1 - E VENDOLA SCUOTE LA SINISTRA «COSÌ IL PAESE FA LA SCELTA PEGGIORE»
Dal "Corriere della Sera"
Non solo il centrodestra: anche a sinistra la prospettiva di intensificare l'intervento militare in Libia provoca divisioni. La posizione di Nichi Vendola, leader di Sinistra ecologia e libertà, è infatti lontanissima da quella del Pd. «Ora potremo finalmente dire che il nostro Paese, nel giro di pochi mesi, ha recitato tutte le parti in commedia nelle relazioni con la Libia di Gheddafi- scrive il governatore della Puglia sul sito del partito -.
Dal celebre baciamano col Raìs di Tripoli fino alla sciagurata decisione di bombardare, passando attraverso una fitta rete di affari e scambi economici e attraverso l'affidamento al dittatore libico del ruolo di contenimento spesso brutale di folle di migranti africani» . «Oggi- prosegue il leader di Sel- la parola torna alle bombe. L'Italia, che conquistò la Libia e la sottomise al giogo del colonialismo, torna in quelle terre nel modo più sbagliato, come forza belligerante» . E ancora: «La guerra è sempre una sconfitta: la dichiareremo anche alla Siria?» .
2 - ANNA & CO. PERCHÉ LO FATE?...
Pino Corrias per "il Fatto Quotidiano"
Lo scontro sarà pure cieco, come dice il nostro amato presidente, ma l'idiozia ci vede benissimo. Perciò eccoci di nuovo di fronte a una opposizione pronta a sostenere questo ridicolo governo che dopo i molti baciamano a Gheddafi, ora ha deciso di bombardarlo. Bombarderà per ordine di Obama, per dispetto a Sarkozy, per massima indifferenza tra il sì e il no, il bianco e il nero, la guerra o la pace. Confermandosi un governo senza opinioni, ma con una infinità di interessi che prevalgono a ondate, come nel caso del nucleare, e a ondate si ritirano, come nel caso del nucleare.
FINOCCHIARO GHEDDAFI BERLUSCONIMa l'opposizione perché lo fa? Perché Anna Finocchiaro si sente in dovere di dire che "l'opposizione non si tirerà indietro", anzi che "dall'opposizione non mancherà l'assenso"? Che magnifici strateghi della politica. Pronti ad allearsi con chiunque, da Vendola a Fini, per battere B. Ma zelanti a sorreggere il suo governo nel punto di massima caduta, massima confusione, massima debolezza. E a mettere la faccia su una cosa seria (e sanguinosa) come sono i bombardamenti, anche di fronte a un Capo così rintronato dalle minorenni che annuncia "Manderemo razzi di precisione", come abitasse nei fumetti di Nembo Kid.
gheddafi berlusconi3 - DI PIETRO, NON C'E' MAGGIORANZA SI SCIOLGA PARLAMENTO - CONTRARI NEL METODO E NEL MERITO A BOMBARDAMENTI...
(Adnkronos) - "Noi dell'Italia dei valori riteniamo che quando nella politica estera non c'e' una maggioranza ne' al governo ne' al Parlamento sia finita l'azione di governo e per
questa ragione sia necessario sciogliere il Parlamento e tornare alle urne, perche' senza politica estera e senza nemmeno politica economica, come si e' dimostrato in questi giorni, questo governo sta soltanto vivacchiando per salvare la poltrona e magari anche la ghirba da qualche indagine che non puo' sopportare". Lo dice il leader del partito Antonio Di Pietro.
"L'Italia dei valori -aggiunge- ha presentato una mozione parlamentare perche' contesta il metodo e il merito della decisione governativa di bombardare la Libia. Il metodo, perche' non si puo' decidere di bombardare un altro Paese senza prima passare attraverso un voto parlamentare e una discussione pubblica in modo che tutti i cittadini possano sapere il perche' e il per come; il merito, perche' l'Italia dei valori e' contro i bombardamenti a iosa, 'ndo cojo cojo, e invece ritiene che sia necessario intervenire per portare solidarieta' ai civili che soffrono, non bombardare a caso, perche' le bombe non sono mai intelligenti. Magari le bombe saranno intelligenti, ma le persone che le buttano giu', e non mi riferisco ai piloti ma a quelli che decidono di buttarle giu', sono proprio poco intelligenti".
dalema gheddafi urbani
4 - GOVERNO BATTUTO AL SENATO SULLA POLITICA ESTERA, PRODI SI DIMETTE
(TG5 MEDIASET) - 21 FEBBRAIO 2007
A nove mesi dal suo insediamento il governo di Romano Prodi ha rassegnato stasera il mandato nelle mani del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che le ha accettate. Il presidente avvierà le consultazioni sulla crisi di governo domattina alle 10. Cosa ha portato alla crisi: nel pomeriggio il governo è stato battuto al Senato per due voti sulla risoluzione per approvare la relazione di politica estera del ministro Massimo D'Alema. La maggioranza richiesta era infatti di 160 voti, mentre la risoluzione dell'Unione ha avuto solo 158 voti.
ROMANO PRODII giochi decisivi sono stati quelli dei dissidenti e soprattutto dei senatori a vita. Due senatori pacifisti - Turigliatto e Rossi - hanno deciso di non partecipare al voto. Invece su sei senatori a vita presenti - non c'era Scalfaro ammalato - solo tre hanno detto sì alla politica estera del governo: Ciampi, Levi Montalcini ed Emilio Colombo. Uno ha detto no, Cossiga, e due si sono astenuti: Andreotti e Pininfarina. Ma al Senato l'astensione equivale a voto contrario. E così gli stessi senatori a vita che hanno spesso tenuto in vita il governo oggi lo hanno affondato.
5 - BERLUSCONI: PRODI DEVE DIMETTERSI...
(RAI) - 21 febbraio 2007
Dopo la bocciatura in Senato della mozione di maggioranza di sostegno alla politica estera del governo, il presidente del Consiglio Romano Prodi deve dimettersi.
E' quanto ha dichiarato stasera l'ex presidente del Consiglio e leader di Forza Italia Silvio Berlusconi.
"Il Paese è stato esposto da una maggioranza che non c'è e da un governo incapace che ha rifiutato persino il dialogo parlamentare a una grave umiliazione internazionale", ha detto Berlusconi leggendo una dichiarazione ai giornalisti dopo aver incontrato il leader di An Gianfranco Fini e i dirigenti della Lega Nord, come riferito da un portavoce.
"Da questo disastro il Paese deve uscire immediatamente con le dimissioni di questo governo . A Prodi incombe l'obbligo, per ragioni di coerenza politica, di coerenza costituzionale, di coerenza etica, di rassegnare immediatamente le proprie dimissioni nelle mani del presidente della Repubblica", ha detto ancora Berlusconi.
BERLUSCONI BOSSI6 - LIBIA, PD VERSO MOZIONE SE LEGA RIBADISCE NO...
(LaPresse) - Il gruppo del Pd alla Camera è pronto a presentare una mozione su politica estera del governo da votare in aula, se la Lega Nord dovesse ribadire il suo no all'intervento militare dell'Italia in Libia. E' quanto si apprende da fonti interne al partito, al momento riunito nella sala Berlinguer di Montecitorio, dove si sta svolgendo una riunione dei deputati. Il Partito democratico deciderà anche in base alle audizioni previste per le 14 di oggi in commissioni riunite Esteri e Difesa, dei ministri Franco Frattini e Ignazio La Russa.