1 - LETTERA SU «AVVENIRE» CONTRO MORETTI. LUI: PRIMA VEDETE IL FILM
Gian Guido Vecchi per il "Corriere della Sera"
«Mi dà fastidio, tutto qua. Per me il Papa è il Vicario di Cristo e non si tocca. Rappresentarlo in una farsa, come fa Moretti, mi sembra una cosa brutta» . Salvatore Izzo, vaticanista dell'agenzia Agi con vent'anni di esperienza, pare quasi stupito della eco che ha avuto il suo invito al boicottaggio di Habemus Papam, «un giudizio personale» .
Di certo, nella lettera inviata ieri ad Avvenire, non l'ha mandata a dire: «Non fidiamoci dei critici cattolici, anche se preti, che lo assolvono. Bocciamolo al botteghino. Saremo noi cattolici a decretare il successo di questo triste film, se ci lasceremo convincere ad andare a vederlo» .
Lui non lo ha visto né lo vedrà: «Perché dobbiamo finanziare chi offende la nostra religione?» . Nanni Moretti, ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa, non si è scomposto: «Sul mio lavoro c'è libertà di opinione, chiunque può dire qualsiasi cosa, ma io non commento. Dopo averlo visto possono boicottarlo» .
MORETTI- HABEMUS PAPAMNel mondo cattolico, peraltro, non tira aria di campagne contro il film. Avvenire ha pubblicato la lettera ma la posizione del quotidiano, espressa dall'editorialista Marina Corradi, è ben diversa: un film «ben fatto» e «intelligente» ma «senza la fede» , dove «anche i cardinali sono raccontati con simpatia affettuosa» da uno sguardo «acuto» nel quale però «Dio è il grande latitante» .
Un giudizio lontano da ogni boicottaggio: «Abbiamo pubblicato una lettera tra le altre, come una posizione legittima e argomentata di chi si sente indignato, ma non è la linea del quotidiano» , spiega il direttore Marco Tarquinio. Che aggiunge: «Il film andrò a vederlo e per quanto mi riguarda non esiste che si facciano boicottaggi sulle opere d'arte. Una cosa diversa sono le operazioni blasfeme come le rane crocifisse, ma quella non è arte» .
La Radio Vaticana, del resto, ne ha parlato bene («Nessuna ironia, nessun macchiettismo. Tutto molto umano» ) e dalla Cei fanno notare che la commissione per i film «non ha mai proposto boicottaggi» . Solo il vescovo di Mantova, Roberto Busti, ha parlato di «ruffianata» .
MORETTI- HABEMUS PAPAMBoicottaggio? Giuliano Ferrara, direttore del Foglio, si mostra esterrefatto: «Ma come, la Chiesa non è mai stata così fragile nell'opinione internazionale, la si attacca e si cerca di infangarla per limitarne le prerogative, ed ora che esce un film che rappresenta un Papa umano e cardinali giocosi, una lezione di tolleranza e ironia, lo si vuole boicottare? È un sintomo di incapacità politica e culturale grave...» .
Lo dice anche il regista Franco Zeffirelli, che pure non sopporta Moretti: «Guardi, da ragazzo sono cresciuto sotto un regime e non amo i boicottaggi. In privato dirò tutto ciò che penso di questa operazione spregevole, ma pubblicamente no: si fa solo pubblicità. Lo lasci dire a chi è stato criticato aspramente e ingiustamente: mi hanno avvantaggiato» .
Vittorio Messori sorride: «Come diceva Fouché: soprattutto mai troppo zelo. E poi, quanto a Moretti, non ne vedo la ragione: mi è parso un film agnostico ma tutt'altro che anticlericale, la visione della Chiesa è bonaria: si vede che Moretti è un romano doc, cresciuto accanto al Vaticano, ed è ingiusto prendersela perché non ha fede» .
E il vescovo Domenico Mogavero: «Mi riservo di dare un giudizio quando andrò a vederlo, ma non vedo con favore le preclusioni, guai ai roghi!, e rispetto la libertà creativa» .
MORETTI- HABEMUS PAPAM2 - "BRUTTA TROVATA LA PARTITA IN CONCLAVE" - RADIO VATICANA E GESUITI CONTESTANO LA SCENA DEI CARDINALI CHE GIOCANO A PALLAVOLO...
Orazio La Rocca per "la Repubblica"
«Il film mi è piaciuto molto e alla fine della proiezione ho fatto i complimenti all´autore e regista». Per Habemus Papam, arriva anche una sorta di imprimatur ecclesiastico, dopo quello che nei mesi passati fu impresso alla sceneggiatura dal cardinale Gianfranco Ravasi, ministro della Cultura della Santa Sede. Il placet questa volta arriva da uno dei più esperti editorialisti del quindicinale dei Gesuiti, "Civiltà Cattolica", padre Virgilio Fantuzzi, che ieri mattina ha visto, in incognito, l´anteprima del film nella proiezione dedicata alla stampa in un cinema di Roma.
ROMA -MORETTI- HABEMUS PAPAMIl placet del gesuita arriva in sintonia con i pareri espressi da altri prelati, anche se non manca qualche critica. Luca Pellegrini, critico cinematografico della Radio Vaticana e del quotidiano cattolico, Avvenire, commenta: «il film mi è piaciuto molto, anche se ci sono dei passaggi piuttosto surreali, come ad esempio la famosa partita di pallavolo tra i cardinali chiusi in Conclave ed in attesa del ritorno del nuovo Papa eletto scappato fuori dalle mura vaticane per un attacco di panico.
