su cui circolano voci di un possibile rientro attraverso Baidu. Finora, gli azionisti delle società Web non si sono curati molto della censura. Anzi: apparentemente vogliono che le loro società si adeguino alle regole se questo è ciò che serve per partecipare alla crescita della Cina.
SANDRO PARENZO10 - FINCANTIERI: ARRIVA NUOVO PIANO, DA SINDACATI NO A ESUBERI...
(Adnkronos) - Fincantieri si prepara a scoprire le carte sul nuovo piano industriale. L'ora x' e' fissata per il 23 maggio prossimo quando, in mattinata, presso la sede di via Tevere a Roma, l'amministratore delegato, Giuseppe Bono, presentera', in una riunione ristretta con le delegazioni di Fiom, Fim e Uilm, guidati dai rispettivi segretari generali, la rotta che il gruppo intende seguire per uscire dal tunnel della crisi in cui si trova ancora il settore della cantieristica italiana e internazionale.
Grande e carica di preoccupazione e' l'attesa per l'appuntamento di lunedi' prossimo. In queste ultime ore, indiscrezioni secondo le quali gli esuberi previsti dal nuovo business plan si attesterebbero a 1.500 unita' hanno fatto scattare l'allarme rosso. Sempre secondo queste anticipazioni, il piano prevederebbe la graduale soppressione delle attivita' di Riva Trigoso e la chiusura per tre anni di Sestri Ponente. I sindacati sono gia' sul piede di guerra e hanno proclamato immediatamente due ore di sciopero.
Hillary Clinton11 - MERAKLON: TRIBUNALE RESPINGE RICHIESTA CONCORDATO PREVENTIVO DI FIORLETTA...
(Adnkronos) - Il tribunale fallimentare di Terni ha respinto la richiesta di concordato preventivo presentata dal legale di Gianpaolo Fiorletta, il titolare dell'azienda chimica, arrestato l'8 aprile scorso insieme a sei collaboratori per appropriazione indebita e truffa allo Stato.
Il tribunale ha concesso invece l'ammissione in amministrazione straordinaria sia di Meraklon spa che Meraklon Yarn, nominando come amministratore straordinario l'avvocato Daniele Discepolo, gia' commissario giudiziale. La procedura consentira' il ritorno graduale dei dipendenti alla normale attivita' lavorativa.
Gianpaolo Fiorletta e' accusato di aver distratto fondi per sette milioni di euro dall'azienda in una situazione di grossa crisi finanziaria. Aveva chiesto che di essere scarcerato o trasferito agli arresti domiciliari. Istanza respinta dai giudici del riesame di Perugia.