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PIERFURBY COME IL BANANA! \"Per fortuna un volto giovane, non come queste vecchie galline\" - NUNZIA, FIDANZATA COL PIDDINO MA PORTAVOCE DEL BANANA? (CAPEZZONE ADDIO?) - CRESPI “RINFRESCA” ALE-DANNO -LA “SPORCA DOZZINA” QAEDISTA CHE ARRIVA COI CLANDESTINI - LA LEGA A PEDALI PREPARA IL “GIRO DI PADANIA”! - AL CARROCCIO CATTOLICO NON PIACE L’ACCORDO CON LE ALTRE CONFESSIONI - C’È MUSICA TRA COLLE E VATICANO - QUELLA SCRITTA SULLA SEDE DI SKY CHE IRRITA IL BISCIONE - PARLAMENTO IN CIFRE...

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A cura di Enrico Arosio e Primo Di Nicola per "l'Espresso"

1. ALLARME TERRORISMO: QUELLA SPORCA DOZZINA...
Un doppio allarme, difficile da decifrare. Nella grande ondata di disperati in fuga dal Maghreb si starebbero infiltrando anche personaggi potenzialmente pericolosi, segnalati per la vicinanza alla rete qaedista nel Nord Africa. L'intelligence italiano ha individuato i nomi di una "sporca dozzina" di tunisini, ritenuti vicini ai movimenti salafiti alleati di al Qaeda ed evasi dalle carceri durante la rivoluzione di Tunisi.

qaeda big

Si sono fatti notare sulle banchine del molo, quando in qualche modo hanno avuto un ruolo di "registi" degli sbarchi e dopo l'identificazione diversi di loro adesso hanno trovato ospitalità in alcune moschee della Penisola. Allerta molto alta anche per la segnalazione del transito da Lampedusa di un nucleo di fedelissimi di Glic, il Gruppo libico islamico di combattimento: una formazione fondamentalista che la rivolta di Bengasi ha tagliato fuori dai giochi.

Leader di Al Qaeda Yemen

Potrebbero mettere a segno azioni clamorose per ottenere visibilità, magari colpendo quegli occidentali che adesso stanno conducendo i raid contro Gheddafi e le truppe lealiste. Ma sono riusciti a far perdere le loro tracce, confusi nella scia di profughi dalla Libia che hanno chiesto asilo nel nostro Paese. M. G.

2. LEGA IN BICI: BOSSI AL TRAGUARDO...
È la corsa che Umberto Bossi sognava. E quando ne ha parlato al più sfegatato dei ciclisti al governo, Michelino Davico, il sottosegretario all'Interno non ci ha pensato due volte: si è messo subito al lavoro perché il Giro di Padania diventasse realtà. Sei tappe, copertura tv, sponsor di prestigio. Partenza ai piedi del Monviso il 5 settembre, arrivo in Laguna il 10, in corsa una ventina tra le squadre internazionali più blasonate, dalla Lampre alla Liquigas, dalla Geox alla Quick Step.

UMBERTO BOSSI

E persino una formazione leghista doc denominata Monviso-Venezia, che ai nastri di partenza allineerà, oltre a Davico, anche il ministro Roberto Calderoli e il presidente del Piemonte Roberto Cota. Progetto ambizioso, quello dei padani: grazie alla favorevole collocazione nel calendario federale, il Giro potrebbe diventare addirittura una gara di preparazione ai Mondiali, finalizzato alla selezione, da parte delle varie nazionali, degli uomini migliori da inviare a Copenaghen il 25 settembre. D. C.

3. LEGA ALL'OPPOSIZIONE: NON C'È PIÙ RELIGIONE...
I testi delle sei intese sono pronti da quasi un anno in Senato. Riguardano gli accordi tra lo Stato e altrettante confessioni religiose: dai buddisti agli induisti, dai mormoni agli apostolici, dai testimoni di Geova agli ortodossi. In totale, circa due milioni i fedeli che aspettano di vedere regolate questioni importanti come l'accesso all'8 per mille o l'insegnamento della loro religione nelle scuole.

