Quantcast
Channel: Articoli
Viewing all articles
Browse latest Browse all 340557

SANTO SUBITO! RATZINGA MIRACOLATO DA WOJTYLA - TRA IL ’91 E IL ’92 L’ALLORA CARDINALE TEDESCO SI AMMALÒ GRAVEMENTE, MA LA “SERIA MALATTIA” DOPO QUALCHE TEMPO SPARÌ - RATZINGER PARLAVA SEMPRE DEL SUO PARTICOLARE LEGAME CON GIOVANNI PAOLO II, E C’È CHI GIURA CHE UNA SERA, IN GRAN SEGRETO, IL PAPA VEGLIÒ AL CAPEZZALE DEL SUO FUTURO SUCCESSORE - PER LA CHIESA LA “PROVA” UFFICIALE RESTA LA SUORA FRANCESE CHE SCONFISSE IL PARKINSON…

$
0
0
Giovanni Paolo II e l'allora Cardinale Joseph Ratzinger

1 - WOJTYLA: TRA IL '91 E IL '92 IN SEGRETO AL CAPEZZALE DI RATZINGER...
(Adnkronos)
- Mentre stava lavorando al nuovo Catechismo, Joseph Ratzinger fu colpito, tra il '91 e il '92, da un grave disturbo e fu ricoverato in una clinica privata romana sulla via Aurelia. L'equipe medica che allora lo ebbe in cura, diretta dal neurochirurgo Francesco Chiappetta, per un'intera settimana valuto' se intervenire chirurgicamente oppure, praticandogli cure appropriate, attendere la guarigione.

Al Cardinale Ratzinger , che nell'occasione venne assistito anche dal professor Renato Buzzonetti, archiatra pontificio, venne anche suggerito di essere operato in Germania, ma fu lui stesso a decidere di non sottoporsi all'intervento e di rimanere a Roma.

WOJTYLA

Dopo qualche tempo, un ulteriore consulto medico sullo stato del grave disturbo porto' alla constatazione che la seria malattia era 'miracolosamente' sparita e forse non solo grazie alle cure mediche. Nelle conversazioni con i medici che lo assistevano anche quando venne dimesso dalla clinica , il cardinale Ratzinger parlava con particolare fervore del legame con Giovanni Paolo II. E alcune testimonianze riferirono addirittura di una visita molto privata, avvenuta in tarda sera, di Karol Wojtyla in clinica.

2005-Muore Giovanni Paolo II

2 - LA «PROVA» UFFICIALE SECONDO LA CHIESA: SALVÒ DAL PARKINSON LA SUORA FRANCESE...
Diana Alfieri per "Il Giornale"

Biglietti, fotografie, preghiere e ringraziamenti per grazie ricevute. Continuano a cadere, incuranti dei divieti, sulla tomba di Giovanni Paolo II, nelle Grotte vaticane (vi rimarrà fino a domani). Frammenti di vite da tutto il mondo, che si uniscono alle migliaia di voci che lo acclamarono «santo subito» e alle centinaia di testimonianze di grazie ricevute che hanno inondato gli uffici della postulazione.

fuoco papa wojtyla

Grazie che in gran parte non sono mai entrate in gioco nella ricerca del miracolo necessario alla beatificazione, in quanto avvenute prima della morte di Wojtyla. Alla proclamazione di santità concorrono, infatti, solo gli episodi miracolosi intervenuti post mortem, quasi a sigillo della presenza del defunto in Paradiso, dove solo può intercedere presso il Signore.

Tra le tante segnalazioni - sarebbero 271 quelle considerate - è stata scelta la guarigione della suora francese Marie Simon Pierre, affetta da morbo di Parkinson. La sua vicenda è stata vagliata accuratamente, attraverso verifiche mediche e teologiche, prima della proclamazione come miracolo. Che ad oggi rimane l'unico ufficialmente riconosciuto. Per gli altri si parla di grazie, che concorrono a rafforzare la «fama di santità».

ratzinger

Del resto, a Giovanni Paolo II sono state attribuite molte grazie già quando era in vita. La storia di Heron Badillo ha fatto il giro del mondo. Il bambino messicano è guarito dalla leucemia dopo un incontro col Papa all'aeroporto; era il 1990. Tante sono le testimonianze di guarigioni, ma anche di maternità insperate e arrivate dopo aver pregato Giovanni Paolo II.

Papa Ratzinger

Il cardinale Dziwisz, per 40 anni al suo fianco, è stato testimone di eventi miracolosi. Come a Castel Gandolfo, nel 2002. Alla messa privata del Papa partecipa un signore americano, gravemente malato. Si accosta alla comunione, solo dopo si seppe che era ebreo. Nel giro di qualche ora il tumore era scomparso. O quella volta che un ragazzo polacco in carrozzella «è riuscito improvvisamente a camminare».

ratzinger benedetto xvi

Anche Sara è stata miracolata: Alì Agca dirà di avere sbagliato la mira, quel 13 maggio in piazza, perché il Papa aveva una bambina in braccio, era lei. Quella stessa piazza domenica, tra ingenti misure di sicurezza, ma anche tanta gioia, accoglierà di nuovo il suo Papa per elevarlo agli onori degli altari. I fedeli stanno già confluendo a Roma: 120mila sono i posti aggiuntivi previsti dalle Fs, rinforzate le linee aeree e le navi speciali. Il colonnato del Bernini ospita pannelli con foto e frasi del Papa. E sulla sua tomba continuano a radunarsi i pellegrini, anche non credenti, genti di religioni diverse, che vengono a salutare «Karol il grande» certi che «alla finestra della casa del Padre ci vede e ci benedice».

 


Viewing all articles
Browse latest Browse all 340557

Trending Articles