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1- MERCOLEDÌ 13 APRILE 2011 COME MARTEDÌ 14 DICEMBRE 2010? ALCUNI DEI PROTAGONISTI CHIAVE DEVONO DECIDERE IN QUESTE ORE SE STARE ALLA FINESTRA O ACCELERARE 2- CHE FARANNO STAVOLTA I RESPONSABILI, QUELLI CHE A NOVEMBRE PERMISERO AL SULTANO DI RUBY DI SFANGARLA DOPO L’USCITA DEI FINBOCCHINI DAL PDL? E QUALE CONTROFFENSIVA STA PREPARANDO E CON CHI SI STA RACCORDANDO GIANFRANCO MICCICHÈ? 3- IL \"NODO\" PRINCIPALE: LE SCELTE DI TREMONTI. COL PALLINO IN MANO AL BANANA NON SARÀ IL CANDIDATO PREMIER NEL 2013 (AMMESSO CHE CI SI ARRIVI, SARà ALFANO). CHE FA GIULIO T.? TIRERÀ FUORI IL CARRO DALLA RIMESSA, LO METTERÀ A DISPOSIZIONE DEI \"GIOVANI ANZIANI\" PER FARE UN GOVERNISSIMO TECNICO CHE CON UNA MANOVRA ECONOMICA DA DECINE DI MILIARDI DI EURO (30?) STACCHI L’ITALIA DAL PORTOGALLO E DALLA SPAGNA MENTRE LE SPESE STANNO AUMENTANDO PER LA GUERRA LIBICA E GLI IMMIGRATI PER NON PARLARE DEI VIAGGI DELL’INTERISTA LA RUSSA ALLO STADIO?

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DAGOREPORT

La scorta di Berlusconi al tribunale di Milano

Mercoledì 13 aprile 2011 come martedì 14 dicembre 2010? Vale a dire, sulla cosiddetta trascrizione breve Silvio B. rischia anche il trapianto di capelli insieme all'osso del collo, come stava per avvenire sulla fiducia dopo l'uscita dei finbocchini dal Pdl?

E' vero che i segnali in tal senso sembrano infittirsi, ma è altrettanto vero che il verdetto si avrà solo al momento del voto poiché è proprio in queste ore che gli inquieti, gli organizzati, gli organizzandi e i cani che si risentono sciolti stanno decidendo cosa fare. Ecco i principali "nodi" che ballano intorno al vero e proprio "orto biologico" (stile vecchio Expo) che il premier ha in testa.

1. CHE FARANNO STAVOLTA I RESPONSABILI, QUELLI CHE A NOVEMBRE PERMISERO A SILVIO B DI SFANGARLA?
Nel frattempo, è successo che il mix di promesse, impegni e richieste è andato al di là di ogni realistico aumento del numero di sottosegretari (cioè ben oltre i cento membri del governo, record negativo di Romano Prodi), e il premier non può oggettivamente soddisfarli.

berlusconi in aula al processo mediatrade

Allora rinvia tutto a dopo il voto di mercoledì e a dopo le amministrative. Il fatto è che i Responsabili lo sono anche verso se stessi e il proprio destino, quindi l'incertezza è totale. Ma Romano non è già all'Agricoltura e la Siliquini alle Poste? Sì, ma attenzione: il neo ministro è alla scrivania di via XX Settembre perché per lui si sono battuti senza esclusione di colpi Alfano, Schifani e Dell'Utri, non il premier.

E il risultato è stato raggiunto mettendo a rischio il già fragilissimo equilibrio sul quale si reggeva la pax siciliana, al di là dei finti attacchi reciproci tra alleati. Cosa farà, ad esempio, Miccichè Gianfranco, quale controffensiva sta preparando e con chi si sta raccordando?

