Da "Panorama"
FABIO GRANATA1 - FAMIGLIA GRANATA: AFFARI A RISCHIO...
Si preannunciano tempi duri per Luigi Martines: il cognatissimo del falco futurista Fabio Granata. Sua croce e delizia è il palazzo di via Arsenale, affittato dalla Euro Lucas di Martines al Comune di Siracusa per un canone annuale di 103 mila euro, fortemente ritoccato a fine 2007, mentre Granata era vicesindaco della città. Il punto è questo: l'aumento da 64 a 103 mila euro venne giustificato da lavori di manutenzione «obbligatori ». Termine ultimo per l'esecuzione: aprile 2011. Fino a oggi, però, quasi nulla è stato fatto. Il 28 gennaio 2011, proprio il giorno in cui Panorama denuncia il caso, l'ufficio tecnico scrive l'ennesimo sollecito alla Euro Lucas. Il cognatissimo ora ha un mese di tempo per fare quello che non ha fatto in tre anni. Altrimenti il suo strepitoso affare sarebbe a rischio. (A.R.)
2 - ITALO INFEDELE, ADDIO CONTRIBUTI...
«Indizi gravi, precisi e concordanti»: li ha trovati il nucleo speciale per l'editoria della Guardia di finanza, dopo avere spulciato negli ultimi 10 anni di vita dei giornali di Italo Bocchino. L'accusa è di avere chiesto i contributi pubblici per l'editoria (2,5 milioni solo per il 2008) senza averne titolo. Avrebbe ceduto la gestione del quotidiano napoletano Roma a una finta cooperativa, controllata di fatto dalla società per azioni che lo aveva pubblicato fino ad allora, al solo scopo di rientrare nei nuovi requisiti fissati nel 2000. Inoltre avrebbe gestito contemporaneamente un'altra cooperativa, la Edizioni Riformiste, editore dell'Umanità, con un controllo congiunto vietato dalla legge.
Un dossier ricco di dettagli e circostanze, di cui Panorama è in possesso, è arrivato il 23 febbraio sul tavolo del consiglio dell'Autorità per le comunicazioni, insieme con l'annuncio dell'apertura di un procedimento per le dichiarazioni infedeli rese al Registro degli operatori della comunicazione. E, come se non bastasse, Bocchino si è sentito citare mercoledì 23 nella requisitoria dei pm al processo su Telekom Serbia come l'unico politico che ha preso soldi (legittimi) nel giro di intermediazioni attorno all'affare.
(Stefano Caviglia)
3 - BERTINOTTI RESTA SENZA LAVORO?...
Gianfranco Fini rispetta Fausto Bertinotti, Bertinotti loda Fini, ma presto potrebbero finire i «bei tempi» per entrambi. Una proposta avanzata dal deputato Amedeo Laboccetta (pdl, ex an) chiede di sciogliere la Fondazione Camera dei deputati (di cui Bertinotti è presidente), definita «un ente inutile che costa 2 milioni di euro l'anno, vero sperpero di denaro pubblico». Oggi per Fausto e domani per Gianfranco tempi grami? (E.C.)
4 - SOLIDARIETÀ 2.0 PER BIMBI POVERI...
Nasce la «solidarietà interattiva». Con il progetto 10decimi la Wind riunisce, per la prima volta in Italia, 11 onlus che hanno a disposizione tre numerazioni (45555, 5556, 45557) corrispondenti a tre grandi progetti («Sorriso, Salute e Scolarizzazione») a cui i clienti possono inviare messaggi del valore di 1 euro. I donatori diventano «partner» del progetto scelto e possono seguirne l'evoluzione sul sito internet www.10decimi.org.
5 - CONDUTTORI A 70 ANNI SU RADIO 1...
La terza età alla conquista della radio. Una carica di cinquanta-sessantenni, persino qualche settantenne, si è lanciata nel concorso nazionale «La radio è di parola» dedicato agli aspiranti conduttori, promosso da Radio Rai, Radio 1 e Il Comunicattivo di Igor Righetti. Eliminati i limiti di età, molti anziani, con l'aiuto di figli e nipoti, hanno inviato il file mp3 per essere selezionati alla coconduzione su Radio 1, assieme a tantissimi giovani.
