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1- DOMENICA SI TERRà UN PRANZO SONTUOSO NELLA VILLA A IMPERIA DI SCIABOLETTA SCAJOLA PER FESTEGGIARE LA CHIUSURA DELL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI PERUGIA SULLA CRICCA DEI GRANDI EVENTI CHE HA LASCIATO FUORI IL POLITICO LIGURE. UN BRINDISI PARTICOLARE SARÀ RIVOLTO AI PRINCIPALI GIORNALI ITALIANI SUI QUALI NESSUNO OGGI HA SCRITTO UNA RIGA PER CHIEDERSI CHI SIA IL MISTERIOSO BENEFATTORE CHE ALL’INSAPUTA DI SCAJOLA GLI HA PAGATO MEZZA CASA DI FRONTE AL COLOSSEO 2- A MILANO CORRE VOCE CHE PONZELLINI POTREBBE COGLIERE L’OCCASIONE PER DIMETTERSI IN MODO DA AVERE LE MANI LIBERE PER LA PRESIDENZA DELLA NUOVA BANCA DEL MEZZOGIORNO, CARA A TREMONTI, CHE HA OTTENUTO VIA LIBERA DA MARIO DRAGHI 3- CI VUOLE DAVVERO UN PASSERA DI BRONZO PER BENEDIRE L’OPA FRANCESE LACTALIS SU PARMALAT CHE AGLI OCCHI DI TUTTI È APPARSA IL FALLIMENTO DELLA SUA STRATEGIA 4- BERNABè IN BLACKOUT QUANDO TUTTI SI ASPETTAVANO CHE I RISULTATI DEL PRIMO TRIMESTRE DI TELECOM ITALIA VENISSERO COMUNICATI ALL’APERTURA DELLA BORSA

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1 - PASSERA DI BRONZO
Qualcuno dovrebbe suggerire a Giancarlo Galan, l'intraprendente ministro dei Beni Culturali, di creare un museo oppure una nuova galleria interamente dedicati alle facce di bronzo.

CORRADO PASSERA GIOVANNA SALZA

All'ingresso si dovrà piazzare il busto in oro zecchino che il Cavaliere di Arcore ha già fatto scolpire per i posteri, ma nelle sale seguenti si potrebbero collocare non solo i profili marmorei dei politici, ma anche quelli di alcuni protagonisti contemporanei dell'economia e della finanza. Uno di questi è sicuramente Corradino Passera, il banchiere comasco che con rapidità impressionante riesce a cambiare idea e a rimangiarsi le sue promesse.

La conferma è arrivata ieri quando a proposito dell'Opa dei francesi di Lactalis su Parmalat, il prossimo marito di Giovanna Salza ha dichiarato senza pudore: "è andata meglio di come poteva andare, sia dal punto di vista industriale che del mercato". Ci vuole davvero una bella faccia tosta e un cervello elastico come la trippa per benedire quello che agli occhi di tutti è apparso il fallimento della sua strategia. In tutta la vicenda del latte Corradino ha fatto le capriole, prima incoraggiando l'inesistente cordata italiana di Luchino e Dieguito Della Valle, poi approvando le norme anti-Opa varate dal governo un mese fa.

Luca Cordero Di Montezemolo e Diego Della Valle - Copyright Pizzi

In questa occasione il banchiere, pur di portare avanti la sua strategia di sistema, arrivò a dire che che non è sbagliato "dare del tempo in talune situazioni quando c'è di mezzo il controllo di aziende rilevanti...è un modo di affrontare le cose utile, costruttivo e concreto".

Erano i giorni in cui ancora si illudeva di mettere il latte di Collecchio nelle mani del Gruppo Ferrero, senza aver capito nulla dello stile e della vocazione di questa storica famiglia piemontese. La sua preoccupazione era soprattutto di fare un buon servizio al governo del Cavaliere e di dimostrare la sua sintonia con il neoprotezionista Giulietto Tremonti. Come è noto la vicenda ha preso un verso completamente diverso quando i francesi hanno aperto il portafoglio e hanno messo sul piatto 3,375 miliardi di euro.

