1 - VINITALY, GOVERNO UBRIACO. ANCHE I RESPONSABILI, NEL LORO PICCOLO, S'INCAZZANO...
Tommaso Labate per "Il Riformista"
Ludovica Casellati
Doveva essere la "vera" cerimonia di battesimo di Saverio Romano da ministro dell'Agricoltura. A Verona, nella cornice di Vinitaly, la tradizionale esposizione fieristica del vino che la città scaligera ospita da oltre quarant'anni. Un giretto con l'abito blu tra gli stand, strette di mano coi viticoltori noti e meno noti, più un bel protocollo d'intesa da sottoscrivere col ministero del Turismo.
Il comunicato stampa, come in ogni grande occasione che si rispetta, era stato servito alle agenzie sabato mattina, poco prima dell'evento. «Il ministro dell'Agricoltura Saverio Romano e quello del turismo Michela Vittoria Brambilla firmeranno al Vinitaly di Verona un protocollo di intesa per la promozione del turismo enogastronomico», e via dicendo.
MICHELA VITTORIA BRAMBILLA
A rovinare il battesimo di Romano, trasformando la festa in una mezza crisi di governo, ci ha pensato la sua collega di esecutivo, la Brambilla. L'appuntamento per la firma del protocollo davanti ai cronisti è per le 11,45 di sabato. Il titolare dell'Agricoltura si presenta in anticipo e rifiuta di rilasciare dichiarazioni. «Aspettiamo Michela», è il senso del suo gentile rifiuto opposto ai cronisti.
E invece non solo «Michela» si presenta in netto ritardo. Ma, in barba al cerimoniale, si mette a rilasciare interviste a tutte le tv che gli capitano a tiro. Romano, stando alla ricostruzione del dorso veneto del Corsera, si arrabbia di brutto. E dietro le quinte scoppia persino una rissa tra gli uffici stampa dei due dicasteri.
E visto che al peggio non c'è mai fine, come si presenta poi la Brambilla all'appuntamento con la conferenza stampa del protocollo d'intesa sui vini? Semplice, sorseggiando una Coca-Cola. Ch'è un po' come farsi vedere con una bistecca ai ferri al convegno nazionale dei vegetariani. Peccato che sia finito così, l'evento del "responsabile" Romano con l'azzurra Brambilla. Bastava che bevessero «responsabilmente». Hanno finito per litigare.
Saverio Romano
2 - BOTTA E RISPOSTA TRA CASELLATI E TRAVAGLIO: 'LEI E' UN MALEDUCATO' - "LINUAGGIO EDUCATO E' LA BARZELLETTA DELLA MELA?
Botta e risposta ieri sera nella tasmissione Otto e Mezzo in onda su La7 tra il sottosegretario alla Giustizia Elisabetta Casellati e Marco Travaglio, ospiti di Lilli Gruber. L'inizio del battibecco è avvenuto dopo l'intervento del vice direttore de Il Fatto Quotidiano che ha commentato le ultime dichiarazioni del Premier sul Rubygate "in pochi istanti Berlusconi ha spazzato via mesi e mesi di lavoro in cui si affermava che lui non sapesse che Ruby fosse una prostituta, dicendo a tutti che pagava Ruby per toglierla dalla strada". A quel punto, il Sottosegretario ha invitato il giornalista a "non essere maleducato in assenza delle persone non presenti". "Vuole che le racconti la barzelletta della mela? Per lei quello è un linguaggio educato?" - ha chiesto ironico Travaglio. Ma non finisce qui.
Quando Gruber chiede a Travaglio di replicare alle affermazioni del deputato del Pdl Giorgio Stracquadanio che lo ha accusato di avere un curriculum pari a quello di un 'deliquente abituale', Travaglio ha risposto: "Sono disponibile a parlare dei miei processi che riguardano articoli che non sono piaciuti a qualcuno e certamente non riguardano prostituzione minorile, corruzione di testimone, concussione della questura, frode fiscale per centinaia di milioni di euro, falso il bilancio o appropriazione indebita..".
LILLI GRUBER MARCO TRAVAGLIO
E rivolgendosi a Elisabetta Casellati ha incalzato: "Se la Sottosegretaria conoscesse la differenza che c'è tra reato di opinione e lo scrivere il falso saprebbe anche che le sentenze dove sono stato soccombente in sede civile, perché in sede penale sono incensurato, riguardano delle critiche che dei giudici hanno ritenuto eccessive e che sono stampate sui giornali, quindi non sono misteriose, ma ciascuno le può vedere. Io poi non ho un Parlamento che è al mio servizio - prosegue - che depenalizza i miei reati, che mi accorcia i tempi di prescrizione e fa altri magheggi come fa la maggioranza di questo Governo di cui questa signora - riferendosi sempre al Sottosegretario - fa parte".
E dopo aver ricordato che lui è "incensurato", ha detto: "Forse il Sottosegretario dovrebbe spiegare come ha fatto ad assumere sua figlia a spese del popolo italiano". "Mia figlia si è licenziata da Publitalia per lavorare con me in un rapporto fiduciario e rimettendoci anche economicamente" ha ribattuto l'onorevole Casellati. "Lo querelerò per questo" - ha concluso il Sottosegretario.