1 - BRUTI, NESSUN ERRORE SU TELEFONATE PREMIER. SONO STATE TRASCRITTE E DEPOSITATE A GARANZIA DIRITTO DIFESA...
(ANSA) - "Non c'é stato alcun errore nella trascrizione parziale e nel deposito di alcune conversazioni in cui Silvio Berlusconi risulta come interlocutore indiretto". Lo ha detto il procuratore della repubblica di Milano Edmondo Bruti Liberati riferendosi alle telefonate intercettate tra il premier e alcune ragazze che risalgono tra l'agosto e l'ottobre del 2010 e che sono state pubblicate su alcuni quotidiani. "Il deposito delle telefonate alla difesa di Berlusconi - ha aggiunto - è stato un atto rigorosamente dovuto, a garanzia del dititto di difesa".
"Nei brogliacci depositati alla difesa - si legge in un comunicato firmato dal procuratore della Repubblica, Bruti Liberati - sono riportate trascrizioni parziali di alcune conversazioni in cui risulta come interlocutore l'on. Berlusconi. Tali trascrizioni, che si riferiscono a conversazioni effettuate nel periodo agosto/ottobre 2010, e dunque in epoca antecedente all'iscrizione" del premier "nel registro degli indagati, sono state a suo tempo disposte per essere utilizzate nelle richieste di proroga indirizzate al gip".
boccassini-berlusconi-brutiDunque, la procura di Milano spiega che le telefonate sono state trascritte per essere utilizzate per chiedere al gip una proroga nel poter svolgere ancora intercettazioni. Ed una volta trascritte, per questo motivo, andavano depositate alla difesa del premier, come è stato fatto.
"Tale deposito - si legge infatti nel comunicato - disposto in data 11 e 29 marzo per la sola difesa dell'on. Berlusconi" è "per il pm un atto rigorosamente dovuto, a garanzia del diritto di difesa". Il comunicato spiega inoltre che non è compito della procura di Milano "esprimere valutazioni in ordine all'avvenuta pubblicazione sulla stampa di atti sui quali, a seguito del dovuto deposito alla difesa, è venuto meno il segreto dell'indagine". Il procuratore Bruti Liberati ha sottolineato inoltre che nella pubblicazione sui giornali delle intercettazioni che riguardano il premier e alcune ragazze non è ravvisabile alcun illecito.
edmondo_bruti_liberati2 - BRUTI, TELEFONATE PREMIER NON SONO TRA LE FONTI DI PROVA...
(ANSA) - "Le telefonate in cui compare come interlocutore indiretto l'on. Silvio Berlusconi non sono state indicate tra le fonti di prova". Lo ha spiegato in una conferenza stampa e in un comunicato il procuratore della Repubblica di Milano Edmondo Bruti Liberati in relazione alle trascrizioni parziali di alcune conversazioni tra il premier e alcune delle ragazze che avrebbero partecipato alle feste ad Arcore e che sono state depositate alla difesa del presidente del Consiglio imputato a Milano per il caso Ruby.
Bruti Liberati ha aggiunto che per tali telefonate, pubblicate in questi giorni su alcuni quotidiani, "non è stata richiesta alla Camera l'autorizzazione a carico" del presidente del consiglio. Il procuratore ha inoltre ricordato che il suo ufficio in base alla legge Boato, "potrà direttamente utilizzarle nel procedimento a carico di Nicole Minetti, Emilio Fede e Lele Mora".
Osvaldo Napoli3 - BRUTI, RISPETTATA RIGOROSAMENTE LA LEGGE BOATO IN MATERIA DI INTERCETTAZIONI TELEFONICHE...
(ANSA) - "Tutta l'attività di questa procura" nel procedimento a carico di Nicole Minetti, Emilio Fede e Lele Mora e in quello a carico di Silvio Berlusconi "é stata condotta nel più rigoroso rispetto dei limiti" della "Legge Boato", che disciplina la possibilità di intercettare le utenze telefoniche dei parlamentari. Lo spiega il procuratore della Repubblica di Milano, Edmondo Bruti Liberati in un comunicato in merito alla trascrizione di alcune intercettazioni tra Silvio Berlusconi e alcune ragazze. Il procuratore sottolinea che è stata rispettata rigorosamente tutta la "normativa del codice di procedura penale relativa alle intercettazioni telefoniche" e sono state adottate "tutte le cautele a tutela del segreto delle indagini".
