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PARA-PONZELLINI CHI? SULLA NOMINA DEL BANCHIERE ALLA BANCA DEL SUD VIENE MENO L’ASSE LEGA-TREMONTI (no di bossi) - SOLE 24 ORE, BENETTON CHIEDE UNA SVOLTA - Un deficit da 800 mila euro e una nuova legge elettorale: incognite sulla rielezione di Pacifici alla presidenza della Comunità ebraica di Roma - LA “STRUTTURA DELTA” DELLA CEI - in nomine di RATZINGa - TORINO INGRATA, SLOW FOOD EMIGRA? - LA NIPOTE DI NAPOLITANO PORTAVOCE DI VENDOLA - PER COMBATTERE LA RESPONSABILITÀ CIVILE IL CSM NON BADA A SPESE…

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Da "Panorama"

MASSIMO PONZELLINI

1 - PONZELLINI NON È DEI NOSTRI...
Stando alle insistenti voci sembrava fatta. Invece, per la Lega nord, Massimo Ponzellini, attuale presidente della Banca popolare di Milano, non sarebbe affatto benvenuto al Sud. Molti già davano il banchiere, benedetto da Umberto Bossi alla cena degli ossi di Calalzo di Cadore («Qualche amico la Lega lo ha alla Popolare di Milano, Ponzellini lo abbiamo nominato noi»), in partenza per la guida della Banca del Mezzogiorno.

Ma, secondo accreditate fonti leghiste, non è nei piani del Carroccio la nomina di Ponzellini alla presidenza della nuova creatura voluta fortemente dal ministro dell'Economia Giulio Tremonti. Anche se calibrata in versione nordista, la Banca per il Mezzogiorno ha sempre generato perplessità leghiste.

E sulla destinazione di Ponzellini per una volta viene meno l'asse Lega-Tremonti. C'è chi in via Bellerio, quartier generale leghista, sostiene che a volere il presidente della Bpm alla Banca del Mezzogiorno è proprio Tremonti, che ha grande stima di Ponzellini. Ma se la Lega non vuole? (Paola Sacchi)

Andreotti

2 - E «DON GIULIO» BENEDÌ I CRISTIANO RIFORMISTI...
Fondato nel 2007, il partito dei cristiano riformisti già conta su 350 amministratori locali e otto parlamentari. Ora, con la Rubettino, esce il volume Cristiano riformisti, curato dal presidente Antonio Mazzocchi e dedicato al contributo dei Cr dalla Costituente a oggi. Con le testimonianze di Paolo Pombeni, Francesco Malgeri, Luisa Santolini, Gerardo Bianco e Savino Pezzotta, il libro ha la prefazione di Giulio Andreotti.

berlusconi- fini

3 - FINI VS BERLUSCONI, IL DUELLO INFINITO...
Sono lontani i tempi dell'idillio Berlusconi- Fini. Per capire le conseguenze di questa profonda spaccatura Andrea Pannocchia ha interpellato i sostenitori dei due leader, trasformando il suo viaggio in un libro: "Alla base del Fini vs Berlusconi" (Eclettica edizioni). Il duello fra i protagonisti per l'autore è destinato a riservare nuovi (forse) avvincenti capitoli: «Si stanno formando due tribù contrapposte che difficilmente conviveranno».

Riccardo Pacifici - Copyright Pizzi

4 - COMUNITÀ EBRAICA AL VOTO CON I DEBITI...
Un deficit da 800 mila euro e una nuova legge elettorale: sono le due incognite che pesano sulla rielezione di Riccardo Pacifici alla presidenza della Comunità ebraica di Roma. Pacifici, che dal 2000 ha vinto tutte le consultazioni elettorali, il 10 aprile deve vedersela con le liste di Victor Majar e Raffaele Sassun. Dopo decenni di voto sui singoli candidati si passa a quello per lista (proporzionale con premio di maggioranza). La novità rende l'esito più incerto.

CARDINAL BAGNASCO

5 - LA "STRUTTURA DELTA" DELLA CEI...
Addio bollettini parrocchiali e annunci in chiesa: il presidente della Cei, Angelo Bagnasco, mette in campo una vera e propria struttura «Delta» per la comunicazione, con lo scopo di fare lobbying in Parlamento e nel Paese. Primo obiettivo l'approvazione della legge sul fine vita, con il divieto di sospendere «idratazione e alimentazione artificiali » per i malati terminali. Il 26 marzo, lontano da occhi indiscreti di telecamere e giornalisti, si sono riuniti a Roma i vertici di 23 associazioni e movimenti cattolici impegnati nella comunicazione per mettere a punto le strategie a sostegno della campagna contro l'eutanasia.

