1 - PREMIER, SOLDI PER NON COSTRINGERLA A PROSTITURSI...
(ANSA) - Silvio Berlusconi ha dato soldi a Ruby "per sottrarla a qualunque necessità, per portarla nella direzione contraria e non costringerla alla prostituzione". Lo ha spiegato lo stesso premier parlando con i cronisti prima dell'inizio dell'udienza del processo Mediaset.
2 - PREMIER, HO VOLUTO EVITARE INCIDENTE DIPLOMATICO...
(ANSA) - "Sono sempre cortesissimo e ho chiesto un'informazione preoccupato per una situazione che poteva dar luogo ad un incidente diplomatico". Così Silvio Berlusconi, parlando con i cronisti, ha spiegato il perché della telefonata in questura la notte tra il 27 e il 28 maggio scorsi quando Ruby venne rilasciata dagli uffici di via Fatebene Fratelli.
3 - PREMIER, RAGAZZA HA GIURATO. MAI RICEVUTO AVANCE DA ME...
(ANSA) - Silvio Berlusconi, spiegando che l'accusa di prostituzione minorile a suo carico nel processo Ruby "non esiste", ha chiarito che "la stessa ragazza che avrebbe dovuto essere la vittima ha dichiarato sempre, ha giurato, ha sottoscritto il fatto, che non ha avuto nemmeno una avance da parte mia".
4 - SERATA NERA PER RUBY: CACCIATA DALLA DISCOTECA...
Da "il Giornale"
Disavventura notturna per Ruby che, dopo il blitz negli sfarzosi saloni viennesi, torna a legare il suo nome al ballo. Peccato che questa volta la diciottenne marocchina Karima El Mahroug di passi di danza non sia riuscita a farne neanche uno visto che sabato sera è stata cacciata, quasi subito dopo il suo arrivo, dalla discoteca «Hollywood», mecca delle serate vip milanesi, punto di ritrovo preferito per tanti calciatori e stelle della tv. «Ero stata chiamata per un'ospitata - racconta Ruby - e infatti davanti al locale ho trovato tanti paparazzi».
Ma, dopo un inizio brillante, i problemi iniziano quasi subito, «quando - spiega ancora - non hanno voluto far entrare il mio manager e un mio amico». Quindi la cacciata: «Senza un motivo valido, una volta all'interno del privé, mi hanno chiesto di andare via. Credo sia stata tutta una manovra, forse mi hanno usata per farsi un po' di pubblicità». Ma Ruby ci tiene a riscattare il suo nome: «Voglio farlo sapere perché non mi fa piacere se poi dicono sui giornali che non mi hanno fatto entrare in un locale. Io ero stata invitata e poi mi hanno mandata via».
lele moraCategorica la smentita del locale milanese, affidata ad un laconico comunicato stampa: «La signorina Ruby non è stata respinta dall'Hollywood. Un locale che ha ben 25 anni di fama internazionale e che annovera tra i suoi clienti Mick Jagger, Charlize Theron, Russell Crowe, Jessica Alba, Naomi Campbell, per citare alcune delle migliaia di personaggi che abbiamo ospitato, non ha certo necessità di farsi pubblicità attraverso paparazzate. Che, anzi, non sono né sollecitate né gradite dalla direzione della Discoteca Hollywood». Chi ha ragione? Staremo a vedere. Fatto sta che la vicenda ha innegabilmente portato molta pubblicità al locale. E, in fondo, anche a Ruby.
5 - TRIBUNALE DICHIARA FALLIMENTO PERSONALE LELE MORA...
(ANSA) - Il tribunale fallimentare di Milano ha dichiarato il fallimento personale dell'agente dei Vip Lele Mora nonche' di una delle societa' di cui e' stato definito 'il dominus' e cioe' la immobiliare Diana.
