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SINDACARE I SINDACI - IL COMUNE DI FIRENZE APPROVA UN REGOLAMENTO ANNI ’50 PER VIETARE I CARTELLONI CHE “OFFENDONO IL BUON GUSTO” E CALIMERO TOSCANI (CENSURATO) ROTTAMA IL ROTTAMATORE RENZI E IL SUO ASSESSORE DA EMPOLI: “SONO DUE DEMOCRISTIANI DA ORATORIO” - IL CONSIGLIERE PD LOMBARDO CIVATI SCOPRE CHE IL PROGRAMMA VELARDIANO DEL CANDIDATO PDL A NAPOLI LETTIERI SOMIGLIA PERICOLOSAMENTE PROPRIO A QUELLO DI RENZI…

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renzi matteo

1 - TOSCANI: NEL PD QUELLI COME RENZI SONO DC DA ORATORIO...
Francesco Persili per "Il Riformista"


Ipocrisia o buonsenso? Davanti alla clausola etica prevista dal nuovo regolamento sulla pubblicità del Comune di Firenze, il Pasolini della fotografia, Oliviero Toscani, sferza il sindaco ("Tutto serve a far parlare di lui), grida alla censura e dà fuoco alle polveri di una polemica contro i nuovi angeli del bello: "Renzi è un giovane già vecchissimo e Da Empoli non ha nessuna qualifica per fare l'assessore alla Cultura".

Il regolamento dimezza lo spazio destinato ai cartelloni e boccia le pubblicità che offendono il decoro e il buon gusto? Toscani avverte il retaggio di "un pensiero mediocre" mentre da Palazzo Vecchio fanno sapere che il taglio draconiano degli spazi si è imposto per la giungla di cartelloni che punteggiano il paesaggio urbano con réclame di locali sexy senza dimenticare, poi, le polemiche intorno al manifesto con il Crocifisso nella scorsa edizione di Pitti Uomo.

Il decoro ferito non muove a compassione Toscani che va giù piatto contro l'Obama del Lungarno: "Alla fine parla, ma non mi impressiona più di tanto. E' stato ad Arcore? Anche io, ma non sono passato per un eroe: dovevo presentare una campagna pubblicitaria. Il Cavaliere mi disse: "geniale", poi in una convention Fininvest la fece passare per sua".

Giovanni Lettieri

Al "buonsenso" invocato dal sindaco di Firenze, il principe dei creativi oppone la "ricerca affannata del consenso" che sarebbe il vero motivo ispiratore del regolamento: "Se Renzi avesse deciso di vietare tutte le pubblicità sui muri, sarei stato, al limite, d'accordo, invece, oggi sin parla di buonsenso e cattivo gusto.


La verità è che il sindaco e il suo assessore Da Empoli sono democristiani da oratorio". Accuse che nell'inner circle renziano polverizzano: "Tranne Toscani, nessuno ha polemizzato con il sindaco. Nessuno ha mai pensato di creare un ufficio della censura, tocca al concessionario privato decidere".

Dopo aver demolito la campagna di comunicazione "Oltre del Pd, il grande fustigatore dei costumi democratici consegna allo sfasciacarrozze il rottamatore: "Non ce l'ho con il Pd ma con Renzi, più vecchio del partito democratico". Toscani chiede "più coraggio" a Bersani ricordando "l'incisiva" campagna contro le stragi del sabato sera che fece quando da presidente della Regione Emilia-Romagna. Coraggio, "ciò che serve al segretario del Pd, e a Firenze, per secoli città della ricerca, capace di mettere in discussione tradizioni e rischiare in nome dell'arte".

gsc 71 oliviero toscani

Toscani rammenta che nella mostra Controverses al Museo Alinari, c'è la sua foto-icona, quella in cui un prete e una suora si baci ano, che, "in base al regolamento non sarebbe mai potuta andare sul muro". Anche se poi sostiene che dietro la decisione della giunta ci siano "più che motivi culturali, interessi commerciali", e partendo dai manifesti 4 per 3 adombra possibili intese "con qualche concessionario francese". Da Palazzo Vecchio smentiscono: "Nessun accordo, siamo abituati a fare le gare, e non le abbiamo ancora fatte".

