1- DIMISSIONI - OGGI NUOVA UDIENZA. DSK VERSO IL RILASCIO. IL GIUDICE: «RESTI A NEW YORK». CAUZIONE DA UN MILIONE
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Dominique Strauss-Kahn si è dimesso dal suo incarico di Direttore generale del Fondo monetario internazionale (Fmi), proclamando la sua innocenza in una lettera inviata all'istituzione finanziaria di Washington. "Dominique Strauss-Kahn ha informato oggi il consiglio di amministrazione del Fondo monetario internazionale della sua intenzione di dimettersi dal suo posto di Direttore generale con effetto immediato", ha fatto sapere il Fmi in un comunicato, allegando poi la lettera in cui Strauss-Kahn spiega le sue ragioni e respinge le accuse di aggressione sessuale e tentato stupro che lo hanno portato in carcere a New York.
STRAUSS KAHN IN MANETTE"E' con infinita tristezza che mi vedo costretto oggi a presentare al consiglio di amministrazione le mie dimissioni dal mio incarico di Direttore generale del Fmi - scrive - ci tengo a sottolineare che respingo nella maniera più assoluta tutte le accuse che mi sono state rivolte. Voglio proteggere questa istituzione che ho servito con onore e devozione e, in particolare, voglio dedicare tutta la mia forza, tutto il mio tempo e ogni mia energia a dimostrare che sono innocente". Strauss-Kahn aveva assunto la guida del Fmi nel novembre 2007, per un mandato di cinque anni. E' stato arrestato sabato scorso dalla polizia di New York.
SARKOZY E STRAUSS KAHNUna nuova udienza sul caso di Dominique Strauss-Kahn è stata fissata per oggi, giovedì, a New York, davanti a un altro giudice rispetto a quello che aveva disposto la sua carcerazione. Lo ha confermato ufficialmente la portavoce dell'Ufficio dei Procuratori di New York, Erin Duggan. Nell'udienza i legali di Strauss-Kahn presenteranno una nuova richiesta di liberazione su cauzione. Il Direttore generale del Fondo monetario internazionale (FMi), Dominique Strauss-Kahn, si è impegnato a versare un milione di dollari di cauzione, a restare a New York e ad essere posto sotto sorveglianza 24 ore su 24 nella richiesta presentata alla Corte suprema dello Stato di New York per essere scarcerato.
L'AVVOCATO BRAFMAN E STRAUSS KAHN Strauss Kahn in tribunale a NYSe Dominique Straus-Kahn dovesse essere rimesso in libertà dietro pagamento della cauzione, avrà comunque un braccialetto elettronico alla caviglia, per permettere di essere costantemente sotto controllo da parte delle autorità americane. È quanto prevede la richiesta di liberazione presentata ieri a Manhattan dai suoi legali davanti al giudice Michael J. Obus, il giudice capo amministrativo per la divisione criminale della State Supreme Court di New York. Lo riporta il New York Times.
PRIME PAGINE STRAUSS KAHN2- "ASPETTAVA UNA DONNA NELLA SUITE" - DAI DISPACCI DIPLOMATICI RISULTA UN BUCO DI TRE ORE DOPO L´ALLARME DI "OPHELIA" IL PERSONALE LO CONOSCEVA COME VIP: LA SUA FOTO NELLO SPOGLIATOIO DELLE CAMERIERE
Carlo Bonini-Anais Ginori per La Repubblica
Cosa ha scatenato la libido violenta di Dominique Strauss Kahn? La sua "sexual addiction" spiega da sola perché nella suite 2806 del Sofitel di New York, l´uomo abbia perso ogni freno inibitorio trasformandosi in uno stupratore? Che tipo di "cliente" era davvero per il Sofitel? Quel sabato mattina, il direttore del Fmi aspettava forse qualcuno nella sua suite?
Dominique Strauss Kahn PorscheDa quattro giorni, gli avvocati americani Ben Brafman e William Taylor, il loro collega parigino Jean Veil, figlio di Simone e legale da sempre di DSK (è a New York da lunedì), la costosissima agenzia di investigazioni difensive Guidepost Solutions, lavorano a queste domande dalla cui risposta dipendono non certo il giudizio morale e politico, definitivi, sull´abisso in cui quest´uomo ha precipitato se stesso, ma 74 anni di carcere. E quel che sin qui ne viene fuori - per quanto Repubblica ha potuto ricostruire con fonti qualificate a New York e Parigi - è un primo canovaccio difensivo. Questo.
Strauss Kahn Sarkozy ce ce f c bd c c fc f dLE SETTE VOLTE DI DSK AL SOFITEL
Al Sofitel di New York, Dominique Strauss Kahn non è un cliente qualunque. E non solo per il rango, ma per la frequenza delle sue visite. Curiosa, se si pensa che a Manhattan dispone di un appartamento di rappresentanza. Sono sei i check-in nel 2010, con una cadenza che si fa mensile tra l´ottobre e il dicembre. DSK ha imparato a conoscere bene il direttore dell´albergo Jorge Tito, un portoghese che ha assunto l´incarico di general manager della struttura proprio nell´agosto di quell´anno, dopo esperienze in alberghi a Buenos Aires, nell´Algarve, a Rio e Copacabana.
