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LA RESA DEI CONTI (CORRENTI) DI LANDE - I PM SEQUESTRANO CONTI DEL MADOFF DEI PARIOLI PER OLTRE 25 MLN € - NEL MIRINO, LA CASSA DI RISPARMIO DELL’AQUILA E L’INGLESE CREST EUROCLEAR. LA FINANZA STA CALCOLANDO QUANTO CIASCUNO HA VERSATO E QUANTO HA PRELEVATO - SI CERCA CHI HA PRECEDENTI NELLA LISTA DEI TRUFFATI: DA MARIO DE GRENET (PADRE DI SAMANTHA, CHE LO DIFENDE), AD ENRICO VANZINA (TRUFFA ARCHIVIATA SENZA CHE LO SCENEGGIATORE NE SAPESSE NULLA)...

Next: 1- PRIMA L’INVITO AL CATTO-BOICOTTAGGIO, ORA LA SCOMUNICA DEI PAPABOYS: PER UN FILM CHE AL PRIMO WEEKEND HA DELUSO IL BOTTEGHINO È SANTA MANNA PER MORETTI 2- OLTRE AL VATICANISTA DELL’AGI (\"PER ME IL PAPA È IL VICARIO DI CRISTO E NON SI TOCCA. RAPPRESENTARLO IN UNA FARSA, MI SEMBRA UNA COSA BRUTTA\") E AL VESCOVO DI MANTOVA (\"RUFFIANATA\"), SCENDE IN PIAZZA L’ASSOCIAZIONE DEI PAPABOYS: \"NON POTEVAMO ASPETTARCI OPERE D’ARTE DA NANNI MORETTI, E QUESTO E’ CHIARO. MA DOVERSI TROVARE A VEDERE UN FILMETTO DI SECONDA CATEGORIA CHE SA DI ’CINEUOVO’ (PER I ’CINEPANETTONI’ C’E’ IL PERIODO NATALIZIO) PROPRIO NON CE LO ASPETTAVAMO\" 3- LA PEGGIO PUBBLICITà ARRIVA DALLE LODI DI GIULIANO FERRARA E DA VITTORIO MESSORI: \"MI È PARSO UN FILM AGNOSTICO MA TUTT’ALTRO CHE ANTICLERICALE, LA VISIONE DELLA CHIESA È BONARIA: SI VEDE CHE MORETTI È UN ROMANO DOC, CRESCIUTO ACCANTO AL VATICANO, ED È INGIUSTO PRENDERSELA PERCHÉ NON HA FEDE\"
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1 - I CONTI DEL MADOFF DEI PARIOLI...
Lavinia Di Gianvito per il "Corriere della Sera"

Si trovano in Gran Bretagna e nei paradisi fiscali. Dopo i sequestri scattati venti giorni fa, il gip Simonetta D'Alessandro ha disposto i sigilli per altre società individuate in seguito agli arresti del 24 marzo. Sigle in cui potrebbero essere transitati, o spariti, i soldi della truffa architettata dal «Madoff dei Parioli» e dai suoi collaboratori.

Gianfranco Lande

Per la stessa ragione, il giudice ha dato il via libera ai sequestri di vari conti correnti, fra cui uno considerato centrale nell'inchiesta: l'inglese Crest Euroclear, sul quale sono confluiti più di 25 milioni di euro. Il file relativo al depositario con sede a Londra contiene la lista di 120 investitori ed è stato esaminato dal commissario liquidatore, Gianluca Brancadoro, per il periodo compreso tra il 31 dicembre 2008 e il 28 febbraio di quest'anno.

«Le consistenze - si legge nella relazione inviata al pm Luca Tescaroli - permangono invariate per alcuni mesi, trascorsi i quali il deposito risulta improvvisamente azzerato» . La procura vuole bloccare il conto per studiare la movimentazione dei titoli, poiché il cd-rom in mano al liquidatore «non evidenzia i beneficiari dei successivi trasferimenti».