Nel comunicato viene spiegato inoltre che nel corso delle indagini "in alcune conversazioni si è verificata l'intercettazione indiretta e casuale di parlamentari, tra i quali l'on. Berlusconi". Tuttavia, le telefonate che riguardano il presidente del Consiglio e alcune ragazze, sono state trascritte perché, ha spiegato Bruti Liberati, era necessario per richiedere al gip una proroga per effettuare ancora intercettazioni.
DE GREGORIO CONCITAEssendo state trascritte, dunque, andavano depositate alla difesa, a garanzia proprio del diritto di difesa. Non potranno però essere utilizzate, ha spiegato ancora il capo della procura, nel processo a carico del premier, ma potranno essere utilizzate nel procedimento nei confronti di Minetti, Mora e Fede. Alla difesa di Berlusconi, come prevede la normativa, è stato depositato "l'audio integrale di tutte le conversazioni".
4 - GHEDINI, LAPROCURA NON PERDA TEMPO IN COMUNICATI...
(ANSA) - "Le intercettazioni erano in possesso non solo della difesa, ma principalmente della stessa Procura della Repubblica di Milano. Anziché occupare il tempo con comunicati stampa, indaghi la Procura di Milano o, forse meglio sarebbe lo facesse altra procura, per verificare chi ha consegnato ai giornali quelle intercettazioni". Lo spiegano in una nota gli avvocati Niccolò Ghedini e Piero Longo, legali di Silvio Berlusconi in replica alcomunicato del procuratore di Milano Edmondo Bruti Liberati.
5 - O.NAPOLI, DA BRUTI LIBERATI PRECISAZIONE INQUIETANTE...
(ANSA) - "La precisazione del capo della Procura di Milano secondo cui le trascrizioni delle tre telefonate erano in possesso soltanto degli avvocati difensori del premier è a dir poco inquietante. Per la ragione che se così fosse, il dott. Liberati sta accusando gli avvocati del premier di pugnalarlo alle spalle, avendo essi passato il contenuto delle trascrizioni al Corriere della Sera".
Lo afferma il vice presidente dei deputati del PdL, Osvaldo Napoli. "Dovendosi escludere questa possibilità, ne resta un'altra soltanto: qualcuno possedeva una copia di quelle trascrizioni. Il dott. Bruti Liberati ha più di un motivo per aprire un'indagine formale su una fuga di notizie che ha provocato la violazione delle garanzie costituzionali ai danni di Silvio Berlusconi", conclude.
6 - FEDE ANNUNCIA QUERELA A GIOVANNI FLORIS E CONCITA DE GREGORIO...
(Adnkronos) - Emilio Fede ha dato mandato ai propri legali di sporgere querela per diffamazione, aggravata dall'uso di mezzi televisivi, nei confronti del conduttore Giovanni Floris e del direttore de 'L'unita' Concita De Gregorio, "per la ricostruzione durante la trasmissione Ballaro' della serata 'Un volto per il cinema' alla quale partecipo' la signorina Ruby". "La ricostruzione - si sottolinea in una nota - che non risponde alla verita', offende gravemente il direttore dal punto di vista umano e professionale".
7 - DE GREGORIO A FEDE, NESSUNA RICOSTRUZIONE, SOLO FILMATO...
(ANSA) - "Non c'é alcuna ricostruzione, è stato semplicemente trasmesso un filmato nel quale appariva Emilio Fede. Se il direttore del Tg4 vuole autoquerelarsi, lo faccia pure". Lo afferma il direttore de 'L'Unita" Concita De Gregorio, replicando all'annuncio di Fede di voler sporgere querela nei suoi confronti, oltre che di Giovanni Floris, per la puntata di ieri di Ballarò.