La regia è stata affidata a Mimmo Delle Foglie (organizzatore del Family day nel 2007). La struttura «Delta» si completa con il quotidiano Avvenire, diretto da Marco Tarquinio, che il 12 marzo ha lanciato un appello al Parlamento per l'apporvazione della legge, e Tv 2000, l'emittente della Cei, diretta da Dino Boffo e Stefano De Martis. (Ignazio Ingrao)

Papa Ratzinger

6 - IL RISIKO DI RATZINGER: NOMINE IN ARRIVO...
In attesa di scegliere il nuovo arcivescovo di Milano, Benedetto XVI deve risolvere anche una complessa partita interna con le nomine ad alcuni posti chiave della curia, con importanti risvolti finanziari: il prefetto e il delegato della Congregazione de propaganda fide, il presidente del governatorato, il presidente e il segretario della prefettura degli affari economici. In lizza, fra gli altri, il nunzio Giuseppe Bertello, il sostituto Fernando Filoni e l'attuale segretario del governatorato, Carlo Maria Viganò.

Carlo Petrini

7 - PERMESSI ABUSIVI DA PAGARE IN NATURA...
Che fine hanno fatto i 5 milioni che i sindacati (1,7 la Cgil, 1,2 la Cisl, 1,2 la Rdb, 1 la Uil) devono allo Stato per permessi goduti abusivamente? Il ministro Renato Brunetta nel 2009 chiese indietro il dovuto, ma ancora non si è visto nulla. Ora toccherà all'Aran recuperare la somma: Brunetta, infatti, ha autorizzato l'agenzia a proporre una restituzione dilazionata in ore lavorate. (S.C.)

ROSY BINDI

8 - TORINO INGRATA, SLOW FOOD EMIGRA?...
Il patron di Slow food, Carlin Petrini, minaccia di lasciare Torino se non arriveranno da regione e comune i 2 milioni di euro promessi per l'edizione 2012 di Terra Madre (il network dei produttori di cibo). «Sono già 700 mila euro in meno rispetto all'edizione 2010» fa notare il presidente Roberto Burdese.(D.P.)


9 - L'AQUILA: PER I BIMBI IL SISMA NON È FINITO...
Ogni giorno, ancora oggi, il 5,4 per cento dei bambini dell'Aquila, tra i 3 e i 5 anni, rivive il trauma del terremoto: ansia e disturbo dell'attenzione sono le sindromi ricorrenti, secondo una ricerca dell'ospedale Bambino Gesù su 1.886 bambini a due anni dal sisma. L'associazione Save the children il 4 aprile all'Aquila presenterà un decalogo su come difendere i bambini nelle emergenze. Grave la mancanza di asili nido: dei 12 esistenti prima del sisma, solo cinque hanno riaperto. Massiccio anche l'abbandono scolastico.

Giancarlo Mazzuca

10 - BENI CULTURALI: «A VOLTE RITORNANO»...
Via un «comunista», dentro un altro. Al ministero per i Beni culturali parte Sandro Bondi, ma ecco arrivare il suo alter ego. Non Giancarlo Galan, ma il suo spin doctor: Franco Miracco. Dieci anni in Regione Veneto e poi al ministero delle Politiche agricole, ora approda alla cultura. Un passato al Manifesto, critico d'arte, laurea in filosofia e poi all'ufficio stampa del Consorzio Venezia Nuova, Miracco, visti i trascorsi «sinistri», già viene indicato come la «reincarnazione » di Bondi. (D.P.)

11 - LA NIPOTE DI NAPOLITANO PORTAVOCE DI VENDOLA...
Susanna Napolitano, classe 1956, è nipote di Giorgio Napolitano, in quanto figlia di Massimo, lo scomparso fratello architetto del capo dello Stato. Giornalista, già redattrice del servizio stampa regionale, l'11 marzo è stata nominata da Nichi Vendola sua addetta stampa. Come da delibera regionale, contestuali sono la promozione a caporedattrice e un «superminimo forfettario », con un compenso di 91.701 euro lordi l'anno, suddiviso in 13 mensilità. (C.P.)

NIKI VENDOLA

12 - RESPONSABILITÀ CIVILE: IL CSM NON BADA A SPESE...
Tempo di tagli al Csm, su auto blu e indennità. Ma non si bada a spese se c'è da bloccare la legge sulla responsabilità civile delle toghe. La convocazione straordinaria della VI commissione per il 29 marzo arriva via sms ai consiglieri, disseminati in tutt'Italia per la «settimana bianca».

Tra aerei, auto e alberghi, il rientro costerà almeno 1.000 euro a testa. Ma per il presidente Vittorio Borraccetti non si poteva aspettare il 4 aprile. Magari la mossa gli servirà ad assicurarsi un nuovo posto, visto che il tar ha appena bocciato la sua nomina al Csm.

GIANCARLO GALAN E MOGLIE

13 - SOLE 24 ORE, BENETTON CHIEDE UNA SVOLTA...
Non basta avere cambiato il direttore del Sole 24 ore, occorre anche un cambio di marcia nella gestione che lascia a desiderare in molti sensi: Gilberto Benetton lo ha scritto chiaro e tondo in una lettera all'azionista di controllo del quotidiano, Emma Marcegaglia, presidente Confindustria. Tanto che, se non sarà rassicurato sull'imminente svolta, potrebbe votare contro il bilancio nella prossima assemblea, visto che, con la sua Edizione Holding, è il secondo azionista dell'editrice col 6,5 per cento e a oggi ha una minusvalenza di circa l'85 per cento del valore investito. (J.L.)

 


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