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COM’È SNOB L’IKEA con marella agnelli - A CASA DI FEDE C’È UNA PORCILAIA - I DEPUTATI NON VOGLIONO FOTO MENTRE CAZZEGGIANO SULL’IPAD - SCAPPATE, IL SENATÙR È INFOJATO! - LE RACCHETTATE DI SADO-MASI - TREMENDINO CONFERMA I SUOI BOIARDI - L’ENNESIMO RITORNO DEI VERDI, MA SENZA LA SINISTRA - IL TURISMO PATRIOTTICO DI ‘GNAZIO - BERSELLI SGOMMA E LA SCORTA INSEGUE - TIRARE LA CARRETTA TRA CAPPATO E FORMIGONI - C’È CHI VUOLE IL “PRINCIPATO DI SALERNO” - A BRIENZA CI PENSA LETTA - DO YOU SPEAK VENETO?...

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ANGELO BONELLI

1 - AMBIENTALISTI - RIFONDAZIONE VERDE...
I Verdi ci riprovano, con una parola d'ordine a sorpresa: addio alla sinistra radicale. Da un anno presidente del movimento ambientalista, Angelo Bonelli ha fissato per il 21 maggio a Roma la convention di rifondazione del partito con l'obiettivo di dare vita ad una forza ecologista trasversale, collegata ai Verdi europei, in grado di superare la frammentazione che caratterizza l'ambientalismo italiano e cercare di imitare i Grünen tedeschi, elettoralmente sempre più forti. "La collocazione nell'area della sinistra estrema", spiega Bonelli, "pur di fronte alla grande disponibilità di tanti cittadini a sostenere il progetto ecologista, ha impedito la crescita elettorale dei Verdi".

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Adesso Bonelli torna alla carica con il sostegno di personalità come la scrittrice Dacia Maraini, il geologo Mario Tozzi, l'economista Loretta Napoleoni, che da mesi sostengono la costituente ecologista. Ma soprattutto, dopo il rifiuto di confluire in Sinistra e libertà di Nichi Vendola, conta sul sostegno dei leader delle maggiori associazioni ambientaliste, a cominciare da Giuliano Tallone presidente della Lipu, Stefano Leoni del Wwf e Pippo Onufrio di Greenpeace. Altra buona carta, l'adesione al progetto di numerosi sindaci dei cosidetti "comuni virtuosi", premiati dall'omonima associazione per la buona amministrazione, che da nord a sud potrebbero assicurare ai Verdi consensi elettorali. P .D. N.

2 - SPESE RAI - VIALE MAZZINI TENNIS CLUB...
La Rai non paga il premio di produzione ai dipendenti perché Mauro Masi non ha previsto nel bilancio l'importo relativo al cosiddetto "premio di risultato". Quando però si tratta di allargare i cordoni della borsa per altri scopi, il dg non sta lì a pensarci troppo. E con la stessa disinvoltura con cui ha contrattualizzato Giuliano Ferrara e Vittorio Sgarbi, Masi foraggia il Circolo Sportivo Rai di Tor di Quinto, regno del vice direttore generale Gianfranco Comanducci.

NAPOLITANO

Dopo le polemiche seguite alla faraonica organizzazione del torneo "RaiOpen", trasmesso su Raisport, al circolo hanno pensato di rifare i campi da tennis, usciti malconci dell'evento: per due soli di essi il costo è stato di 34 mila euro. Pagato tutto naturalmente dalla Rai. S. N.

3 - NAPOLITANO AD ALTA QUOTA...
Giorgio Napolitano non è tipo da entusiasmarsi per i sondaggi. Così come gli uomini del suo staff. Ma in tempi di conflitti politici aspri come questi e di attacchi non troppo velati al Quirinale, alla presidenza delle Repubblica non nascondono la soddisfazione per il fatto che il capo dello Stato abbia raggiunto "quota 90", la percentuale di gradimento certificata dall'Istituto Piepoli sulla base delle performance presidenziali nelle celebrazioni del 150 dell'Unità d'Italia. Per Napolitano si tratta del record personale di popolarità, un traguardo che lo mette alla pari con un altro presidente, Carlo Azeglio Ciampi.

IGNAZIO LARUSSA

Anche per l'ex governatore della Banca d'Italia si trattò di un risultato conseguito nella seconda parte del settennato. Ma per Napolitano la soddisfazione è doppia. Ciampi era stato infatti eletto al primo scrutinio da uno schieramento amplissimo; Napolitano riuscì a passare al quarto grazie alla sola maggioranza di centrosinistra. Un "dettaglio" che il capo dello Stato non ha mai trascurato e che ha cercato di far dimenticare dimostrando sempre di essere "il presidente di tutti". Adesso, con la conquista di "quota 90", anche questo gap sembra cancellato. Ve. P.

