1 - GENERALI: BOLLORE', GALATERI E' UN RAGAZZO SIMPATICO...
(Adnkronos) - Il nuovo presidente di Generali, Gabriele Galateri di Genola, "e' un ragazzo simpatico e molto chiaro, che ha fatto una lunga carriera". E' il giudizio del finanziere bretone Vincent Bollore', interpellato prima del comitato esecutivo e del consiglio di amministrazione di Mediobanca, in agenda stamani a Milano.
Bollore' ha parlato del cambiamento della presidenza del Leone, con le dimissioni di Cesare Geronzi e l'arrivo di Galateri. "Penso -ha detto- che la forza dell'Italia sia la sua capacita' di dirsi le cose, anche quando non sono piacevoli, e poi di trovare subito l'unita'. E' quello che e' successo in Generali. Penso che siano state dette delle cose che vanno in una buona direzione, perche' permettono di far avanzare la compagnia e poi tutti sono riusciti a mettere da parte le questioni personali per costruire insieme qualcosa".
"E' quello -ha proseguito Bollore'- che io apprezzo molto dell'Italia, perche' i francesi sono dei Galli che sono sempre divisi, prima e dopo. Gli italiani invece riescono sempre a fare l'exploit di unirsi per costruire qualcosa di piu'". "Sono molto ottimista -ha concluso Bollore'- conosco bene Gabriele Galateri da molto tempo, perche' e' stato presidente di Mediobanca. Sono molto ottimista sul futuro: nulla si fa in modo uniforme".
2 - MEDIOBANCA: BOLLORE', NON HO IDEA DI CAMBI TRA SOCI FRANCESI...
(Adnkronos) - "Non ho idea di alcun cambiamento" tra i soci francesi del patto di sindacato di Mediobanca. A dirlo e' il finanziere bretone Vincent Bollore', capofila dei soci esteri del patto, prima di partecipare al comitato esecutivo di Mediobanca a Milano.
3 - MEDIOBANCA: BOLLORE', NON LASCERO' PATTO SINDACATO...
(Adnkronos) - Il finanziere bretone Vincent Bollore' non ha intenzione di lasciare il patto di sindacato di Mediobanca che scadra' a fine anno. "Naturalmente no -risponde, prima di partecipare al comitato esecutivo di Mediobanca a Milano- e' un investimento a lungo termine".
4 - MEDIOBANCA: BOLLORE', RESTERO' SOCIO ALMENO FINO AL 2022...
(Adnkronos) - Il finanziere bretone Vincent Bollore' restera' socio di Mediobanca "almeno fino al 2022", anno in cui prevede di trasferire la guida del gruppo ai suoi figli. A dirlo e' lo stesso Bollore', prima di partecipare al comitato esecutivo e al cda di Mediobanca in agenda stamane a Milano. "Siamo un gruppo famigliare -continua Bollore'- uno dei piu' importanti in Europa: esistiamo da 190 anni. Io rappresento la sesta generazione. La nostra strategia e' di avere investimento molto a lungo termine".
"A me -prosegue Bollore'- avere mezzo miliardo o 700 milioni investiti in Italia sembra molto intelligente, perche' amo questo paese, per il cibo e per la musica, ma anche per l'industria e per la finanza. Mediobanca per me e' molto stabile, e' una compagnia molto ben gestita e naturalmente non abbiamo alcuna ragione per uscire". "Abbiamo tutte le ragioni per rimanere per molti anni", aggiunge il finanziere bretone. Nel 2022, "lascero' il mio posto ai miei figli e a mia figlia e loro decideranno. Ma fino al 17 febbraio del 2022 staremo qua".
5 - INTESA: PASSERA, NON VOGLIO INFLUIRE SU DECISIONE GENERALI SU AUMENTO...
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - "Io non voglio influire sulla loro decisione. Sono da tanti anni nostri azionisti e credo che il piano sia interessante per tutti gli azionisti". Cosi' il Ceo di Intesa Sanpaolo, Corrado Passera, a chi gli chiedeva se Generali partecipera' all'aumento di capitale da 5 miliardi lanciato dalla banca dopo che la partecipazione storica di quasi il 5% e' stata definita da Generali finanziaria anziche' strategica. Passera non ha rilasciato alcun commento sul recente cambio della guardia alla presidenza della compagnia.
