1. BERLUSCONI A CENA CON BOSSI E VERTICI LEGA A PIAZZA NAVONA
(ANSA) - Cena in un ristorante ad un passo da piazza Navona per il premier Silvio Berlusconi, che festeggia il compleanno della sua antiquaria Annamaria Quattrini, titolare dell'atelier di via dei Coronari. Tra gli ospiti il leader leghista Umberto Bossi, la vice presidente del Senato, Rosy Mauro, i capigruppo del carroccio al Senato, Federico Bricolo e alla Camera, Marco Reguzzoni. "Il premier ha raccontato barzellette molto garbate e divertenti, c'é un piano bar, un'atmosfera rilassata... Una bella cena, insomma", spiega una delle invitate. Tra gli ospiti anche il professor Giuliano Urbani, Gigi Marzullo, Pippo Franco, Rosanna Lambertucci, Pamela Prati, Camillo Bellavista Caltagirone.
2. FINI, BERLUSCONI SCATENA CONFLITTO ISTITUZIONALE...
(ANSA) - Berlusconi ha "interesse" a scatenare un "conflitto permanente" che coinvolge anche le istituzioni: è quanto dice Gianfranco Fini, a 'l'Espressò, parlando del conflitto di interessi del premier. "C'é un interesse - sostiene - al conflitto permanente per creare uno stato di tensione, una perenne ordalia in cui si fa vivere agli italiani sempre l'ultima ora della campagna elettorale decisiva. Berlusconi alza muri per far dimenticare i suoi fallimenti, scava fossati contro i nemici: i comunisti, i giornalisti, i magistrati, gli alleati infedeli, Santoro, Fini... Va ben oltre il conflitto politico: come ha sottolineato il capo dello Stato, il pericolo è scatenare un conflitto istituzionale. Berlusconi ha delle istituzioni la stessa idea che ha del Pdl: una concezione proprietaria che lo porta ad attaccare i giudici, la Consulta, la Camera, fino a lambire il Quirinale".
3. FINI, CHI SE NE VA O E' ALLUCINATO O IN MALAFEDE...
(ANSA) - "Un delirio: frutto di allucinazione collettiva, o di malafede". Questa è la considerazione che il leader di Fli e presidente della Camera, Gianfranco Fini, fa di chi sta abbandonando Futuro e Libertà. In un'intervista su 'l'Espressò Fini considera ora il progetto politico nato a Bastia Umbra all'inizio di un lungo camino, di "una traversata nel deserto a piedi" di cui "l'esito è tutt'altro che scontato". "In gioco - spiega - c'é molto di più di un gruppo parlamentare: c'é un progetto politico ambizioso e, banalità, il futuro della persona che anima il progetto. Comunque Fli - aggiunge - non vuole partecipare allo scontro quotidiano tra berlusconiani e anti-berlusconiani: sono due facce della stessa medaglia".
4. URSO, RINGRAZIO DELLA VEDOVA MA NON CERCO POLTRONE...
(ANSA) - "Benedetto della Vedova è una persona perbene, che come me lotta senza remore per le sue idee, che coincidono in buona parte con le mie. Sarà un ottimo capogruppo e spero che si liberi dai condizionamenti di chi pensa che Futuro e Libertà sia cosa loro". E' quanto afferma in una nota Adolfo Urso, ex coordinatore del comitato promotore di Fli, secondo cui "noi dobbiamo costruire una destra riformista ed europea, liberale e moderna, libera dai rancori e dalle recriminazioni, che non divida ma unisca, che sia aperta al nuovo e capace di affrontare le sfide del domani, una destra ambiziosa ma non velleitaria, che pensi davvero al bene del Paese. Una destra che rifiuti la politica dell'insulto e delle aggressioni e crei le premesse perché l'Italia volti pagina. Per far questo - conclude l'ex viceministro - non c'è bisogno di poltrone, l'ho dimostrato, né di incarichi; solo di coerenza, passione e idee".
5. RONCHI, DISGUSTATO DA CHI SEMINA VELENI, IO NON PENSO ALLA POLTRONCINA...
(Adnkronos) - "Il punto non e' se il sottoscritto, Andrea Ronchi, sta dentro o fuori il Fli. Il punto politico, si sarebbe detto una volta, e' la linea di Fli". Lo dice l'ex ministro delle Politiche Ue Andrea Ronchi al 'Corriere della sera'.
Nella conversazione, Ronchi, che in questi giorni e' stato in silenzio rispetto agli sviluppi post Assemblea costituente di Fli, si sfoga: "Scriva che provo disgusto per coloro che mettono in giro queste menzogne, questi veleni" secondo cui sarebbe in procinto di riprendersi il posto da ministro.