GIULIETTO TREMONTI CON BOTTA DI SONNO_1

Adesso c'è ancora qualcuno che spera in un verdetto negativo da parte della Consob, ma la maggior parte degli analisti ritiene che la promessa di Berlusconi a Sarkozy non lasci alternative. E di questo si è convinto anche il banchiere ex-McKinsey che non solo ha l'impudenza di dire "è andata meglio di come poteva andare", ma si sta muovendo per trarre qualche vantaggio dalla scalata dei francesi.

Sembra infatti che Lactalis - come rivela oggi Rosario Dimito sul "Messaggero" - attraverso SocGen (uno degli advisor del Gruppo alimentare che ha lanciato l'Opa) stia per spedire una lettera di invito a Intesa, Unicredit e Mediobanca per coinvolgerli nel finanziamento a sostegno dell'offerta.

Lactalis

In questo modo la faccia di Passera potrebbe ritrovare quel calore umano che spinge i banchieri a trarre beneficio anche quando si sono fatti portatori di operazioni che la politica e il mercato hanno clamorosamente sconfessato.

Parmalat

2 - CALEARO D'ITALIA
Si calcola che oggi all'Assise di Bergamo organizzata da Confindustria per la piccola e media impresa, arrivino 4-5.000 imprenditori.

C'è molta attesa per la risposta che la Marcegaglia sicuramente darà al Cavaliere peccaminoso che ieri dopo aver varato una manciata di noccioline pre-elettorali nel Decreto Sviluppo, ha sferzato la Confindustria dicendo "non potete solo chiedere".

Massimo Calearo phMarinoPaoloni

La provocazione è forte e dura sarà la replica della signora di Mantova, ma al di là di questa inevitabile polemica nei corridoi della Fiera i piccoli imprenditori troveranno il modo di divertirsi. L'oggetto dell'ilarità e delle battute al vetriolo sarà Massimo Calearo, l'imprenditore vicentino che ieri è stato nominato consigliere personale del presidente del Consiglio per il commercio estero. La parabola di quest'uomo che da ruoli responsabili come quello coperto tra il 2004 e il 2008 in Federmeccanica, si è accontentato di noccioline miserabili, è talmente grottesca da prestare il fianco a pesanti ironie.

La scoperta dei suoi talenti politici va attribuita all'incommensurabile genio di WalterEgo Veltroni che tre anni fa lo candidò alla Camera con queste parole: "è un grande industriale che incarna quello che è il progetto del Pd e cioè un patto tra produttori e lavoratori per la crescita del Paese". Dopo circa un anno e mezzo il 56enne vicentino, sposato e con tre figli, si è trasferito armi e bagagli dentro il nuovo partito di Rutelli, poi nel dicembre dell'anno scorso ha prestato la sua gamba alla terza gamba del governo.

Enrico Cisnetto e Massimo Calearo phMarinoPaoloni

Adesso è arrivato il momento di ripagare la cambiale e grazie al comune amico Ghedini il Cavaliere lo nomina consigliere personale per l'export. La cosa fa ridere perché se c'è una materia in cui Berlusconi ha dimostrato di sapersi muovere da solo tra dittatori ed ex-capi del Kgb è proprio l'export, ma al buon Calearo, uomo prestato e venduto alla politica, il vestito che gli è stato cucito addosso è motivo di felicità.

Qualcuno fra i piccoli imprenditori più colti dell'Assise di Bergamo potrebbe ricordare il romanzo "Voltagabbana" scritto da Davide Laiolo nel 1963; altri avrebbero buon gioco a fargli leggere gli splendidi articoli che il giornalista Filippo Ceccarelli ha scritto sui tradimenti nella politica.

Calearo non ha rigurgiti di coscienza, gli piace andare a Palazzo Chigi e di lasciare "Veltroni con Fidel Castro". È grato a Berlusconi per avergli cucito "un vestito su misura", ma in realtà non si è accorto che la generosità del Cavaliere si è limitata a un paio di mutande.