Ricostruire gli investimenti dei clienti è uno degli obiettivi dell'inchiesta: in questi giorni il Nucleo valutario della Finanza sta calcolando quanto ciascuno ha versato e quanto ha prelevato. Nell'elenco dei conti cifrati, per esempio, Angelfra. X ha consegnato a Gianfranco Lande 52 mila euro e ne ha ritirati più di 122 mila. Aless. X con meno di 18 mila euro ne ha guadagnati quasi 91 mila. Invece ad Asia. X è andata male: i suoi ventimila euro non sono cresciuti di un centesimo.

Lo scopo del conteggio è stabilire i reali danni subiti da ogni investitore: secondo chi indaga, infatti, andrà risarcita solo la perdita del capitale, visto che gli interessi promessi dal «Madoff dei Parioli» erano tutt'altro che realistici. Un testimone, Franco Pedrotti, ha riferito al pm che secondo il principe Pignatelli «Lande era un persona geniale».

LANDE- SEDE EGP

Eppure quando la piramide che aveva costruito gli si è sgretolata tra le mani non ha potuto fermare la rovina. «Nell'ultimo periodo - ha raccontato Gian Piero Castellacci de Villanova, interrogato il 31 marzo- Lande ha utilizzato le risorse dei clienti consegnate per l'acquisto delle obbligazioni Dharma perché doveva far fronte a pretese restitutorie alle quali non poteva sottrarsi. Le cedole inerenti a tali obbligazioni non sono state più pagate e ciò ha comportato molte denunce».

Il gestore ha subito anche uno sfratto per morosità: non è più riuscito a pagare l'affitto della sede della Eim a Bruxelles e per questo ha dovuto far trasferire a Roma 40 scatoloni di documenti poi sequestrati.

Altri nomi, intanto, spuntano fra i 90 clienti di Lande con precedenti. Nella lista compare per omicidio colposo Mario De Grenet, padre di Samantha. E poi l'avvocato Gianluca Santilli (ritiro della patente e abusi edilizi), il chirurgo Pietro Bormioli (reati commessi con frode), Marco Seghi, capo dei rapporti con i club della AS Roma (ingiuria e minaccia) e Maria Arabella Salviati, discendente della famiglia che ha fondato nel '600 l'ospedale San Giacomo e denunciata a Firenze per danneggiamento al patrimonio archeologico, storico o artistico Nazionale. Nell'elenco c'è anche Enrico Vanzina, ma l'accusa di truffa è stata archiviata senza che il regista ne sapesse nulla.

Luca Tescaroli


2 - TRUFFA PARIOLI, NEL MIRINO I VERTICI CARISPAQ - I PM: NON AVREBBERO SEGNALATO A BANKITALIA LE OPERAZIONI SOSPETTE DI LANDE
Maria Elena Vincenzi per "la Repubblica - Roma"

Inchiesta sulla truffa dei Parioli, nel mirino i vertici di Carispaq, la Cassa di risparmio dell´Aquila, su cui, dal 1994, sono transitati decine di milioni di euro di Lande&Co, i soldi spariti che hanno permesso a "Madoff" e ai suoi di mettere in piedi una truffa da oltre 170 milioni di euro. Operazioni sospette che non sarebbero mai state segnalate alla Banca d´Italia e che ora potrebbero mettere i dirigenti della banca sotto accusa.

Il pm Luca Tescaroli e gli investigatori del Nucleo valutario della Guardia di Finanza stanno vagliando le operazioni fatte su quel conto, intestato alla Eim, sul quale operavano Gianfranco Lande e Roberto Torregiani. Oltre dieci anni di operazioni, quasi cinquecento tra il 2006 e il 2008, stando a un´informativa delle Fiamme gialle, che, per legge, la Carispaq avrebbe dovuto segnalare alla Uif, l´unità di informazione finanziaria di palazzo Koch, che vigila contro il riciclaggio. Ma di quelle segnalazioni, in Bankitalia, non c´è traccia: motivo che induce gli inquirenti a ipotizzare che la banca sapesse e volesse coprire gli affari della "gang dei Parioli".