ADOLFO URSO"Provo un profondo fastidio -aggiunge- per quelli che ragionano cosi', con la logica che resti in un partito o lo lasci, solo pensando alla tua schifosissima poltroncina. Io non sono cosi', capito"?
6. SENATORI FLI: ORA LAVORARE A "NUOVO POLO PER L'ITALIA"...
(ANSA) - I senatori del Fli sollecitano il partito a fare "un passo avanti" e a dar vita al "Nuovo polo per l'Italia" nel quale si possano riconoscere "tutti coloro che nei momenti cruciali, per il bene della Nazione, nell'interesse di tutti i cittadini e non per gli interessi di pochi, sanno indicare i passi in avanti da compiere per portare il paese verso un percorso di democrazia compiuto, di solida crescita economica, di più forte e reale coesione sociale, assumendone la responsabilità di fronte agli elettori e al Paese".
Si chiude così l'ampio documento approvato martedì scorso dai sei senatori di Futuro e Libertà: Mario Baldassarri, Barbara Contini, Candido De Angelis, Egidio Digilio, Maria Ida Germontani, Giuseppe Valditara. Il gruppo futurista al Senato, venuto meno con l'uscita di quattro senatori fra i quali il capogruppo Pasquale Viespoli, ricordano le valutazioni politiche sulla base delle quali era nato il gruppo al Senato nel luglio 2010.
7. BARBARESCHI, IMPORTANTE E' TENERE IN PIEDI IL GOVERNO...
(ANSA) - "Avevo deciso di entrare nel Fli perché pensavo che fosse importante, e lo credo tutt'ora, creare all'interno del Pdl un gruppo di persone più innovative, che potessero spingere il Pdl ad andare verso un rinnovamento. Poi sono tornato al Pdl perché il mio programma era quello di essere di stimolo al partito, non di fare un patto con un certo tipo di magistratura e tradire completamente il patto con gli elettori e suicidarsi; quando ho capito che la logica era questa mi sono messo nel gruppo misto per una questione di buongusto, perché bisogna assumersi la responsabilità di un errore fatto", ha risposto così Luca Barbareschi, intervistato da Paolo Del Debbio su Canale5, alla domanda sulle ragioni che lo hanno spinto a uscire dal Fli e rimanere nel centrodestra per sostenere il governo.
8. PDL AVANTI SU INTERCETTAZIONI E SOLLEVERA' CONFLITTO ATTRIBUZIONI...
(Adnkronos) - Il Pdl accelera sulla giustizia in tre mosse: andra' avanti sulle intercettazioni e sul processo breve, poi sollevera' alla Camera il conflitto di attribuzioni davanti alla Consulta per il caso Ruby. E' quanto emerso dalla riunione di oggi della Consulta del Pdl. Silvio Berlusconi, raccontano, avrebbe chiesto ai suoi di marciare spediti con l'obiettivo di rispondere alla offensiva giudiziaria dei pm milanesi.
Dice Enrico Costa del Pdl: 'Abbiamo confermato la volonta' di andare avanti sulle intercettazioni: c'e' un testo alla Camera, quello attuale non ci piace. Domani in via dell'Umilta' c'e' una riunione per valutare gli aspetti tecnici del provvedimento. In quell'occasione discuteremo anche del processo breve su cui pure vogliamo procedere velocemente'.
'Credo -dice- che solleveremo alla Camera il conflitto di attribuzioni davanti alla Consulta. Martedi' prossimo vedremo il ministro Alfano per confrontarci sulla riforma costituzionale della giustizia'.
9. CHIAROMONTE, SU IMMUNITA' SI TORNI A MOTIVAZIONI PADRI COSTITUENTI...
(Adnkronos) - 'La scelta di presentare al Senato un disegno di legge costituzionale di modifica dell'articolo 68 della Costituzione in materia di immunita' parlamentare, volutamente e dichiaratamente bipartisan, e' figlia di una riflessione che porto avanti coerentemente da molto tempo'. Lo scrive la senatrice del Partito democratico, Franca Chiaromonte sul settimanale 'Gli Altri', diretto da Piero Sansonetti, in un articolo pubblicato sul numero in edicola venerdi' prossimo.
'L'intento - scrive la senatrice del Pd - e' immergersi nuovamente nelle motivazioni e nello spirito che i nostri padri costituenti adottarono nel formulare l'allora articolo 67 della Carta costituzionale, vale a dire affrontare e risolvere il delicato rapporto tra i due Poteri dello stato, garantendo ad entrambi le legittime garanzie ed autonomie. L'originario disegno di legge non faceva altro che stabilire in particolare che senza l'autorizzazione a procedere della Camera di appartenenza un membro del Parlamento non potesse essere sottoposto a processo penale come pure che il Presidente del Consiglio e i ministri fossero sottoposti al giudizio della Corte costituzionale'.
