1- DAGOREPORT
Bum bum! alle 11, cda consap. Se gli amici degli amici non fanno scherzi, Masi lascia Viale Mazzini nel pomeriggio - arriva Lorenza Lei ma terrà le redini del baraccone rai fino ad aprile prossimo, quando scadrà tutto il cda - dopodiché dipenderà dalla situazione politica del momento, se il 16 maggio Milano resterà in mano alla Moratti, se ci saranno elezioni anticipate, se Tremonti e...
lorenza lei
2- L'EREDITÀ DI MASI
Carlo Tecce per Il Fatto quotidiano
E così Mauro Masi s'arrende al volere del Capo. Ironia di una carriera vestita, per sua ammissione, con i panni di civil servant. Masi lascia la direzione generale Rai per una poltrona, ben retribuita, di amministratore delegato in una società controllata al 100 per cento dal Tesoro, l'oscura Consap, la concessionaria di assicurazioni pubbliche.
MASI
Fallita la missione nel servizio pubblico, il fidato dirigente di Silvio Berlusconi, già segretario generale di Palazzo Chigi, s'accontenta di scambiare il prestigio di viale Mazzini con un congruo stipendio. Oggi è convocata l'assemblea di Consap per l'approvazione del bilancio e la nomina del nuovo Consiglio di amministrazione, indicato dal ministero dell'Economia e dunque da Giulio Tremonti che, in fondo a lunghe trattative, la settimana scorsa ha trovato l'accordo con Masi. Ora cambierà la faccia del re in Rai, chissà se il regno sarà uguale.
MAURO MASI E INGRID NUCCITELLI
Una strana e atipica lettera a Michele Santoro di Mario De Scalzi, direttore ad interim del Tg2, fa prevedere facilmente il futuro. Ricevuto il richiamo di Masi, che contestava la violazione della par condicio - anche a Ballarò e Potere - senza spiegare come e cosa, De Scalzi fa il duro con Santoro: "Se non rispetti le regole, sarò costretto a sospendere il tuo programma Anno-zero".
GIULIO TREMONTI
Esempio perfetto per capire come la gestione Masi abbia stravolto il sistema: soltanto l'Agcom può rilevare un'infrazione, soltanto un direttore generale può bloccare una trasmissione. Torniamo al passato. Masi ha perso le sue partite, girone di andata e ritorno compresi: Annozero di Michele Santoro resiste, il fortino di Rai3 è inespugnabile per un suo errore. Masi pensò di aver rimosso l'ostacolo con la sostituzione del direttore Paolo Ruffini, peraltro rivendicata nelle telefonate scoperte nell'inchiesta di Trani, poi il Tribunale del Lavoro l'ha rimesso al suo posto.
Con l'aiuto di un regolamento liberticida ideato in commissione parlamentare di Vigilanza, sbugiardato persino dall'Autorità garante nelle Comunicazioni, la Rai sospese l'informazione per le elezioni Regionali con la scusa della par condicio. Era pronto a ripetere l'esperienza per le amministrative di maggio, la maggioranza in Vigilanza aveva confezionato un regolamento identico, ma l'intervento del presidente Sergio Zavoli ha scongiurato il cortocircuito: notizie bloccate nel servizio pubblico, domino e vantaggio per le televisioni private.
VERRO
Masi ha ricevuto l'avviso di sfratto dai suoi, dal consigliere Antonio Verro (Pdl) furioso per la satira su Ruby di Luca e Paolo a Sanremo, sintomo di un direttore generale che si mostra autorevole e difetta in autorevolezza. Nessuno l'ha seguito in Cda. Cerca di licenziare Santoro per il famoso "vaffanbicchiere" in un'anteprima di Annozero, e tutti rispondono picche.
masi santoro
Prova a piazzare Susanna Petruni al vertice di Rai2 o al Tg2, e il tremontiano Petroni s'impunta. Cala l'ultima e disperata carta, nei giorni dei listini per le società pubbliche più ambite come Enel, Eni e Terna, e fa un ricorso in Corte d'appello per annullare la sentenza che consente a San-toro di lavorare: ennesima sconfitta.
E nemmeno avvisa il Cda e il presidente, ormai giocava da solo. E da solo voleva negoziare il rinnovo dei contratti di Fabio Fazio, Giovanni Floris, Milena Gabanelli e Serena Dandini, in pratica il palinsesto forte di Rai3. E poi, perché Masi manda la letterina finale, perché De Scalzi va oltre i suoi poteri?
GIOVANNI FLORIS
È questa l'eredità di Masi, assieme a Qui Radio Londra di Giuliano Ferrara per i prossimi tre anni, al nebuloso Il mio canto libero di Vittorio Sgarbi, assieme al futuro di mezza Rai3, di Che tempo che fa, di Ballarò, di Report. Sarà che il governo medita sul successore di Masi, sarà che il fortunato dovrà subito misurarsi con Annozero, la trasmissione che fa imbestialire il presidente del Consiglio.
SUSANNA PETRUNI
I pronostici dicono Lorenza Lei, attuale vicedirettore generale, vent'anni di lenta e continua ascesa, vicina all'Udc e al Vaticano, brava con i conti e i rapporti diplomatici. E poi c'è Fabrizio Del Noce, ora a Rai Fiction, ex di Rai1, ex deputato di Forza Italia.