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FUMATA NERA IN LIBRERIA PER PAPA NANNI - VOLO VOLA, 43MILA COPIE IN UNA SETTIMANA - “GLI INTOCCABILI” DI NUZZI

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1- Il 29 novembre decolla su La7un nuovo programma destinato a fare il botto: "Gli Intoccabili" di Gianluigi Nuzzi, inviato di "Libero". Quattro puntate alle 23,10 e poi da gennaio 2012 sei puntate in onda il mercoledì in prima serata. Temi sulla graticola: Vaticano, mafi e stato, reti di potere occulti, etc. Ogni puntata, una "gola profonda", un supertestimone "criptato". In redazione giornalisti che arrivano da "Exit", "Annozero", Current Tv.

GLI INTOCCABILI DI GIANLUIGI NUZZIelkann napolitano calabresi

2- Terremoto alla "Stampa". Yacht Elkann avrebbe fatto uno ricco shampoo al direttore Mariopio Calabresi per emorragia di copie, la scorsa settimana. E tutto è stato rovesciato sul vice direttore generale del quotidiano Angelo Cappetti, e il dir. gen. si è visto affiancare come vice da una manager che arriva dalla controllante Exor.

3- Franz Brambilla Perego per Dagospia - Foto scattata a Trafalgar Square, Londra. Il giornalista Tiziano Crudeli (notissimo commentatore sportivo in forza alla milanese 7 Gold, quello che quando segna il Milan ha convulsioni da tarantolato e quando il Milan pende un gol va in catalessi con lo sguardo perso nel vuoto) pubblicizza un'agenzia di scommesse sportive. Ma non era vietato? Dov'è il severissimo Ordine dei Giornalisti?

gianluigi nuzziTIZIANO CRUDELI NELLA PUBBLICITA' INGLESE DI SCOMMESSE

Saranno compensi dichiarati? Oppure agli italici giornalisti è ammesso fare all'estero quello che è vietato in Patria? Ordine, se ci sei batti un colpo. Oppure l'agenzia di scommesse ha rubato da internet la sua immagine? In tal caso il buon Crudeli dovrebbe tutelarsi. Oppure, ipotesi geneticamente possibile, a Londra, città multietnica come nessun'altra al mondo, c''è un sosia albionico del baffuto Crudeli.

4- Oggi il "Corriere della Sera" ha bucato la notizia della morte di James Hillman, importantissimo psicologo e filosofo. Eppure ha anche collaborato e scritto per il giornalone di via Solferino. "Repubblica" e "Stampa" gli hanno dedicato due paginate ciascuna.

Paolo Berlusconi

5- Che strana coppia! Che ci faceva venerdì scorso Paolino Berlusconi insieme a Mister Belstaff Manuele Malenotti, l'ex grande amico di George Clooney? Entravano al de Russie all'ora dell'aperitivo per fare due chiacchiere in santa pace e si sono ritrovati sommersi dal gaudente popolo della Romanella mondana e presenzialista invitata al cocktail di Chopard (dopo il red carpet in boutique la serata proseguiva al de Russie). Insomma, se Paolino e Manuele volevano passare inosservati e avevano da dirsi cose private hanno sbagliato serata...

6- Come mai le Papi Girl più note, L'Ape Regina Sabina Began e la Dama Bianca Federica Gagliardi non si sono nè degnate di uno sguardo, nè tantomeno salutate l'altra sera alla première di "Warrior" al Warner Moderno? In compenso hanno fatto a gara a farsi paparazzare in posa e farsi intervistare dalla telecamere presenti. La Began era scortata da Aldo, un amico storico, che le teneva pazientemente cappotto e borsetta mentre lei si concedeva ai giornalisti presenti. La Gagliardi è comparsa con Andrea Perone e Cecilia Capriotti ma, attenzione, poco prima in sala era entrato il Sor Ricucci, con cui Federica si fa vedere in giro sempre più spesso. Gatta ci cova?

SABINA BEGAN CORRE DAVANTI AL BUNGA BUNGA BARI fratelli Malenotti di Belstaff con Ron Wood

7- Dicono che Gianni Alemanno, Maurizio Gasparri, il tappetto Ministro Brunetta con la moglie Titti ("Seduto o in piedi, è alto uguale", commentavano i maligni), Mauro Masi, Antonio Marano, Nancy Brilli, Jimmy Ghione, Tiberio Timperi, Milena Miconi e pochissimi altri fortunati cenassero tutti insieme appassionatamente lunedì sera alla Casina Valadier. Motivo? Un dinner voluto dal mitico e sempre gentile Novari della 3, apparecchiato dalla solita Tiziana Rocca, per il lancio del nuovo I-Phone. Ovviamente, omaggiato a tutti i presenti.