A Renzi, "che censura tutto ciò che può dare fastidio", Toscani mostra di preferire il presidente della Regione Toscana, Rossi, che ha il coraggio di ammettere "l'errore", che fece quando "da sindaco di Pontedera, rifiutò l'assegnazione di città della Vespa".

Un'occasione persa: "Molto meglio la Vespa di Leonardo da Vinci", provoca Toscani, che aspetta "le prossime generazioni, piuttosto che i giovani alla Renzi", e qualcuno con "il senso della sovversione culturale". Ché l'arte, come la pubblicità, "non ha nulla a che fare né con la morale, né con l'etica. Altrimenti, non ha alcun interesse".

GIULIANO DA EMPOLI

2 - LETTIERI COPIONE DI RENZI?
Carlo Tarallo per il corrieredelmezzogiorno.it

Arriva dal web la prima accusa di plagio di programma elettorale, esercizio in verità ormai diffusissimo e condizionato dal fatto che, in un modo o nell' altro, i propositi dei candidati a sindaco delle grandi città si assomigliano un po' tutti. Ma Pippo Civati, consigliere regionale lombardo del Partito Democratico e "rottamatore" della prima ora, sul suo blog non ha dubbi: «Ecco il programma dei 100 punti che fece vincere il sindaco Renzi.

Lettieri - si legge sul blog - candidato sindaco del Pdl a Napoli, ha fatto copia e incolla, non solo nello stile dei titoletti e nella lunghezza dei paragrafi, ma anche nei contenuti».

Un'accusa tutta da verificare, ma comunque una bella "grana" per Claudio Velardi, campaign manager del candidato del centrodestra a Palazzo san Giacomo. Ecco di seguito il parallelo tra i programmi di Renzi e Lettieri dal blog del consigliere lombardo del Pd: leggere per giudicare....

CLAUDIO VELARDI

LETTIERI. Legge obiettivo per Napoli. Senza una misura nazionale straordinaria, la città non può riaccendere i motori. Il Governo deve subito varare una legge che consenta, anche in deroga, interventi per semplificare le procedure amministrative e riconoscere Napoli come un patrimonio nazionale da riqualificare.

RENZI. Una legge speciale per Firenze. Se ne parla da anni. Alcune forze politiche l'hanno proposta, autorevoli Ministri l'hanno pubblicamente promessa. Mettiamoli alla prova!

LETTIERI. Filo diretto. Il sindaco incontra i cittadini ogni mercoledì mattina, e visita nei primi tre mesi tutte le scuole pubbliche della città. Gli amministratori forniscono un rendiconto trimestrale delle loro attività.

RENZI. Palazzo aperto. Il Sindaco stabilirà il mercoledì mattina come giorno di ricevimento dei cittadini.

LETTIERI. La task force. 30 dipendenti comunali, 7 giorni su 7, girano le Municipalità, verificando problemi e disfunzioni.

pippo-civati

RENZI Pronti? Via! Trenta dipendenti pubblici selezionati con bando si muoveranno quotidianamente nei vari quartieri per segnalare piccoli interventi (buche, scritte sui muri) e per garantire una risposta entro 48 ore da parte dell'Amministrazione.

LETTIERI. I tempi giusti. Il Comune di Napoli è garante dell'attuazione del cronoprogramma delle opere pubbliche, consultabile online. Al primo posto la cultura e la pratica del risultato in tempi certi.

RENZI. Prezzi chiari, tempi certi. Una volta alla settimana gli uffici tecnici scriveranno in modo chiaro un punto della situazione reso pubblico (anche via email a chi ne farà richiesta) sullo stato di avanzamento di tutti i cantieri aperti.

LETTIERI. Idee in corso. Il Comune indice un concorso annuale per raccogliere e mettere in pratica idee e progetti dei cittadini.

RENZI. Chi più ne ha più ne metta. Bando di concorso annuale per raccogliere idee dai cittadini, che liberino il talento e l'ingegno dei fiorentini e che rafforzino il senso di un rapporto proficuo.

 


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