4 - UNITÀ D'ITALIA - IL TURISMO PATRIOTTICO TRADISCE LA RUSSA...
C'è già chi, senza andare troppo per il sottile, ha classificato l'iniziativa, come "una delle tante spese assurde della Difesa". E per questo ha spedito l'incartamento alla Corte dei conti. Si tratta del protocollo d'intesa firmato dal ministro Ignazio La Russa con il Touring Club Italiano in forza del quale il ministero dovrà finanziare le spese per la pubblicazione di una guida sul "turismo patriottico" realizzata proprio dal Tci. I costi ammontano a circa 50 mila euro, che la Difesa si è impegnata a coprire attraverso il reperimento di sponsor e l'acquisto di 4 mila copie dell'opera.

Secondo il piano iniziale approntato lo scorso settembre dal gabinetto del ministro, il libro doveva essere pronto entro marzo-aprile "così da inserire l'iniziativa nelle attività previste per commemorare il 150 anniversario dell'Unità d'Italia". Invece le cose stanno andando diversamente: se tutto andrà bene, la guida sarà pronta solo nel mese di maggio. Nonostante i soldi pubblici spesi. P. D.N.

5 - DEPUTATI CONTRO GLI ZOOM - FUORI I FOTOGRAFI INDISCRETI...
Giorni fa, alcuni deputati colti in castagna dai paparazzi parlamentari a giocare on line o a esplorare nel corso delle sedute d'aula cataloghi virtuali per prestazioni riservate di signorine disponibili, hanno chiesto ai questori di Montecitorio di far interdire dal palazzo i famigerati obiettivi da 400 mm, quelli che permettono di zoomare sugli schermi dei dispositivi portatili. La motivazione ufficiale è di quelle che negli ultimi tempi suonano ormai come un refrain, buono per ogni occasione: rispetto per la privacy.

TUTTI PRESI DAL IPAD

Dal versante dei fotografi, però, si fa notare che la questione è stata risolta tempo fa con una circolare che si appella al codice deontologico e al buonsenso della categoria, e che altre volte, in caso di iniziative clamorose di protesta dei gruppi parlamentari, sono stati gli stessi deputati a invocare gli obiettivi per pubblicizzare al meglio il loro attivismo politico.

MARCO CAPPATO

Se si gradisce la presenza dei fotografi quando si ha bisogno di pubblicità, osservano, bisogna essere disposti ad accettare il rovescio della medaglia, o quanto meno cercare di essere più prudenti. In ogni caso, la "stretta" sugli obiettivi non sta dando i frutti sperati dai parlamentari: senza un provvedimento ufficiale del collegio dei questori non è possibile alcuna azione censoria, fermo restando che, allo stato, nessuno dei commessi è in grado di distinguere un obiettivo da "400" dagli altri. M. D. V.

6 - TRA CAPPATO E FORMIGONI - LA CARRETTA NON È MOLTO GAIA...
Radicale fino a un anno e mezzo fa. Poi entrata in Comunione e liberazione. È la giornalista Gaia Carretta. Dal primo luglio 2010 portavoce del presidente della Lombardia Roberto Formigoni, è stata in passato sentimentalmente legata a Marco Cappato. E ora che il capolista radicale alle comunali di Milano ha iniziato a vedere i frutti della feroce battaglia politico-legale iniziata un anno fa contro le firme false raccolte dalla lista che sosteneva Formigoni, la Carretta si trova a dover gestire una situazione tutt'altro che facile tra due suoi amici che non si amano affatto. M. D.

7 - PARLAMENTO IN CIFRE - 38...

Sono i disegni di legge presentati alle Camere durante questa legislatura per modificare la Costituzione. Solo nell'ultimo mese, la maggioranza ha proposto la modifica dell'articolo 1 sulla centralità del Parlamento; l'abolizione del divieto di ricostituzione del partito fascista; l'istituzione di una nuova regione, il "Il Principato di Salerno". Contemporaneamente a Tunisi è in corso la conferenza internazionale "Quelle Constitution pour la République nouvelle?" ("Quale Costituzione per la nuova Repubblica?") che ha individuato proprio nella Costituzione italiana il modello per la nuova Carta tunisina.

8 - POLTRONE - IL RAGIONIERE NON CONOSCE LIMITI...
Non è ancora tempo di pensione per Mario Canzio. Con una mossa fulminea, Giulio Tremonti ha confermato per altri tre anni il potente ragioniere generale dello Stato che dal 2005, dopo aver sostituito Vittorio Grilli, controlla i cordoni della disastrata spesa pubblica italiana. Salernitano, 64 primavere, 40 anni di servizio al ministero dell'Economia, tecnico bipartisan, Canzio sembrava destinato a lasciare l'ambita poltrona per raggiunti limiti di anzianità seguendo lo stesso destino di altri grand commis di Stato messi a riposo in questi mesi.

ROBERTO FORMIGONI

Per la sua sostituzione, da un po' di tempo, si faceva il nome di Francesco Massicci, ispettore generale per la spesa sociale, super esperto di pensioni. Sarà per un'altra volta. Un'altra conferma, nell'area delle strutture amministrative di stretta collaborazione tremontiana, sta per arrivare all'Agenzia delle Entrate.

Per almeno altri due anni Attilio Befera, 65 anni, anch'egli teoricamente pensionabile, dovrebbe continuare a controllare il fisco italiano dando la caccia agli evasori. Il cambio della guardia, di cui pure si è molto vociferato, è stato accantonato: entro l'anno parte il nuovo redditometro e la macchina tributaria, secondo Tremonti, non deve essere toccata. M. D. B.

