Riceviamo e pubblichiamo:
Raimondo PasquinoLettera 1
Caro Roberto, pur non essendo un addetto ai livori, segnalo ai lettori napoletani di questo sito che Raimondo Pasquino, esperto in utensili da taglio, non è stato semplicemente un superconsulente con Bassolino. Era il presidente della Commissione che nel 1998,(quindi prima che Bassolino fosse commissario!) pur giudicando superiore tecnicamente l'offerta dell'Enel per la gestione del ciclo rifiuti, aggiudicò la costruzione del cancrovalorizzatore di Acerra all'Impregilo ( quella del Ponte di Messina) con i guai che scontiamo ancora oggi.Si privilegiò l'impegno a costruire il catorcio in 300 giorni invece che una tecnologia superiore in 395 giorni come offerta dall'Enel.E in più gli abbiamo pagato di tasca nostra i siti di stoccaggio. Le notizie sono tratte dal libro di Paolo Rabitti - Ecoballe - Aliberti Editore.
Grazie dell'attenzione.
PierEmilio D'Agostino, Napoli
Lettera 2
Dopo quello ordito da Fini ed i suoi boys, nonché da Bocchino e le sue girls,miseramente fallito il 14 dicembre scorso, si vocifera di un terzo 25 luglio, fissato a mercoledì prossimo, ad opera, questa volta, di imbecilli organizzati dentro il popolo della libertà.
Ammesso e non concesso che l'ottundimento neuronico abbia invaso qualche angiporto interno al Pdl, va ribadito che, un minuto dopo aver sfiduciato Berlusconi, il partito imploderà e le ambiziosette braccia dei congiurati saranno, ipso facto, restituite all'agricoltura.
Giancarlo Lehner, I.R.
Lettera 3
Caro Roberto, potresti chiedere all'on. Stracquadanio già che c'è se ci dice le condanne di Vittorio Feltri ? grazie mille
Margherita - Venezia
Lettera 4
"Ultimi giorni di Pompei", dite voi. Ebbene, personalmente mi auguro che il buon Berlusconi decida di mollare il caravanserraglio Italia e buonanotte ai suonatori. Lo dico per motivi opposti a coloro che non aspettano altro per viltà, per invidia, per odio, per qualunquismo. L'Italia ha avuto in lui una grande opportunità e questo porcaio di politica italiana avvinghiata come nessuno al tornaconto personale, alle botteghe, alle rendite di posizione, ha buttato tutto al vento. Curiosamente, anche i meno prevedibili. Ma si sa, il "tengo famiglia" e la "lite di condominio" nel Bel Paese trionfano sopra tutto. Io spero vivamente che il Cavaliere lasci, non solo il governo, ma pure la politica e anche l'impresa.
Sposti tutto in Asia, o in America, o dove vuole lui. Riuscirà anche lì, anzi riuscirà anche meglio. Il rudere Italia vuole essere rudere. Tra i ruderi, infatti,si possono facilmente nascondere ogni sorta di insidie e ogni sorta di predatori che approfittano facilmente del povero cittadino che viene abilmente ammansito con un po' di calcio e un po' di retorica fasulla. E' carne da macello, ormai ineluttabilmente inserito nel grande disegno social-comunista che attanaglia tutta l'Europa. Io penso che il più grande piacere per chi ha voluto bene al Cavaliere sia quello di vederlo partire e trionfare altrove. Lo so: è tardi. Ma per uno come lui non è impossibile. Sarebbe la perfetta rivincita nei confronti dei suoi successori che, se sono quelli che si intravedono, temo che non dureranno l'éspace d'un matin.
Wizardofoz
Lettera 5
Caro Dago, la Lega Ticino ha appena stravinto le elezioni cantonali (+10%!!) Chiede misure restrittive verso i frontalieri (leggi lombardi e piemontesi) e la fine del meccanismo fiscale che consente alle province italiane di confine di ricevere parte delle tasse pagate in svizzera dai nostri lavoratori.