DAVICO MICHELINO

Anche le opposizioni, a cominciare dal Pd, sarebbero d'accordo e vorrebbero tanto approvare i sei accordi. Ma tutto è fermo: la Lega non vuole. "Una situazione singolare", dice il senatore Pd Stefano Ceccanti. Perché si oppongono i leghisti? Temono che se passano queste intese bisognerà poi firmare quella con gli islamici, che i padani vedono come fumo negli occhi. P. D. N.

4. VOCI SUL PORTAVOCE: NUNZIA SI ANNUNCIA...
Una donna portavoce del Pdl. È un'idea che Berlusconi accarezza da tempo. Per dare una rinfrescata al suo partito e di conseguenza anche al governo. Pensava di cambiare nome al Pdl, ipotesi rinviata alle politiche del 2013. Ora, piuttosto, immagina un restyling più immediato. E speaker del partito potrebbe essere nominata Nunzia Di Girolamo.

Nunzia De Girolamo e Francesco Boccia da _Panorama_

La deputata sannita, che sta vivendo una felice storia d'amore bipartisan con il collega Francesco Boccia del Pd, si è fatta avanti nelle scorse settimane. Avrebbe voluto fare il sottosegretario all'Agricoltura, ma deve attendere un giro. Allora si è proposta al posto di Daniele Capezzone, che non ha brillato in quel ruolo. Il Cavaliere ha chiesto tempo, poi la soluzione ha cominciato a piacergli e ne ha parlato riservatamente con alcuni big del Pdl. V. D.

5. PARLAMENTO IN CIFRE...
3.174.104 euro è il costo annuo dei nove nuovi sottosegretari nominati da Berlusconi. Infatti, a ogni sottosegretario spettano: indennità lorda di 40.456 euro, più capo di gabinetto con stipendio di 160 mila euro, più auto blu (con due autisti) per un costo di 72 mila, più spese di ufficio stampa fino a 80 mila euro. Essendo tutti i sottosegretari anche parlamentari, indennità e rimborsi si sommano ai privilegi di cui già godono.

6. ALEMANNO DA RINFRESCARE...

Da Fini ad Alemanno. C'è una persona che collega il presidente della Camera e Futuro e libertà al sindaco di Roma. È Luigi Crespi. L'ex sondaggista di Berlusconi ha curato l'immagine dei futuristi e in particolare di Italo Bocchino. E da giorni sta lavorando in segreto come consigliere del primo cittadino in deficit di gradimento, per farlo risalire in vista delle elezioni comunali del 2013, quando Alemanno chiederà una riconferma che appare sempre più difficile contro il probabile sfidante di centrosinistra Nicola Zingaretti.

GIANNI ALEMANNO

L'idea è di svecchiare l'immagine del sindaco, a cominciare dalla Rete. È stato creato un sito-blog (duepuntozero.alemanno.it), da cui partirà una campagna per far conoscere le cose fatte dal primo cittadino soprattutto sui social network. Su Facebook Alemanno ha già 23 mila fan. Analoga iniziativa fu lanciata anche per Fli: discreto il successo virtuale ma poco seguito nelle adesioni in carne ed ossa. V. D.

7. DA SKY CON SORPRESA...

"Vecchio corruttore di minorenni mafioso piduista ipocrita sei la vergogna italiana". Da settimane, questa enorme scritta ricopre il muro d'ingresso alla stazione Rogoredo della M3 di Milano. Ci passano davanti ogni giorno tutti quei dipendenti, quasi 2 mila, che usano il metrò per recarsi a Sky, la cui sede è esattamente di fronte, più fornitori e ospiti della rete di Murdoch, più i tanti residenti del quartiere. Il Comune non l'ha mai fatta cancellare. A Mediaset l'hanno notato e sono parecchio irritati. T. M.

