Carlo Tarallo per Dagospia
Tra giravolte e equilibrismo stavolta Fli riscivola a destra, ma che più a destra non si può: secondo quanto riferito dall'Agi, infatti, il senatore "finiano" Egidio Digilio ha messo la sua firma su un disegno di legge che prevede l'abrogazione dalla Costituzione della dodicesima disposizione transitoria e finale, ovvero del divieto di riorganizzare il Partito Fascista. Il disegno di legge costituzionale è stato presentato al senato lo scorso 29 marzo: è firmato appunto da Digilio e da tre colleghi senatori del Pdl, Fabrizio di Stefano, Francesco Bevilacqua e Achille Totano.Futuro e libertà, dunque: anche quella di rifondare il Pnf?
WALTER VELTRONI ITALO BOCCHINO Egidio Digilio"Sono passati 65 anni e che norma transitoria è?" si chiede Bevilacqua contattato telefonicamente. "Da transitoria sta diventando definitiva": da qui, secondo i senatori, l'esigenza di cancellare la norma.In particolare, il comma di cui si chiede l'abrogazione è il primo: "E' vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista". Sulla base di questo comma, nel 1952 fu approvata la legge Scelba che sancì il reato di apologia del fascismo.
ELISABETTA TULLIANI CON GIANFRANCO FINICosa ne pensano Fini e Bocchino dell'iniziativa del loro senatore? Il lungo viaggio verso il centro dello schieramento politico è compatibile con la proposta di Digilio? Oppure (è ciò che pensano i maligni), l'idea del senatore futurista di accodarsi agli odiatissimi berlusconiani in un percorso così politicamente controverso è una strategia studiata ad arte per farsi mettere alla porta da Fli, prima che sia troppo tardi, e di riapprovare placidamente tra le fila berlusconiane?