Quando DSK è ospite - racconta una delle addette alle pulizie - la sua foto viene affissa nello spogliatoio delle cameriere, perché sappiano che il vip è in hotel. DSK, che alloggia regolarmente nella più grande delle suite, ha una tariffa di affezione (525 dollari, un sesto dei 3.000 in listino). Nel 2011, però, improvvisamente non si fa più vedere. Perché?
Racconta a Repubblica uno dei suoi collaboratori: «Da quando si era mostrato intenzionato a correre per le presidenziali, DSK si era convinto a "sorvegliare" il suo stile di vita». Niente Sofitel. Per giunta, in quell´albergo anche i muri devono avere orecchie se è vero, come è vero, che la notizia dell´arresto arriverà due ore prima della sua ufficialità da un militante del Ump (partito di Sarkozy, ndS) che dice di «aver saputo dal personale del Sofitel». E´ un fatto che, venerdì 13 maggio, quando si presenta al check-in, per DSK è la prima volta nel 2011.
Strauss Kahn e Segolene Strauss Kahn e Berlusconi Stern NonleggerloAPPUNTAMENTO NELLA SUITE? UN AMICO AL TELEFONO
Sostiene l´avvocato Ben Brafman di fronte al giudice Melissa Jackson: «Le prove forensi raccolte sin qui non sono in grado di dimostrare che vi sia stata violenza nel rapporto». La frase è volutamente sibillina. Viene interpretata come la decisione delle difese di sostenere che il rapporto sessuale con Nafisatu Dialo (questo il vero nome della ragazza, che si fa chiamare "Ophelia") è stato consenziente (circostanza smentita con forza dall´avvocato della vittima, Jeffrey Shapiro).
Ma a quanto pare vuole suggerire dell´altro. Che DSK fosse convinto di avere di fronte una donna di cui gli erano stati promessi favori sessuali. Da chi? Quando? Su questo punto solo l´imputato potrebbe decidere di raccontare cosa è accaduto prima che si aprisse la porta della sua suite.
E, in ogni caso, se il Sofitel fosse il luogo consueto dei suoi appuntamenti al buio (come ha suggerito il deputato francese Bernard Debré, smentito dal direttore generale della catena alberghiera Robert Gaymer-Jones). E´ un fatto che la dinamica dell´aggressione - come riferita dalla vittima - descrive un uomo che si fa trovare "sotto la doccia". Che, senza proferire parola, prima chiude la porta della stanza e quindi comincia il suo assalto sessuale diretto.
ARRESTO straussStrauss KahnE ripetuto, quando Nafisatu prova a sottrarsi. Quasi non avesse dubbi che sia merce che ha acquistato o che gli è stata promessa. Un assalto che si protrae per 15 minuti almeno, e durante il quale viene respinto, graffiato. Per altro, si scopre ora, che poco prima dell´ingresso nella suite di Nafisatu, DSK è al telefono con Pierre Moscovici, suo vecchio amico e sodale nel partito, con cui discute di Eliseo e del salvataggio della Grecia. Nella telefonata - secondo quanto riferisce a Repubblica uno dei collaboratori del direttore del Fondo - «appare rilassato. Annuncia l´arrivo a Parigi».
strauss khan -hotelTRE ORE DI SILENZIO
Cosa accada al Sofitel tra le 12.28 (il check-out di DSK) e le 15.40 (ora della sua telefonata al concierge per chiedere conto dello smarrimento del suo Blackberry, che in realtà non è in albergo) è un altro punto cruciale. I video a circuito chiuso mostrano che Nafisatu dà immediatamente l´allarme ai responsabili della sicurezza dell´albergo. Ma che, ciò nonostante, passa un tempo lungo prima della telefonata al "911" del Nypd.
Almeno un´ora - secondo la stampa americana - o, addirittura, tre, secondo quanto indica il rapporto di polizia al consolato francese dopo l´arresto di DSK. In quelle carte, infatti, la telefonata che attiva il Police department sarebbe delle 15.29. Se così è, che succede in quelle tre ore?
strauss khan -hotelIl general manager Jorge Tito temporeggia? E se è così, perché? Avvisa i vertici della catena alberghiera a Parigi? Un tempo così lungo di "quiete" spiega probabilmente la ragione per cui DSK appare nel suo pranzo con la figlia Camille, «molto tranquillo». E forse anche la ragione per cui chiami l´albergo alle 15.40. Solo da quel momento avrà la definitiva percezione di essere finito in un «grosso guaio», come confida alla moglie al telefono prima dell´arresto.
strauss khan -hotel