8. LOTITO AL PEPE...
Trattamento di lusso per il deputato dei Responsabili Mario Pepe che lo scorso 2 maggio, a poche ore da Lazio-Juve, si è visto recapitare alla Camera un biglietto di tribuna direttamente dalle mani di Claudio Lotito. Il presidente biancoceleste voleva assicurarsi di averlo accanto durante il posticipo di serie A, malgrado la fede bianconera del parlamentare. Ma il vulcanico Lotito non immaginava che a dargli un dispiacere sarebbe stato proprio un omonimo dell'ospite, Simone Pepe, autore del gol vincente a tre minuti dal termine. Che beffa: "L'abbiamo fregato", commenta ora divertito l'onorevole. O. F.

9. NAPOLITANO E IL PAPA: SENTI CHE MUSICA...
"Presidente, la sua è una squisita cortesia...". "Santità, oggi più che mai sentiamo la sua vicinanza". 5 maggio, aula Paolo VI in Vaticano: Benedetto XVI e Giorgio Napolitano conversano prima del concerto, novità di questo settennato, che la presidenza della Repubblica offre ogni anno per l'anniversario dell'elezione del pontefice. Una gentilezza, come osserva il papa; il segnale, anche questo, di un legame stretto con il Paese, aggiunge il capo dello Stato. Che ci sia intesa, ben al di là dell'etichetta, è noto, ma negli ultimi quattro mesi la concordanza tra Colle e Oltretevere è diventata qualcosa di più.

LUIGI CRESPI

Sulle questioni più spinose della vita politica, infatti, Quirinale e Vaticano si sono espressi all'unisono. La Chiesa si è schierata con il Colle contro le polemiche anti-unitarie della Lega. Idem all'esplodere del Rubygate: il Vaticano ha detto la sua pubblicando per intero sull'"Osservatore Romano" la nota del Quirinale che chiedeva chiarezza davanti al "turbamento dell'opinione pubblica".

Da allora il giornale della Santa Sede, ma anche il quotidiano della Cei, "Avvenire", hanno spesso riportato integralmente le prese di posizione del Colle. È successo per l'allarme sul conflitto istituzionale, per le considerazioni sul giusto processo e perfino per gli appelli a un'informazione più sobria. Di conflitto in conflitto, dicono gli esperti di qua e di là del Tevere, il feeling potrebbe crescere. VE. P.

10. MADE IN ITALY: ARRIVA LA COSACCA...
C'è una designer dal nome importante in casa Damiani. È Aliya Nazarbaeva, la figlia minore del dittatore kazako Nursultan Nazarbaev, al potere dal 1991. Il lancio della linea di gioielli disegnata da Aliya è avvenuto in questi giorni, dopo le elezioni kazake del 3 aprile, che hanno confermato al potere Nazarbaev con il 95 per cento dei consensi, tra le proteste delle organizzazioni internazionali che hanno monitorato il voto.

Papa Ratzinger e Presidente Napolitano

Per le strade di Almaty ed Astana, le principali città, enormi cartelloni mostrano il viso sorridente della 32enne figlia del sultano. A fianco, il marchio Damiani. La linea si chiama Alsara (dalle iniziali di Alya e della madre Sara) ed è composta da 30 gioielli per la gran parte in brillanti. I prezzi vanno da 25 mila a 100 mila dollari, ma per ora si acquistano solo in alcune boutique Damiani a Londra. Una mossa non priva di rischi, per l'immagine della casa piemontese. S. VER.

11. AGCOM: PIRATI ALLA RISCOSSA...
Nicola D'Angelo è stato rimosso dal ruolo di relatore di una delibera dell'Autorità garante delle comunicazioni molto controversa, ora in bozza, un giro di vite contro la pirateria del Web. D'Angelo era il solo consigliere critico nei confronti della delibera, accusata da più parti di anteporre gli interessi del copyright a quelli degli utenti Internet, e fortemente voluta da Paolo Romani, ministro allo Sviluppo economico.

