Quantcast
Channel: Articoli
Viewing all 340557 articles
Browse latest View live

OBAMA E SARKÒ MIGLIORI AMICI, VOGLIONO TRASFORMARE LA BCE NELLA FED, ALLE SPALLE DI MERKEL

$
0
0

Maurizio Molinari per "la Stampa"

sarkozy obama ANVEDI QUANTO SIAMO AMICI

Convergenza sul piano d'azione del G20, intese strategiche su Libia e Iran, scambi di battute sulle figlie ma soprattutto la comune convinzione di avere trovato in Mario Draghi l'interlocutore giusto per assegnare alla Bce un ruolo decisivo nella risposta alla crisi dell'Eurozona: il summit di Cannes si svolge nel segno dell'intesa privilegiata fra BarackObama e Nicolas Sarkozy.

SORRISI DA PARESI PER SARKOZY OBAMA E MERKEL jpeg

Intesa che oggi i due Presidenti suggellano con un summit ad hoc, seguito da un'inedita intervista televisiva comune. La sintonia sul piano d'azione che il G20 si appresta a varare è nelle dichiarazioni che si scambiano appena si incontrano. Obama auspica il «rafforzamento della ripresa globale per creare posti di lavoro e stabilizzare i mercati» plaudendo alla «straordinaria leadership» nel condurre il negoziato sul testo finale dimostrata da Sarkozy, che ricambia riconoscendo all'ospite «il ruolo indispensabile per unire il G20».

Obama Sarkozy

Sebbene sulla tassazione delle transazioni finanziarie Obama non ceda alla richiesta di Sarkozy, ciò che più conta per entrambi è un «piano d'azione per la crescita globale» che consente di compiere un passo avanti verso il «bilanciamento dell'economia» fra Paesi in deficit e con il surplus auspicato dalle conclusioni di Seul nel 2010.

E' in tale cornice che parlano anche di «convergenze strategiche» perché Obama sottolinea l'alleanza militare «da Yorktown alla Libia», tracciando una continuità fra il sostegno francese alla rivoluzione americana contro l'Impero britannico e quello francoamericano alla rivolta libica contro Gheddafi, e Sarkozy rilancia l'intesa sull'Iran preannunciando una «pressione senza precedenti» quando la prossima settimana l'Agenzia atomica dell'Onu (Aiea) renderà pubblico il nuovo rapporto sul programma nucleare della Repubblica Islamica.

OBAMA E SARKOZY

I sorrisi e le strette di mano nel bilaterale come gli sguardi a distanza attorno al tavolo del summit confermano che Obama e Sarkozy si considerano il migliore alleato l'uno dell'altro. E se l'umore di entrambi è positivo il merito è in primo luogo delle notizie che arrivano da Francoforte, dove il neogovernatore della Bce Mario Draghi annuncia l'abbassamento di un quarto di punto dei tassi di interesse auspicato da Parigi (e Washington) ma finora osteggiato da Berlino.

CARLA BRUNI MICHELLE OBAMA

A ciò si aggiungono le parole di Mike Froman, consigliere di Obama sull'economia internazionale, che sottolineando la necessità da parte dell'Europa di ricorrere ad «un impiego soverchiante della forza» per rispondere alla crisi del debito cita «i commenti giunti dalla Bce e da Draghi sull'intenzione di giocare un ruolo sui mercati» lasciando intendere di vedere con favore un maggior impegno di Francoforte, acquistando titoli dei Paesi a rischio. E ancora: Froman parla di «focus sul fondo europeo Efsf» e di un «piano sulle sue relazioni» con la Bce che evoca la proposta francese di trasformare l'Efsf in una banca capace di sostenere le nazioni in difficoltà ricorrendo ai fondi di Francoforte.

OBAMA SARKOZY BERLUSCONI

In ottobre la cancelliera tedesca Angela Merkel si è opposta a tale scenario ma adesso, con Draghi alla Bce, Parigi e Washington sperano di riuscire a contenere le resistenze di Berlino aprendo la strada ad un ruolo più incisivo di Francoforte, sul modello di quanto fatto dalla Federal Reserve negli Usa nel 2008-2009. «Obama a più riprese ha fatto presente agli alleati europei l'importanza cruciale della Bce» assicura Lael Brainard, viceministro del Tesoro.

OBAMA E SARKOZY SPIZZANO INSIEME

«E' importante che gli europei accettino di condividere le lezioni apprese dall'America nella risposta alla nostra crisi» aggiunge Froman rilanciando il parallelo fra Federal Reserve e Bce che Parigi condivide e Berlino no. Quando Obama vede la Merkel le suggerisce di ammorbidire le resistenze, moderando i toni solo per rispettare Eurolandia. Dietro le mosse di Washington c'è la preoccupazione per un contagio europeo che Ben Rhodes, consigliere della Casa Bianca, riassume così: «I maggiori rischi provengono da Paesi come Italia e Spagna» e le soluzioni non dipendono da «eventuali cambiamenti di governo» come la Grecia sta dimostrando.

OBAMA SARKOZY AMICONI

A suggellare la partnership privilegiata fra Obama e Sarkozy sarà oggi un summit bilaterale, subito dopo il G20, seguito da una intervista tv congiunta che solleva malumori fra i socialisti francesi, nel timore che possa aiutare la rielezione del capo dell'Eliseo. Ma i due leader ricorrono anche a dettagli di vita famigliare per confermare che oltre ad essere alleati sono amici. «Congratulazioni a Nicolas e Carla per l'arrivo di Giulia, spero che assomigli più alla madre che al padre» dice Obama, facendo sorridere l'anfitrione, che ribatte: «Obama ha avuto una forte influenza su di me, per anni ha spiegato che avere figlie era molto bello ed io ne ho seguito l'esempio».

ahmadinejad

 


IL SIRE DI HARDCORESBEFFEGGIATO DA SARKOZY. FUORI DA CASA, SE LO FILANO GIUSTO A PANAMA E NELLE DACIE RUSSE

$
0
0

A cura di Minimo Riserbo e Pippo il Patriota

BERLUSCONI G20

1- CAVALIER POMPETTA, STACCATI DALLA TAVOLETTA...
Lo si è visto bene anche a Cannes, dove i sedicenti "Grandi" tengono il loro inutile e sfarzoso simposio: il Sire di Hardcore, fuori da casa, se lo filano giusto a Panama e nelle dacie russe. Su Repubblica, Anais Ginori racconta "l'isolamento di Silvio tra i "Grandi". Perde il sorriso e nessuno gli vuole parlare. Sarkozy in pressing: "Quali sono i tempi delle tue misure? La credibilità è tutto".

Mentre l'Abbronzato, che esce la mattina per fare jogging, lo saluta con una pacca e gli mostra i muscoli "con un'allusione non casuale alla virilità" (p. 2). Altra allusione è quella raccontata dal Secolo XIX, e questa volta è di Nanò Sarkò: ai rappresentanti delle Ong che gli chiedono se anche il Miliardario Ridens sia d'accordo con la Robin Hood Tax, il maritino di Carlà risponde con il gesto di chi sta per sloggiare. E quindi chissenefrega (p. 3).

sarkozy obama ANVEDI QUANTO SIAMO AMICI

Intanto tra Roma e Milano il richiamo del Terzo Pollo e dei nuovi signori di denari guidati da Luchino di Lacca & Libertà funziona, par di capire. "Terremoto nel Pdl, scatta il fuggi fuggi. Berlusconi non ha più la maggioranza, Due vanno all'Udc (e pare che abbiano anche la fedina penale pulita!!!, ndr). Scajola: il Cavaliere lasci. Fini: non tiene" (Repubblica, p. 6). "La spallata di opposizione e ribelli, una sfiducia costruttiva contro il premier. E mercoledì il governo rischia anche sul rendiconto dello Stato" (p.7).

SCAJOLA

"Mozione di sfiducia costruttiva, la carta coperta di centristi e Pd. Il voto entro la prossima settimana, contatti con i frondisti azzurri", scrive Alberto Gentili sul Messaggero (p. 9). Come sempre informatissimo il pezzo di Adalberto Signore per il Giornale della Real Casa: "Maggioranza appesa a un filo. Berlusconi teme il martedì nero. Il premier stupito dalla diaspora Pdl, è in ansia per il voto sul rendiconto. Verdini lo rassicura mentre Casini corteggia la pattuglia dei malpancisti. Un gruppo di ministri e dirigenti Pdl chiederà al Cav che "passi" a Letta" (p. 3). In tal caso, prevista la nomina di Luigi Bisignani a ministro dell'Economia.

GIANFRANCO FINI

2- NON FA SOSTA LA SUPPOSTA (LA MILITARIZZAZIONE DELLO "SVILUPPO")...
"Sviluppo, contributi più cari ai cococo, arrivano Cig e mobilità per gli statali. Nel provvedimento carcere per chi attacca i cantieri della Torino-Lione", scrive Repubblica a pagina 16.

Non ci poteva essere sintesi migliore di che cosa significhi avere una destra pavida e incattivita al governo. Insieme ai video (che trovate su internet) con le cariche della polizia contro gli studenti di Roma, queste misure rendono bene l'idea di un regime claustrofobico e al capolinea. Nella capitale, ieri, "hanno schedato gli studenti che protestano" (Repubblica, p. 19). Anziché schedare il figlio di Alè-danno, tanto per fare un esempio.

Denis Verdini

3- CON IL BANANA PER SEMPRE...
Titolo di apertura a pagina 5: "Merkel e Sarkò all'Italia: "Bene il piano, ma avanti". La Casa Bianca: se cambia il governo non cambiano i problemi del Paese". Sotto: "L'offerta del Fondo, i dubbi di Roma sull'aiuto. Al G20 Berlusconi ringrazia Lagarde per il sostegno (????!!!!). Prima intesa sulla "sorveglianza rafforzata". Il Giornale? Libero? No, Il Pompiere della Sera diretta con mano stenta ma attenta da don Flebuccio de Bortoli.

4- L'ISOLA DEI QUIRINALISTI...
"D'ora in avanti la maggioranza e l'opposizione hanno la "la libertà" di fare le proprie scelte in Parlamento e su entrambi i fronti ricade "la responsabilità" delle conseguenze che quelle scelte avranno rispetto agli "interessi generali" dell'Italia e dell'Europa. E' in questo passaggio finale della dichiarazione con cui ieri ha chiuso il giro di colloqui informali, che Napolitano fa piazza pulita di tante speculazioni e letture interessate, e lancia l'ultimo avvertimento alle forze politiche" (Corriere, p. 12). Qualcuno dei suoi nove lettori ottuagenari liberi Marzio Breda dalle scuderie del Quirinale.

GIANNI LETTA

5- TOGHE, MINISTRI E COTOLETTE...
"Pranzo con Milanese, il Csm convoca Capaldo", titola il Corriere dei Vegetariani a pagina 18. Davvero non si può più fare un cazzo in questo cavolo di paese, governato dalle famose toghe rosse. Ah, ma anche Capaldo è un magistrato? Ah, pardòn. Ah ma a quel pranzo c'era anche Giulio Tremonti? Dio mio ma quanti reati in un colpo solo. E speriamo che nessuno abbia messo a verbale quanto è capace di bere in un pasto solo il nostro ottimo ministro d'Economia.

Intanto, nuove puntate de "Lavitola in diretta", l'avvincente storia del Bisignani trash. "Lavitola va arrestato, è aggressivo e pericoloso". Il gip: il faccendiere protetto da organizzazioni straniere". In tv dal Sudamerica lancia messaggi a Papi Silvio: "Finché resisto rimango latitante" (Messaggero, p. 17). Pare che voglia lo stesso trattamento di favore riservato al suo idolo Bisy Bisi.

NO TAV

6- GOVERNERAI CON GRAN PENA(TI)...
Ancora ingiusti siluri della stampa borghese contro quello che sarebbe un ottimo sottosegretario alla presidenza del Consiglio (cioè uno che risolve problemi). "Pagavo le coop indicate da Penati. Pasini: l'osso era grosso, tutti volevano mangiare. Il costruttore parla di "fatture a Sviluppo Italia" e cita D'Alema". Sul Corriere, Luigi Ferrarella e Giuseppe Guastella tirano fuori l'interrogatorio dell'imprenditore monzese che si è letteralmente sfracellato contro "il sistema Sesto" (p. 26).

de bortoli

Sul Giornale, Gianmarco Chiocci e Patricia Tagliaferri vengono lasciati liberi di dedicarsi alla corruzione dell'opposizione e spiattellano un bel pezzone. "Il risiko societario e il cugino di D'Alema. Energia, voli, sanità, agricoltura: dove punta l'inchiesta su "Italiani Europei" con gli amici di Baffino" (p. 15).

A verbale Piccini parla di Massimo Bologna, "cugino per parte di madre di D'Alema" e dei rapporti con Finmeccanica. Sempre Finmeccanica, la stanza di compensazione di soldi, clientele e raccomandazione tra i vari partiti. A spese dei contribuenti e degli azionisti.

Comunque, innocenti o colpevoli, capite perché anche al Pd va benissimo questa invereconda legge elettorale che garantisce l'immunità parlamentare a famigli e trafficoni di partito?

7- ULTIME DA SALO'...
"Nessun passo indietro. Il ricatto alla maggioranza. Pdl e Lega confermano a Napolitano: se cadiamo in Aula si va a votare a gennaio. Berlusconi convince l'Europa, Obama: il problema non è lui". Un'altra prima pagina del Giornale di Feltrusconi da incorniciare a futura memoria.

merkel sarkozy

8- DISECONOMY...
"Il petrolio scende, benzina record" (Corriere, p. 33). "Benzina record: al Sud sfiora 1,7 euro. Consumatori: aumento di 90 euro all'anno. Coldiretti: ora costa più del vino" (Repubblica, p. 26).

GIORGIO NAPOLITANO

9- FREE MARCHETT...
"Evasione fiscale Unicredit. "Non ci sarà alcuna azione di responsabilità contro l'ex manager Profumo". La banca smentisce un articolo di Mf e il Corriere si mette a zerbino. Il pezzo pubblicato a pagina 35, debitamente siglato per la miglior riconoscenza di piazza Cordusio, andrebbe ritagliato e utilizzato nelle scuole di giornalismo per far capire alle ragazze e ai ragazzi come funzionano le pagine economiche.

 

PER LA TERZA VOLTA IN UN ANNO ER PATONZA ALZA L’ACCISE SULLA BENZINA E LA VERDE VOLA

$
0
0

Luigi Grassia per "la Stampa"

pompe di benzina

C'è un altro record nel prezzo della benzina, che nei distributori Q8 tocca la punta massima di 1,648 euro al litro (e ci vogliono 1,551 euro al litro per il gasolio), secondo la rilevazione di Staffetta quotidiana. E in una parte d'Italia va anche peggio, perché il Quotidiano Energia rileva che al Sud il prezzo massimo della verde sfiora 1,7 euro al litro (precisamente 1,694) e quello del carburante diesel arriva a 1,575 euro. Il trend al rialzo si osserva anche negli impianti no-logo.