6 - RISOTTO GORGONZOLA E PERE: CUCINA LETIZIA...
L'8 marzo di Donna Letizia (Moratti)? Sarà ai fornelli di «Cotto e mangiato», la rubrica di Benedetta Parodi all'interno di Studio aperto su Italia 1. Il sindaco di Milano preparerà un risotto, sua grande passione. Dopo quello alle fragole che aveva cucinato a luglio per 30 giornalisti al Circolo del commercio di Palazzo Bovara, il menu di Moratti per la Festa della donna prevede risotto al gorgonzola e pere. (C.R.)
7 - E BERTONE PER UN GIORNO FA IL PAPA...
Saranno almeno una cinquantina i capi di stato che il presidente Giorgio Napolitano inviterà il 2 giugno, festa della Repubblica, per celebrare i 150 anni dell'Unità d'Italia. Tra questi anche il Papa. Il programma prevede la sfilata militare, in via dei Fori Imperiali, e il pranzo al Quirinale. Benedetto XVI probabilmente declinerà l'invito (il Pontefice non assiste alle parate militari). Ma al suo posto ci sarà il segretario di Stato, Tarcisio Bertone, per la prima volta alla sfilata del 2 giugno. (I.I.)
8 - DON GIORGIO, MEDIATORE TRA CARDINALI...
Tutti gli occhi erano puntati sul faccia a faccia tra Silvio Berlusconi e il cardinale Tarcisio Bertone. Ma nell'incontro all'ambasciata d'Italia per l'anniversario dei Patti lateranensi, il 18 febbraio, per gli osservatori vaticani contava ancora di più il faccia a faccia tra il cardinale Angelo Bagnasco e Bertone. I due porporati, infatti, evitano ormai di incontrarsi e cercano di parlarsi il meno possibile. Entrambi però si rivolgono al segretario personale del Papa, monsignor Georg Gaenswein, che poi riferisce a Benedetto XVI.
Così negli ultimi tempi don Giorgio (come lo chiamano i più assidui frequentatori dell'appartamento pontificio) è diventato il vero regista dei rapporti tra la Chiesa italiana, il Vaticano e la politica. L'impressione di maggior coordinamento che sembra esserci tra segreteria di Stato e presidente della Cei è frutto dell'azione di don Giorgio. E la laurea honoris causa all'Università per stranieri di Perugia (con lectio doctoralis sui rapporti tra Chiesa e Stato in Italia) non è arrivata a caso. Ignazio Ingrao
9 - C'È CRISI? VIETTI SCEGLIE LA MASERATI...
In periodo di vacche magre, di denunce per la mancanza di carta negli uffici giudiziari, il vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura, Michele Vietti, ha deciso di dare il «buon esempio». E come auto di servizio ha scelto una Maserati. Il suo predecessore, Nicola Mancino, si era «accontentato» di una Audi. (A.C.)
10 - LA SETTA DI BRESCIA...
il 27 giugno in assise Fiorella Tersilla Tanghetti e altri 15 adepti e collaboratori della setta di Brescia denunciata da Panorama sono stati rinviati a giudizio nella giornata di martedì 22 febbraio. Il giudice dell'udienza preliminare, Roberto Gurini, ha disposto il processo in corte d'Assise con l'accusa di associazione a delinquere finalizzata alla riduzione e mantenimento in schiavitù, maltrattamenti e sequestro di persona. L'udienza è fissata per il 27 giugno.
11 - ALLA FINE TONINO È RIMASTO SOLO...
Anche l'ultimo consigliere regionale molisano in forza all'Idv, Nicandro Ottaviano, ha abbandonato il partito di Antonio Di Pietro, aderendo al Pdl. Erano in due dell'Idv, lui e Massimo Romano, ora sono zero. Proprio nella regione che ha dato i natali a Tonino, il Molise. Non va meglio nel capoluogo di regione, Campobasso, dove l'Idv (che contava su cinque consiglieri comunali) ora non ne ha più neanche uno. (E.C.)
12 - FUMO BIPARTISAN IN REGIONE LAZIO...
