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FERMATE LE ROTATIVE: BOCCHINO SMENTISCE LA SEPARAZIONE DALLA MOGLIE: “CAZZATE IN LIBERTÀ, STIAMO PARTENDO INSIEME PER PARIGI” - BOTTE DA ORBI SOTTO LA MADUNINA: LASSINI RINUNCIA E LA SANTADECHÉ SI SCAGLIA CONTRO LA MORATTI: “GLI UNICI GIUDICI DOVEVANO ESSERE GLI ELETTORI” - ANCHE STRACQUADANIO CON L’AUTORE DEI MANIFESTI BR=PM - LA LEGA È CON DONNA MESTIZIA - “IL FATTO” ACCUSA: L’ON. CERONI PICCHIA LA MOGLIE. LA REPLICA: “A DENUCIARLI CI PENSA LEI” - CICCHITTO ALL’ASSALTO DI INGROIA: PALERMO ARRESTA CIANCIMINO PER ESCLUDERE I COLLEGHI DI CALTANISSETTA…

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Italo Bocchino

1. BOCCHINO,DIVORZIO CON GABRIELLA?BALLE,STIAMO ANDANDO PARIGI
(ANSA)
- "Cazzate in libertà...sto partendo per Parigi con mia moglie". Il vicepresidente di Fli Italo Bocchino, contattato telefonicamente, nega l'avvio della causa di separazione con la moglie Gabriella Buontempo, dato per certo dal settimanale Panorama in seguito al presunto flirt del deputato finiano con il ministro Mara Carfagna. "Non farò nemmeno causa a Panorama - aggiunge Bocchino - ormai ho presentato talmente tante querele contro quel settimanale che non ce n'é bisogno di un'altra".

VIA LE BR DALLE PROCURE

2. LETTERA DI LASSINI, RINUNCIO A CANDIDATURA IN PDL...
(ANSA)
- "Lo scrivente Roberto Lassini a mezzo della presente intende irrevocabilmente rinunciare alla propria candidatura nella lista del Pdl. In fede. Avvocato Roberto Lassini": è questo il testo della lettera che il candidato alle comunali, indagato per i manifesti anti-pm, ha consegnato nelle mani del coordinatore regionale del Popolo della Libertà, Mario Mantovani.

La lettera indirizzata a Mantovani con le "dimissioni irrevocabili" - che è stata evocata stamane dal sindaco di Milano Letizia Moratti e che a suo dire chiude in via definitiva il caso - risale al 19 aprile scorso, quando Lassini ebbe un lungo colloquio con Mantovani prima della conferenza stampa in cui annunciò la sua rinuncia all'impegno in campagna elettorale e diffuse una lettera di scuse al Capo dello Stato Giorgio Napolitano.

Lassini

3. SANTANCHE'A MORATTI, VETI DALL'ALTO NON DEMOCRATICI...
(ANSA)
- "L'unico giudice del comportamento di Lassini sono gli elettori visto che le preferenze consentono ai cittadini di premiare o punire un candidato. Mentre una censura dall'alto mi pare molto poco democratica". Così Daniela Santanché, sottosegretario per l'attuazione del Programma, torna sul caso di Roberto Lassini. Contatta al telefono, la 'fedelissima' di Silvio Berlusconi, lancia anche un "appello" al sindaco Moratti: "Basta con le polemiche. pensiamo a lavorare e a vincere questa campagna elettorale".

"Il caso è chiuso - conviene Santanché con il sindaco di Milano -, ma nel senso che a decidere saranno i milanesi. Lassini, aggiunge, "ha già chiesto scusa al presidente della Repubblica e agli italiani" per quei manifesti, ma ora "non si può toglierlo dalla lista, anche perché è la legge che lo vieta" e inoltre "la Costituzione dice chiaramente che il popolo è sovrano e quindi non si può censurare il voto". "E' una questione di principio - sottolinea inoltre il sottosegretario - per chi combatte per una giustizia giusta e contro le ingiustizie, visto che non credo che nessuno voglia continuare ad avere degli innocenti in galera. A decidere dunque saranno i milanesi anche perché cosa c'é di più bello, nei paesi democratici, di far decidere agli elettori?"