L'associazione di consumatori Codacons calcola che i recenti aumenti delle accise su carburanti costeranno agli automobilisti italiani su base annua in media 89 euro in più per i soli effetti diretti, cioè per la spesa dal benzinaio, senza considerare i rincari indiretti dovuti agli aumenti di prezzo che subiscono tutte le merci trasportate su gomma. Il Codacons annuncia perciò che ricorrerà al Tar del Lazio contro l'ultima decisione del governo di aumentare (ed è la terza volta in un anno) le accise sui carburanti.

La tassa secondo l'associazione comporta 60 euro di aggravio annuo per l'aumento delle accise entrato in vigore tra giugno e luglio, 13 euro per l'aumento deciso per aiutare le popolazioni alluvionate di Toscana e Liguria, e altri 16 euro all'anno per l'aumento dell'Iva al 21% (non calcolando gli arrotondamenti, altrimenti si sale a 21 euro). E considerando che in Italia ci sono 36 milioni e 728.000 veicoli circolanti, la stangata complessiva sui consumatori sarebbe di 3 miliardi e 268 milioni di euro.

Pozzi di petrolio

Il Codacons rincara la dose: «Con l'ultimo aumento delle accise, il governo Berlusconi è arrivato al record italiano di 10 provvedimenti presi contro gli automobilisti, considerati evidentemente come dei polli da spennare».

Il sindacato dei benzinai Faib-Confesercenti protesta a sua volta: «Nel ribadire la massima solidarietà per le popolazioni delle aree colpite, non possiamo non denunciare l'incapacità del governo di far fronte alle difficoltà del Paese senza ricorrere a nuovi prelievi, sintomo di un'assenza sconcertante di programmazione e di prudenza che si richiede a qualsiasi buon padre di famiglia».

Sono sul piede di guerra i sindacati Figisc e Anisa Confcommercio, che fanno sapere che, se non sarà rinnovato il bonus fiscale a loro vantaggio, i distributori di carburante resteranno chiusi dalla sera dell'8 novembre alla mattina dell'11.

BERLUSCONI-TREMONTI

Il ministero dello Sviluppo economico ha convocato le parti per oggi. I gestori dicono che il bonus fiscale, «come più volte sostenuto e come evidenziato nella nota di preavviso dell'agitazione che Figisc ed Anisa hanno inviato nei giorni scorsi al presidente del Consiglio e ai ministri competenti, trova motivazione nella funzione del servizio che i gestori svolgono in qualità di esattori di ingenti, e progressivamente crescenti, valori di imposte sui consumi dei carburanti per conto dell'Erario, con l'assunzione di tutti i rischi ed oneri di carattere economico derivanti, e anche dei pericoli rispetto alla propria sicurezza connessi alla movimentazione di ingenti quantità monetarie (come peraltro recenti fatti di cronaca hanno evidenziato all'intera opinione pubblica)».

Il mancato rinnovo di questo provvedimento «costringerebbe alla chiusura migliaia di piccole gestioni, mettendo sul lastrico le imprese, le loro famiglie e i loro dipendenti». L'associazione di agricoltori Coldiretti denuncia che «la spesa per i trasporti, i combustibili e l'energia elettrica delle famiglie ha sorpassato quella per gli alimentari e le bevande, raggiungendo il 40% delle spese degli italiani».

 

NEWS CORP PERDE PEZZI. SCOPERTE ALTRE 2000 INTERCETTAZIONI -GROUPON, RACCOLTI 700 MLN $ - JOBS PREVEGGENTE

$
0
0

Dagoreport

1 - TELEGRAPH
NEWS CORP PERDE PEZZI: SE NE VA IL RESPONSABILE RISORSE UMANE - LA POLIZIA DI LONDRA SCOPRE ALTRI 2000 ASCOLTI ILLEGALI
http://tgr.ph/tjcAwC - http://tgr.ph/sf6cOR 

James Murdoch

La News Corp perde il capo delle risorse umane Beryl Cook. La donna, per 22 anni dentro l'azienda e vicina a James Murdoch, ha annunciato le dimissioni per lasciare New York e tornare in Australia, dalla sua famiglia. Il figlio di Rupert perde un alleato all'interno della sede centrale del conglomerato mediatico. Il suo posto verrà preso da Jeff Mook, già alto dirigente della compagnia. Lo Squalo, presidente e chief executive di News Corp, ha detto di capire la scelta della Cook, che per tre anni, fino al 2007, ha lavorato al fianco di James in Inghilterra, alla BSkyB (British Sky Broadcasting).

Glenn Mulcaire

L'annuncio arriva a ridosso di nuove rivelazioni sullo scandalo "New of the World": la Polizia Metropolitana inglese ha scoperto che le intercettazioni illegali sono almeno 2000 in più di quanto si era pensato finora. La prove, ancora una volta, sono negli appunti del detective privato Glenn Mulcaire che era stato assoldato dal tabloid britannico. In totale si parla di 5mila 795 ascolti. Il prossimo 10 novembre James Murdoch dovrà affrontare il l'audizione di fronte alla commissione parlamentare Media e Cultura che gli chiederà ancora una volta conto della vicenda.

Groupon

2 - FINANCIAL TIMES
GROUPON DEBUTTA A WALL STREET: RACCOLTI 700 MLN $
http://www.ft.com/intl/companies

Questa notte, l'attesissima Ipo di Groupon ha raccolto 700 milioni di dollari. Un risultato positivo che supera del 30% quanto previsto dalla compagnia. L'azienda di offerte online ha venduto 35 milioni di azioni (5 in più di quanto preannunciato) a 20 dollari l'una (il range atteso dagli analisti era fissato tra 16 e 18 dollari). La valutazione della società di Chicago, nata appena tre anni fa, è stata fissata a circa 12,7 miliardi di dollari, sopra al range di 10-11 miliardi, ma al di sotto della valutazione a cui puntava all'inizio dell'anno, pari a circa 20 miliardi di dollari.

STEVE JOBS

3 - MASHABLE.COM
VIDEO: QUANDO STEVE JOBS, NEL 1990, PREDISSE IL FUTURO
http://on.mash.to/tSb6ft

Il sito specializzato "Mashable.com" recupera una rara intervista rilasciata da Steve Jobs nel 1990. Il fondatore della Apple morto il 6 ottobre scorso parla molto lentamente per circa 50 minuti, prevedendo la rivoluzione del networking: "Definirà e creerà il mercato casalingo dei computer". Su una sola cosa si sbaglia: quando afferma di credere che i pc rimarranno tali, senza trasformarsi in strumenti multifunzionali in grado di integrare radio, stereo etc.

Bank Of Scotland

4 - BLOOMBERG
RBS, PROFITTI GIÙ DEL 63%
http://bloom.bg/spooYw

La Royal Bank of Scotland registra un netto calo dei profitti nel terzo trimestre. La più grande banca britannica controllata dal governo ha diffuso oggi un comunicato segnalando un crollo dei guadagni del 63% (a 428 milioni di dollari) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Pesa la cirsi del debito sovrano europea. "Ci aspettiamo che le difficoltà continuino anche nel quarto trimestre", ha detto il Ceo Stephen Hester.

5 - THE WALL STREET JOURNAL
GOOGLE SI LANCIA NEL BUSINESS DELLE PAY-TV?
http://on.wsj.com/s7GsDQ - http://on.mash.to/uhsYye

google

Google si lancia nel business delle pay-tv? Pare che il colosso di Mountain View ci stia pensando seriamente. La compagnia ha annunciato la creazione di un servizio internet basato su fibra ottica ad alta velocità a Kansas City. E secondo il "Wall Street Journal sarebbe alla ricerca di modi per espanderlo a servizi video e telefonici. Niente di definitivo, ma la notizia è sufficiente a mettere in allarme le tv via cavo e le società di telefonia. Il mercato delle tv a pagamento vale 150 miliardi di dollari l'anno. L'ingresso di Google potrebbe letteralmente terremotarlo.

 

IL REGISTA DELLA FUGA DEI DEPUTATI DAL PDL È CIRINO POMICINO! - PERFINO IL BANANA L’HA CAPITO E CI SCHERZA SU

$
0
0

Fabio Martini per "la Stampa"

PAOLO CIRINO POMICINO

Nel semideserto Transatlantico del giovedì pomeriggio Laura Ravetto, quarantenne sottosegretaria di Cuneo, incrocia il vecchio Paolo Cirino Pomicino e gli dice scherzosa: «Stai chiamando tutti, tranne me...». E Pomicino, sornione: «Ma tu non sei mica una burattina...». La bionda Ravetto ha occhio: nello smottamento che nelle ultime 48 ore sta facendo franare, stavolta per davvero, la maggioranza, un ruolo da protagonista lo sta giocando proprio l'inesauribile Cirino Pomicino, che ora di anni ne ha 71, sembrava un pensionato e invece si sta riproducendo in quella che era la sua specialità nella Prima Repubblica: fare e disfare governi, compito che 25 anni fa esercitava dalla sua villa sull'Appia Antica.

PIER FERDINANDO CASINI

Già, perché a forza di parlare di campagna acquisti di Berlusconi e del suo sodale Denis Verdini, sta passando come naturale la «controcampagna» delle opposizioni, guidata dai centristi. Raccontano che se ne sia accorto anche Silvio Berlusconi: prima di partire per Cannes, si è rivolto ai suoi con una battuta che non gli avevano mai sentito fare: «Lo sapete chi potrebbe far cadere il governo? Pomicino e Casini!».

VERDINI gmt

Nel variopinto battutaio di questi tempi sembra una boutade come altre, ma di transumanze il Cavaliere se ne intende. Effettivamente da un mese sono in corso incontri riservati e continui, promossi da Lorenzo Cesa, che dell'Udc è il segretario, e da Paolo Cirino Pomicino («da semplice iscritto do il mio contributo...») incontri propedeutici al successivo passaggio: l'accesso al «sacro soglio», l'incontro con Pier Ferdinando Casini. Certo, come confidavano ieri all'Udc, «ora molti parlamentari vengono per conto loro e il nostro problema è dar loro una prospettiva, un progetto che possa consentire di concludere la legislatura».

LORENZO CESA

Il lavorìo era in corso da diverse settimane e ieri ha preso corpo con l'annuncio formale dell'addio al Pdl di due deputati, anche se in «lista di attesa» ci sono molti parlamentari per il momento «coperti». Ieri hanno annunciato il proprio passaggio dal gruppo Pdl a quello dell'Udc Ida D'Ippolito, 62 anni, calabrese, ex Forza Italia, e Alessio Bonciani, 38 anni, fiorentino. Ma non è finita: con un comunicato collettivo tre deputati di maggioranza - Elio Belcastro, 57 anni, calabrese; Americo Porfidia, 53 anni, casertano, ex Idv e Arturo Iannaccone, 55 anni, avellinese hanno fatto sapere di esser passati dal gruppo parlamentare «Popolo e territorio» (quello dei «Responsabili») al gruppo Misto. Chiosa Belcastro: «Al momento la nostra posizione è vincolata al progetto del centrodestra».

Carlo Vizzini

Al momento. E la prossima settimana annuncerà l'addio al Pdl e l'adesione all'area Udc anche il senatore Carlo Vizzini, presidente della Commissione Affari costituzionali di Palazzo Madama. Ma la lista dei potenziali transfughi, sotto traccia, è lunga. Raccontano che nei giorni scorsi il segretario dell'Udc Cesa sia andato a casa di Adolfo Urso, il capofila dei finiani che hanno lasciato per ultimi il Fli, che sono restati «inquieti» e che potrebbero rientrare nel Terzo polo via Udc.

E il Pd? Eccetto Beppe Fioroni, che a titolo personale sonda parlamentari di maggioranza per capire se esistano basi per un governo di emergenza, tra i democratici non c'è alcuna pressione che somigli ad una «campagna» anche perché il «governissimo» è una prospettiva che per ora il Pd rivendica senza crederci. L'unico soprassalto lo ha avuto Dario Franceschini, presidente dei deputati, che ha cercato di capire cosa faranno i sei deputati radicali. Ma la risposta di Maurizio Turco («Parlatene con Pannella») ha avuto l'effetto di congelare l'indagine.

senato16 giuseppe fioroni

Perché toccherebbe a Pier Luigi Bersani parlare con Pannella, che da par suo ha qualche motivo per essere sbalordito per la delegazione che il Pd ha mandato al recente congresso dei Radicali: la guidava il vicepresidente dei deputati Michele Ventura. Come capitalizzare lo squagliamento della maggioranza? Una nuova mozione di sfiducia dopo quella fallita del 14 dicembre? I primi contatti tra Bersani, Casini e Fini non hanno dato una risposta.

 

PER IL CONGRESSO USA, PECHINO (CHE SMENTISCE) FORNISCE ARMI ALL’IRAN IGNORANDO LE SANZIONI ONU

$
0
0

Paolo Mastrolilli per "la Stampa"

cina

La Cina continua a vendere armi all'Iran. Di sicuro armi convenzionali, che molto probabilmente violano le sanzioni Onu, ma forse anche tecnologia utilizzabile nel settore nucleare. La denuncia è contenuta in un rapporto della «Us-China Economic and Security Review Commission», una commissione del Congresso, che verrà pubblicato il 16 novembre. Si tratta di una rivelazione che aumenta la pressione sul presidente Obama, proprio mentre da Israele e dalla Gran Bretagna arrivano voci di un possibile intervento militare a breve contro Teheran.

Hu Jintao

Il rapporto sostiene che Pechino ha venduto alla Repubblica islamica armi per 312 milioni di dollari, e questa cifra riguarda solo gli scambi ufficiali. Così ha scavalcato come primo fornitore la Russia, che ha rallentato i commerci dopo le sanzioni approvate all'Onu. La Cina ha sicuramente passato all'Iran missili per colpire le navi, tra cui i pericolosi C-802, che aveva promesso agli Stati Uniti di non cedere.

IRAN REATTORE NUCLEARE

Queste armi forse non violano l'«Iran, North Korea and Syria Nonproliferation Act» del 2006, perché non superano la gittata di 300 chilometri e non possono portare testate con 500 chili di esplosivo, però infrangono altre misure come il «Comprehensive Iran Sanctions, Accountability and Divestment Act» del 2010, che vietava l'esportazione nella Repubblica islamica di «armi convenzionali avanzate».

Il rapporto, però, aggiunge anche un sospetto molto più grave: «Ci sono voci secondo cui la Cina, o entità cinesi, hanno continuato silenziosamente a fornire sostegno all'Iran nella ricerca di armi di distruzione di massa e missili balistici». Una chiara violazione delle sanzioni Onu.

