DAGOREPORT
Nell'apparente bonaccia del dopo voto parlamentare su Ruby, dove il margine di 12 voti a favore di Silvio B. può apparire buono o meno buono a seconda delle aspettative di ciascuno soggetto politico, nell'arcipelago Pdl si muove un iceberg che a seconda della direzione che il vento e il mare gli imprimeranno può causare falle pericolose al barcone della maggioranza.
Non a caso l'iceberg porta il nome di un grande navigatore, Cristoforo Colombo. La forma giuridica è la fondazione, l'organigramma è pari pari quello di un partito: presidente Claudio Scajola, presidente d'onore Antonio Martino, presidente del Comitato politico Mario Baccini, tesoriere Giustina Destro, Salvatore Cicu organizzatore nazionale, Sandro Biasotti organizzatore del Nord Italia, Gianfranco Conte del Centro, Guido Viceconte del Sud. Tanto per non lasciare equivoci sull'indipendenza del posizionamento c'è persino un responsabile dei rapporti con il Pdl, che è Osvaldo Napoli.
Perché, anche se la cosa affiora poco, tutti hanno gli occhi puntati sulle mosse di Scajola e dei suoi? Intanto perché si tratta di un mini partito strutturato che può contare all'incirca su 50 tra deputati e senatori e su di una non trascurabile rete sul territorio, ben più delle anime in pena di Gian-Elisabetto, e poi perché si sta avvicinando a grandi passi l' ora di decidere cosa fare da grandi.
Il termine che l'ex ministro tornato alla politica attiva dopo la fase dell'isolamento da casa avuta parzialmente in regalo "a sua insaputa" si è dato è uno solo: le prossime amministrative. Dopo scatterà l'offensiva, o Silvio B. lo riporta al timone del partito oppure l'iceberg si mette le vele e si sposta verso l'alleanza con Casini, Miccichè, Montezemolo e chi più ne ha più ne metta.
La differenza con Fini è una sola: fino alle prossime elezioni politiche sosterrà il governo, contrattando volta per volta. Poi si vedrà.
In ogni caso, l'obiettivo è quello di sedere al tavolo dove si decidono le candidature per la prossima legislatura: o quelle del Pdl tornandone alla guida, o quelle da costruire con i nuovi alleati.
Poiché Silvio B. non è in grado di scaricare Verdini e compagni, deve tirar fuori qualche coniglio dal cilindro, oppure l'iceberg degli scajoliani farà danni seri perché è composto dai dorotei del pdl, gente che non ha le smanie di protagonismo di Bocchino e dei suoi ma che sa come muoversi.