9 - IL CASO BRIENZA - CARO LETTA PENSACI TU...
Giuseppe Brienza, eletto l'ottobre scorso presidente pro tempore dell'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici, ci ha preso gusto. Tanto gusto che lavora notte e giorno per ottenere una riconferma di sette anni. Un paio di mesi fa Brienza, grand commis con amicizie Udc e nell'entourage di Gianni Letta, era stato a un passo dal traguardo: la proroga di 7 anni era stata inserita nel decreto milleproroghe. Caso ha voluto però che a fine febbraio Giorgio Napolitano abbia bocciato il decreto perché pieno di "norme avulse e incoerenti". E il governo cancellò la norma pro-Brienza. Ora quest'ultimo è tornato alla carica e Letta, uomo di cuore, gli ha promesso che la riconferma verrà inserita in un decreto omnibus di prossima ideazione. S. AN.

10 - VILLA FEDE - GIÙ LE MANI DALLA PORCILAIA...
Non sono le noie giudiziarie del marito le principali preoccupazioni della senatrice Pdl Diana De Feo, moglie di Emilio Fede. Con più di un collega, la senatrice si è infatti lagnata più per il divieto imposto dal comune di Capri alla demolizione di "una porcilaia e un pollaio che hanno 150 anni" e che "mal si adattano al giardino" (3 mila mq) della villa di famiglia. Secco "no" dell'amministrazione anche alla realizzazione di una piscina e, persino, alla posa di una "bella fontana" all'interno di villa Fede. Altro cruccio, la constatazione che a Capri sono state costruite "almeno una trentina di ville abusive, con tanto di piscine a picco sul mare". Insomma, una denuncia sdegnata quella della senatrice: da vera paladina dell'ambiente. R. F.Attualità

GIULIO TREMONTI

11 - IL CENTAURO BERSELLI...
La scorta del presidente della commissione Giustizia del Senato ha smesso già da un po' di dormire sonni tranquilli e guarda con preoccupazione le elezioni amministrative di maggio: il proprio protetto, Filippo Berselli, classe 1941, per quelle elezioni ha deciso di correre in motocicletta. È di qualche giorno fa, infatti, l'acquisto (di tasca propria, niente soldi del partito), di una Harley Davidson Heritage del 1990 da allestire per l'occasione: bandiere del Pdl e dell'Italia, marmitta "aperta" e via. Terreno scelto per la campagna elettorale, ovviamente la Riviera romagnola, da Rimini e Riccione, dove Berselli da sempre è di casa e di collegio. G. C.

12 - COM'È SNOB L'IKEA...
Tv, cinema, musica, teatro: il red carpet dello shopping capitolino sembra spostarsi sul raccordo anulare, tra gli scaffali dell'Ikea. I romani per la verità il nome lo pronunciano con la "e" larga e la "g" e dicono "Ighèa"; al Nord tengono invece pronunciano "Ikéa". Sta di fatto che nei supermercati della catena svedese, e non solo a Roma, vengono segnalati sempre più vip. E l'azienda prende nota. C'è chi ci va per acquistare curiosità e chi per i prezzi bassi. Marella Agnelli, elegante per definizione, è stata la prima a rompere il tabù facendosi vedere a quello di Torino, dove, tra l'altro, Luciana Litizzetto è di casa.

Emilio Fede

In quanto a Silvio Berlusconi, si è affacciato tempo fa al punto vendita di Roma Anagnina ma non ha comprato niente. Forse i mobili da giardino che cercava costavano troppo poco. La lista dei vip è lunga, qualcuno magari chiede pure lo sconto. Molti si fanno fotografare con i commessi. Avvistati Laura Pausini, Silvio Muccino, Alberto Tomba, Raffaella Carrà, Paolo Villaggio, Ornella Muti e Giorgio Panariello.

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C'è chi addirittura ci ha girato un corto come Paolo Calabresi, inviato delle "Iene", nel cast: Pietro Sermonti, Valerio Mastandrea, Jasmine Trinca e Laura Chiatti. Spiega Calabresi: "Andare all'Ikea è il modo migliore per litigare con la proprio donna: non si è mai d'accordo su cosa comprare". E. AT.

13 - DIALETTI - DO YOU SPEAK VENETO?...

Nasce il traduttore dal veneto all'inglese e viceversa. La nuova frontiera del dialetto è un translator stile Google, finanziato dalla Regione Veneto e dall'assessore leghista Daniele Stival. E verrà istallato forse sul sito della Regione. A onor del vero il progetto denominato StilVen è iniziato nel 2008, prima dell'arrivo dell'assessore, e assegnato all'università Ca' Foscari di Venezia, che cura l'applicazione informatica. E fino al 2011 costerà poco più di 60 mila euro (la spesa per la tutela della lingua e cultura veneta ammonterà invece a 230 mila euro). Resta da vedere quanti saranno i veneti che lo utilizzeranno per una traduzione in inglese e quanti gli americani che vi faranno ricorso per parlare o scrivere in dialetto veneto. P. T.

 


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