Mahmoud Ahmadinejad E IL PROGRAMMA NUCLEARE IRANIANO

L'ambasciata di Pechino a Washington ha smentito tutto, dicendo che rispetta alla lettera tutti i trattati di non proliferazione, e sollecitando il Congresso ad abbandonare questa mentalità da guerra fredda. Il rapporto, però, arriva in un momento delicato. Due giorni fa Israele ha provato con successo un missile balistico che potrebbe colpire l'Iran, mentre alcuni media scrivono che il premier Netanyahu e il ministro della Difesa Barak stanno cercando di convincere i parlamentari della necessità di attaccare.

netanyahu

E che l'ipotesi sia concreta è dimostrato anche dall'apertura di un'inchiesta per appurare il responsabile della fuga di notizie che ha portato i media ieri a rivelare le intenzioni del governo Netanyahu. E ieri in Israele c'è stata un'esercitazione ipotizzando attacchi missilistici iraniani su Tel Aviv.

Tutto questo aumenta la pressione su Obama. Parlando a margine del G20, il capo della Casa Bianca ha detto che il programma nucleare iraniano continua a rappresentare una minaccia e perciò la comunità internazionale deve mantenere alta l'attenzione. Molti analisti, però, sono convinti che Obama non ha alcun interesse a lanciarsi in un'altra guerra durante la campagna presidenziale, e infatti Washington ha usato il recente complotto contro l'ambasciatore saudita solo per chiedere più sanzioni. Il ministro degli Esteri iraniano Salehi ha comunque risposto alle voci, promettendo al giornale turco Hurriyet una «risposta brutale», se l'Iran verrà attaccato.

 

INTERVENTO OK PER CASSANO, FORSE A CASA GIÀ DOMENICA, MA PER LA SOLA “MESSA IN SICUREZZA” SERVONO SEI MESI

$
0
0

1 - CARMINATI, E' ANDATO TUTTO BENE NESSUN PROBLEMA...
(ANSA)
- "La procedura è andata molto bene, é stata molto rapida. Non c'é stato alcun problema, tutto è andato per il meglio". A dirlo all'ANSA è Mario Carminati, cardiologo interventista del Policlinico San Donato che ha appena operato Antonio Cassano.

PAZZINI VISITA CASSANO IN OSPEDALE FOTO CORRIERE jpegTASSOTTI VISITA CASSANO IN OSPEDALE FOTO ANSA jpeg

Riguardo all'operazione a cui è stato sottoposto Cassano "é più corretto parlare di procedura - spiega Carminati, considerato il più grande esperto europeo di difetti cardiaci congeniti - perché intervento è una parola che fa pensare alla chirurgia. Questa non è una procedura chirurgica, ma di emodinamica interventistica di chiusura del forame ovale".

Nel dettaglio "é stata punta la vena femorale, da lì è stato introdotto un catetere fino all'interno del cuore, per posizionare un 'dispositivo occlusore', ovvero un ombrellino che chiude la comunicazione anomala che esisteva tra i due atri". Questa procedura è stata fatta con il costante controllo per via radiologica e con l'ecocardiografia transesofagea. Lo specialista del San Donato ha effettuato la procedura 'in trasferta' al Policlinico di Milano, dove il calciatore è ricoverato da domenica.

Il difetto cardiaco di Cassano "è una anomalia che è presente in una percentuale alta nella popolazione - prosegue Carminati - ma questo non significa che va chiuso in tutte le persone. L'indicazione per effettuare questa procedura c'é soprattutto in persone giovani senza alcun apparente fattore di rischio in cui avviene una ischemia cerebrale di natura non precisata. Si fanno allora una serie di accertamenti, e molto spesso non si trova nulla se non la pervietà del forame ovale".

IBRA VISITA CASSANO IN OSPEDALE FOTO ANSA jpegILARY BLASI VISITA CASSANO IN OSPEDALE FOTO ANSA jpeg

Da qui, si fa strada "l'ipotesi che questa ischemia sia stata causata da embolia paradossa, cioé che un coagulo di sangue sia passato dall'atrio destro all'atrio sinistro attraverso il forame, che sia poi entrato nella circolazione, e che si teme sia finito un'arteria cerebrale. Come terapia di prevenzione, si posiziona allora questo ombrellino che impedirà il passaggio anomalo di sangue dall'atrio destro a quello sinistro".

Il decorso post-procedura per chi subisce l'applicazione dell'ombrellino è molto semplice, conclude l'esperto: "Significa riprendere praticamente la propria vita normale, assumendo una terapia anti-aggregante piastrinica per sei mesi: sostanzialmente, un'aspirina".

2 - NEUROLOGO, LESIONE TALAMO NON LASCERA' RESIDUI...
(ANSA)
- Nereo Bresolin, il responsabile del reparto di neurologia del Policlinico di Milano che ha preso in cura Antonio Cassano ha confermato che l'ictus ischemico ha provocato una lesione del talamo. "La fortuna nella sfortuna è che si tratta di una sede tranquilla, per esperienza questa situazione avrà una evoluzione positiva, e la lesione sparirà un po' alla volta", ha spiegato Bresolin, 59 anni, sottolineando che "i giovani hanno una plasticità neuronale ottima per cui non ci si aspetta assolutamente un residuo permanente".

FLAVIO ROMA VISITA CASSANO IN OSPEDALE FOTO ANSA jpegGALLIANI VISITA CASSANO IN OSPEDALE jpeg

I controlli di lunedì mattina hanno rilevato un forame ovale pervio (pfo), la malformazione cardiaca sanata con l'intervento di oggi. "Non esiste certezza del legame tra il pfo e la lesione, però in base all'esperienza di centinaia di casi e alle linee guida, la tendenza è chiuderlo per evitare che l'evento si riproponga", ha chiarito Bresolin. "Antonio - ha aggiunto - sta bene, domani mattina faremo degli accertamenti per verificare il corretto posizionamento del cosiddetto 'ombrellino', che ha chiuso il pfo. Di solito servono almeno 24 ore di osservazione, poi dipende dall'evoluzione della situazione, ma spero di farlo tornare a casa domenica".

BARBARA BERLUSCONI VISITA CASSANO IN OSPEDALE FOTO CORRIERE

Assieme a Mario Carminati, il cardiologo interventista che ha eseguito la chiusa del Pfo, Bresolin ha "concordato questo iter: l'ecocardiogramma una volta al mese per sei mesi, per controllare l'ombrellino, poi un doppler intracranico per verificare la chiusura del Pfo e che non ci sia più passaggio di bolle d'aria. Le linee guida per questi casi - ha concluso Bresolin - per la messa in sicurezza indicano un periodo di sei mesi, durante il quale il paziente può iniziare una attività sportiva, ma non agonistica".

GLI OMBRELLINI PER LE CHIUSURE DEI FORI CARDIACI COME QUELLO DI CASSANO

 

SARKOZY RIUSCIRÀ A PIAZZARE UN ALTRO SCHIAFFO (TELECOM ITALIA) SULLA FACCIA GONFIA DEL BANANA?

$
0
0

1 - SARKOZY RIUSCIRÀ A PIAZZARE UN ALTRO SCHIAFFO SULLA FACCIA GONFIA DEL PREMIER ITALIANO?
Gli uscieri di TelecomItalia sono rimasti per tutto il giorno con gli occhi sull'Ipad e con le orecchie nei telefonini per seguire il vertice di Cannes.

SARKOZY E BERLUSCONI

L'unico momento di distrazione c'è stato intorno alle 13 quando sul quel sito disgraziato di Dagospia è uscita la notizia di un video misterioso in cui un alto dirigente viene ripreso piuttosto brillo mentre balla con una cravatta in testa.

In poche ore gli uscieri hanno individuato il nome del top-manager, ma di fronte alla gravità del momento hanno preferito dirottare l'attenzione sulle notizie che arrivavano dal palazzo dei Congressi di Cannes per cogliere gli sguardi al vetriolo tra Sarkozy e il Presidente Patonza.

SARKOZY BERLUSCONI OBAMA

Tanta curiosità non è casuale perché da un po' di tempo gira la voce che i francesi vogliano aggiungere al loro bottino italiano anche le telecomunicazioni, un settore dove gli inglesi di Vodafone, i russi di Wind, i cinesi di H3G e gli svizzeri di Fastweb hanno già piantato le loro bandierine.

Se questo dovesse avvenire i cugini d'Oltralpe avrebbero fatto bingo mettendosi in tasca Alitalia, BNL, Parmalat, Bulgari, gioielli ai quali bisogna aggiungere le partecipazioni in Generali, Mediobanca, Ntv e l'ormai imminente arrivo del colosso EDF nell'energia.

Agli uscieri non sono suonate bene le parole pronunciate dal pallido Alberto Nagel di Mediobanca che nei giorni scorsi ha lasciato intravedere novità per Telecom "anche per vie straordinarie", una frase criptica che trova conferma oggi nell'intervista del numero 2 di IntesaSanPaolo, Gaetano Miccichè, il quale dichiara di condividere le parole di Nagel e di non escludere per l'azienda di Franchino Bernabè "ipotesi di joint venture".

ALBERTO NAGEL

Qualcosa bolle in pentola e sicuramente i soci di Telco, la holding che controlla Telecom (tra questi Intesa e Mediobanca ciascuno con l'11,6%), ne sanno qualcosa di più. E pare saperne qualcosa di più anche il settimanale "Il Mondo" che dopo aver dedicato la copertina all'avanzata dei francesi, spara una notizia destinata ad aumentare i sospetti degli uscieri. In un articolo dal titolo "La Francia ora sogna Telecom" si legge di un progetto segreto che porterebbe la società francese dei media Vivendi Sa a rilevare la quota in mano agli spagnoli di Telefonica, il maggior azionista con il 46,18% di Telco.

GAETANO MICCICHE

Secondo il settimanale economico, che l'amministratore di Rcs Antonello Perricone ha messo nella lista dei periodici da dimagrire o vendere, il capo di Telefonica Cesar Alierta avrebbe aperto già da un anno un fitto dialogo con Jean-Bernard Levy, il parigino che dal 2002 guida Vivendi.

Questo manager ha 56 anni e ha iniziato la sua carriera in France Telecom, poi è passato al Gruppo Matra-Hachette e ha rimesso in piedi il colosso Vivendi che nel 2010 ha fatturato 28,8 miliardi con 2,7 miliardi di utile. Scrive "Il Mondo" che alla fine dell'estate Levy (da non confondere con il filosofo fighetto che piace a Carla Bruni e si chiama Bernard-Henry Levy) avrebbe fatto un'offerta vantaggiosa allo spagnolo Alierta.

BERNABE

Non è un mistero che Telefonica da tempo stia vagliando l'ipotesi di tagliare la corda da Telecom anche se è incastrata dal patto di sindacato che scade nell'aprile 2013. La concorrenza in America Latina dove Telecom con Luca Luciani colleziona risultati eccellenti, e le enormi minusvalenze del titolo Telecom in Borsa, alimentano la voglia di sganciamento degli spagnoli.

Adesso gli uscieri si chiedono se si potranno sciogliere i vincoli che legano Telefonica all'azienda di Franchino e se Sarkozy riuscirà a piazzare un altro schiaffo sulla faccia gonfia del premier italiano.

2 - PER DIEGO LAQUALUNQUE È ARRIVATO IL MOMENTO DI DOTARSI DI UN TUTOR
Chi ieri sera ha visto la prima puntata del nuovo programma di Santoro forse non si è divertito, ma di sicuro ha provato una stretta al cuore.

Cesar Alierta

Nell'anfiteatro di Cinecittà dove mancavano il ritmo e il calore, faceva davvero pena l'immagine dello scarparo marchigiano Dieguito Della Valle con quel colletto rosa straripante che non riusciva a renderlo "carino". A rendere più triste l'esibizione sono state però le sue parole distillate come una litania già sentita in altre occasioni.

Forse ha ragione il critico Aldo Grasso quando scrive che il compagno di merenda di Luchino di Montezemolo "è in overdose di visibilità" e non può andare a farsi prendere in giro da Crozza e subito dopo da Santoro. Francamente non si capisce la ragione per cui Dieguito saltelli da una trasmissione all'altra reiterando il suo ruolo di imprenditore "vero e credibile" che si trova a cavallo tra l'economia reale e quella della finanza "lontana dalla realtà".

Della Valle servizio pubblico

Qualcuno dovrebbe trovare il coraggio per dirgli in faccia che di questo passo la sua immagine si logora come le scarpe nel tempo. Il "cambiamento" non ha bisogno di un pensiero debole, ma di proposte concrete che lo scarparo non riesce a mettere in vetrina.

Non a caso il ricco imprenditore di Casette d'Ete svicola quando la bella Luisella Costamagna gli chiede di tirar fuori dalle tasche il foglietto del "come", cioè delle cose da fare per salvare la Patria. Purtroppo Dieguito non sa andare oltre un apprezzamento per Tremonti e Maroni e rimane inchiodato a una cultura di buonsenso contadino che gli è stata iniettata dal suo mentore Clemente Mastella.

Santoro servizio pubblico

Per lui è arrivato il momento di dotarsi di un tutor, cioè di una testa che lo sostenga e gli dia sicurezza quando deve misurarsi sulla frontiera delle proposte e della modernità. La possibilità è a portata di mano e ha il nome di Paolino Mieli che in un eccesso di ironia Santoro ha definito "il grande regista e il complottatore capo del dopo-Berlusconi".

C'era anche lui nello studio di Cinecittà e il suo sorriso tirato lasciava percepire una buona dose di imbarazzo per il fraseggio vuoto dell'amico Dieguito.

3 - L'INTENZIONE DI NTV DI SCATENARE UNA GUERRA SULLE TARIFFE
Mentre Della Valle affogava nei luoghi comuni del suo pensiero debole, Luchino di Montezemolo si dedicava all'offensiva di Ntv contro le Ferrovie di Moretti.

CLEMENTE MASTELLA

Il risultato è sui giornali di oggi che annunciano per la fine di gennaio la partenza dei primi treni "Italo". Giovedì prossimo dovrebbe finalmente arrivare l'omologazione dei convogli che faranno concorrenza alla Frecciarossa. È un'operazione semplice perché i treni saranno testati con gli scompartimenti praticamente vuoti e non dovrebbero esserci difficoltà a ottenere il certificato tanto atteso.

Poi il 13 dicembre uno dei convogli costruiti dai francesi di Alstom sarà presentato con squilli di tromba a Nola (e non a Savigliano come ha scritto erroneamente Dagospia) dove il socio di Luchino, il napoletano Mario Punzo, che negli ultimi mesi ha sofferto per i ritardi, accompagnerà i giornalisti e le autorità a visitare l'officina di Nola per la manutenzione.