Glielo spieghi tu a Bossi e Calderoli che il loro "popolo del nord" è considerato dai loro fratellini ticinesi alla pari di come loro due considerano rumeni e albanesi? Glielo dici ancora tu che sempre gli stessi fratellini vogliono chiudere il rubinetto che foraggia le province di frontiera dove è al governo la Lega Nord? E chi mai lo spiegherà all'italico elettorato leghista??
Pedro Pablo
Lettera 6
Marchetta Travaglio ha fatto ennesimo sfoggio di tutta la sua bravura nell'irridere il suo avversario: questa volta è toccato a Stracquadanio. Travaglio è un maestro nell'arte di sfottere. No: Travaglio è un Maestro in TUTTO. No: è IL Maestro. Ha una laurea in Storia, Lui. Con 110 e lode, speriamo, Lui. Gli altri sbagliano, Lui no. Non può mai sbagliare, Lui. Può spaziare dalla giurisprudenza alla sociologia, Lui; da Pericle a Paperino, Lui. Da Talleyrand a Topolino, Lui. Dall'anti-materia alla tricologia, Lui.
Gli altri hanno stoppa, riporti o toupet in testa; Lui ha capelli bellissimi. Gli altri sono brutti nani, Lui è un Apollo di Fidia. Ferrara ha i denti gialli, non lo legge nessuno, e tanto oro quanto pesa; Lui ha una dentatura perfetta, tutti pendono dalle Sue labbra e molto più oro di quanto pesa. Gli altri hanno cognomi ridicoli, Lui no. E' un giornalista, Lui, allievo di Montanelli, Lui. Gli altri sono voltagabbana, Lui e Montanelli sono liberi pensatori. Gli altri sono pennivendoli, allievi e servi di Berlusconi, macchine del fango; Lui è la fuoriserie della Verità, i Suoi monologhi il Verbo, i Suoi editoriali Le Tavole di Mosè.
MARCO TRAVAGLIOSi incazza per le prescrizioni, Lui, ma per quelle degli altri, non per la Sua. Magari conosce i redditi di tutti ma non ricorda i Suoi. Schifani è un lombrico, Lui è un Cobra Imperiale. Berlusconi incita alla violenza; Lui e i Suoi fans nel web sono dei Ghandi. Per Lui i lettori del Giornale hanno scarse capacità mentali; i Suoi sono degli Einstein. Lui...Lui...Lui... Noi, poveri stracquadani, Lo ringraziamo di esistere.
Vittorio Stracquadanio InFeltrito ImBelpietrito
Lettera 7
Ieri, su la Stampa, recensendone il libro, Gianandrea Piccioli inizia il suo articolo affermando: "Paolo Di Stefano è uno tra i pochi giornalisti culturali ancora attivi sui nostri quotidiani". Non sarà che Piccioli sia un po' influenzato dall'intervista che Paolo Di Stefano gli ha fatto per il "Corriere della Sera" pubblicata in data 15 ottobre 2008? Il solito scambio di cortesie: Di Stefano intervista un dirigente editoriale in pensione dal 2003, e questo gli restituisce il favore recensendogli il libro.
Elementare Watson!
Lettera 8
Boeri è un signore saccente convinto di possedere un quoziente intellettivo enorme. Come molti suoi colleghi crede di sapere e capire tutto. Per anni ha sparato ricette fumose. Quando si è trovato di fronte alla crisi economica mondiale ha balbettato che era imprevedibile. Imprevedibile per gli economisti, ma la gente, da tempo,udiva sinistri scricchiolii.Gli economisti in fondo sono come gli esperti di geopolitica, gli è arrivata all'improvviso la crisi dei paesi arabi e sono caduti dalle nuvole, come accadde a sapientone Boeri con la crisi Usa. Quanto all'affermazione:"Abbiamo scritto su questo sito di Cesare Geronzi quando nessuno osava parlare di lui (Boeri, Bragantini, Guiso,)" lo invito a leggersi la montagna di articoli pubblicati da Dagospia - e spesso scritti dal suo fondatore, sulle vicende: Gea, ciappazzi, Cirio , Parmalat, Gaucci, capitalia, Ciarrapico ed altre società gravitanti nell'orbita geronziana.