Santanche in tribunale per solidarieta al premier

4. SALVINI,TRA MORATTI E SANTANCHE' SCELGO IL SINDACO...
(ANSA)
- "Tra Moratti e Santanché io personalmente scelgo il sindaco, perché si è impegnato a riportare la campagna elettorale su Milano e sui suoi problemi reali". Così il leghista Matteo Salvini torna a schierarsi dalla parte di Letizia Moratti sul caso Lassini e dopo aver chiesto all'autore dei manifesti anti-pm di rinunciare a una sua elezione in consiglio comunale a Milano, ora difende il sindaco dalle bordate del sottosegretario all'Attuazione del Programma. "Non vedo quale valore aggiunto possa portare Lassini al consiglio comunale di Milano - ha osservato Salvini - con i suoi manifesti che equiparano i pm alle Brigate Rosse".

"L'ho già detto - ha concluso Salvini - se Lassini è una persona seria, dovrebbe rinunciare alla carica se anche venisse eletto. Ma sono certo che non prenderà nemmeno un voto perché ai milanesi interessano il destino dell'ex Paolo Pini o quello del Marchiondi e non le sue farneticazioni sulla magistratura e il terrorismo".

STRACQUADANIO

5. STRACQUADANIO, DA MORATTI GRAVE ERRORE POLITICO...
(ANSA)
- "Un gravissimo errore politico": così il deputato Giorgio Stracquadanio, considerato uno dei falchi del Pdl, ha censurato il comportamento del sindaco di Milano Letizia Moratti sul caso di Roberto Lassini, l'autore dei manifesti anti-pm sulla cui candidatura il primo cittadino ha tentato di porre un veto. Proprio oggi Stracquadanio, assieme alla collega Paola Frassinetti, in qualità di titolare della lista del Pdl alle prossime comunali è andato all'ufficio elettorale di Milano per presentare la lettera di dimissioni dalla candidatura firmata da Lassini.

Ma i funzionari comunali, come previsto, hanno opposto un rifiuto sulla scorta delle considerazioni giuridiche e normative già rese note nei giorni scorsi dal Viminale. "Lassini ha separato il proprio destino politico da quelli della lista del Pdl - ha argomentato Stracquadanio - ma questo non significa che non possa essere eletto. Pertanto l' incompatibilità espressa dal sindaco Moratti non può estendersi sul futuro dei comportamenti post-elettorali dal momento che nessuno di noi ha la sfera di cristallo".

Matteo Salvini e Guido POdesta LA PADANIA NON è ITALIA

6. CERONI CONTRO 'IL FATTO', LA REPLICA 'NON HO PICCHIATO MIA MOGLIE' DEPUTATO PDL, TUTTO FALSO...
(Adnkronos)
- "La mia replica gia' l'ho fatta, ho detto che e' tutto falso. Non ho altro da aggiungere. La chiudo qui e mi sono riproposto di stare zitto per i prossimi cento anni". Remigio Ceroni, il parlamentare del Pdl che ha presentato una proposta di riforma dell'articolo 1 della Costituzione, accompagnata da un vespaio di polemiche, non ha molta voglia di parlare. Oggi, "Il Fatto quotidiano" ha pubblicato un servizio nel quale sostiene che la moglie di Ceroni lo ha denunciato per percosse. La donna, riferisce ancora il quotidiano, si era rivolta al Pronto soccorso che, dopo aver riscontrato varie "ecchimosi, escoriazioni, contusioni e ematomi su tutto il corpo", le ha dato una prognosi di venti giorni.

CICCHITTO

7. CICCHITTO, PROCURA PALERMO VUOLE GESTIRE CIANCIMINO...
(ANSA)
- "Esistono pochi dubbi sul fatto che siamo di fronte ad una vicenda dai risvolti assai inquietanti. Infatti, diversamente dalla procura di Palermo quella di Caltanisetta non ha mai ritenuto Ciancimino 'una icona dell'antimafià e anzi lo aveva indagato. Adesso la Procura di Palermo lo arresta e lo interroga escludendo quella di Caltanissetta. Evidentemente perché vuole continuare a gestirlo in proprio". Il giudizio sulla vicenda del pentito è di Fabrizio Cicchitto, capogruppo del Pdl alla Camera.

ciancimino

"Nello sfondo c'é anche la vicenda della trattativa stato-mafia del '93 che qualcuno, tanto per cambiare, voleva addirittura mettere in conto a Berlusconi-dell'Utri e che - se c'é stata , come è ovvio, ha avuto come protagonisti e come - sia pure parzialmente ha ammesso il professor Conso, coloro che ricoprivano allora le massime cariche dello Stato, del governo, delle forze dell'ordine e della gestione delle varie strutture amministrative e parlamentari dell'antimafia. Comunque è da tempo in atto in tentativo di realizzare su questo terreno una grande mistificazione per cui la questione va seguita con grande attenzione".

 


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