La novità più importante che emerge oggi riguarda comunque l'intenzione di Ntv di scatenare una guerra sulle tariffe in modo da rendere più competitiva la concorrenza con le Ferrovie di Moretti.

mieli paolino02 rep

Quest'ultimo martedì riunirà il Comitato di Direzione della sua azienda per preparare le contromisure alla sfida di Luchino e dei suoi compagni di merenda. Nel palazzo-obitorio la guerra delle tariffe annunciata ieri da Ntv è apparsa prematura, quasi un'indulgenza populistica e demagogica per vellicare i futuri passeggeri di "Italo". Per farla breve c'è chi dice che Ntv abbia scoperto le carte troppo presto mentre avrebbe dovuto insistere sulle novità dei servizi a bordo, e sparare le nuove tariffe a Natale come un pacco dono per gli italiani.

luca cordero montezemolo NTV

Altri arrivano a dire che alla fine della contesa sia le Ferrovie che Ntv perderanno quattrini perché si illudono che il mercato si apra oltre i limiti già esistenti, ma questo è un problema che dovrebbe preoccupare soprattutto Luchino e i soci francesi di SCNF che da tempo lo tengono sotto osservazione. Per Moretti il problema non esiste perché, a costo di sacrificare i treni per i pendolari (sui quali ieri ha congelato una commessa di 170 nuovi convogli), il manager di Rimini se la giocherà fino in fondo avendo le spalle coperte dal mostro vorace dello Stato.

4 - CORRI A FIUGGI IN TUTTA FRETTA, C'È AURELIO REGINA CHE TI ASPETTA
Avviso ai naviganti N.1: "Si avvisano i signori naviganti che domani 500 imprenditori di Roma e del Lazio si dovranno sobbarcare una gita a Fiuggi per bere l'acqua delle "Assise Generali" organizzate dall'irrequieto presidente Aurelio Regina.

Mauro Moretti Montezemolo NTV

L'appuntamento è a porte chiuse e il programma prevede che gli imprenditori si distribuiscano in cinque sessioni per discutere tra l'altro sul modello di rappresentanza, il credito e le relazioni industriali. Il 22 settembre scorso Regina, già artefice della Convention di Valmontone del 15 marzo al Raimbow Magicland dove è stato battezzato "Gattobaleno", ha scritto agli imprenditori un'accorata lettera di due pagine che si concludeva con queste parole: "ti aspetto a Fiuggi!".
Non per pisciare, ma per parlare.

5 - DOPO MESI DI TORMENTO, L'AMMINISTRATORE DELEGATO DELL'ENAV, GUIDO PUGLIESI, È RITORNATO A SORRIDERE.

Avviso ai naviganti N.2: "Si avvisano i signori naviganti che dopo mesi di tormento, l'amministratore delegato dell'Enav, Guido Pugliesi, è ritornato a sorridere.
Nei giorni scorsi la Corte dei Conti ha espresso per la terza volta un giudizio lusinghiero sui bilanci dell'Ente, e ieri i pm Caperna e Di Salvo della Procura di Roma hanno proposto di cestinare l'indagine per falso in bilancio.
Si chiude così l'inchiesta partita dalla denuncia di un dirigente dell'Ente che Pugliesi aveva licenziato in tronco nel 2007".

Guido PugliesiAurelio Regina

 


GERMANIA E FRANCIA VOGLIONO CHE IL FMI “SORVEGLI” L’ITALIA, NON SI FIDANO DELL’ATTUAZIONE DELLE MISURE

$
0
0
ANGELA MERKEL LEGGE IL COMPITINO DI PAPANDREOU E NON E' SODDISFATTA

1 - G20: VERSO 1.000 MLD RISPOSTA CRISI, AUMENTO 300 MLD PER FMI BOZZA, SI LAVORA A INCREMENTO 250 MLD DIRITTI SPECIALI PRELIEVO...
(ANSA)
- I paesi del G20 stanno lavorando per accrescere le risorse disponibili del Fmi di circa 300 miliardi di dollari ''grazie a contributi bilaterali portando a circa 700 miliardi la sua capacita' di prestiti''. E' quanto si legge nella bozza del comunicato finale del G20 di Cannes. Le cifre sono tuttavia ancora oggetto di discussione. Inoltre si lavora ad aumentare i Dts (diritti speciali di prelievo ndr) per 250 miliardi che assicurera' una capacita' di risposta totale alla crisi a 1000 miliardi di dollari.

SARKOZY MERKEL PROTESTE A CANNES

2 - SECONDO GIORNO DI G20...
ANSA
- Si sono aperti al Palais des Festival di Cannes i lavori della seconda e ultima giornata del G20 a presidenza francese. Primo appuntamento per i capi delle delegazioni, la firma della convenzione sulla lotta all'evasione fiscale, che sarà seguito da una sessione di lavoro sul tema delle regole per la finanza. A metà mattinata, seconda sessione dedicata ad Agricoltura, Energia e Clima, quindi la conclusione con il passaggio di consegne dalla presidenza francese a quella messicana.

PAPANDREU A CANNES

Secondo quanto si apprende da fonti diplomatiche, i lavori della prima sessione dell'ultima giornata sono cominciati in ritardo per alcuni incontri bilaterali di Nicolas Sarkozy, presidente della Francia e presidente di turno del G20. Sarkozy avrebbe già incontrato in diversi faccia a faccia il presidente americano, Barack Obama, e la cancelliera tedesca, Angela Merkel.

Fonti ufficiali italiane smentiscono che ci sia un accordo sul monitoraggio dell'Italia da parte del Fondo Monetario Internazionale. Le stesse fonti, a margine del G20, precisano che è l'intera area euro ad essere sotto stress, incluse Spagna e Italia. Roma - aggiungono le stesse fonti ufficiali italiane - è disponibile a chiedere 'advice' (consigli) al Fondo solo sull'applicazione delle conclusioni dell'Eurogruppo del 27. Gli 'advice' del fondo si affiancheranno al ruolo della Commissione Ue.

CHRISTINE LAGARDE

Secondo la Reuters invece l'Italia avrebbe acconsentito al monitoraggio da parte del Fondo monetario internazionale sulle riforme economiche. Lo affermano fonti Ue, secondo le quali le linee di credito precauzionali non sarebbero una opzione credibile per il Paese.

3 - G20: BERLINO, BENE ITALIA SE APPLICA VELOCEMENTE MISURE...
(ANSA)
- ''Berlino accoglie con favore tutte le applicazioni di quello che e' stato deciso il 27 a Bruxelles e con l'auspicio che siano veloci''. Lo ha detto il portavoce del governo tedesco George Streiter a Berlino, rispondendo a una domanda su come il Bunderegierung veda le riforme dell'Italia annunciate al G20.

SARKOZY BERLUSCONI OBAMA

4 - FRANCIA-GERMANIA, ITALIA DA SORVEGLIARE. FMI PRONTO...
Andrea D'Ortensio e Federico Garimberti per Ansa.it
- Nuovo, forte pressing dell'asse franco-tedesco sull'Italia affinche' accetti la sorveglianza dell'Europa e, eventualmente, del Fondo Monetario Internazionale sull'effettiva attuazione delle misure promesse da Roma a Bruxelles. Ma il governo italiano non intende farsi 'commissariare' ritenendo che i provvedimenti in via di approvazione sono sufficienti a superare la crisi. Questa la ragione dello stallo nella trattativa in corso al G20 sul rafforzamento del monitoraggio degli ispettori di Washington sui paesi, specie dell'area euro, a rischio.

A Cannes intanto si discute, ma ancora a livello tecnico, sull'istituzione di una rete di sicurezza del Fmi - riservata ai paesi a rischio attacco speculativo - da 1000 miliardi di dollari, aggiuntiva a quella del fondo europeo Efsf. Il premier Silvio Berlusconi, giunto con il ministro Giulio Tremonti al vertice per rassicurare i partner sullo stato di salute dell'Italia, ha affrontato il tema nel corso del vertice fra i Paesi dell'eurozona, le istituzioni Ue, la Bce e il Fondo Monetario. Con una coda di riunione nella serata dove ha partecipato anche il presidente Usa Barack Obama.

DRAGHI E MERKEL

In queste, e specialmente nel meeting fuori programma serale, si e' ribadita con toni anche ''franchi e diretti'' (per dirla come ha fatto una fonte francese) la necessita' per Roma di attuare in maniera effettiva le misure annunciate che verranno cosi' tenute sotto stretta sorveglianza. Ma la linea dell'esecutivo italiano appare orientata a rifiutare qualsiasi ulteriore strumento di sorveglianza. Alla base, secondo fonti europee, vi sarebbero le condizioni dell'estensione del monitoraggio da parte del Fmi sui Paesi a rischio della zona euro. Il problema, riferiscono le stesse fonti, e' soprattutto politico: gli ispettori, con gli accresciuti poteri di monitoraggio, potrebbero rilevare la necessita' di un intervento del Fondo tramite l'apertura di una linea di credito in favore di Roma.

'Aiuto' che L'Italia non vuole perche', spiegano le fonti europee, sarebbe come accettare un 'commissariamento' da parte di Washington. Il debito pubblico da 1.900 miliardi di euro e 120% del Pil pesa come un macigno e resta ''il problema'', ma l'Italia, avrebbe fatto presente il premier parlando ai partner del G20, ha sempre onorato sia il debito che gli impegni europei e internazionali.

BERLUSCONI AL GVENTI DI CANNES

Ma Francia e Germania sembrano determinate. ''Siamo impegnati attivamente a trovare il modo di combattere la speculazione, specialmente contro l'Italia'', ha detto non a caso il ministro delle Finanze tedesco, Wolfang Schaeuble. In serata, Berlusconi e Tremonti hanno continuato a discutere della questione nella hall dell'albergo che li ospita

5 - BILD: I GRECI SI PIEGANO DAVANTI A ANGELA "MERKULES"...
(TMNews)
- "I Greci si piegano davanti ad Angela Merkules", è il titolo-elogio della Bild oggi, il giorno dopo che i colloqui al G20 di Cannes, capeggiati dalla cancelliera tedesca, nuova Ercole, e dal presidente francese Nicolas Sarkozy, hanno allontanato il fantasma di un euro-referendum nel paese ellenico. Le minacce non velate hanno funzionato, insiste il tabloid di Springer. Merkel assieme a Sarkozy hanno portato i greci a ragionare, aggiunge. Un atto di forza incredibile pari a uno sforzo di Ercole.

 

E DOPO SMENTITE E TIRA E MOLLA, ORA È L’ITALIA CHE CHIEDE IL MONITORAGGIO FMI (L’ANNUNCIO DI BARROSO)

$
0
0

1. BARROSO, ITALIA HA CHIESTO MONITORAGGIO FMI...
(ANSA) -
"L'Italia ha deciso di sua iniziativa di chiedere al Fondo monetario internazionale di monitorare i suoi impegni": lo ha detto al G20 di Cannes il presidente della Commissione Ue, José Manuel Barroso.

BARROSO - BERLUSCONI

2. ALEMANNO, MIO PARTITO CON POLVERINI? NON CREDETE A SITI...
(ANSA)
- "Ancora a Dagospia credete...". Così il sindaco di Roma Gianni Alemanno, ridendo, a margine della cerimonia del 4 Novembre a Piazza Venezia a Roma, ha risposto a chi gli chiedeva un commento sui boatos pubblicati dal noto sito di indiscrezioni, che vorrebbero il sindaco pronto a formare una sua formazione politica insieme con la presidente della Regione Lazio Renata Polverini.

3. POLVERINI, PARTITO CON ALEMANNO? SITO LAVORA FANTASIA...
(ANSA)
- "E' un sito che lavora molto di fantasia. Spesso e volentieri poi non si riscontra nella realtà quelle che sono le anticipazioni". Lo ha detto la presidente della Regione Lazio Renata Polverini, a margine dell'inaugurazione della mostra statica delle Forze armate al Circo Massimo a Roma, commentando quanto riportato dal sito 'Dagospia', secondo il quale sarebbe pronta a fondare un partito insieme con il sindaco di Roma Gianni Alemanno.

GIANNI ALEMANNO E RENATA POLVERINI

4. SACCONI: GOVERNO TIENE, MA SE CADE ELEZIONI...
(ANSA) -
Il Governo "tiene assolutamente", ma "se cade si va a nuove elezioni". E' la previsione del ministro del welfare, Maurizio Sacconi. "La nostra volontà - ha aggiunto - è di andare a scadenza ordinaria. Ma se cade si vada a nuove elezioni. Non saremo mai disponibili ad una larga intesa". In uno scenario di "partiti che si sono così radicalmente contrapposti sarebbe un non senso, specie - ha concluso - se sono così contrapposti proprio sulle misure per contrastare la crisi, le quali sono respinte dall'opposizione per nove decimi".

MAURIZIO SACCONI

5. VIZZINI, BASTA, LASCIO PREMIER, SERVE NUOVA COALIZIONE
(ANSA)
- "E' evidente che quando si balla sull'orlo del precipizio, prima di tutto viene il Paese. E allora oggi occorre un comune senso di responsabilità per un governo sorretto da una maggioranza più vasta. Sul modello tedesco, se vogliamo". Lo afferma a Repubblica, Carlo Vizzini, che lascia il Pdl e trasloca nel gruppo dell'Udc che comprende anche autonomisti, liberali e repubblicani. "Ognuno per superare questa impasse deve fare la sua parte.

Anche Berlusconì aggiunge Vizzini che spiega di essere stato 'aiutato' nella sua decisione da Angelino Alfano. Il segretario 'ha detto che il Pdl si propone di diventare il raggruppamento dei cattolici democratici. Una Balena bianca piu' piccola di prima, insomma. Ma io, che con Occhetto e Craxi, nel 1992 fondai il Partito socialista europeo, non morirò democristiano'. Vizzini annuncia inoltre la sua astensione al voto di fiducia in Senato.

Carlo Vizzini

6. FORMIGONI, GOVERNO TECNICO? MEGLIO IL VOTO
(ANSA) -
Per un eventuale governo tecnico "mancherebbe la base parlamentare". Dunque, se il governo non avesse i numeri per approvare i provvedimenti chiesti dalla Ue, "l'unica strada sono le elezioni anticipate". In questi termini ha risposto il presidente della Lombardia, Roberto Formigoni. "La cosa migliore - ha spiegato - è approvare subito i provvedimenti di modernizzazione che l'Italia doveva affrontare da tempo. Ma se il parlamento non sarà in grado, l'unica strada sono le elezioni anticipate".

Roberto Formigoni

7. CAZZOLA, IO FEDELE MA PREMIER FACCIA PASSO INDIETRO...
(ANSA) -
"Berlusconi deve capire che deve fare un passo indietro". E' quanto afferma il vicepresidente della commissione Lavoro della Camera Giuliano Cazzola (Pdl), ospite di "24 Mattino" di Radio 24, annunciando di non volersi ricandidare alle prossime elezioni. "Berlusconi - dice l'esponente del Pdl - deve cercare di salvare la sua eredità e consegnare il suo partito e la coalizione a un futuro, non resistere come in Valtellina fino all'ultima raffica. Non dico che Berlusconi è come il Duce, è lo spirito dei duri e puri che non mi piace, in politica un'ultima trincea non esiste.