SAMANTHA DE GRENET

Un nuovo fronte dell´indagine che si unisce agli accertamenti ai quali gli investigatori lavorano già da alcuni giorni: i sequestri predisposti dal gip la scorsa settimana e le rogatorie verso mezzo mondo che dovrebbero partire in questi giorni. E, presto potrebbero essere risentiti i cinque indagati (oltre a Lande e Torregiani, anche Gian Piero Castellacci di Vita e Andrea e Raffaella Raspi).


3 - DE GRENET SU TRUFFE A VIP, NE SONO USCITA MA DEVO DIFENDERE MIO PADRE...
(Adnkronos)
- 'L'uomo che mi ha tirato dentro alla truffa dei Parioli e' un uomo che fa parte della 'Roma bene', una di quelle persone delle quali non penseresti mai male e mi e' stato presentato da una persona di famiglia e me l'ha presentato come una persona che poteva gestire i miei soldi anche con investimenti interessanti e, perche' no, guadagnare qualcosa con gli interessi. Di lui si diceva che fosse molto bravo e molto attento, si muoveva molto bene nell'ambiente finanziario e che era una persona corretta".

E' la testimonianza a 'Domenica cinque' di Samantha De Grenet, una delle vittime di quella che e' stata chiamata la 'truffa dei Parioli', truffa nella quale molti vip, imprenditori e personaggi della cosi' detta 'Roma bene', sono stati imbrogliati e hanno perso molti dei loro risparmi.

ENRICO VANZINA - Copyright Pizzi

"Io sono andata a conoscerlo nel suo ufficio nel centro di Roma -prosegue- e lui mi disse che faceva questi investimenti e si avvaleva di un collaboratore esperto di borsa che operava 24 ore su 24 via computer. Non mi ha mai promesso guadagni del 16% o 18% come si e' letto sui giornali perche' gli interessi erano piu' bassi.'

'Io avevo rapporti solo con Roberto Torreggiani che per era il direttore della societa' EIM - continua lDe Grenet - non sapevo che la societa' era cambiata e quando gli ho chiesto di avere un appuntamento con lui perche' volevo togliere il mio denaro, all'appuntamento c'era il signor Lande".

"Di solito ci si incontrava nel suo ufficio o Torreggiani, per gentilezza, passava da casa mia e io gli affidavo i miei soldi; lui mi rilasciava una ricevuta e tutto sembrava nella norma; mi ripeteva sempre che c'era la possibilita' di guadagnare bene perche' c'era questa persona che era un mago degli investimenti in borsa.' Samantha De Grenet racconta cosi' il suo rapporto con il promotore finanziario Roberto Torreggiani: 'Il mio rapporto con Torregiani e' durato piu' di 10 anni. C'e' stato un episodio in cui avevo bisogno di soldi e lui me li ha resi indietro senza problemi e questo ha incrementato la mia fiducia in lui. Era diventata praticamente una persona di famiglia. Anche mio padre ha investito con lui i suoi risparmi".

"Questa persona -prosegue- poi diventava sempre piu' nervosa e arrogante; un giorno gli chiesi un appuntamento e lui mi ha detto di contattare la sua segretaria e la' mi sono sentita come tradita e la cosa mi ha insospettito. Io ho chiamato, ho preso un appuntamento e gli ho detto che volevo uscire dalla cosa. Tutti volevano farmi rimanere all'interno di questa organizzazione ma grazie alla mia cocciutaggine mi sono fatta rendere i miei soldi.'

Carispaq

Samantha De Grenet conclude parlando della vicenda che vede protagonista suo padre: 'Io ne sono uscita, ma adesso devo difendere mio padre; sono i suoi risparmi di una vita e non posso permettere che gli vengano portati via solo per essersi fidato di una persona che lo ha truffato.'

 


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