3 - IL BLACKOUT DI BERNABE'
Gli uscieri di TelecomItalia erano già davanti al computer fin dalle 8 di questa mattina.

Niccolo Ghedini

Dopo aver atteso invano per tutta la giornata di ieri il comunicato stampa che riporta i risultati del primo trimestre esaminati e approvati dal consiglio di amministrazione, gli uscieri hanno smanettato per leggere le slides che Franchino Bernabè e Massimo Patuano hanno preparato per la conference call delle 10 con gli analisti italiani e stranieri.

Il superpresidente presenterà 23 slides dalle quali si deduce che i risultati non sono stati mirabolanti perché se è vero che i ricavi del Gruppo sono aumentati del 10,3% rispetto al primo trimestre dell'anno scorso, desta impressione il crollo del mercato domestico dove la contrazione è del 12%.

Il manager di Vipiteno ha fatto aggiungere in calce al lungo comunicato stampa parole di soddisfazione per la crescita del Gruppo soprattutto in America Latina dove le attività sono aumentate del 18%. Se non ci fosse stata questa iniezione di sangue fresco (dovuta al gran lavoro del manager in bilico Luca Luciani), Telecom avrebbe poco da festeggiare perché come dimostrano le 21 slides di Marco Patuano anche Tim sembra soffrire parecchio rispetto ai competitor.

WALTER VELTRONI

Gli uscieri che tengono d'occhio anche l'agenzia Bloomberg che segna i movimenti della Borsa hanno visto che la risposta dei mercati è stata al di sotto delle attese perché la debolezza dei ricavi domestici è nettamente superiore alle previsioni. Per il 2011 Franchino è ottimista e prevede ricavi stabili, investimenti per 4,8 miliardi e una riduzione dei debiti dai 30,6 a 29,5 miliardi. Ci sarà da rimboccarsi le maniche e qualcuno dovrà spiegare il blackout di ieri quando tutti si aspettavano che i risultati del primo trimestre venissero comunicati all'apertura della Borsa.

FRANCO BERNABE

Che cosa abbia provocato questo ritardo rimane un piccolo mistero.

4 - SCAJOLA E IL MISTERIOSO BENEFATTORE
Avviso ai naviganti N.1: "Si avvisano i signori naviganti che domenica si terrà una grande festa nella villa a Imperia nella villa dell'ex-ministro dell'Aeroporto di Albenga, Sciaboletta Scajola.

PATUANO

La moglie sta preparando un pranzo sontuoso per festeggiare la chiusura dell'inchiesta della procura di Perugia sulla cricca dei grandi eventi che ha lasciato fuori il politico ligure. Un brindisi particolare sarà rivolto ai principali giornali italiani sui quali nessuno oggi ha scritto una riga per chiedersi chi sia il misterioso benefattore che all'insaputa di Scajola gli ha pagato la casa di fronte al Colosseo. Una domanda che rimane sospesa, ma lascia indifferenti i "rompicoglioni" dell'informazione".

Luca Luciani

5 - PARA-PONZO
Avviso ai naviganti N.2: "Si avvisano i signori naviganti che giovedì 12 maggio sarà una data fondamentale per Massimo Ponzellini.

Quel giorno si terrà la riunione del consiglio di amministrazione della Banca Popolare di Milano che dovrà approvare il riassetto richiesto da Bankitalia. A Milano corre voce che il banchiere bolognese potrebbe cogliere l'occasione per dimettersi in modo da avere le mani libere per un altro incarico. In ballo c'è da ieri la presidenza della nuova Banca del Mezzogiorno che ha ottenuto via libera da Mario Draghi ed è stata definita da Giulietto Tremonti "un gigante".

scajola moglie colosseo

Per guidare il nuovo istituto con 7.500 sportelli, il gigante Ponzellini ritiene di avere le carte in regola".

 


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