Bisogna avere piani B, essere flessibili". Cazzola non esclude poi la possibilità di un governo alternativo: "Io rimango fedele alla linea del partito ma viviamo alla giornata" e, aggiunge, "trovo assurdo che si debba dire o noi o le elezioni, con una logica da suicidio. Se andassimo alle elezioni noi regaleremmo il Paese a una sinistra che non se lo merita e farebbe peggio di noi perché è ancora più in polemica con la linea dell'Europa di noi".

8. PANIZ, FEDELE A MAGGIORANZA, VOTERÀ SEMPRE TUTTO...
(ANSA)
- "Non chiedo e non auspico un passo indietro di Berlusconi", "puntiamo ad arrivare a fine legislatura". E' quanto ha spiegato, in sintesi, Maurizio Paniz (Pdl), intervenuto questa mattina, a la Telefonata di Belpietro, in onda su canale 5. "Se il governo Prodi ha retto due anni con due voti di scarto non si capisce perché dovremmo cadere noi", ha detto Paniz.

GIULIANO CAZZOLA

9. VIALE (RADICALI), IMPROBABILE NOSTRA FIDUCIA...
(ANSA)
- I Radicali ritengono improbabile una loro fiducia al governo. "Una cosa - spiega il presidente Silvio Viale - è valutare le proposte e i provvedimenti nel merito ed eventualmente votarli, altra cosa è dare la fiducia al governo."

Silvio Viale, che è stato confermato alla presidenza del movimento nel recente congresso di Chianciano, ha precisato: "Se Berlusconi porrà la fiducia, mi sembra difficile che possa ottenerla dai deputati radicali, dissociando il merito dal contesto. Del resto si può dire che la mozione di Chianciano abbia congelato la situazione con il PD, confermando tutte le critiche e tutti gli attriti, ma guardando con attenzione a tutte quelle iniziative politiche che, anche dall'interno del Partito Democratico, possono riportare attenzione verso gli obiettivi storici radicali".

Maurizio Paniz phMarinoPaoloni

"Il punto -ha aggiunto Viale- non è solo quanti deputati daranno la fiducia al governo, ma quanti e su quali contenuti siano disposti ad una maggioranza diversa. Tutte le indiscrezioni strumentali e interessate che indicano i radicali verso la fiducia al governo non hanno fondamento".

10. MILANESE ANNUNCIA AZIONI GIUDIZIARIE CONTRO L'ESPRESSO: MIA CONOSCENZA CON TREMONTI RISALE A GIUGNO '01
(ANSA)
- L'on. Marco Milanese annuncia azioni giudiziarie contro il settimanale L'Espresso per le "gravissime inesattezze" - sostiene - contenute nell'articolo dal titolo 'Il segreto di Giulio', pubblicato sull'ultimo numero del settimanale. Nell'articolo si fa riferimento ad una vicenda giudiziaria, conclusa con l'archiviazione, che avrebbe riguardato nel 1996 il ministro dell'Economia Giulio Tremonti e che non avrebbe avuto un seguito tributario - sostiene L'Espresso - proprio per l'intervento di Marco Milanese, allora maggiore della Guardia di Finanza, "Tra le varie inesattezze - dice Milanese in una dichiarazione - occorre segnalare che la mia conoscenza con il prof. Tremonti risale al mese di giugno 2001, e non a quando, invece, falsamente e maliziosamente riportato nell'articolo.

Marco Milanese

Dunque, non è affatto vero, perché impossibile, che mi sia occupato di vicende giudiziarie di cui non avevo alcuna conoscenza. Tutto ciò risulta pacificamente da una agevole verifica dei fatti e degli atti". "Ancora una volta - aggiunge l'on. MIlanese - occorre stigmatizzare come l'informazione abbia tradito il dovere di verità asservendolo a oscuri interessi di parte, per cui mi vedo costretto a dare mandato ai miei legali di intraprendere ogni opportuna e necessaria iniziativa legale a tutela della mia onorabilità ".

Silvio Viale

 

FLASH! - IL PATONZA SUDA FREDDO E IL CERONE SI SCIOGLIE. DA ROMA CICCHITTO LO AVREBBE INFORMATO CHE I TRANSFUGHI SAREBBERO UNA VENTINA. ALTRO CHE QUATTRO GATTI COME SOSTIENE VERDINI. "VENTI MAIALI", DICE CICCHITTO. CIOÈ UN TIPO DI ANIMALE CHE IL MACELLAIO FIORENTINO DOVREBBE CONOSCERE BENE…

IL GOVERNO DI ATENE È APPESO A UN FILO: SI CERCANO LARGHE INTESE CON LA DESTRA - PER I BOOKMAKERS LA GRECIA LASCIA L’EUR

$
0
0

Marilia Papathanasiou per "il Messaggero"

PAPANDREOU AL G VENTI

In una giornata drammatica per le sorti della Grecia e dell'intera economia mondiale, il premier greco George Papandreou ha fatto dietrofront sul controverso referendum sugli accordi salva-Grecia e salva-euro, varati la settimana scorsa a Bruxelles. «La posta in gioco per la Grecia è l'attuazione del piano anticrisi concordato con l'Ue, a Bruxelles il 27 ottobre scorso, altrimenti il Paese rischia di uscire dall'euro», ha ammonito Papandreou. Perché il premier ha deciso, dopo solo tre giorni, di fare marcia indietro?

Certamente è stato l'ultimatum di Angela Merkel e Nicolas Sarkozy a fargli capire che con il referendum si sarebbe giocato non solo il futuro della Grecia ma anche quello dell'Europa. E dalla stessa Ue sono arrivate reazioni positive, ma comunque ferme, a questo improvviso dietrofront. «Mi fa piacere che sembra che abbiano abbandonato quella cattiva idea del referendum», ha detto il presidente del Consiglio Ue, Herman Van Rompuy. «Il messaggio è stato ascoltato», ha detto il capo dell'Eliseo, Nicolas Sarkozy. La Grecia deve comunque approvare il piano di aiuti altrimenti il prestito resta congelato, ha ribadito la cancelliera tedesca Angela Merkel.

evangelos-venizelos

Niente referendum, dunque, ma la situazione politica in Grecia resta in ebollizione. Nonostante le enormi pressioni su di lui, affinché presenti le dimissioni per quello che molti, nel suo stesso partito socialista, considerano un errore di dimensioni colossali, Papandreou, parlando al Parlamento, ha ribadito che non si dimetterà e che oggi chiederà il voto di fiducia come previsto. Nessuno è in grado di prevedere il risultato del voto: almeno 30 deputati e ministri contestano apertamente la politica del premier e sono pronti a schierarsi contro di lui.

Papandreou ha detto che il suo partito accetterebbe un governo di «responsabilita nazionale» in cui sia chiamata a partecipare anche la destra. Questa affermazione ha fatto pensare a una sorta di consenso politico con l'opposizione, viste le difficoltà in cui versa il Paese. Ma il leader di Nea Democratia, Antonis Samaras, nel suo discorso in Parlamento, ha ribadito la sua richiesta di dimissioni del premier e ha affermato che accetterà solo un governo tecnico per confermare gli accordi con Bruxelles - e quindi scongiurare il blocco della sesta tranche di finanziamenti europei - e quindi organizzare elezioni antecipate.

PROTESTE ATENE

Nessuno, a questo punto, può prevedere il futuro politico della Grecia. I cittadini hanno l'impressione di seguire un dramma sul cui esito non possono influire in alcun modo, e di cui non riescono a intravedere le conseguenze. Moltissimi non capiscono inoltre perché Papandreou abbia deciso improvvisamente di indire un referendum, causando una crisi politica e le reazioni indignate dell'Europa, salvo poi ripensarci altrettanto repentinamente poche ore dopo.

C'è, in realtà, una spiegazione. Papandreou non sopportava piu le pressioni del popolo greco e del suo stesso partito. Venerdi scorso, 28 Ottobre, era festa nazionale, il giorno della commemorazione del «no» che i greci opposero alla guerra degli italiani e dei tedeschi nel 1940. Per la prima volta in oltre 60 anni, venerdì scorso, la parata militare a Salonicco è stata cancellata perché il presidente della Repubblica, Carolos Papulias, è stato costretto ad abbandonare la cerimonia, a causa delle proteste popolari per gli accordi che Papandreou aveva firmato il giorno prima a Bruxelles.

ANGELA MERKEL LEGGE IL COMPITINO DI PAPANDREOU E NON E' SODDISFATTA

Poi, domenica scorsa, mentre il premier stava tornando da Creta in aereo, alcuni passeggeri lo hanno pesantemente criticato. Papandreou ha quindi capito che i greci erano arrivati al limite della sopportazione. Sempre nuove tasse, stipendi decurtati. E nessun modo di incidere sul colossale debito del loro Paese. Sembra, dunque, che Papandreou abbia voluto accelerare gli eventi. Era bersagliato da troppe critiche, nel partito e nel governo. E c'erano troppe voci, nel partito, che chiedevano la formazione di un governo di unità nazionale.

È probabile che con il referendum Papandreou avesse voluto uscire dalla scena politica in modo eroico, o rimanere comunque nell'agone politico, ma con nuove regole. Ha corso, assieme all'intero Paese, un rischio enorme. Nessuno, nel suo governo, sapeva di questa iniziativa, neanche Venizelos, il ministro delle Finanze. Ora, il suo destino politico appare incerto. Ma in Grecia i figli di grandi dinastie politiche non rimangono mai per molto tempo esclusi dalla politica.


2 - LONDRA SCOMMETTE SULLA DRACMA

Da "il Messaggero"

Sfondano nuovi record storici i rendimenti dei titoli di Stato ellenici sui timori di un default di Atene entro dicembre, dopo che la comunità internazionale ha congelato l'ultima tranche di otto miliardi del primo pacchetto di aiuti concesso ad Atene in seguito all'annuncio del premier Papandreou di indire un referendum sulle misure anticrisi. Secondo fonti governative, «la Grecia ha risorse finanziarie solo fino a metà del mese prossimo».

Euro

L'interesse sul bond a due anni è schizzato al 107,26% mentre quello sul titolo a dieci anni è volato al 26,90%: in questo caso lo spread con l'equivalente bund tedesco è salito a 2.506 punti base. Solo dopo che il governo ha indicato che potrebbe annullare il referendum, i rendimenti dei bond ellenici nel corso della giornata sono calati, ma restando tuttavia su livelli altissimi. Il titolo biennale rende il 102% mentre il decennale il 26,45%. Per gli allibratori britannici la Grecia è ormai arrivata al capolinea.

Sarà la prima nazione infatti - dicono - a lasciare l'euro, seguita da Italia e Portogallo. Ma ammesso che questo sia possibile, le modalità restano dubbie. Uscire dall'Unione europea si può, abbandonare solo la moneta unica no. Dal punto di vista strettamente giuridico è questa l'unica strada che la Grecia potrebbe percorrere per tornare alla dracma e non essere obbligata a rispettare le condizioni imposte dall'Ue per poter beneficiare del secondo piano di salvataggio.

Al momento «il trattato non prevede di poter uscire dall'euro senza uscire anche dall'Ue», ha sottolineato una portavoce della Commissione europea. La possibilità di rinunciare all'appartenenza all'Unione europea è stata introdotta per la prima volta dal trattato di Lisbona, entrato in vigore il primo dicembre del 2009. Passata quasi inosservata, la «clausola di uscita» fissa la procedura: il distacco deve comunque avvenire in base a condizioni che devono essere negoziate con gli altri Paesi membri ed essere accettate anche dal Parlamento europeo.

 

UN OBOLO PER UNICREDIT - SPUNTANO DUE FONDI SOVRANI INTERNAZIONALI PER LA RICAPITALIZZAZIONE DI UNICREDIT

$
0
0

Rosario Dimito per Il Messaggero

Sede Unicredit piazza Cordusio

Spuntano due fondi sovrani internazionali nelle more della ricapitalizzazione di Unicredit i cui tempi però sarebbero ancora incerti: il team di Federico Ghizzoni, pur continuando a imbastire il rafforzamento patrimoniale all'interno del piano industriale, sarebbe tentato di prendere tempo rispetto al consiglio di lunedì 14 che approverà i conti a settembre, per attendere che si chiariscano alcuni aspetti. Ma le banche candidate a prendere parte al consorzio di collocamento e garanzia sarebbero invece dell'orientamento di assumere una decisione subito, altrimenti non ci sarebbero i termini per impiantare l'aumento sul rendiconto al 30 settembre.

Federico Ghizzoni UNICREDIT

Qatar investment Authority (Qia) e il fondo cinese Cic, secondo quanto risulta a Il Messaggero, sarebbero stati contattati per coinvolgerli nell'operazione di rafforzamento patrimoniale: entrambi avrebbero dato la disponibilità. Qia che in passato ha investito 2,8 miliardi di dollari, nell'ipo di Agricultural Bank of China e possiede quote in altre istituzioni internazionali tra cui Barclay, Credit Suisse e Lse, sarebbe propensa a sottoscrivere i diritti di opzione che eventualmente non dovesse coprire la Libia, azionista col 7,5%.

Cic è invece il fondo sovrano che in settembre è venuto in Italia incontrando alcuni esponenti del governo e la Cdp. Il possibile arrivo dei due fondi sarebbe un forte supporto alla ricapitalizzazione i cui termini sarebbero ancora da definire. La squadra di Ghizzoni prosegue nella stesura del nuovo piano triennale come se dovesse essere approvato tra due settimane. Ma l'incertezza sulla possibilità di contabilizzare i 3 miliardi di cashes nel core tier1 e soprattutto le nuove indicazioni dell'Eba che diventeranno definitive solo entro fine anno, sarebbero due elementi fondamentali da considerare nel computo dei mezzi freschi.

Dieter Rampl di unicredit

In base all'esercizio dell'Eba, Unicredit avrebbe bisogno di un buffer aggiuntivo di 7, 379 miliardi anche se piazza Cordusio, al netto di azioni di capital management, conta di ridurre la necessità a 4,3 miliardi, somma che, però, deve contemperare i coefficienti previsti per le banche sistemiche (Sifi) attese a giorni. «Un conto sono le stime dell'Eba - ha detto Ghizzoni a Radiocor ieri - un altro sono le valutazioni interne che tengono conto dei cashes». Poi il banchiere ha aggiunto che le indicazioni dell'Eba «non sono all'ordine del giorno del prossimo cda».

