1. MILANO MANIFESTI 'VIA LE BR DALLE PROCURE'. BRUTI LIBERATI, IN PROCURA BR HANNO ASSASSINATO MAGISTRATI...
(ANSA) - Oggi a Milano "negli spazi riservati alla propaganda elettorale, è stato affisso" un manifesto che dice 'Via le Br dalle Procure'. Lo ha comunicato con una nota il Procuratore della Repubblica di Milano, Edmondo Bruti Liberati, che spiega, commentando queste affissioni "a firma 'Associazione dalla parte della democrazia' ", con queste parole: "Rammento che a Milano le Br in Procura ci sono state davvero: per assassinare magistrati".
2. DONADI, MANIFESTI MILANO?BERLUSCONI MANDANTE MORALE...
(ANSA) - "I manifesti con la scritta 'via le Br dalle procure' apparsi a Milano sono un oltraggio alla memoria dei giudici caduti sotto i colpi dei terroristi. Un atto infame che offende la nostra storia e la nostra memoria collettiva. Chi li ha affissi è stato influenzato dal clima d'odio seminato da Berlusconi nei confronti della magistratura, dalla sua guerra personale contro i giudici che sta portando allo sfascio delle istituzioni. Berlusconi, che aveva paragonato la loro azione a quella delle Brigate Rosse, è il mandante morale di questa vergogna". Lo afferma il presidente del gruppo Idv alla Camera Massimo Donadi.
3. BINDI, CICCHITTO? HO DETTO VERITA' E CASO E' CHIUSO
(ANSA) - "Io ho detto la vertità" e poi "questa cosa la considero conclusa". Lo ha detto Rosy Bindi, presidente dell'assemblea del Pd, rispondendo ai giornalisti in merito alla richiesta di sue dimissioni avanzata da Fabrizio Cicchitto, capogruppo dei deputati del Pdl alla Camera, dopo il 'battibecco' in aula durante l'ultima seduta sul processo breve. "Cicchitto chiede le dimissioni di Fini, della Bindi..." ha detto Bindi, a margine dei lavori dell'assemblea regionale del Pd toscano. "Noi chiediamo le dimissioni di Berlusconi" ha poi aggiunto con un sorriso.
"Nessuno - ha continuato - può togliere la possibilità ad un parlamentare, ancorché ad un vice presidente della Camera, di esprimere il proprio punto di vista. Ho parlato dalla sedia di vice presidente della Camera, perché non ho trovato nessuno che mi sostituisse, lo avrei fatto volentieri dai banchi". "Ho parlato assolutamente a titolo personale - ha detto ancora Bindi -, ho detto la verità, con molta attenzione nei confronti delle persone. L'onorevole Verdini temeva che avessi parlato di indegnità di qualcuno; non c'é traccia di questa parola, ma se ci fosse stata preventivamente avevo chiesto scusa". "Io questa cosa la considero conclusa - ha aggiunto -, anche perché la seduta si era chiusa con gli applausi del Pdl".
4. PODESTA',FIRME PER MINETTI E' BALLA STRATOSFERICA...
(ANSA) - Che si siano raccolte in fretta e furia delle firme, presumibilmente false, per inserire all'ultimo Nicole Minetti nel listino di Formigoni per le regionali 2010 è una "balla stratosferica" secondo il presidente della Provincia di Milano Guido Podestà all'epoca coordinatore regionale del Pdl. Podestà ha rivelato ai cronisti che per l'ultima posizione del listino "concorreva una richiesta della Lega, una persona indicata dalla signora Moratti e una dal ministro Bondi e la questione è stata risolta in un incontro tra Bossi e Berlusconi con l'inserimento di un leghista".
Più in generale riguardo al'inchiesta sulle firme false aperta dal procuratore aggiunto, Alfredo Robledo, Podestà ha aggiunto che in questo momento è importante "che la magistratura svolga il suo compito e che decida per eventuali rinvii a giudizio, ma fino ad allora è giusto non anticipare sentenze di alcun tipo". Podestà ha poi rilevato come "significativo quanto detto da Franceschini, che non è della nostra parte politica, ossia che ci deve essere una riflessione sulla norma legata alla presentazione delle liste".
5. DEPUTATI A 18 ANNI: MELONI, CI ADEGUIAMO A GRANDI NAZIONI UE
(ANSA) - "Vogliamo adeguarci a tutte le grandi nazioni europee come la Germania, la Gran Bretagna, la Spagna, che richiedono i 18 anni per l'ingresso in Parlamento". Giorgia Meloni, ministro della Gioventù, ha motivato così la scelta di presentare un ddl costituzionale che fra le altre cose dovrebbe portare a un abbassamento dell'età dei membri delle Camere. "Solamente la Francia prevede 23 anni, ma sta lavorando perché si arrivi a 18 anni", ha aggiunto il ministro in conferenza stampa a palazzo Chigi. "Noi vorremmo dare un segnale di attenzione nei confronti dei giovani", ha sottolineato Meloni.
6. LITE ALLA BUVETTE DELLA CAMERA CON PORTAS - FASSINO SFIORA LA RISSA CON L'ALLEATO
Da "il Giornale" - Clima teso, tesissimo alla Camera, ma in questo caso l'approvazione del processo breve non c'entra nulla. Molto più locale il motivo che mercoledì sera ha messo uno di fronte all'altro fino a sfiorare la rissa alla buvette di Montecitorio, Piero Fassino e Giacomo Portas, entrambi deputati del Pd ma soprattutto alleati in quel di Torino.
