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INTER, PUNTO E A CAPO - LA FRAGOROSA ELIMINAZIONE DALLA CHAMPIONS LEAGUE (DUE PARTITE, SETTE POLPETTE DAI MODESTI DELLO SCHALKE) HA CHIUSO IL CICLO DEI ‘TITULI’ - SUL FUTURO DI UNA SQUADRA DA RIFONDARE IN OGNI REPARTO PESANO LE INCOGNITE LEGATE AL PORTAFOGLI DI MORATTI (CHE HA VINTO TUTTO E DEVE BADARE AI DEBITI) E AI PARAMETRI UEFA LEGATI AL FAIR PLAY FINANZIARIO (CHE VIETA ALLE SOCIETA’ DI SPENDERE PIÙ DI QUANTO GUADAGNANO)…

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Andrea Sorrentino per "la Repubblica"

lapr massimo moratti 01

Dopo i titoli di coda, i ringraziamenti. E dissolvenza sulla grande Inter dell´ultimo quinquennio, che nel maggio 2010 ha toccato l´apice della sua epopea, col trionfo di Madrid nella finale di Champions. Due giorni fa a Gelsenkirchen, invece, con la triste sconfitta per 2-1 contro lo Schalke 04, si è come assistito all´uscita di scena di una grande star, ormai piegata dall´età e dalla sua stessa grandezza.

I titoli di coda del quinquennio stanno nella feroce sintesi del quarto di finale, offerta dai comunicati Uefa in lingua inglese: "Schalke win 7-3 on aggregate", perché è la nuda verità, in due partite l´Inter campione d´Europa si è fatta rifilare sette pappine a tre dai tedeschi (noni in Bundesliga), e non è esattamente un bel modo di congedarsi.

Però i ringraziamenti sono doverosi, alla fine di un bel film ci sono quasi sempre e spettano alla produzione, quindi a Massimo Moratti, che dirama un comunicato dal sapore vagamente nostalgico: «Vorrei oggi ringraziare la mia squadra e tutti i giocatori che negli ultimi anni, e anche nell´attuale, hanno portato a tutti i tifosi interisti, me compreso, tanta gioia e successi dei quali siamo e saremo sempre orgogliosi. Nella certezza di ritrovare la forza e la qualità che conosciamo per raggiungere i prestigiosi obiettivi che ci attendono anche quest´anno, sono convinto che l´allenatore e la squadra, insieme ai tifosi, sapranno regalarci ancora altre soddisfazioni». Ringraziamenti e buoni auspici: ci sono sei partite di campionato e una semifinale di Coppa Italia da giocare. Ma quale futuro attende l´Inter da giugno in poi?

INTER SCHALKE

I giocatori, ovvio, non prendono bene la vox populi secondo cui il ciclo sarebbe terminato: reazione umana. Ma è fin troppo chiaro che questa Inter ha bisogno di essere innervata, se non rifondata. Forze fresche, servono, ne sono consapevoli anche i tifosi che tra blog e chiacchiere da bar sottolineano il loro malumore, perché questa è una stagione che potrebbe finire con lo scudetto del Milan e si sa come procedono gli umori del popolo. Resta da capire se Moratti abbia voglia di mettere mano al tutto, ed è la questione principale.

E chissà se poi ne avrà davvero la possibilità, visti i paletti del fair play finanziario, che com´è noto danneggia soprattutto i club italiani, privi delle risorse cui altri possono attingere a piene mani: stadi e merchandising per prima cosa. Ma l´Inter ha bisogno ad esempio di centrocampisti giovani e vigorosi, in un reparto ormai allo stremo: vengono seguiti tra gli altri Modric, Montolivo, Poli e Kucka, e in fondo c´è ancora il sogno-Fabregas.

Inter Bayern Monaco

Servirà un attaccante come Tevez, che lascerà il City e in questi giorni frequenta spesso Milano per vicende personali (Pandev potrebbe salutare la compagnia). Interessa parecchio il diciannovenne argentino Lamela, del River Plate, sorta di nuovo Kakà, perché ad esempio non è chiaro il destino di Sneijder: qualcuno ritiene che l´olandesino sia stato straordinario nella stagione 2009-2010 ma la sua carriera racconta che non lo è stato affatto in tutte le altre annate, e allora se arrivasse una bella offerta dal Manchester United ci si potrebbe pensare.

JUVE-INTER

Come pure se ci fossero richieste per i vari Maicon, Milito e Julio Cesar, anche se nel ruolo di portiere ci sono poche alternative da Inter sul mercato. In difesa si cercano elementi per la panchina o giù di lì (Criscito?), perché si punterà ancora su Lucio, Samuel e Ranocchia.

Eto'

Infine, l´allenatore: Guardiola per ora non si libera e l´idea di Moratti, ufficialmente, è confermare Leonardo. Però vedremo come sarà gestito l´ultimo mese di impegni ufficiali, in ogni caso la situazione è in divenire. In bilico tra rinnovamento e rifondazione.

 


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