Palenzona

In questo contesto le banche che dovrebbero prendere parte al consorzio, nei colloqui col management avrebbero segnalato l'opportunità di prendere decisioni tra due lunedì. Merrill Lynch sarebbe già attiva sul dossier come global coordinator, dove dovrebbe essere affiancata da Mediobanca; joint bookrunner sarebbero Deutsche, Credit Suisse, Goldman, Ubs seguite da altri istituti sotto. Per rilasciare la comfort letter i revisori richiedono un periodo non oltre i 135 giorni tra la chiusura dei conti di fine settembre e il termine dell'aumento. Calendario alla mano, occorrerebbe decidere subito e tenere l'assemblea il 15 dicembre: in questo modo l'aumento si chiuderebbe il 15 febbraio 2012.

Merrill Lynch

 

 

FORMIGLI (4,7%%) E BANFI (2,7%) PAGANO PEGNO A SUPERSANTORO, PRIME TIME A DON MATTEO (26,9%)

$
0
0

 

Ornella Petrucci per "Il Velino"

In 7 milioni 468 mila telespettatori, con il 26,97 per cento di share, hanno visto ieri in prima serata "Don Matteo 8" con Terence Hill e Nino Frassica. In particolare, la prima puntata ha raccolto 7 milioni 813 mila telespettatori e il 25,91 per cento di share; mentre la seconda 7 milioni 191 mila telespettatori e il 27,97 per cento di share. Su Canale5 il varietà "Io canto" ha ottenuto 4 milioni 094 mila telespettatori e il 16,14 per cento di share.

Su Rai2 il film "Indiana Jones e l'ultima crociata", di Steven Spielberg, con Harrison Ford e Sean Connery, ha realizzato 2 milioni 195 mila telespettatori e il 7,67 per cento di share. Su Italia1 il match di Europa League Atletico Madrid-Udinese, finito 4-0, è stato seguito da un milione 504 mila telespettatori, con il 5,15 per centro di share.

Santoro servizio pubblico

Su Rai3 il programma "Mi manda RaiTre" ha registrato un milione 167 mila telespettatori e il 4,07 per cento di share. Su La7 il talk "Piazzapulita" ha interessato un milione 80 mila telespettatori, con il 4,74 per cento di share.

3 don matteo terence hill

Su Rete4 "La versione di Banfi Blog" ha convinto 776 mila telespettatori, con il 2,78 per cento di share.

Per la prima serata di ieri non si può non citare l'esordio di "Servizio pubblico" di Michele Santoro che in "multipiattaforma" ha totalizzato circa 3 milioni di telespettatori e il 13 per cento di share; e su Sky Uno la nuova puntata di selezioni di "X Factor" che ha realizzato 606 mila telespettatori e il 2,09 per cento di share.

In seconda serata "Porta a Porta", in onda su Rai1 dalle 23.34, è stato seguito da un milione 534 mila telespettatori, con il 16,51 per cento di share. Su Canale5 il Tg5-Notte, in onda dalle 0.20, ha riportato l'11,50 per cento di share, con 810 mila telespettatori. Su Rai3 "Ritratti", dedicato a Monica Vitti nel giorno dei suoi 80 anni, in onda dalle 23.14, ha raccolto 598 mila telespettatori e il 3,38 per cento di share.

Su Rai2 "Delitti rock", in onda dalle 23.32, ha siglato il 3,97 per cento di share, con 522 mila telespettatori. Su Rete4 il film "The Hunting Party", di Richard Shepard, con Richard Gere, in onda dalle 23.34, ha interessato 429 mila telespettatori, con il 4,57 per cento di share.

CORRADO FORMIGLI

Su Italia1 il film "Driven", di Renny Harlin, con Sylvester Stallone, in onda dalle 23.58, ha registrato il 5,84 per cento di share, con 369 mila telespettatori. Su La7 la riproposizione di "G' Day", in onda dalle 0.51, ha siglato il 3,74 per cento di share, con 193 mila telespettatori.

Sul fronte dei tg delle 20: il Tg1 ha raccolto 5 milioni 734 mila telespettatori e il 21,96 per cento di share; il Tg5 ha ottenuto 5 milioni 343 mila telespettatori e il 20,53 per cento di share; il TgLa7 ha realizzato 3 milioni 205 mila telespettatori e il 12,20 per cento di share.

santoro-mentana

In access prime time "Striscia la notizia", in onda su Canale5, ha raccolto 6 milioni 694 mila telespettatori e il 23,05 per cento di share. Su Rai1 "Qui Radio Londra", in onda dalle 20.36, ha ottenuto 4 milioni 494 mila telespettatori e il 16,21 per cento di share; a seguire, dalle 20.46, "Soliti Ignoti" ha realizzato 5 milioni 220 mila telespettatori e il 17,89 per cento di share. Su La7 "Otto e mezzo" ha registrato un milione 991 mila telespettatori e il 6,86 per cento di share.

Nel preserale il programma di Carlo Conti, "L'eredità", ha raccolto nella "sfida dei 6" 4 milioni 198 mila telespettatori e il 21,61 per cento di share; mentre nella parte finale, in onda dalle 19.46, 5 milioni 141 mila telespettatori e il 21,75 per cento di share. Su Canale5 il programma di Paolo Bonolis, "Avanti un altro!", in onda dalle 19.06, ha registrato 4 milioni 133 mila telespettatori e il 19,50 per cento di share. Infine nelle 24 ore Rai1 si è aggiudicata lo share più alto con il 20,61 per cento.

 

GIGGINO CONTESTATO: DE MAGISTRIS FA I CONTI CON LA RABBIA DEI DISOCCUPATI ORGANIZZATI

$
0
0


Carlo Tarallo per Dagospia

1 - GIGGINO CONTESTATO: DE MAGISTRIS FA I CONTI CON LA RABBIA DEI DISOCCUPATI ORGANIZZATI
Luigi de Magistris contestato, la sua auto blu (ma non aveva promesso di andare in bici?) accerchiata da un gruppo di disoccupati, insulti, pugni contro la berlina con lampeggiante: questa mattina la "rivoluzione arancione" a Napoli ha dovuto fare i conti con la rabbia dei senza lavoro.

Proteste contro De Magistris

Soprattutto donne, una trentina, hanno atteso che Giggino ‘a Manetta finisse di presentare, in una scuola dei Colli Aminei, un progetto sulla raccolta differenziata prima di far scattare la protesta. All'uscita del sindaco è iniziata la contestazione, documentata da una ripresa video. De Magistris, prima ha tentato di rispondere alle proteste di una anziana donna, poi ha "incassato" una raffica di insulti lanciati, a quanto pare, da alcuni disoccupati organizzati del progetto "Bros", una sigla molto conosciuta sotto ‘o Vesuvio, alla quale appartengono circa 4.000 disoccupati.

La vecchia contro De Magistris

Maleparole a tutta forza verso l'ex pm, da settimane bersaglio di una durissima contestazione. Poi, l'accerchiamento all'auto blu del sindaco, che è stata bloccata per diversi minuti. Ma da dove nasce la rabbia dei senza lavoro Semplice: in campagna elettorale De Magistris - secondo quanto sostengono i Bros - aveva prospettato ai disoccupati organizzati in possesso delle necessarie competenze la possibilità di essere impiegati nella raccolta differenziata: un impegno che più volte i leader della lista hanno ricordato al sindaco di Napoli.

La folla contro De Magistris

E Giggino, questa mattina, ha dovuto sperimentare sulla sua pelle la durezza della contestazione sociale: "Sei come tutti gli altri !" l'accusa più soft tra quelle, alcune irripetibili, lanciate nei confronti dell'ex pm.

"Non criminalizziamo l'esasperazione sociale. Credo che bisogna, in questo momento - commenta Paola Bianco, del Coordinamento di lotta per il lavoro - dare risposte occupazionali. La nostra protesta va avanti ormai da 14 anni, ci saranno situazione e fatti di esasperazione".
http://video.corrieredelmezzogiorno.corriere.it/bloccato-insultato-de-magistris/cm-162978

insulti a De Magistris

2 - MANETTE SINISTRATE: ARRESTATO A TORRE ANNUNZIATA UN EX ASSESSORE PD...
Manette sinistrate: arrestato ieri Michele Cuomo, ex assessore Pd a Torre Annunziata, ex capogruppo Ds, attualmente presidente della società mista "Oplonti Multiservizi", che si occupa della raccolta dei rifiuti in città. Cuomo, insieme a un presunto complice 22enne, Michele Papa, è accusato dalla Procura di Torre Annunziata di aver falsificato le tabelle di scrutinio alle scorse elezioni regionali del 2010 avvantaggiando (why not?) un candidato di centrodestra.

De Magistris

3 - A NAPOLI ANCORA TUTTI A PIEDI ! SCIOPERA TUTTO IL TRASPORTO PUBBLICO REGIONALE...
Napoli in ginocchio: circa 300.000 pendolari anche oggi sono rimasti a piedi, fermi tutti i treni della Circumvesuviana, Cumana e Circumflegrea, che collegano Napoli con praticamente tutti i comuni della provincia e con diverse zone di Avellino e Salerno. Sciopero totale per il mancato pagamento degli stipendi di ottobre ai dipendenti: le banche hanno trattenuto i 12,5 milioni di euro erogati dalla Regione Campania, che controlla le aziende di trasporto del gruppo Eav.

Mezzo miliardo di euro di debiti: questa la voragine che si è accumulata nell'ultimo decennio nei conti di Eav, di cui 300 milioni verso i creditori e 200 verso gli istituti bancari. E proprio per questa "megaesposizione" verso le banche, gli istituti creditori hanno deciso di trattenere la somma stanziata per gli stipendi e non hanno distribuito le mensilità ai lavoratori. Ieri l'assessore ai Trasporti della Regione, Sergio Vetrella, è andato a Roma per incontrare il Ministro Raffaele Fitto, ma è tornato a mani vuote: riunione rinviata a data da destinarsi, per "complicazioni" politiche.

De Magistris se ne va in auto blu

 

l'ex assessore pd Michele Cuomo arrestato

LA MAIONESE IMPAZZITA DI ZIO MICHELE -“A PARTIRE DA TRAVAGLIO, CHE LASCIAVA A BOCCA APERTA. PER GLI SBADIGLI

$
0
0

Riccardo Bocca per "l'Espresso" (bocca.blogautore.espresso.repubblica.it)

Alla Rai, per strada, in un giardino pubblico, davanti a un bar, in discoteca: mettilo dove ti pare, Michèle Santoro, e lui farà comunque quello che sa fare meglio: grande giornalismo drammaturgico, grande rappresentazione del comune sentire e soprattutto dissentire.

Santoro servizio pubblico

Così è ripartito, ieri sera, "Servizio pubblico": da dove si era fermato. S'è rimesso davanti alla telecamera, l'autoproclamatosi rivoluzionario Santoro, e ha ricominciato a fotografare la realtà a modo suo: con mestiere infinito, con potenza indiscutibile anche, e naturalmente con posizioni che possono essere sposate o meno (chiamasi democrazia).

SERVIZIO PUBBLICO DI SANTORO DAL FATTO QUOTIDIANO

Non è su questo, credo, che ci si debba soffermare oggi. Com'è inutile applaudire (finalmente) l'assenza delle baruffe chiozzotte tra i soliti politici, la mestieranza del conducente in questione (mani inchiodate al volante, sguardo fisso alla strada) e il sarcasmo teatrale con cui Michèle ha intervistato in collegamento Valter Lavitola, dimostrando al collega Mentana (lui pure interrogatore del latitante trendy) quanto pesi il carisma nel gioco del faccia a faccia.

bocca riccardo LAMALFAFOTO TEAM

La questione, dicevo, è un'altra: è, piuttosto, cosa accade a un programma televisivo quando trasloca dalla Rai all'iperspazio del web, dell'etere radiofonico, delle svariate tv locali. Come, in altre parole, sia più complesso agire in sostanziale libertà, invece di imprecare contro lo scandalo delle pressioni politiche.

Succede, in quest'overdose di autonomia, che la maionese di zio Michèle impazzisca. Improvvisamente. E imprevedibilmente, pure. A partire da Marco Travaglio, e dal suo sermone ieri sera dedicato alla casta. Uno spettacolino, per giunta senza la disombelicata Isabella Ferrari, che lasciava a bocca aperta. Per gli sbadigli, ahimè: continui, profondi, inevitabili di fronte a un monologo che all'inizio era soltanto scontato (e quanto costa poco mangiare in parlamento... e quanto son fetenti i vitalizi...), poi è diventato un po' tanto lunghino, poi è sprofondato nell'infinito vortice del prolisso; finché, col cuore, veniva da telefonare all'amico Michèle e dirgli: «Fermalo, Michè, fallo per il bene del nostro Marco», tanto era evidente l'eccesso in assenza di un detestabile sorvegliante.

MARCO TRAVAGLIO MICHELE SANTORO

Vabbè, si potrebbe dire: è la prima puntata, è tutto un esperimento: lo ha anche detto in diretta, mettendo le manine avanti, lo stesso Santoro. Ok, facciamo che è così. E facciamo anche che non diciamo quant'è stato spiacevole tirare in ballo, ancora una volta, l'anima andata di Biagi e Montanelli, per legittimare il proprio lavoro. Giriamo gli occhi dall'altra parte, allora, e ascoltiamo Santoro quando si rivolge così alla collaboratrice (sempre molto domestica) Giulia Innocenzi: «Giulia, ci dici cosa farai di nuovo?».

Ci aspetteremmo cose da chiodi, iniziative clamorose che mai alla Rai avrebbero trovato posto. E invece la divina Giulia va sul sicuro; sull'ovvio, anzi; e, annuncia, meraviglia delle meraviglie, che sta partendo un sondaggio rivolto ai telespettatori. Una mirabolante trovata, accidenti, grazie alla quale sapremo cosa dovrebbe fare -stando al pubblico- il governo a questo punto dello sfascio.

dmtia53 della valle mieliSantoro durante Servizio Pubblico

Tutto attorno, intanto, è la solita messa (in scena):a parte la bellezza dei servizi esterni (splendido quello di Claudio Pappaianni sulla casta campana), in studio la maionese esonda come in una seduta di autocoscienza: a flusso continuo, senza i ritmi televisivi che hanno fatto grande Santoro, senza la disciplina obbligatoria quando si lavora nel carcere Rai.

Nel gran serraglio, stile educato mucchio selvaggio, parlano Paolo Mieli (privato dell'enciclopedia d'ordinanza alle spalle: uno scandalo...), Stella&Rizzo uno accanto all'altro come Ale&Franz (ma assai meno divertenti, a pestar sempre nel mortaio della casta) e l'antagonista Della Valle (hasta il mocassino siempre!) il quale illustra non soltanto il mondo del lavoro ma anche un po' il senso della vita (spernacchiato, a dovere, da una ragazza in studio: e ciò è bello).

