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CONCIA-TA PER LE FESTE - LA DEPUTATA PD PAOLA CONCIA E LA SUA COMPAGNA RICARDA, REE DI PASSEGGIARE MANO NELLA MANO, SONO INSULTATE PER STRADA DA UN RAGAZZO VERY LIBERAL: “LESBICHE DI MERDA, VI DOVEVANO BRUCIARE NEI FORNI\" - INTORNO, NIENTE. ANZI QUALCUNO SE LA PRENDE PER LA REAZIONE DELLA CONCIA - \"SE AVESSE FATTO LO STESSO CON DUE RAGAZZE, IN UNA STRADA DI PERIFERIA? COME AVREBBERO REAGITO LORO? COSA SAREBBE ARRIVATO A FARE?”…

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Marco Pasqua per Repubblica.it

Paola Concia

Insultata e minacciata, nel centro di Roma. "Lesbica di merda, vi dovevano bruciare nei forni", le ha urlato contro un uomo, che non tollerava il fatto di vederla per mano un'altra donna. Protagoniste dell'aggressione, la deputata Paola Concia (Pd), attivista per i diritti delle persone omosessuali, e la compagna Ricarda. Il fatto è avvenuto ieri sera, non lontano dalla Camera dei deputati. In difesa delle due donne è arrivato un deputato di Fli, Antonino Lo Presti, mentre la gente intorno ha inveito contro la Concia. Alla scena hanno anche assistito dei carabinieri, che sono intervenuti quando l'uomo si stava allontanando.

Paola Concia e Ricarda sulle banchine del Tevere

L'aggressione è avvenuta intorno alle 19.30. La Concia stava camminando, mano nella mano, con Ricarda Trautmann, la compagna storica, con la quale ha già annunciato di volersi sposare. Dopo aver percorso via di Campo Marzio, all'altezza di piazza del Parlamento, vengono affrontate da un ragazzo, sui 30 anni di età.

Dimostra di aver riconosciuto la Concia, probabilmente l'ha vista in televisione. "Lesbiche di merda - urla loro contro, ad alta voce - mi fate schifo". Rivolto alla Concia, poi, continua: "Ti ho riconosciuto. A me non me ne frega niente che sei parlamentare. Vi dovrebbero mettere ai forni".

Paola Concia e Ricarda su Chi

La deputata non si lascia intimorire e, anzi, inizia a rispondergli a tono, avanzando verso di lui. "Come ti permetti di insultarmi così?", gli dice, anche se lui non sembra voler cambiare posizione. "Non ho avuto paura, e penso che sia un mio dovere preciso replicare e reagire a questo tipo di aggressioni. Deve essere un diritto mio e di tutte le persone omosessuali, il poter camminare mano nella mano, in strada, col proprio compagno o compagna - spiega la Concia a Repubblica.it - lui continuava a insultarmi e ad avvicinarsi verso di me. Ovvio che non avesse buone intenzioni nei nostri confronti".

Paola Concia e Ricarda da Chi

Alla scena assistono vari passanti, alcuni dei quali iniziano anche ad accusare la deputata. "Alcuni mi rimproveravano perché gli avevo risposto male", spiega. Qualcuno ha cercato di minimizzare ("è un matto, fa così con tutti") ma "quella persona - osserva la Concia - era lucidissima e mi ha offesa con cognizione di causa".

Solo una signora ha avuto parole di condanna per il gesto omofobo. In difesa della coppia, è infine intervenuto Antonino Lo Presti, deputato di Fli, che si trovava a poca distanza. Mentre il 30enne si stava allontanando, sono arrivati i carabinieri.

Paola Concia e Ricarda a Torre del Lago

"E' un fatto grave - denuncia la deputata - che avvengano ancora cose del genere. Ho dovuto reagire. Se non lo faccio io, che ho le spalle grosse, chi può farlo? E se quell'uomo avesse fatto lo stesso con due ragazze, in una strada di periferia? Come avrebbero reagito loro? Cosa sarebbe arrivato a fare? Penso a queste cose, e provo rabbia. Se ci fosse una legge contro l'omofobia, sarebbe assai più facile evitare il ripetersi di episodi di questo tipo. Mi ha anche colpito il fatto che tutta quella gente sia rimasta là a guardare. Evidentemente siamo diventati un popolo di spettatori".

Antonino Lo Presti

Oltre alla rabbia, anche una forte delusione: "Non mi aspettavo che la gente intorno non solo non dicesse nulla, ma arrivasse anche a riprendermi, perché mi ero permessa di rispondergli". E proprio l'assenza di una legge contro l'omofobia - per la quale da tempo si batte la deputata - rende difficile perseguire atti del genere, anche nel caso in cui la Concia dovesse denunciare il 30enne. In queste ore, sulla bacheca Facebook della deputata, si susseguono messaggi di solidarietà da parte di amici e compagni di partito.

 


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