2. LE EVIDENTI DIFFICOLTÀ DI SILVIO B. NEL PDL.
La sua gestione padronale sta mostrando in questi giorni tutti i suoi limiti (liste per le amministrative, questione siciliana, organizzazione e leadership del gruppo alla Camera dove finalmente Lupi insidia Cicchitto e dove lo stesso Silvio B. si è reso conto che ogni uscita televisiva del capogruppo toglie invece di aggiungere e gli ha vietato per ben tre volte di seguito di andare da Santoro, il quale lo ha capito e per questo continua a invitarlo) e anche le visite ai convegni degli alleati minori non stanno dando i risultati di una volta perché si vede poco entusiasmo intorno al Capo, così come è accaduto la settimana scorsa da Rotondi, che ha dovuto alzarsi in piedi per sollecitare la platea ad essere più calorosa.

Saverio Romano

3. LE SCELTE POLITICHE DI GIULIO T.
Con il pallino in mano al premier non sarà il candidato premier nel 2013 (ammesso che ci si arrivi). Il candidato sarà o ancora lo stesso premier, oppure uno scelto da lui, come Alfano.

In tal caso, Giulio T. dovrebbe rassegnarsi a fare successivamente un'operazione di palazzo come quella di D'Alema contro Prodi nel 1998? Certamente no, ma allora che fa, accelera sulla sua agenda politica dopo aver accelerato su Generali? E con chi fa sponda interna, con Scajola?

Maria Grazia Siliquini

Al di là delle saldature interne ed esterne possibili, il punto è uno solo: non si sa ancora chi guida il carro dei vincitori, ma si sta affermando il convincimento che il primo che stacca la spina vi salirà. Giulio T. tirerà fuori il carro dalla rimessa, lo metterà a disposizione dei pionieri per fare un governo tecnico che con una manovra economica da diverse decine di miliardi di euro stacchi definitivamente l'Italia dal Portogallo e dalla Spagna mentre le spese stanno aumentando per via della guerra libica e degli immigrati per non parlare dei viaggi di La Russa allo stadio, che sono anch'essi un costo geopolitico?

4. LA CONFINDUSTRIA DI LOTTA.
Nel suo simil ventennio Silvio B. oltre a sentirsi presidente operaio e quant'altro nei suoi giorni più ispirati (vedi Parma 2001, "il vostro programma è il mio programma") si è sentito anche presidente di Confindustria. Nei giorni meno ispirati, e sono stati tanti, gli imprenditori e le loro richieste hanno rappresentato un fastidioso richiamo alla realtà.

Angelino Alfano

Lo sganciamento di Emma M. e l'immediata adesione tattica di Luca di Montezemolo, mentre centellina centimetro per centimetro la sua marcia di avvicinamento alla politica, sono un segnale fortissimo a Silvio B., ma lo sono anche a Giulio T.?

jpar29 renato schifani

Come fa Confindustria a chiudere i ponti anche con il ministero dell'Economia, sia nel caso di una accelerazione verso la rottura degli attuali equilibri, sia nel caso di un lento stillicidio verso la scadenza naturale della legislatura?

E Ldm, siamo sicuri che (anche con il suo ruolo nei giornali insieme a Diego DV, "giovane anziano" secondo copyright Geronzi C.) non sia, o soprattutto non possa essere, la faccia popolare e glamour del made in Italy che appoggia il governo tecnico, al di là delle attuali scaramucce tra la Fondazione Italia Futura e il Ministero dell'Economia?

5. LEALISTI E BARZELLETTE.
Mentre le iniziative dei ministri e delle fondazioni "lealiste" aggiungono poco (quando non tradiscono l'ansia del momento), si torna alla giustizia, prima preoccupazione di Silvio B. E mercoledì c'è un altro dei test fine di mondo. Certo è che all'interno dell'orto biologico del premier sta maturando il convincimento che la strategia delle barzellette, peraltro alcune non all'altezza della sua fama, non paga più. Ma è altrettanto certo che alcuni dei protagonisti chiave devono decidere in queste ore se stare alla finestra o premere l'acceleratore.

 


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