Cinzia Romano per "il Riformista"
MELANIA RIZZOLINel lungo elenco delle leggi ad personam al quale il Premier Berlusconi ha sottoposto il paese, credevamo che quella sulla privacy riguardasse anche noi cittadini. Scopriamo invece che non è così leggendo l'articolo della deputata del Pdl Melania Rizzoli, pubblicato da Libero, che tocca l'apice dello sciacallaggio politico collegando la legge sul testamento biologico all'ictus che ha colpito il giornalista Lamberto Sposini, tuttora ricoverato in coma farmacologico dopo un delicato intervento chirurgico.
LAMBERTO SPOSINILa Rizzoli ci ricorda che Sposini, da laico, rivendicava il diritto di ciascuno a rifiutare una vita priva di coscienza e la libertà di rifiutare l'accanimento terapeutico. E che Sposini l'aveva spesso invitata come medico a confrontarsi su questi temi nella trasmissione che conduceva. La deputata si permette di scrivere che «il destino è stato beffardo con lui...Ma forse ora in queste condizioni, sarebbe di un'altra opinione».
Come dire: eri contro il testamento biologico? Ben ti sta, ecco l'ictus e il coma farmacologico. Una legge spesso crudele che esclude, troppe volte la cronaca ce lo ha ricordato, i conviventi sia che si tratti di coppie eterosessuali che omosessuali. Una norma che almeno ci dovrebbe salvare dagli onorevoli impiccioni.
LAMBERTO SPOSINIPurtroppo per il giornalista Sposini non è stato così visto e l'onorevole si incarica a mezzo stampa di rendere nota la sua "cartella clinica". A noi ci rassicura che il giornalista non ha avuto danni irreversibili e che tornerà presto vigile. La sua malattia non ha nulla a che vedere con la legge in discussione in Parlamento.
Ma che c'entra? Essere salvati da un ictus, un infarto o da qualsiasi altra malattia o trauma non ha nulla a che vedere con un coma irreversibile, l'accanimento terapeutico e il testamento biologico. Come medico dovrebbe saperlo, ma l'appartenenza politica avrà avuto il sopravvento.
libriz27 mara venierE in nome della propaganda arriva a spiattellare sul giornale il colloquio avuto con il neurochirurgo che l'ha operato. A che titolo il medico viola la legge sulla privacy e rivela a un'estranea le condizioni del paziente? Sarà pure un'amica di famiglia visto che la signora Rizzoli, ci rende noti anche gli sms che la mamma della figlia di Sposini ha scambiato con lei.
Ma in un ospedale, chiunque c'è passato lo sa, è il malato a dire al medico chi deve essere messo a conoscenza delle proprie condizioni di salute. E nel caso di ricoveri in stato di incoscienza è la famiglia che conta per legge: le notizie si danno solo al coniuge e/o ai figli e/o ai genitori, in assenza agli altri familiari.