D'agostino ha scritto moltissimo, con coraggio, senza deferenze o reticenze, in maniera dettagliatissima, fornendo particolari inediti. In realtà, Geronzi è caduto perché voleva impossessarsi delle Generali ed utilizzarle come ha sempre fatto sin dai tempi della Cassa di risparmio di Roma.Ma ha fatto male i conti. Da sempre, il leone di Trieste è stato il salvadanaio di famiglie e gruppi importanti ad iniziare dagli ebrei italiani ed europei, che sin dalla fondazione hanno tenuto in portafoglio le sue azioni. Certo ufficialmente c'è stata la mobilitazione dei vari Della valle, Pelliccioli &c, ma dietro si sono mosse quelle entità che non si fanno certo fregare dal burinotto di Marino. Ma questo, certi "esperti", lo percepiranno tra molti anni.
vittorio pietrosanti
Lettera 9
Caro Dago, Parafrasando il Fazio...so Gramellini ( a proposito, offro lauta mancia a chi trova una sua frase anti Fiat, anti Marchionne, o anti Montezemolo) ecco le mie sette news ( Natalinate) per la trascorsa settimana :
SCARPE DIEM : Assicurazioni Generali : dal Galateo di Monsignor della Casa a Galateri di Monsignor Della Valle.
CLARK GABLE : SINONIMI : Fini sul fatto che lo collocano a sinsitra : "Gianfrancamente, me ne infischio".
BRUTTE NUOVE : Chi più ride, più a lungo vive. O mamma, dovremo sorbirci Serena Dandini ancora per molto !
OSPITALITA' : La Francia di Carlà e Sarkozy non può accogliere clandestini. Ha già fatto il pieno con Toni Negri, Battisti e la Petrella.
RAPPORTI : Bocchino voleva scrivere a Fini per ragguagliarlo sulla situazione di FLI, ma Gianfranco ha preteso un rapporto orale.
COPRICAPATAZ : Alle amministrative di Latina, correrà una lista di fascio-comunista. Per farsi riconoscere sui propri berretti metteranno vistosi
Pennacchi ! Salve
Natalino Russo Seminara
Lettera 10
Dago, dopo le dichiarazioni di Silvio protettore buono che sganciava la grana alla Ruby per evitare che esercitasse, un mio conoscente, personaggio davvero senza scrupoli e meschino, non ha perso tempo e cogliendo l'assist del Cavalier Pompetta,
sta organizzando viaggi delle speranza verso Arcore, con delle corriere cariche cariche di femmine in giovane eta' bisognose d'amore ma anche di grana per poter tornare sulla retta via, passando pero' prima per l'eretta generosita'. Un abbraccio
Paolo da lontano
Lettera 11
Caro D'Agostino, come dice il sempre obiettivo avvocato Ghedini, B è uno che ama le innocenti compagnie, ma anche, come sostiene il disinteressato Giuliano Ferrara, un genio delle relazioni internazionali: odia così tanto la prostituzione, che per evitare incidenti diplomatici, i quali potrebbero compromettere i profitti della Nazione maggiorenne da lui protetta, paga coi propri soldi le nipoti minorenni dei presidenti di importanti Capi di Stato mao mettani, al fine di convincerle a non prostituirsi (sbagliano di brutto i maligni dell'opposizione a sfruttare l'assonanza per sostenere che odia così tanto la Costituzione da pagare le minorenni per convincerle a non costituirsi).
Le paga ben sapendo, del resto chi meglio di lui, che essendoci in giro, specie in Milano, tanti brutti ceffi di calciatori, attori, modelli, managers, giornalisti, politici, troppo è il periglio per la morale delle nipoti di importanti Capi di Stato, in particolare se minorenni. A questo punto, riconoscendo con obiettività il senso dello Stato e la naturale indole di benefattore del Presidente del Consiglio, chissà quanta gente paga per non drogarsi, per non rubare, per non evadere le tasse...
Larry Svizzero
Lettera 12
Caro Dago, Silviuccio (o "il cavalier Pompetta", che dir si voglia) dice: "Aiutavo Ruby per non farla prostituire" . Bella considerazione aveva per la nipote di un leader straniero!
Insomma...che le dicesse meglio le bugie, così sembrano scritte da un comico di Zelig!