STELLA CISNETTO RIZZO

Troppo, dopo un'ora e passa di trasmissione, è l'inutile accumulato tra una simpaticissima Costamagna che rimbrotta Mister Scarpa e un De Magistris replicante ad accuse di lottizzazione. Troppa è la preoccupazione, in questa prima puntata, di accatastare materiali, parole, suoni, lontani da viale Mazzini.

Mieli Della Valle e Montezemolo all'anema e core di capri

Ma il peggio, televisivamente, arriva ancora dopo: proprio, per paradosso, quando Santoro annuncia che sta arrivando il meglio, la crema della serata. Ed è l'intervista fatta dall'ubiqua Francesca Fagnani -inviata anche da Lavitola- a un'aspirante meteorina coinvolta nei festini bunga bunga.

costamagna

Una testimonianza importante, s'intenda: ineccepibile, sia per sostanza che per realizzazione. Ma spia assoluta del peggiore dei mali, per un programma ambizioso come "Servizio pubblico": ovvero la necessità, per andar su di giri, di tornare alle aratissime notti del premier, al sesso senza ammore praticato a Villa San Martino.

La solita vecchia droga, insomma, spacciata in dosi massicce dai media negli scorsi mesi: che da una parte è la testimonianza del suicidio morale italiano, e dall'altra la furberia incombente dell'ottimo Santoro: pronto a ogni scorciatoia, pur di ammaliare i cari telespettatori.

 

TUTOR DEL FMI: OGNI 3 MESI MONITORAGGIO ITALIA - MERKEL DEPRIME LE BORSE, MILANO VIRA AL NEGATIVO

$
0
0


1 - G20: VAN ROMPUY, MONITORAGGIO FMI ITALIA OGNI 3 MESI...
Radiocor - Il monitoraggio del Fondo Monetario Internazionale sull'attuazione delle misure economiche in Italia avverra' 'ogni tre mesi'. Lo ha indicato il pr esidente Herman Van Rompuy. Van Rompuy ha aggiunto che il ruolo del Fondo Monetario sara' 'di completamento' del monitoraggio di cui e' responsabile la Commissione europea. L'obiettivo e' 'rafforzare la credibilita'' del percorso di consolidamento di bilancio e delle forme economiche in Italia.

Van RompuySilvio berlusconi a Bonn, Manuel Barroso, Herman Van Rompuy e Angela Merkel

2 - G20: BARROSO, PROSSIMA SETTIMANA MISSIONE UE IN ITALIA...
(ASCA) - La Commissione europea inviera' una missione in Italia la prossima settimana per monitorare lo sviluppo delle misure di bilancio annunciate. Lo ha detto il presidente della Commissione europea, Jose Manuel Barroso, in conferenza stampa a Cannes al termine del G20, ribadendo che e' stata l'Italia ha richiedere all'Fmi il monitoraggio del rispetto degli impegni presi. ''La Commissione europea - ha detto Barroso - e' responsabile per l'attuazione degli impegni presi e la prossima settimana ci sara' una missione. L'Italia e' veramente impegnata a rispondere a tutte le questioni e all'attuazione delle misure annunciate''.

3 - G20: MERKEL, RAPPORTI TRIMESTRALI FMI SU ITALIA...
(AGI) - E' positivo che il Fondo Monetario Internazionale monitorera' l'Italia e i suoi progressi sul piano delle riforme economiche con rapporti trimestrali. Lo ha detto il cancelliere tedesco, Angela Merkel, nel corso di una conferenza stampa. .

ANGELA MERKEL LEGGE IL COMPITINO DI PAPANDREOU E NON E' SODDISFATTA

4 - G20 CANNES: MERKEL, NIENTE ACCORDO SU AUMENTO RISORSE FMI...
Finanza.com - G20 Cannes: Merkel, niente accordo su aumento risorse Fmi

5 - BORSA MILANO PEGGIORA CON EUROPA DOPO PAROLE MERKEL SU EFSF...
Reuters - Piazza Affari peggiora insieme alle altre borse europee sulla scia delle parole del cancelliere tedesco Angela Merkel, secondo cui quasi nessun paese del G20 ha manifestato l'intenzione di voler partecipare al potenziamento del fondo salva-Stati europeo Efsf.

L'intruso di Cannes dal Fatto Quotidiano

Secondo quanto deciso nel summit della zona euro della settimana scorsa, il potenziamento della leva finanziaria dell'Efsf dovrà essere realizzato anche attraverso la costituzione di società veicolo aperte ad investitori internazionali. Intorno alle 13,15 il FTSE Mib, lievemente positivo prima dei commenti del cancelliere tedesco, cede circa lo 0,6%. Il benchmark europeo FTSEurofirst 300 arretra dello 0,15%, con Parigi in calo dello 0,4% e Francoforte dello 0,8%. Ritracciano anche i futures sugli indici di Wall Street, poco mossi prima delle dichiarazioni.

SARKOZY BERLUSCONI E MERKEL AL G VENTI

6 - FIAT AUTO RIENTRA AGLI SCAMBI DOPO SOSPENSIONE AL RIBASSO
Trend Online - Si appesantisce strada facendo il bilancio di Fiat Auto che poco fa è stato sospeso anche per eccesso di ribasso dopo aver toccato un minimo a 4,216 euro, con una flessione di quasi il 4%. Negli ultimi minuti il titolo, dopo essere stato riammesso alle contrattazioni, viene scambiato a 4,258 euro, con un calo del 2,79% e oltre 22 milioni di azioni passate di mano fino ad ora. Fiat Auto paga pegno anche per la debole performance del mercato brasiliano ad ottobre, che ha riportato una contrazione di quasi l'11% nella vendita di auto.

SERGIO MARCHIONNE

Fiat è riuscita a fare leggermente meglio, con un ribasso dell‘8,5%. Secondo gli analisti di Equita SIM, alla luce del trend in atto, è probabile che il quarto trimestre sia più debole delle previsioni iniziali. Gli esperti ritengono che ciò sia già scontato nella guidance del trading profit atteso per quest'anno, aggiornato da Fiat in occasione della diffusione dei risultati del terzo trimestre, e non a caso il gruppo del Lingotto aveva rivisto al ribasso le sue previsioni sul mercato brasiliano da +5% a +2%. Non cambia intanto la view positiva di Equita SIM che continua a caldeggiare l'acquisto del titolo, con un prezzo obiettivo a 7,5 euro.

Jurgen Stark

7 - BCE, STARK: TAGLIO TASSI NON INDICA CAMBIAMENTO POLITICA...
Reuters - La decisione di ieri da parte della Banca centrale europea di ridurre i tassi non riflette un cambiamento strategico verso il pragmatismo. Lo ha detto Juergen Stark, membro del Consiglio direttivo della Bce, sollecitando la Bce a porre termine al programma di acquisto di bond sul mercato secondario il più presto possibile.

La Bce ha sorpreso i mercati ieri tagliando il tasso di riferimento di 25 pb al l'1,25% dopo il primo meeting di politica monetaria presieduto da Mario Draghi. "La decisione di ieri non ha niente a che fare con il pragmatismo" ha detto Stark aggiungendo di aver egli stesso fatto la proposta di tagliare i tassi. "Non c'è alcun cambiamento del mandato della Bce, che resta ferma nel combattere l'inflazione".

OBAMA SARKOZY AMICONI

8 - EURIBOR: TASSI IN NETTO CALO DOPO BCE, IL 3 MESI SCENDE ALL'1,4880%...
Radiocor - Tassi interbancari in netto calo il giorno dopo la decisione a sorpresa della Bce di tagliare i tassi di interesse di 25 punti base all '1,25%. L'Euribor a 3 mesi, base di riferimento per gran parte dei mutui a tasso variabile, e' fissato oggi all'1,4880%, quasi dieci punti in meno rispetto agli 1,5800 di ieri. Anche al livello odierno, il 3 mesi rimane comunque ben al di sopra della nuova soglia dell'1,25% a cui la Bce ha portato ieri il costo del denaro e dunque e' probabile che il trend al ribasso dei tassi interbancari continui anche nei prossimi giorni. Da segnalare anche le flessione dell'Euribor a 1 mese (da 1,36% a 1,2470%) e di quello a sei mesi (da 1,7760% a 1,7010%).

9 - GERMANIA, ORDINI DELL'INDUSTRIA CALANO DEL 4,3% A SETTEMBRE...
(LaPresse/AP) - Gli ordini dell'industria in Germania sono calati del 4,3% a settembre rispetto al mese precedente. Lo ha fatto sapere il ministero dell'Economia di Berlino, precisando che gli ordini dall'estero hanno subito una contrazione del 5,4%, mentre quelli nazionali del 3%. L'economia della Germania, la più grande in Europa, sta rallentando a causa della crisi del debito nell'eurozona.

10 - TASSO DI DISOCCUPAZIONE AL 9% AD OTTOBRE, MEGLIO DELLE ATTESE...
Finanza.com - Il tasso di disoccupazione statunitense ad ottobre si è attestato al 9%. Gli analisti avevano pronosticato una conferma del 9,1% precedente.

Enrico Giovannini presidente Istat

11 - ACCORDO ISTAT-CNEL PER NUOVO INDICE MISURAZIONE BENESSERE SOCIETÀ...
(LaPresse) - Il presidente del Cnel, Antonio Marzano, e il presidente dell'Istat, Enrico Giovannini, presentano le 12 dimensioni del benessere scaturite dai lavori del Comitato di indirizzo incaricato di sviluppare una definizione condivisa del progresso e del benessere della società italiana. L'obiettivo del Comitato, composto da rappresentati delle parti sociali e della società civile, è stato quello di sviluppare un approccio multidimensionale del "benessere equo e sostenibile" (Bes), che integri l'indicatore dell'attività economica, il Pil, con altri indicatori, ivi compresi quelli relativi alle diseguaglianze (non solo di reddito) e alla sostenibilità economica, sociale e ambientale.

Stefano Saglia MAR

L'iniziativa Cnel-Istat pone l'Italia nel gruppo dei paesi (Francia, Germania, Regno Unito, Stati Uniti, Australia, Irlanda, Messico, Svizzera, Olanda) che hanno recentemente deciso di misurare il benessere e la qualità della vita della società. In tale contesto, l'Italia si dimostra all'avanguardia dato che alla selezione degli indicatori hanno partecipato direttamente rappresentanti delle parti sociali e della società civile.

12 - EDISON: SAGLIA, CON OPA LECITO UN PREMIO PER PICCOLI AZIONISTI...
(ASCA) - In caso di opa da parte di Edf su Edison ''penso sia lecito, in tempi di corsi magri, che ci sia un ristoro e un premio per i piccoli azionisti''. Lo ha detto il sottosegretario allo Sviluppo Economico Stefano Saglia, spiegando in ogni caso che ''non spetta al governo stabilirlo''. In merito alla decisione che deve prendere la Consob, Saglia si e' detto sicuro che ''decidera' in scienza e coscienza''.

Seat Pagine Gialle

13 - SEAT PG: SOCIETA', TRADURRE IN ACCORDI PROPOSTA BONDHOLDER ENTRO 30/11...
(ASCA) - Seat PG, in una nota, ''ribadisce e conferma il suo pieno sostegno alla Proposta del Comitato Bondholder'' e incoraggia tutti i principali azionisti ''a lavorare in modo costruttivo al fine di tradurre i termini della proposta in accordi contrattualmente vincolanti per tutte le parti entro il 30 novembre 2011, riconoscendo la massima importanza del completamento entro tale data''.

''L'Offerta del Comitato Bondholder - precisa poi la societa' - e' allineato con gli elementi cardine della proposta della Societa' volta a una ristrutturazione consensuale e rimane aperta all'accettazione da parte di tutti i principali stakeholder fino al 30 novembre 2011, superato tale termine perdera' efficacia con effetto immediato''.

''L'accettazione da parte di tutti gli stakeholder - conclude la societa' - garantira' l'attuazione di un'operazione consensuale per la stabilizzazione di lungo termine di Seat PG, che la societa' ha scelto di perseguire a beneficio di tutti gli stakeholder''. In questi giorni la societa' sta trattando per la ristrutturazione del debito e per evitare l'amministrazione straordinaria.

logo AIG

14 - AIG, ROSSO DI 4,1 MILIARDI NEL TERZO TRIMESTRE...
Finanza.com - Peggiorano i conti di American International Group. Il colosso assicurativo nel terzo trimestre ha messo a segno un rosso di 4,1 miliardi di dollari, +71% rispetto ad un anno prima. La perdita operativa si è attestata a 3 miliardi di dollari, pari a 1,6 dollari per azione, quasi 1 dollaro in più rispetto ai 63 centesimi pronosticati alla vigilia dagli analisti. I conti sono stati penalizzati dalla svalutazione da 2,3 miliardi della partecipazione in AIA. Il board della società ha inoltre annunciato di aver approvato un nuovo piano di buyback da 1 miliardo di dollari. In un anno la partecipazione detenuta dal governo in AIG è scesa dal 92,1 al 77%.

STARBUCKS COFFEE

15 - STARBUCKS: TITOLO TONICO NEL PRE-MARKET IN SCIA DEI DATI TRIMESTRALI...
Finanza.com - +3% nel pre-market per Starbucks. Il titolo della catena di caffetterie beneficia delle indicazioni arrivate dai numeri del quarto trimestre fiscale, che si è chiuso con un utile in crescita del 29% a 358,5 milioni di dollari (eps di 47c, adjusted a 37c) e ricavi che con un rialzo del 7% si sono portati sopra quota 3 miliardi a 3,03 miliardi. Entrambi i dati sono risultati migliori del consenso. Gli analisti avevano pronosticato un eps di 36 centesimi ed un fatturato di 2,95 miliardi.

16 - ANGLO AMERICAN: SALE ALL'85% DI DE BEERS PER 5,1 MLD $...
Finanza.com - Anglo American ha raggiunto un accordo per acquistare dalla famiglia Oppenheimer il 40% di De Beers per 5,1 miliardi di dollari. L'intesa porterà la partecipazione del colosso minerario all'85% dal precedente 45%. Il titolo sul londinese Ftse 100 segna un rialzo del 3,39%.

 

G20 FLASH! - EVVIVA! SUL VOLTO DEL CAVALIERE TORNA IL SORRISO. L'ITALIA HA RAGGIUNTO L'ACCORDO CON I GRANDI DEL MONDO. IL BEL PAESE HA UNA “BADANTE” CHE SI CHIAMA UE E IL CAVALIER POMPETTA SALVA LA SERATA CHE SI ERA PREPARATO DA TEMPO. STASERA SI FESTEGGIA ALLA GRANDE. LE PATONZE SONO STATE AVVERTITE…

JULIAN LENNON ATTACCA PAUL MCCARTNEY SU FACEBOOK - HACKER DELLE STAR: PRIMA SI SCUSA POI SI DICHIARA “NON COLPEVOLE”

$
0
0

Vittoria Cecchi Gori per "Dagospia"

1 - ASCOLTA LA PRIMA CANZONE DELL'ALBUM POSTUMO DI AMY WINEHOUSE...