6 - GENERALI: BUONUSCITA GERONZI CONTESTATA DA CONSIGLIERI INDIPENDENTI...
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - La buonuscita di Cesare Geronzi da 16 milioni di euro e' stata contestata nel cda delle Generali da qualche consigliere indipendente. E' quanto ricostruisce Il Messaggero.it sottolineando che un componente del board del Leone si e' anche astenuto al momento del voto, ma il pacchetto e' poi stato approvato nella riunione del consiglio seguita alla nomina.
"Lo abbiamo discusso e contestato a lungo - ricorda un consigliere indipendente -. Ma avremmo dovuto votare contro. Era pero' la prima riunione del consiglio ed era difficile capire come muoverci. E soprattutto era difficile per tutti immaginare i contrasti che sarebbero emersi". L'ex presidente di Generali, Mediobanca e Capitalia, Cesare Geronzi, in stipendi, buonuscite e premi "alla carriera" ha portato a casa 48 milioni di euro. L'ultimo emolumento, 16,6 milioni di euro, Geronzi se l'e' guadagnato dopo meno di un anno al vertice delle Generali, da dove e' stato costretto a dimettersi la scorsa settimana per contrasti con i manager e gli azionisti.
Undici mesi che peraltro erano gia' stati retribuiti, come si evince dal bilancio della compagnia, con uno stipendio di 2,32 milioni di euro. In pratica per meno di un anno di lavoro, il banchiere nato a Marino 76 anni fa e' stato pagato circa 55mila euro lordi al giorno. Che ipotizzando una aliquota fiscale del 43% fanno, euro piu' euro meno, 31mila netti al giorno.
7 - GENERALI: COSTAMAGNA, SUL LEONE L'OSSESSIONE DEL CONTROLLO...
(Adnkronos)- "Il problema di Generali non e' solo di governance. E' l'ossessione del controllo che ha frenato la crescita della compagnia". Lo afferma in un'intervista a "Il Sole 24 Ore" Claudio Costamagna, ex Goldman Sachs oggi consulente nell'm&a, commentando l'uscita di Cesare Geronzi da Generali.
"Con tutta la stima che ho per Geronzi -dice l'imprenditore nel settore finanziario- prima o poi il momento di uscire di scena arriva per tutti, magari non sempre in modo cosi' traumatico. Ma non sara' il detonatore al cambiamento che dovrebbe essere culturale prima ancora che societario".
Claudio Costamagna"Finora -continua Costamagna- si e' privilegiato il controllo allo sviluppo, pur di mantenere saldo il controllo si e' messo in secondo piano la crescita. Ci sono stati tanti casi di societa' che avrebbero potuto crescere, andare in Borsa e diventare grandi e che non sono riuscite a farlo per non far perdere il controllo a una famiglia o a un gruppo di riferimento. Ogni volta, invece, che si e' superata l'ossessione del controllo si e' ottenuto lo sviluppo. Da questo punto di vista a Trieste non vedo nessun cambiamento".
MASSIMO DALEMA8 - GENERALI: BERSANI, CON CADUTA GERONZI BERLUSCONI NON CI SARA' RIMASTO BENE...
(Adnkronos)- "Certo Berlusconi non ci sara' rimasto bene. Non credo che non sapesse nulla. Penso, piuttosto, che sara' stato distratto dalle sue cose". Cosi' il leader del Pd, Pier Luigi Bersani, commenta la possibile reazione del Premier all'addio di Cesare Geronzi alle assicurazioni Generali. Riguardo la possibilita' che l'uscita di Geronzi possa segnare una svolta nel capitalismo italiano, Bersani sottolinea: "Vedremo, certo la novita' c'e'".
"Bisogna aspettare -continua Bersani- per capire se si tratta di un semplice ribaltone o di un cambiamento. L'importante e' che ognuno faccia il proprio mestiere: gli assicuratori, i banchieri, gli imprenditori e i politici stessi. Quando i mestieri si mescolano il cambiamento non c'e'".