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QUELL’ABITO è \"STUPREVOLE\"! – “NON VI VESTITE DA ZOCCOLE SE NON VOLETE CHE VI STUPRINO” HA DETTO UN POLIZIOTTO CANADESE A DELLE STUDENTESSE E SUI SOCIAL NETWORK è PARTITA LA \"SLUTWALK\": MARCE DI PROTESTA IN TUTTO IL MONDO PER IL DIRITTO DI VESTIRSI SEXY SENZA “GIUSTIFICARE” LA VIOLENZA SESSUALE – IN USA SI TORNA A PARLARE DEL GIUDICE ITALIANO SECONDO IL QUALE NON SI POTEVA ESSERE VIOLENTATE IN JEANS – ANCHE IL LIBERAL “NY TIMES” CI CASCA: “QUELLA RAGAZZA TEXANA VESTIVA TROPPO SUCCINTA”…

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1 - «VI STUPRANO PERCHÉ VI VESTITE COSÌ»
Alessandra Farkas per il "Corriere della Sera"

Dopo solo un mese hanno già una pagina su Wikipedia, migliaia di fan su Twitter e Facebook e un sito web - «SlutWalks» (letteralmente: le marce delle puttane) che è riuscito ad organizzare centinaia di manifestazioni di protesta tra Canada, Stati Uniti, Australia, Europa, Argentina e addirittura Kirghizistan. Basta un post per chiamarle all'appello, «lievitandone» a vista d'occhio il numero come solo la Rete sa fare: centinaia di migliaia di persone, uomini e donne, molte delle quali reduci di violenze sessuali, decise a scendere in piazza contro una società che, in Oriente come in Occidente, criminalizza le donne per gli stupri subiti.

slutwalk s slutwalk

«Si tratta ormai di un movimento globale- spiega la Cnn- con uno slogan preciso: lo stupro non è colpa delle donne che "se lo sono andate a cercare"» . Tutto è iniziato lo scorso 24 gennaio quando, durante un seminario su prevenzione e sicurezza alla York University di Toronto, teatro negli ultimi tempi di un'escalation di stupri, il poliziotto canadese Michael Sanguinetti ha rivolto l'infelice raccomandazione alle studentesse: «Evitate di vestirvi come puttane se non volete diventare vittime». Apriti cielo.

Slutwalk

Da Facebook a Twitter, la risposta delle donne è stata corale e fulminea. Migliaia si sono date appuntamento a Toronto per organizzare la prima di innumerevoli marce di protesta contro un pregiudizio che, a dar retta alle statistiche, avvelena anche i sistemi giudiziari.

Secondo l'ultimo studio dell'autorevole «Rape, Abuse and Incest National Network» (Rete nazionale per le violenze sessuali, gli abusi e gli incesti), 15 stupratori su 16 restano impuniti, mentre le donne (un terzo delle quali vittime di abusi) si ritrovano inevitabilmente sul banco degli imputati. «Marciamo per cambiare il sistema» , spiega la 25enne Heather Jarvis, vittima di uno stupro a 14 anni e una delle fondatrici di «SlutWalk Toronto» .

SlutWalk Toronto

Per enfatizzare il loro messaggio, le dimostranti si presentano agli appuntamenti in divisa rigorosamente da puttana: calze a rete, tacchi a spillo, minigonne e alcune addirittura in biancheria intima, intonando slogan quali «Gesù ama le puttane» e «anche le puttane sognano» , scortate da mariti e fidanzati con scritte come «gli uomini veri non stuprano» .

slutwalk toronto

La protesta, spiegano, è anche un tentativo per riappropriarsi della parola puttana. «Storicamente è sempre stata usata per denigrarci e ferirci» , puntano il dito le donne che reclamano il diritto ad essere «belle, provocanti e amanti del sesso» , senza per questo finire «preda di assalti sessuali» . Dopo la SlutWalk che si è svolta a Boston il 7 maggio, il tam tam ha raggiunto l'Europa, dove la prossima marcia è fissata in contemporanea a Londra e Amsterdam il prossimo 4 giugno.

Slut Walk

Nella capitale inglese, dove migliaia di donne si sono date appuntamento a Hyde Park, le femministe sono già sul piede di guerra. «La tesi del poliziotto canadese è sciocca e ridicola- spiegano nel loro sito -. Le donne stuprate tutti i giorni nel mondo indossano jeans, tailleur, tute da ginnastica, pellicce e persino burqa» . L'esternazione del poliziotto Sanguinetti, che peraltro non è stato allontanato dal servizio, è la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso.

SLUT WALK INGLESE

I giornali americani tornano a parlare dello scandalo scatenato in Italia nel 1999, quando un Giudice della Corte Suprema sancì che una donna in jeans non poteva essere vittima di violenza «senza consenso» , data l'impossibilità di sfilare senza aiuto i pantaloni.

Persino un giornale liberal come il New York Times è finito nella bufera lo scorso marzo per un controverso articolo sullo stupro di gruppo ai danni di una ragazzina di una scuola elementare del Texas, «colpevole» , secondo il giornalista James McKinley Jr. di «truccarsi e vestirsi in una maniera più adeguata ad una donna di 20 anni» .

slut walk boston

2 - LA PAROLA "SLUT"
Dal "Corriere della Sera" -
Secondo l'"Oxford Dictionary", il termine ha diversi significati. Dal Medioevo in poi era usato per indicare una donna sporca, trasandata, sciatta. La parola cominciò ad essere usata con il significato di "ragazza impudente, di facili costumi", di "sgualdrina", alla fine del XV secolo, e soprattutto nel XIX secolo. Dickens la usò in questo modo nel romanzo "Nickolas Nickleby" (1838).

JESUS LOVES SLUT

C'è stato un picco nell'uso del termine negli anni Venti: dopo la Prima Guerra Mondiale, le donne acquistarono una maggiore indipendenza, entrando nei settori che prima erano predominio maschile, forse infastidendo alcuni uomini. Oggi le donne del movimento SlutWalk mirano a riappropriarsi del termine "slut" come la cultura gay ha fatto con "queer".

 


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