Il regista ha voluto descrivere quella sorta di smarrimento e di sorpresa che si avverte ad ogni elezione papale tra elettori ed eletto, ma - precisa padre Pellegrini - ridurre tutto ad una partita di pallavolo tra anziani cardinali, è stato esagerato. Forse se questa scena fosse stata più corta, il film alla fine ne avrebbe tratto più vantaggio e sarebbe stato più credibile. Ma, comunque, nel suo complesso, al di là di aspetti che possono non essere totalmente condivisibili, alla fine il film l´ho trovato anche divertente».
Titolato il parere Padre Fantuzzi, storico critico cinematografico di "Civiltà Cattolica" (il periodico della Compagnia di Gesù i cui testi prima della pubblicazione vengono supervisionati dalla Segreteria di Stato della Santa Sede), docente di Analisi del linguaggio cinematografico alla Pontificia università Gregoriana e, in passato, amico di Pierpaolo Pasolini e Federico Fellini.
MORETTI- HABEMUS PAPAM«Sono amico di vecchia data anche di Nanni Moretti. Ci conosciamo da anni e lui sa che l´ho sempre apprezzato. Ed anche questa volta ha fatto un buon lavoro. Habemus Papam mi è piaciuto molto. Devo dire che ho avuto la chiara impressione che gli ha fatto molto piacere vedendomi all´anteprima».
Più problematica l´analisi di un altro ecclesiastico padre Vito Magno, religioso e giornalista: «Sono rimasto molto perplesso, anche se nel racconto cinematografico ci sono episodi che possono fare sorridere. È un lavoro alla Nanni Moretti che può piacere e non piacere, e forse il regista per aver voluto insistere su alcuni episodi surreali e discutibili, come la partita di pallavolo in Conclave, che è sostanzialmente una trovata senza alcun fondamento logico, ha perso una occasione per fare un´opera cinematografica più credibile e più accessibile al grande pubblico, e magari a quella parte di spettatori che hanno una certa dimestichezza con la vita della Chiesa».
Habemus Papam Nanni Moretti Set Da Sky«Va pur detto, però - tiene a puntualizzare padre Magno - che la materia trattata nel suo insieme nel film di Moretti non è una stupidaggine e non ci sono state cadute, mancanza di rispetto e, tanto meno, di blasfemia. A mio parere, in passato Moretti ha fatto film superiori. La Messa è finita mi è piaciuta molto di più di questo Habemus Papam che però ha il merito di aver affrontato e sottolineato quel profondo tratto di umanità che emerge in sede di Conclave, specialmente in chi è stato chiamato a guidare la barca di Pietro. Secondo me, Moretti avrebbe fatto meglio a non insistere troppo nel tratteggiare quadretti e situazioni surreali e nel calcare la mano con la psicanalisi».
Habemus Papam Nanni Moretti Set Da Sky3 - PAPABOYS, 'HABEMUS PAPAM' FILMETTO DI SECONDA CATEGORIA -
'SE IL VATICANO HA DATO LE IMMAGINI DI PAPA WOJTYLA, NON SIVERGOGNA?'
(Adnkronos) - "Non potevamo aspettarci opere d'arte da Nanni Moretti, e questo e' chiaro. Ma doversi trovare a vedere un filmetto di seconda categoria che sa di 'cineuovo' (per i 'cinepanettoni' c'e' il periodo natalizio) proprio non ce lo aspettavamo". E' questo il commento di Daniele Venturi, presidente dell'associazione nazionale Papaboys, al film 'Habemus Papam' del regista Nanni Moretti. Circa le immagini della morte di Giovanni Paolo II "sfruttate" dal regista, Venturi si domanda: Moretti "ha pagato i diritti per quelle immagini? Se si, le ha pagate al Vaticano che le detiene? Se si, si vergogna il Vaticano ad aver contribuito a questa stupida pellicola?".
L'associazione nazionale Papaboys e' nata da giovani cristiani ispirati dalla figura di papa Wojtyla. Il presidente dell'associazione, fondata a marzo 2004 ed operativa sul territorio nazionale dalla fine del 2005, ritiene che nel film di Moretti non ci sia niente, se non un tentativo di 'fare cassetta'.
Ed aggiunge :"Duemila anni di storia non si piegano neanche di mezzo millimetro di fronte ad un tentativo esasperato che puzza di illuminismo francese, di allagare una stanza, quella della sensibilita' e del buon gusto, con acqua stagnante, con una storiella neanche tanto originale, di un pontefice in piena crisi di personalita' che abbandona il suo posto".
Habemus Papam Nanni Moretti Set Da Sky"E' Nanni Moretti - prosegue Venturi - e non l'attore che interpreta il Papa, che scappa per le strade di Roma alla ricerca di un attimo di popolarita', ed anche di una coerente identita' di regista mai trovata". Qualcosa di buono c'e' pero' nel film secondo Venturi, ovvero "la ricerca del Sacro, del bene, del bello, che e' nei cuori di una generazione sbandata e senza preciso indirizzo etico, che non fa capo certamente a Nanni Moretti, bensi' a qualche suo superiore, maestro o gran maestro che sia".
"Certo e' che nei giorni della settimana Santa, faceva meglio il regista, a mettersi in fila con una palma in mano ed accogliere Gesu' su un asino che entrava in Gerusalemme. L'unico asino visto in queste ore - conclude Venturi - e' proprio lo psicoterapeuta abbandonato che Moretti interpreta, ma si confonde il ruolo dell'attore con quello del regista e non si capisce bene che sia il piu' asino dei due".