A mettere d'accordo destra e sinistra è riuscito il fumo. Un'abitudine bipartisan assai diffusa nel consiglio regionale del Lazio, nonostante i divieti. Alla buvette addirittura non bastano i posacenere. Dal sigaro del presidente del consiglio, Mario Abbruzzese (Pdl), alle sigarette dei consiglieri Franco Fiorito (Pdl), Enzo Foschi (Pd) e Ivano Peduzzi (Fds), il fumo piace a tutti. Dipendenti e segretari compresi. (C.M.)
13 - CAMERA NASCOSTA...
Di Giancarlo Mazzuca - Parlamentare Del Pdl
- GIRLANDA&AMANDA
Il deputato umbro pdl Rocco Girlanda è diventato amico di Amanda Knox. Ha scritto un libro sul giallo di Perugia e riceve lettere dell'americana dal carcere. Nell'ultima si legge: «Aspetto di vedere la mia libertà. È un tormento positivo, forse? Umberto Eco in Baudolino ha scritto che anche alla fretta occorre del tempo». 7+ in cultura.
- LE MOSCHETTIERE
Fra le parlamentari ha preso piede la moda di calzare stivaloni fino al ginocchio: dalle pdl Deborah Bergamini e Anna Maria Bernini a Flavia Perina (Fli) e Anna Paola Concia (Pd). Me lo fa notare Melania Rizzoli (Pdl), regina del bon ton e fustigatrice degli stivali. Di diverso avviso i colleghi uomini: le moschettiere piacciono.
- CACIO E PEPE
Mario Pepe, soldo di cacio dei Responsabili, ama gli scherzetti. Ad alcuni onorevoli ha raccontato che nel decreto «milleproroghe » è stata inserita la proroga di tre mesi della legislatura. Due colleghi ci sono cascati. Non rivelo i nomi per carità di patria.
14 - DE SIERVO, «FONTE» DEL DIRITTO
Chi è la fonte anonima, ma «importante e qualificata», che la scorsa settimana ha lanciato per mezzo dell'Ansa l'altolà dalla Corte costituzionale a un ricorso sul caso Ruby? Chi ha avvertito premier e maggioranza che il ricorso sarebbe stato bloccato come «inammissibile»? Dopo la clamorosa anticipazione di giudizio, i maligni puntano il dito addirittura contro il presidente della Consulta, Ugo De Siervo. Quello stesso giorno, infatti, diverse persone lo avrebbero visto ricevere nel suo studio proprio una giornalista dell'Ansa.
E nei quattro lanci d'agenzia la fonte si dilungava, oltre che sulle future scelte della Corte di fronte a un eventuale conflitto d'attribuzione, sui rapporti difficili tra Stato e regioni, tema caro al presidente. Alla prima udienza dei 15 giudici costituzionali, uno di loro avrebbe accusato apertamente De Siervo di essere l'anonima fonte dell'Ansa. Il presidente avrebbe confermato l'incontro con la giornalista, ma avrebbe assicurato di non avere detto esattamente le cose riportate dall'agenzia. Anche un altro giudice avrebbe stigmatizzato l'accaduto. Silenzio da tutti gli altri. (Anna Maria Greco)
0pap65 georg gaenswein15 - AZIONE DISCIPLINARE PER I GIUDICI DI ROMEO...
Nel demolire con una raffica di assoluzioni l'inchiesta sui presunti appalti pilotati a favore dell'immobiliarista Alfredo Romeo, il gip aveva bacchettato i pm. I magistrati della procura di Napoli avevano presentato appello accusando a loro volta il giudice di «palesi errori». Ora la guerra tra le toghe è davanti al procuratore generale della Cassazione, che ha avviato un'azione disciplinare contro il gip, i quattro titolari dell'inchiesta Global service e il procuratore di Napoli, Giovandomenico Lepore. (S.D.M.)
16 - GREENPOWER AVANZA DA NOVARA A VERONA...
Il governatore del Piemonte, Roberto Cota, punta alla finanza. La prima mossa è spostare da Novara a Verona Domenico De Angelis, amministratore delegato della Banca popolare di Novara. De Angelis sembra destinato a diventare il numero due della Popolare di Verona. L'asse tra Piemonte e Veneto si conferma strategico nel sistema bancario del Carroccio. (G.P.)