AMY WINEHOUSE

Perez Hilton - Ascolta la prima canzone dell'album postumo di Amy Winehouse, "Lioness: Lost Treasures", intitolata "Like Smoke". La sua voce, carismatica come sempre, vi incantera'.

Ascolta qui:
http://bit.ly/tHFvZr


2 - JULIAN LENNON ATTACCA PAUL MCCARTNEY: ‘MIA MADRE ED IO SIAMO SNOBBATI’ (MENTRE YOKO E SEAN SONO SEMPRE INVITATI AGLI EVENTI BEATLES)...

JULIAN LENNON

Perez Hilton - Julian Lennon, il figlio maggiore di John, ha attaccato Sir Paul McCartney dalla sua pagina Facebook per averlo ignorato. McCartney ha invitato alle sue terze nozze con Nancy Shevell Yoko Ono e sua figlio Sean, ma non Julian che ha scritto: "Wow...snobbato dal matrimonio di [McCartney], snobbato dall'Anniversario di ‘LOVE' a Las Vegas! Snobbato dal ricevimento del matrimonio di [McCartney] a NYC, ieri sera. Snobbato dalla premiere del film su George (Harrison)...Che ho fatto per meritare di essere ignorato in questa maniera?". In effetti, chiunque si sarebbe offeso!

Per leggere altri commenti di Julian, clicca sul link:
http://bit.ly/sKUDKO


3 - HACKER DELLA JOHANSSON: PRIMA SI SCUSA, POI SI DICHIARA "NON COLPEVOLE" ...

SCARLETT JOHANSSON E CHRISTOPHER CHANEY

http://gaw.kr/tKYfeX
Gawker -
Christopher Chaney, l'hacker sotto processo per aver diffuso le foto nude di Scarlett Johansson, si e' dichiarato ‘non colpevole'. Pare abbia cambiato idea molto in fretta perché, subito dopo il suo arresto, Chaney si era scusato per la sua "dipendenza" dichiarando: "So che cio' che ho fatto e' la peggiore forma di invasione della privacy. Non sto cercando di scappare da quello che ho fatto". D'altronde ora che sa di poter rischiare 121 anni di galera, non ci si stupisce che abbia cambiato idea...


4 - LA 2OENNE CHE DICE DI AVERE UNA FIGLIA CON JUSTIN BIEBER INDAGATA PER SESSO CON MINORE...

JUSTIN BIEBER E COPERTINA "STAR"

http://gaw.kr/utVR8b
Gawker - Mariah Yeater, 20 anni, ha dichiarato che Justin Bieber è il padre di sua figlia, chiedendo che il giovanissimo cantante faccia il test di paternita'. Tuttavia la Yeater potrebbe finire nei guai per aver fatto sesso con un minorenne (illegale anche se consenziente), rischiando la condanna ad 1 anno. Difatti il comandante della polizia di Los Angeles ha affermato che la Yeater e' sotto indagine per aver fatto sesso con Bieber quando lei aveva 19 anni e lui solo 16 anni (e presumibilmente vergine).

BRUCE E RUMER WILLIS E DEMI MOORE


5 - NATIONAL ENQUIRER: BRUCE WILLIS FA PIANGERE ASHTON KUTCHER?...
http://bit.ly/w4xMoF
Celebitchy -
Secondo il "National Enquirer", l'ex marito di Demi Moore e padre delle sue tre figlie, Bruce Willis, e' furioso con Ashton Kutcher perché tradendo la moglie ha umiliato sia Demi che le loro figlie. Willis avrebbe avuto un confronto così duro con Kutcher, che piangendo gli ha chiesto di perdonarlo e di aiutarlo a convincere Demi a non procedere con il divorzio.


6 - LE STAR DI "TWILIGHT" IN GINOCCHIO A HOLLYWOOD PER CEMENTARE LE LORO MANI E PIEDI...

ROBERT PATTINSON KRISTEN STEWART E TAYLOR LAUTNER

http://bit.ly/vkInAi
Radar Online -
Kristen Stewart, Robert Pattinson e Taylor Lautner hanno lasciato le impronte delle loro mani a Hollywood, davanti al Grauman's Chinese Theatre. "E' la cosa piu' cool che abbia mai fatto in vita mia", dice la Stewart, per una volta sorridente mentre posa per le foto in mezzo al suo caro amico Lautner e il suo boyfriend.

Guarda le foto nella gallery...


7 - HUGH GRANT: UNA CASA DA 2 MLN DI $ PER SUA FIGLIA...

HUGH GRANT

http://bit.ly/v4UeAV
Celebitchy -
Hugh Grant a 51 è entusiasta di essere diventato finalmente padre ed ha comprato casa a Tinglan Hong, la madre di sua figlia vicino alla sua, per la cifra di 2 milioni di dollari . L'attore aveva avuto con la donna una breve relazione all'inizio di quest'anno .


8 - GEORGE CLOONEY ROMANTICO? REGALA UNA CASSA DI GRANCHI A STACY KEIBLER...

STACY KEIBLER E GEORGE CLOONEY

http://bit.ly/tqI4lz
Celebitchy -
Per il "National Enquirer", George Clooney ha conquistato il cuore della sua nuova girlfriend, Stacy Keibler, regalandole una cassa di granchi mentre erano in vacanza a Cabo San Lucas. Perche'? L'ex wrestler cresciuta nel Maryland ama molto di piu' i granchi (cucinati al vapore) di gioielli o vestiti. Che gesto...romantico?


9 - LA PREMIERE DI "J. EDGAR": CLINT EASTWOOD, LEO DI CAPRIO, NAOMI WATTS E HILLARY SWANK...

PREMIERE "J. EDGAR": LEO DI CAPRIO, ARMIE HAMMER E CLINT EASTWOOD

www.Justjared.com
Just Jared -
Diverse star si sono presentate alla premiere di "J. Edgar" al Grauman's Chinese theatre di Los Angeles. Leonardo di Caprio, il rpotagonista del film girato da Clint Eastwood, ha posato sul red carper con la sua co-star Armie Hammer. Anche alla premiere Naomi Watts e Liev Schreiber e Hillary Swank.
Guarda le foto nella gallery....


10 - ALL'UNIVERISTA' GEORGETOWN SI STUDIA JAY Z...

CLASSE SU JAY Z

Newser - All'Universita' di Georgetown il professore Michael Eric Dyson insegna il popolarissimo corso di sociologia ‘Hip Hop e l'ascesa di Jay Z'.

Per saperne di piu' leggi qui:
http://bit.ly/vfJjny


11 - DARREN ARONOFSKY, REGISTA DI "BLACK SWAN", GIRERA' PER UN VIDEO PER I METALLICA E LOU REED...

DARREN ARONOFSKY

http://bit.ly/vbwZaR
The Hollywood Reporter -
Il grande regista di "Black Swan", Darren Aronofsky ha accettato di girare un nuovo video dei Metallica e Lou Reed per la canzone "Iced Honey", dell'album "Lulu".

 

12 - LA GRANDE MURAGLIA CINESE RISCHIA DI CROLLARE?...

LA GRANDE MURAGLIA CINESE

http://bit.ly/sVpwYy
Perez Hilton -
La Grande Muraglia cinese e' in pericolo per colpa degli scavi illegali avvenuti presso la struttura alla ricerca di minerali. A diffondere l'allarme, l'ingegnere Guo Jianyong, secondo il quale la muraglia rischia il crollo in alcune parti. Jianyong ammette anche di non sapere quante compagnia minerarie stanno effettuando scavi attorno alla Grande Muraglia". La struttura è infatti lunga oltre 6.400 km, tanto da rendere molto difficile proteggerla.


13 - JAMES BOND "SKYFALL": DANIEL CRAIG PRESENTA LE NUOVE BOND GIRL ALLA STAMPA...

DANIEL CRAIG, BERENICE MARLOHE E NAOMI HARRIS

http://bit.ly/s9T3IF
The Daily Mail -
Daniel Craig sarà ancora una volta James Bond nel nuovo film dal titolo "Skyfall". L'attore ha presentato alla stampa le nuove Bond Girl, Naomi Harris e Berenice Marlohe. Farà parte del cast anche Javier Bardem.
Guarda le foto nella gallery...


14 - UN KLIMT (SACHEGGIATO DAI NAZISTI) VENDUTO ALL'ASTA PER 40.4 MLN DI $...

GUSTAV KLIMPT

http://bit.ly/sQDyTz
Newser -
Uno quadro di Gustav Klimt, intitolato "Litzlberg on the Attersee", e' stato venduto all'asta da Sotheby's per 40.4 milioni di dollari- quasi il doppio rispetto alla base d'asta (25 milioni). I compratori sono stati estremamente attratti anche dalla storia del quadro che fu saccheggiato dai nazisti nel 1941 e solo di recente restituito da un museo austriaco al nipote della donna a cui era stato tolto (la proprietaria non era mai piu' tornata a casa dopo che i tedeschi le avevano portato via l'amato quadro).

ANNE HATHAWAY E ADAM SHULMAN


15 - ANNE HATHAWAY PRESTO SPOSA?...

http://bit.ly/tmC7KN
Radar Online -
Si dice che Anne Hathaway stia considerando di sposarsi con Adam Shulman, suo fidanzato da tre anni,. Sara' vero?


16 - JOHNNY DEPP E AMBER HEARD A LONDRA PER LA PREMIERE DI "RUM DIARY"...

JOHNNY DEPP E AMBER HEARD

http://bit.ly/vvrr14
Just Jared -
Johnny Depp e la sua co-star Amber Heard hanno sfilato sul tappeto rosso alla premiere londinese del loro film "Rum Diary". La bellissima 25enne ha indossato un vestito di Alessandra Rich e scarpe di Christian Louboutin.
Guarda le foto nella gallery...


17 - IL FUTURO VISTO DA MICROSOFT: OCCHIALI TRADUTTORI E MODA TECNOLOGICA...

VIDEO MICROSOFT

Coco Perez - Secondo questo video della Microsoft, il futuro sarà pieno di nuova tecnologia (non scoperta dalla Apple): come moda tecnologica, occhiali che servono da traduttori simultanei e niente piu' carta.

Guarda il video qui:
http://bit.ly/t7LcBk


18 - ALYSSA MILLER DEBUTTA LA NUOVA LINEA DI LINGERIE...

ALYSSA MILLER

http://bit.ly/rHtJ5b
Egotastic! -
Alyssa Miller, che ha preso il posto di Irina Shayk come testimonial di Intimissimi, ha debuttato la nuova linea di lingerie.
Guarda le foto sexy nella gallery...

 

ALYSSA MILLER

BIG BROTHER IS WATCHING YOU - UK: I DATI DELLO SPIONAGGIO SELVAGGIO, ANCHE ATTRAVERSO LE SUPERMARKET CARD

$
0
0

Dagoreport dal "Daily Mail"
http://bit.ly/tCtc1j

TELECAMERE A LONDRA

Circa tre milioni di spionaggi negli ultimi 10 anni, comuni cittadini e famiglie sotto stretta osservazione per reati di pochissimo conto, telecamere ovunque, intercettazioni disposte persino dalle amministrazioni comunali, senza le autorizzazioni del giudice. Per la prima volta in assoluto sono stati pubblicati i dati relativi alle "snooping operations" inglesi, le attività di spionaggio. E quello che ne è esce è la fotografia di una società ostaggio della sorveglianza a 360 gradi, un immenso e quanto mai reale Grande Fratello.

SERVIZI SEGRETI BRITANNICI MI SIX

Gli attivisti per la privacy sono sul piede di guerra. Il gruppo Justice chiede che il Ripa (Regulation of Investigatory Powers Act), ovvero l'insieme delle norme che regolano la materia, venga rottamato in blocco: "Il Regno Unito, nell'arco di 40 anni - denuncia Justice - è passato dall'essere una società in cui la sorveglianza di massa era una possibilità teorica, a una in cui essa è diventata non solo ubiqua, ma una routine".

Il Ripa fu introdotto dai laburisti nel 2000 come misura anti-terrorismo per regolamentare lo spionaggio da parte di organi pubblici. Ma il risultato, denuncia ancora Justice, è stato il proliferare delle operazioni di snooping anche da parte di enti come i comuni. Dal varo, ci sono state oltre 20mila richieste di dati telefonici, di traffico internet ed email. Almeno 2,7 milioni di richieste relative a "dati di comunicazione" riguardanti bollette telefoniche e informazioni sulla posizione.

OYSTER CARD

Sono state concesse oltre 4000 autorizzazioni per operazioni di stretta sorveglianza, come il collocamento di cimici nell'abitazione di sospettati. Altri 186mila permessi sono stati rilasciati per la messa sotto controllo diretta da parte delle forze dell'ordine, mentre 61mila sono quelli concessi ad altri enti pubblici. In totale le attività di spionaggio sono state circa tre milioni, senza contare quelle di intelligence. Solo lo 0,16% di esse, meno di 5mila, sono state autorizzate da giudici. In tutti gli altri casi è stato sufficiente l'ok di un burocrate e pochissime volte, solo quando erano in ballo operazioni su larga scala, è stato necessario l'intervento di un Segretario di Stato.

David Cameron

Il Ripa, accusa il gruppo Justice, non solo non è servito a controllare un'attività si sorveglianza evidentemente eccessiva, ma in molti casi, l'ha inavvertitamente incoraggiata. "Le sue lacune hanno permesso ai comuni di spiare, alle intercettazioni telefoniche di proliferare, alle telecamere a circuito chiuso di moltiplicarsi". I casi sono molti e comprendono anche una famiglia spiata dal proprio comune per verificare se avesse o meno infranto le norme relative alle aree di bacino scolastico. Altri sono stati fotografati e ripresi con le telecamere per aver buttato la spazzatura nel cassonetto sbagliato.

clegg

La coalizione Clegg-Cameron ha già presentato il Protection of Freedom Bill, una legge che, tra le varie cose, costringerà i Comuni a chiedere il permesso dei magistrati per qualunque "spooning operation". Ma secondo gli attivisti di Justice non basta, serve lo smantellamento totale del Ripa. Il gruppo chiede che l'Inghilterra riformuli tutte le leggi in materia di sorveglianza. Il dossier rivela anche che la Gran Bretagna possiede il più ampio archivio del Dna al mondo, oltre al più alto numero di telecamere a circuito chiuso. Non solo: le carte fedeltà dei supermercati, così come la Oyster card, la tessera dei mezzi pubblici di Londra, sono strumenti attraverso i quali vengono tenuti sotto controllo gli spostamenti delle persone.

 

Viewing all 340557 articles
Browse latest View live