BARBARESCHI'D'altro canto, pero', formulando l'articolo 110, i costituenti hanno pure garantito alla magistratura di non essere vessata da ingerenze politiche conferendo al Csm amplissimi poteri di autogoverno e limitando le competenze del Ministro della Giustizia. Si tratta, dunque, di un gioco di pesi e di controbilanciamenti assai delicato, rotto nel 1993 in conseguenza dell'abolizione della cosiddetta autorizzazione a procedere nei confronti dei parlamentari. Difficile, mi pare, dimostrare che questa modifica costituzionale abbia davvero inciso in maniera positiva a correggere questo panorama politico che anzi si e' andato, come tutti possono facilmente osservare, sempre piu' arroccando nei suoi privilegi riuscendo anche a non essere piu' troppo dipendente degli umori degli elettori (la brutta legge elettorale che ha abolito le preferenze!)', conclude.
10. PROCURA BARI CHIEDE ARRESTO PER EX ASSESSORE SANITA' REGIONE...
(Adnkronos) - La Procura della Repubblica di Bari ha chiesto l'arresto in carcere dell'ex assessore alla sanita' della Regione Puglia, Alberto Tedesco, attualmente senatore del Partito Democratico. L'inchiesta, una di quelle sul settore della sanita' regionale, e' condotta dal pm Desiree Digeronimo. In questi casi e' prevista una richiesta alla giunta per le autorizzazioni del Senato.
11. BOSONE, SMENTISCO CATEGORICAMENTE PASSAGGIO ALL'API...
(Adnkronos) - "Smentisco in modo categorico la notizia apparsa oggi sulla stampa circa un mio abbandono del Partito democratico'. Lo dichiara il senatore del Pd Daniele Bosone. 'Credo anche -aggiunge- che si debba smettere di strumentalizzare il dibattito interno al Pd riducendolo a una conta di chi rimane e di chi se ne va. L'Api cerchi altrove i senatori che mancano per fare il gruppo a palazzo Madama. Sono convinto che in Italia non vi sia progetto politico migliore del Pd e non considero ancora per nulla esaurita la sua potenzialita' espansiva nella societa''.
12. UN ELETTORE DELLE PRIMARIE DENUNCIA TUTTO IL CENTROSINISTRA NAPOLETANO...
Carlo Tarallo per Dagospia - No primarie? No party: a Napoli lo scorso 23 gennaio 44.000 persone hanno pagato un euro e sono andate a votare per scegliere il candidato a sindaco del centrosinistra. Risultato? Il bassoliniano Andrea Cozzolino a sorpresa (?) ha battuto di 1.200 voti Umberto Ranieri, pupillo di Giorgio Napolitano e appoggiato da quasi tutto il partito. Per una volta, comunque, il Pd era riuscito a battere il candidato di Vendola. E sarà stata talmente tanta l'emozione che subito è iniziata la guerra interna: Cozzolino, accusato di aver fatto votare i cinesi, di aver trascinato alle urne anche simpatizzanti del Pdl (ma non si può?) e soprattutto di "mercato di voti" è stato messo nel mirino dal suo stesso partito. E così è iniziata la caccia al candidato di superamento, finora infruttuosa.
E le primarie? Messe da parte: finchè un avvocato, che si autodefinisce "uno dei 44.000 fessi che hanno votato alle primarie", si è stancato e ha denunciato tutto il centrosinistra. E ieri l'ufficiale giudiziario ha notificato un bel provvedimento a tutti i partiti...
13. DE LAURENTIIS PORTA I CONSIGLIERI COMUNALI A VILLAREAL E "SALVA" LA JERVOLINO...
Carlo Tarallo per Dagospia - La Iervolino salvata da Lavezzi? Incredibile a dirsi, ma proprio nelle ore in cui l'opposizione di centrodestra al sindaco di Napoli sta preparando una delicatissima mozione di sfiducia per mandare a casa Rosetta, interviene Aurelio De Laurentiis e tutto si trasforma in cinepanettone.
Il presidente azzurro ha la splendida idea di invitare tutti i capigruppo del consiglio comunale, a sue spese, in Spagna: precisamente a Villarreal, dove il Napoli di Cavani e Lavezzi affronta stasera gli spagnoli di Giuseppe Rossi nel match di ritorno di Europa League. Un bel charter bipartisan decolla così da Capodichino, le due file di sediolini perfettamente bilanciate, tra destra e sinistra nessuna differenza: tutti al Madrigal a tifare per il Napoli, e per la sfiducia (o la non sfiducia) alla Iervolino se ne riparla la prossima settimana...