PAOLO ROMANI

Agcom, infatti, la sta elaborando sulla scorta di un suo decreto. La critica maggiore riguarda un nuovo potere che Agcom otterrebbe: di rimuovere da Internet contenuti e siti associati alla pirateria senza un vero processo. Secondo i giuristi Fulvio Sarzana e Andrea Monti sarebbe anticostituzionale. D'Angelo non potrà più intervenire sul testo della delibera (al suo posto c'è ora Sebastiano Sortino), ma solo prendere posizioni sul testo finale e votarlo. A. L.

12. UNICREDIT: LA VITA È FATTA A SCALE MOBILI...
È la prima campagna di comunicazione del dopo Profumo, e partirà a giorni. Federico Ghizzoni, il nuovo amministratore delegato di Unicredit, per il rilancio d'immagine ha scelto la Bbh, l'hub creativo inglese che ha vinto una gara assai sofferta durata oltre un anno e mezzo. La campagna istituzionale coinvolgerà, oltre all'Italia, Austria, Germania e altri Paesi europei.

Federico Ghizzoni UNICREDIT

Lo spot sviluppa un'idea semplice, quella che la banca è sempre a fianco dei clienti sapendo che "la vita è fatta di alti e di bassi", visualizzata in una serie di persone che, anziché salire, vengono di colpo riportate giù dalle scale mobili impazzite di un aeroporto. Insomma, la rivisitazione del proverbio sulla vita fatta a scale, c'è chi scende e c'è chi sale. Proverbio con budget imponente, però: si parla di circa 15 milioni di euro. VI. P.

13. ALTO ADIGE: DUCE SOTTOVETRO...
Si ridiscute sull'eredità del fascismo a Bolzano. La questione riguarda il rilievo del Duce a cavallo, 200 metri quadrati, sul Palazzo degli uffici finanziari (ex Casa del Fascio). L'opera dello scultore Hans Piffrader esalta il regime mussoliniano, che in Sud Tirolo fu fortemente repressivo. Realizzata tra il 1940 e il 1943, fu completata, sembra incredibile, nel 1957, in piena Repubblica. Poiché i simboli fascisti da sempre dividono l'opinione pubblica altoatesina, mesi fa fu istituita una commissione per esaminare varie proposte.

VIGNETTA PANIZ

Il risultato sembrava quello di contestualizzare la scultura con una famosa frase della filosofa Hannah Arendt calata davanti al bassorilievo: "Nessuno ha il diritto di obbedire". Ma il governatore Luis Durnwalder ha stravolto tutto e indicato un'altra soluzione: un vetro opaco che copra tutto il rilievo. In molti adesso osservano che i monumenti fascisti, più che coperti, andrebbero spiegati. P. T.

14. IL PD FA LE SCARPE A PANIZ...
Ciò che politica divide, pallone unisce: Costantino Boffa, deputato del Pd, si oppone quasi sempre a tutto quello che il collega del Pdl Maurizio Paniz dice o fa. Sul campo di calcio, però, è un'altra storia: se uno fa gol, l'altro esulta, da buon compagno di squadra. A illustrare il solido rapporto ecco ora un episodio accaduto a Montecitorio: l'astro nascente della politica giudiziaria di Berlusconi è stato visto su un divanetto, felice e scalzo, provare un paio di scarpe da calcio bianche e blu, con il logo della Juve sulle linguette e il nome "Maurizio Paniz" sulla tomaia.

Maurizio Paniz phMarinoPaoloni

Un dono di Boffa, che il destinatario sfoggia con orgoglio. Prima uscita pubblica delle nuove scarpe il 30 maggio allo stadio Tardini di Parma, dove le nazionali Cantanti e Parlamentari si affronteranno per celebrare il 30 anniversario di entrambe. G. C.

15. CASINI E LE GALLINE...
Inattesa caduta di stile dell'ex presidente della Camera Pier Ferdinando Casini. Il 5 maggio, nel dare il benvenuto in sala stampa a una giovane stagista della Rai, si è rivolto alle altre giornaliste presenti dicendo: "Per fortuna un volto giovane, non come queste vecchie galline". O. F.

 


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