6 - E NELLE TELEFONATE DI RUBY I SOSPETTI DI SILVIO SU MORA "UNA SPIA TRA CHI LAVORA PER LUI"
Piero Colaprico per "la Repubblica"
«E se dietro tutto questo macello ci fosse Lele Mora?». La domanda, dietro le quinte dell´inchiesta, gira e gira. E nei bar frequentati dalle papi-girl non si parla d´altro che di questa «lettura», oltre che del giro dei soldi che vanno a Ruby e a chi l´ha «spinta», da minorenne, verso le feste di Arcore. Nei fascicoli dell´inchiesta esiste più d´una telefonata che sembra raccontare, «dall´interno», alcune imbarazzanti valutazioni di Silvio Berlusconi in persona.
hollywood_milanoIl 16 gennaio Ruby-Karima riceve una telefonata da Ania G., 29 anni. Le due scherzano un po´ sui giornalisti che spuntano dovunque e, come di consueto, Ruby fa un po´ la diva. Finché Ania spiega: «Siccome sanno che io sono molto amica del nipote di Silvio, eccetera eccetera, i giornalisti chiamano anche a me per sta cosa qua (...) Quando sei a Milano chiamami, andiamo a prenderci un caffè». Ma non resiste e aggiunge: «Stai lontano da Lele Mora. Non posso parlare al telefono né... Quando ci vediamo ti spiego. Stai lontano. Fidati... che vai ancora più nei casini».
Ma la bella Ania non riesce ad attendere troppo, manda a Ruby due messaggini. Il primo comincia così: «Guarda con il cuore e nn so neanche il perché lo faccio! Stai attenta perché sei solo una pedina in questo gioco». E il secondo sottolinea: «Ti dico un´altra cosa... Silvio dice che il signore che ti ho detto ogni volta che ha a che fare con lui gli porta solo dei problemi».
Ruby e il fidanzato Luca RissoSu questo tema del traditore insiste anche una telefonata della stessa Ruby alla sua amica Giusy. Era nota solo in una parte allegata all´invito a comparire a Silvio Berlusconi per concussione e prostituzione minorile, quando Ruby (è il 28 ottobre) spiega la sua visione: «Silvio m´ha detto: "Ruby ti do tutti i soldi che vuoi, ti rendo tutta d´oro, però tu passa per pazza, passa per sparamusse, ma non dire mai la verità».
La parte successiva è altrettanto notevole: «Ci sono tremila uomini di cinquant´anni - racconta Ruby - che si scopano le minorenni e non dicono mai niente. Solo perché lui è Silvio devono aggredirlo in questa maniera». Ed è il via a questo dialogo. Giusy: «Sì, ma a loro chi gliel´ha detto, scusa, questa storia qua?» Ruby: «Eh, chi gliel´ha detto? Silvio dubita che è stato qualcuno di quelli che lavorano da lui che ha fatto la spia».
rubyRuby è una che fa spesso di testa sua. Luca Risso, neo-fidanzato della ragazza e, pare, suo imminente sposo, si lamenta con l´avvocato Luca Giuliante, avvocato e tesoriere del Pdl milanese. «Ah, poi, un´altra cosa importante. Lei - dice il fidanzato all´avvocato - mi ha detto che a fine mese, la persona di cui abbiamo tanto parlato, le darà... ehm... quattro chili e mezzo di patate. Dice: "Portami in banca da un direttore"...». Certo Giuliante ridimensiona: un pagamento ci sarà, sarà però «normale», perché quando qualcuno ha provato a esagerare, «è rimasta con le pive nel sacco (...), poi però, ti dico, per certi versi vorrei essere al posto» di Ruby. «Faccio quello che vogliono».
ruby novellaRuby sembra sicura del fatto suo. All´amico Domenico spiega: «Non so se hai capito la situazione. Io sono con il capo e lui praticamente mi da quattro milioni e mezzo in cambio, per restarmene zitta, capito?» All´amico Fabio R., il 26 ottobre, precisa che «con Berlusconi siamo amici da un anno». «Ma soldi te ne ha dati questo qui?», domanda in dialetto siciliano Fabio. La risposta coincide: «Cinque milioni...».
E ancora di più confida all´amica Pamela: «Alle quattro e mezza c´ho l´incontro direttamente con il capo e vediamo (...) mi hanno promesso sei milioni di euro pur di stare zitta e io faccio quello che vogliono». Pamela concorda e piega la testa, come fanno tutti quelli «che non possono»: «Ovvio, ovvio. Ma per forza. Scherzi, Ruby? Va beh, è normale. Cosa vuoi che ti dicano? È normale che ti pagano». Sarà normale, in certi ambienti: a volte è reato.