Enrico Franceschini per Repubblica
La regina Elisabetta con il badile ad una cerimonia ambientalistaSi dice che sia stato lui a salvare la monarchia britannica, quando la regina Elisabetta commise quello che è stato forse l'unico errore in quasi sessant'anni di regno. Eppure i Windsor non l'hanno mai amato e ora hanno usato l'occasione delle nozze di William e Kate per infliggergli l'equivalente di un'umiliazione pubblica.
La conferma che Tony Blair non è stato invitato al matrimonio del 29 aprile, diffusa ieri da Buckingham Palace dopo le indiscrezioni dei giorni precedenti, diventa così il primo motivo di polemica per l'evento che ormai domina i media britannici.
William e Kate in barcaNé Blair, né il suo successore laburista Gordon Brown, figurano nella lista degli invitati a Westminster Abbey, dove il matrimonio tra il principe e la sua fidanzata verrà celebrato davanti a 1900 ospiti che includeranno tutte le teste coronate del pianeta, dignitari stranieri, il governo al completo, vip come David Beckham ed Elton John, ma anche reduci dell'Afghanistan, oscuri rappresentanti del Regno Unito come il governatore dell'isoletta di Sant'Elena (sì, proprio quella in cui fu esiliato e morì Napoleone) e il barista preferito dalla famiglia della sposa nell'isola caraibica super-chic di Mustique, dove i Middleton passano spesso le vacanze, oltre al postino e al macellaio del villaggio del Berkshire in cui vivono.
kate middleton in lingerie nel duemilaE' stato un modo deliberato per snobbare il partito laburista? Fonti della casa reale lo negano, facendo notare che tra gli invitati ci sarà l'attuale leader del Labour, Ed Miliband, e spiegando che l'assenza di Blair e Brown dipende unicamente dal protocollo. Due ex premier britannici, Margaret Thatcher e John Major, sono stati invitati (la "lady di ferro", 86enne e malata da tempo, ha tuttavia declinato per ragioni di salute), non in quanto ex premier bensì come membri dell'Ordine della Giarrettiera, onorificenza che può far sorridere per il suo nome chi non conosce le usanze di questo Paese ma che è in realtà la più alta onorificenza civile del Regno Unito, assegnata personalmente dalla regina a coloro che si sono distinti nel fare del bene alla nazione.
Blair e Brown non hanno mai ricevuto l'ordine della Giarrettiera e perciò non sono stati invitati, spiegano i portavoce di palazzo reale. Ed Miliband sì, perché il protocollo prevede che il capo dell'opposizione sia invitato a questo genere di cerimonie. Tutto qui.
Winston Churchill e la Regina Elisabetta Blair e Brown (Ansa)Tutto qui? Molti laburisti non sono per niente convinti, giudicano "sorprendente" e "strana" la decisione di non invitare Blair e Brown. Perfino un giornale filo-conservatore come il Sunday Telegraph osserva che alle nozze di Carlo e Diana, trent'anni fa esatti, furono invitati tutti gli ex primi ministri viventi: Harold Macmillan, Alec Douglas-Home, Harold Wilson e James Callaghan.
E' vero che William è solo il secondo nella linea di successione per il trono, non è il sovrano né l'erede designato, non ha incarichi ufficiali come suo padre Carlo, e dunque non è tenuto ad avere rapporti formali con un ex premier come Blair o Brown. Tuttavia, insistono fonti del Labour, le sue nozze con Kate, pur essendo ufficialmente un "evento privato", hanno assunto le caratteristiche di un appuntamento "quasi di Stato" ed è curioso che due ex primi ministri non figurino tra gli invitati.
E' ancora più curioso, se si tiene conto che Blair viene considerato l'artefice del salvataggio della monarchia, quando la regina Elisabetta e un po' tutti i Windsor stavano rendendola per la prima volta impopolare. Accadde tredici anni fa, in occasione della tragica morte in un incidente d'auto e poi dei funerali di Diana, all'epoca già divorziata da Carlo e in coppia con Mohammed al Fayed, miliardario egiziano, figlio del proprietario dei grandi magazzini Harrods (recentemente venduti all'emiro del Qatar).
Come è stato raccontato in innumerevoli articoli di giornale, libri e perfino in un film di grande successo, The Queen, fu Blair che con tatto e delicatezza riuscì a convincere la regina a tornare a Londra, mettere la bandiera a mezz'asta in segno di lutto, andare davanti ai cortili di Buckingham Palace, inondati di fiori, per scambiare qualche parola con i suoi sudditi e fare un discorso televisivo alla nazione ricordando ed elogiando Diana.
Famiglia MiddletonTony e Cherie BlairLa Gran Bretagna, che fino a quel momento aveva visto la freddezza dei Windsor per la fine di Diana come un segno di sollievo per la scomparsa di un personaggio che li imbarazzava, se non addirittura - per i teorici del complotto - come una prova che erano stati loro a ordinare di eliminarla, si riappacificò con la famiglia reale.
carlo regina elisabetta dianaLa monarchia, che era scesa in picchiata nei sondaggi, cominciò a risalire. Proprio ieri il Financial Times ricordava che se il conte di Spencer, fratello di Diana, dopo avere pronunciato un elogio funebre a Westminster che suonava come un atto di accusa di Windsor, fosse uscito dall'abbazia e avesse invitato la folla a marciare con lui verso palazzo reale, non sarebbe stata da escludere una rivoluzione. Invece, grazie a Blair, la crisi fu evitata.
Ma la regina non gli dimostrò grande gratitudine. Sebbene consapevole che Blair avesse ragione, a Sua Maestà non deve essere piaciuto che qualcuno le facesse una lezione o in sostanza le desse degli ordini: una cosa inaudita, che non era mai successa. Né le sono piaciuti i rapporti che Blair, quando era capo dell'opposizione, ebbe con una Diana già separata dal marito, di cui il leader laburista sentiva il fascino di grande comunicatrice, riconoscendo forse in lei la sua stessa stoffa.
Famiglia Blair Blair criminale di guerraIl disagio della casa reale verso Blair, del resto, non si limita a questo. Elisabetta II non prese certo bene il fatto che Cherie Blair, la first lady, grande avvocatessa e tenace femminista, si rifiutasse di fare l'inchino a lei e a ogni altro membro della famiglia reale. Lo sbadiglio a bocca spalancata di Cherie a una cerimonia annuale con la regina e il principe Filippo fu un altro piccolo scandalo; così come le indiscrezioni che sia Tony sia Cherie hanno fatto nelle loro rispettive autobiografie, a cominciare dai dettagli rivelati da lei su come restò incinta del quarto figlio ("non avevo portato al castello di Balmoral in Scozia i contraccettivi, faceva un gran freddo e una cosa tira l'altra..."). Di certe cose, in pubblico, i Windsor preferiscono non parlare, nonostante ne abbiano ormai combinate anche loro di cotte di crude, in questo campo.
Berlusconi in SardegnaCon Gordon Brown non ci sono mai stati evidenti motivi di tensione, ma nemmeno di reciproco calore. Morale: "E' strano che due ex premier come Blair e Brown non siano stati invitati a un evento semi di Stato, quando altri ex primi ministri lo sono", afferma il deputato laburista Michael Dugher. "E' una decisione sorprendente. In grandi occasioni come questa ci si aspetterebbe un approccio genere o tutti o nessuno". Né Blair né Brown hanno rilasciato commenti.