Buona giornata
ONE
Lettera 13
Dago darling, tragicomico il titolo de "Il Giornale" di oggi 11 aprile 2011: "Il delitto di Ventimiglia, la legge della giungla vige nelle nostra strade". Ma pensa te, un foglio filogovernativo come quelli di Sallusti scopre questa tragica verità, ma dimentica che chi ci governa ha vinto le elezioni proprio per mettere ordine nella giungla. Certo, é molto più facile usare armi di distrAzione di massa (barzellette sconce incluse) e rimanere nella giungla (coi bunga bunga) che non risolvere i problemi veri. Tanto ormai "Après moi, le déluge".
Natalie Paav
Lettera 14
Caro Dago,perche non applichiamo anche noi Shengen e cacciamo tutti i rumeni che non hanno lavoro. In questo modo possiamo capire se l'Unione Europea è uguale per tutti.
Ilm'ot
Lettera 15
Caro Dago,ho apprezzato moltissimo l`articolo di Magdi Cristiano Allan sul giornale dal titolo "ribelliamoci all`Europ per evitare un`invasione" e nello stesso tempo l`ho paragonato con le parole del Presidente Napolitano sul Corriere " i timori del quirinale"Sarà,spero,una coincidenza ma quando c`è da bacchettare la destra, il nostro Presidente è sempre presente e io desiderereri la stessa presenza per fermare un presidente della camera che gira l`Italia facendo comizi e fregandosene sia del ruolo che dovrebbe svolgere sia del Presidente Napolitano . Cordiali saluti
Sebastiano
Lettera 16
Ciao Dago, Grande esordio del sedicente principe signor Emanuele Filiberto all' Isola dei famosi. Per ricordare i 150 anni dell' unità d'Italia e il suo immarcescibile amor patrio, con pessimo gusto ha mostrato un pitale tricolore. Per essere storicamente corretto e più adatto alla bisogna, mancava però lo stemma dei Savoia.
Lettera 17
-caro Dago hai letto bene il preliminare, cotto & mangiato ed antergato per evitare la solita figura di m.? Da quando in qua la caparra non si consegna ai venditori? Vuoi scommettere che si troverà qualche vizio occulto per cui il contratto sarà annullato?
Fra l'altro emettere assegni senza data era un reato, ora declassato ad illecito, ma è evasione al bollo (quello delle cambiali), e rende l'assegno nullo, d'altro canto emetterli datati è come scriverli con l'inchiostro simpatico, dopo 15 giorni non sono più protestabili e non valgono più nulla. Le persone normali presentano in queste occasioni assegni circolari. Ma in questo caso non era possibile perchè si sarebbe risaliti facilmente alla data di emissione. Pagherà la sanzione mr B.? Ma c'è qualcosa di limpido nella lunga ed industriosa vita di mr. B? C'è una cosa? Cordialmente
Giulio Pedretti
Lettera 18
La sinistra gongola perche' Merkel ha detto no ai permessi di soggiorno per i clandestini.
Trattasi di un modo meno rude del "FORA DI BALL" di Bossi.
Saluti.
Piero C.I
Lettera 19
Egregio Direttore, a Nereto, provincia di Teramo, il Comune ha stabilito che è vietato umiliare cani, gatti e galline. Capisco per i cani e gatti, ma le galline? Cosa fanno i contadini di Nereto, per non infrangere la legge, prima del brodo si rivolgono alla gallina con delicatezza, le danno del lei, l'accarezzano dolcemente o le tolgono le piume con l'anestesia anche se morta?
Altro problema: la si può ammazzare, ma non sfotterla? Insomma deve essere proprio un Comune che ha risolto ogni altra necessità per i cittadini, se pensa ormai a curare la suscettibilità delle galline! Nel regolamento comunale c'è anche che è vietato portare gli animali in bici e motorini: ecco, questa è la vera umiliazione, nemmeno una passeggiata, prima di tirarle il collo. Forse era l'ultimo desiderio prima di morire: ah, se le galline potessero parlare! Grazie per l'attenzione e buon lavoro
Valeria Monteforte Chiappini - Siracusa (Sr)