L'ex segretario Ds è candidato sindaco, mentre il secondo è leader dei Moderati. «Non è la prima volta che litighiamo», ammette Portas, anche se i due adesso giurano di aver fatto subito pace. Eppure erano venuti quasi alle mani. Per una questione di poltrone torinesi, dicono i presenti...
7. L'EX ASSESSORE PONTICELLI PASSA CON LETTIERI - FUGGI FUGGI DA NAPOLI: ROSETTA ISOLATA
Da "il Giornale" - Perde un altro pezzo la dissestata giunta di Rosa Russo Iervolino a Napoli. Alfredo Ponticelli, assessore allo Sport, ha rassegnato ieri mattina le dimissioni dal suo incarico dopo che la direzione cittadina del Pri ha deciso di appoggiare il candidato sindaco del centrodestra, Gianni Lettieri. Rosetta cerca di prenderla «sportivamente»: «L'atto di Ponticelli conferma ancora una volta la forte eticità del suo impegno politico; qualità delle quali in dieci anni di collaborazione con il sindaco e la giunta ha dato continua te¬stimonianza.
Per quest'ultimo mese di attività assumo ad interim le sue deleghe». Ponticelli invece parla già del nuovo candidato sindaco: «Lettieri ha in programma alcuni incontri con gli assessori della giunta Iervolino. Ha chiesto di vederci per conoscere meglio il lavoro svolto in questi anni». Notizia su cui s'è fiondato il terzo incomodo Idv-Sel Luigi De Magistris: «Che Lettieri copi il Pd non è una notizia, del resto lui e Morcone (che corre per il centrosinistra) sono il vecchio che avanza...».
GIORGIA MELONI8. CAGLIARI, L'EX ADDETTA STAMPA FA CAUSA ALL'IDV - I DIPIETRISTI E L'ITALIA DEI LAVORI. IN NERO
Da "il Giornale" - L'Italia dei lavori. In nero. «Non potevo più stare zitta. Dopo aver lavorato per quattro anni e mezzo soddisfacendo le continue richieste del partito a Cagliari, anche fino alle 5 del mattino. Poi scopro che m'hanno sostituita con un altro addetto stampa». Confessione della giornalista pubblicista Igina Campus, 59 anni, che fino a ottobre scorso curava le relazioni con la stampa dell'Idv sardo e che ha presentato ricorso al Tribunale del lavoro di Cagliari.
La donna prendeva 700 euro al mese, con viaggi e spese telefoniche a suo carico, e dice di aver chiesto con insistenza un regolare contratto ai vertici del partito senza ricevere alcuna risposta. Il legale che la rappresenta nella causa fa i conti: «Dal 2006 al 2010 la Campus avrebbe diritto al riconoscimento di 62.242 euro lordi». Quante grane per Tonino il padroncino...
9. MASI A RIZZO NERVO, PRUDENZA QUANDO SI PARLA DI BUDGET...
(ANSA) - "Dopo aver giurato a me stesso di non farlo mai più , sono purtroppo costretto a replicare al consigliere Rai Nino Rizzo Nervo. Persona gradevole e che stimo ma che ,come a volte gli accade, si esercita con sprezzo del pericolo su temi per lui troppo ostici".
Lo sottolinea il direttore Generale della Rai Mauro Masi che aggiunge "In questo caso, ciò è particolarmente strano perché lui è, al tempo stesso, un sopravvissuto del precedente Consiglio di Amministrazione ( e quindi ben conosce il bilancio 2008) e in questa consiliatura ha votato il Piano Industriale 2010/2012 e il Bilancio Previsivo per il 2011 ( che porta, per la prima volta dal 2005, i conti aziendali in attivo) e pertanto ben sa come stanno in Rai le cose in materia di Bilancio".
FASSINOiE argomenta ancora il direttore generale di viale Mazzini "capisco e comprendo che le logiche di schieramento implichino che una dichiarazione richiesta dagli amici non si possa mai negare, ma su temi di tanta delicatezza sarebbe meglio lasciare ad altri meno aziendalmente autorevoli la propaganda e usare una sana prudenza anche solo per ribadire quello che si é fatto , peraltro lodevolmente, in Consiglio di Amministrazione".
10. CRAXI: TRIBUNALE NOMINA CURATORE, SCATTA LIQUIDAZIONE EREDITA'...
Radiocor - Scatta la liquidazione dell'eredita' di Bettino Craxi. Il Tribunale di Milano, secondo quanto apprende Radiocor, ha nominato Paola Grossini quale curatore che si occupera' di 'monetizzare' i lasciti dell'ex leader socialista (una collezione di oltre 170 cimeli garibaldini, tra cui alcune lettere autografe dell'Eroe dei Due Mondi, vari pezzi di arte antica e un paio di conti correnti bancari), stabilire uno stato di gradazione tra i creditori e infine ripartire il patrimonio.
Gli eredi con beneficio di inventario, la moglie Annamaria Moncini e i figli Vittorio e Stefania, avevano due possibilita': monetizzare direttamente l'eredita' e soddisfare i creditori oppure affidare l'operazione a un curatore nominato dal Tribunale. Hanno optato per la seconda ipotesi anche, sostengono fonti qualificate, per 'eliminare eventuali dubbi su preferenze o valutazione dei beni ereditati'.
Dell'intero dossier si sta comunque occupando lo studio notarile Ajello-Sormani che, gia' in gennaio, aveva i nvitato formalmente tutti i creditori di Craxi a trasmettere le dichiarazioni dei propri crediti entro lo scorso 15 marzo. Il passo successivo, determinante per l'avvio delle operazioni, e' arrivato in questi giorni con la nomina del curatore da parte del Tribunale.