a cura di Minimo Riserbo e Pippo il Patriota
1- ASPETTANDO LA REGINA MARINA: L'ULTIMA UMILIAZIONE CHE MANCA A UN PAESE DI SCILIPOTI...
L'avviso pubblico arriva con la grancassa di Libero. Sul giornale bandito da Littorio Feltri ecco la minaccia finale: "Silvio non basta? E' pronta Marina". "L'intervista concessa ieri dalla primogenita del Cavaliere al Corriere della Sera se non è una discesa in campo è un allenamento preparatorio" (p. 1).
Dentro, ecco titoli che sembrano già scritti da Alfonsina la Pazza, principessa di Chi: "Forza Marina. Lady Berlusconi pronta per scendere in campo. E' un'imprenditrice di successo e garantisce piena libertà agli autori Mondadori. Ma se serve non le manda a dire, come a Fini. Il pdl si divide. E gli anti-Giulio tifano per lei: "Una dinastia come i Kennedy" (p. 4). Ecco, "una dinastia come i Kennedy", detto dei Berlusconi, può bastare.
Sulle famose intervistone che hanno ammorbato la rassegna di ieri, interviene Giorgio Meletti con un bel pezzo: "Salvate Marina Berlusconi dalle interviste troppo aggressive. In ventitre neretti, mancavano solo le domande. Il Sole fa domande scomodissime a Marchionne ("lei è un genio?") e il Giornale si lavora Coppola" (Cetriolo Quotidiano, p. 13).
2- LA GIUSTA MERCEDE AI RESPONSABILI...
"Berlusconi: 9 poltrone per i transfughi. Fini: mi fa compassione. Il premier: "Ne faremo altri 10". (Repubblica, p. 1). Il Corriere mette in fila le nove commendevoli faccette da ripetenti del Cepu (p. 14) e c'è da dire che viste in rapida successione, fanno la loro porca figura. Spettacolare intervista all'ex presidente della Vigilanza Raiset, senatore Villari Riccardo: "Ritorno, ma non mi hanno comprato" (Corriere, p. 15). Ha ragione. Perché lui al massimo è come certe case al mare: le danno solo in affitto, o in multiproprietà.
3- IL GIORNALISMO SECONDO MASCELLONE BELPIETRO...
Ma torniamo un attimo al sedicente Libero, dove Belpy finisce così una tiratona contro l'Ingegner Cidibbì, in cui si fa megafono di un'accusa lanciata ieri dalla Regina Marina: "Meglio non puntare il dito contro il Cavaliere, caro Ezio Mauro, altrimenti con l'editore che ti ritrovi rischi la falange".
Tanto per andare alla sostanza, ricapitoliamo la faccenda: il direttore di un giornale governativo invita il direttore di un giornale anti-governativo a non fare il suo dovere di informare i lettori su quello che fa il capo del governo, Silvio Berlusconi. Altrimenti gli attacca il padrone. Come la vogliamo chiamare questa cosa qua? Minaccia mafiosa? Regime non democratico? Ai curatori di questa modesta rassegna non piacciono i paroloni, ma certo che siamo di fronte quantomeno a una concezione un po' miseranda del giornalismo: non toccare il mio padrone (occulto), se no io tocco il tuo.
berlusconi silvio debenedetti carlo imagoDel resto, se abbiamo un capo del governo capace di sostenere che gli stranieri "non investono in Italia perché hanno paura della nostra giustizia" (e non della mafia, della nostra corruzione, del nostro malgoverno), dobbiamo ancora stupirci di qualcosa? A proposito, eccone subito un saggio: "Rinnovabili, gli investitori esteri chiedono i danni" (Repubblica, p. 30).
4- IL CREATIVO IN REDAZIONE (O AL MINISTERO?)...
Abbiamo finalmente l'agognato decreto Sviluppo e il Corriere delle banche creditrici impiega due ragguardevoli pagine per spiegare le "misure" tremontiane (10 e 11). Solo che le illustra con un enorme disegno che sembra un quadro astrale per oroscopi. Scarsa fantasia dell'ufficio grafico di via Solferino o segnale preoccupante?
E per la serie "Titolisti si nasce e io, modestamente, lo nacqui...", Corriere a pagina 41: "Profumo pensa a una boutique di consulenza". Una profumeria di derivati?
callisto tanzi5- DISECONOMY (PERCHÉ ALLA FINE QUESTI CONFESSANO SEMPRE)...
Insuperabile errore di trascrizione nell'intervista al ragionier Fausto Tonna, pubblicata da Repubblica a pagina 21. Domanda: "Lei ha sostenuto che il crac di Parmalat è dipeso tutto da Tanzi". Risposta: "Lo confermo. Dai primi investimenti sbagliati alla gestione industriale scriteriata, fino alla decisione di non taroccare i bilanci".
6- DIAMOLA PICCOLA, MI RACCOMANDO...
"Eni rinnova il cda. Fitch riduce il rating per la crisi libica". Colonnino invisibile di Repubblica, strozzato a pagina 32 tra una pubblicità e le quotazioni di Borsa. Per non disturbare le quotazioni di Borsa, appunto.
7- CIELO, QUANTA ANTIMAFIA!...
Sull'Espresso in edicola, sotto il titolo "Antimafia in cifre" (p. 18), non ne azzeccano praticamente una. 14 è il numero dei comuni sciolti nel complesso, non per infiltrazioni mafiose. Quelli per mafia sono solo 4, gli altri o per dimissioni di consiglieri o per non aver approvato il bilancio. Infatti non esiste nessun comune sciolto per mafia in Lombardia. Ansia di compiacere l'eroico Maroni?