8- È proprio vero che al Gr di Preziosi si ignorano le notizie "scomode"? Lo pensa e lo scrive oggi Carlo Ciavoni sul "Venerdì di Repubblica", che accusa Radiouno e il GR di aver ignorato gli scontri dei black bloc a Roma di sabato scorso (ma alle partite di pallamano, ampio spazio), mentre l'odiata rivale Radio2 ha invece azzerato il palinsesto e mandato i microfoni per strada nel cuore della manifestazione.

E se lo chiede soprattutto il Cdr della testata che ha invitato tutti i giornalisti ad un'attenta vigilanza, dopo la denuncia da parte di diverse redazioni di frequenti episodi che - secondo il sindacato - rappresentano una lesione del diritto ad una informazione completa, plurale ed obiettiva.

Federica Gagliardi

Durante l'infuocata assemblea, bocciata anche la nuova trasmissione del mattino "Prima di tutto", chiesto che alla Cronaca sia tolto al più presto l'interim al vicedirettore ex An Paolo Corsini, che avrebbe dovuto commissariare la redazione, rea di aver dato il via alla rivolta anti-Preziosi, infine espressa forte preoccupazione per il contenuto dell'intercettazione Masi-Lavitola ("Ho cambiato tg e gr"...)

antonio preziosi

9- Tonino Di Pietro è sulla copertina di "GQ" (quella alternativa). Vestito da Humphrey Bogart in "Casablanca". Col borsalino. E il trench. E lo sguardo di sbieco. E poi nel servizio all'interno è in un bar in smoking bianco che ordina da bere. E poi in smoking nero. Non è uno scherzo.
http://www.gqitalia.it/viral-news/articles/2011/11/di-pietro-come-bogart-in-casablanca-sulla-contro-copertina-di-gq-novembre-2011#?refresh_ce

ANTONIO DI PIETRO VERSIONE HUMPHREY BOGART NEL SERVIZIO FOTOGRAFICO PER GQ

10- Carlo Rossella per "Il Foglio" - Sontuosa cena per ventidue da Robert de Balkany a Palazzo Lancellotti. In grande spolvero la principessa Mafalda d'Assia.

11- Da "Il Fatto Quotidiano" - Habemus Papam (Feltrinelli), il dvd del film di Nanni Moretti in vendita con la sceneggiatura originale, scritta a sei mani dal regista, Francesco Piccolo e Federica Pontremoli, si piazza solo al 324esimo posto della classifica generale. Certo la formula "libro più dvd" non è delle più facili da vendere anche se - tanto per fare un confronto - Di là dal vetro, di Erri De Luca, trainato dal libro allegato, I pesci non chiudono gli occhi (sempre tutto edito da Feltrinelli), si colloca in 40esima posizione, cioè molto più su. Habemus Papam aveva beneficiato al botteghino della campagna stampa negativa del Vaticano. Si auspica nuovo attacco dell' "Osservatore romano".

MORETTI- HABEMUS PAPAM

12- Da "Chi" - Sono arrivati al ristorante "da Giannino" direttamente dallo stadio di San Siro, dove il Milan aveva giocato in Champions, molti degli invitati al compleanno di Isabella Votino, portavoce del ministro Maroni, che era in prima fila a festeggiarla. Da Simona Ventura e il suo compagno, Paolino Berlusconi che ha intrattenuto gli ospiti con giochi di prestigio (ma si era portato il mazzo di carte da casa?) i giornalisti Antonio Marano e Giorgio Mulè, Filippo La Mantia e Gioacchino Gabbuti.

FESTA DI ISABELLA VOTINO PORTAVOCE DI MARONI DA "CHI"

13- Da "la Repubblica" - Un Volo da record. Questa settimana il suo libro Le prime luci del mattino (Mondadori) ha venduto 43mila copie (in totale è a 150mila), una cifra mai toccata nemmeno in tempi in cui i libri raggiungevano numeri molto più alti. Per dare un´idea il secondo che è Carofiglio con Il silenzio dell´onda (Rizzoli) sta sulle 12mila copie, comunque un gran risultato visto che appena un mese fa il primo in classifica non raggiungeva le diecimila copie. Ma Fabio Volo resta un fenomeno: persino più del Montalbano di Camilleri che toccò qualche anno fa le 38 mila copie in 7 giorni.

fabio volo le prime luci del mattino

14- Da "Libero" - Da qualche tempo Dominique Strauss-Kahn si fa vedere in giro per Parigi con una barba bianca quasi in stile Babbo Natale, un nuovo look maturo e rassicurante, forse per provare a far dimenticare gli scandali (veri o gonfiati) sulle sue imprese sessuali. Intanto il sito del quotidiano "Libération" racconta come l'ex direttore del Fondo monetario internazionale abbia deciso di vendere la villa da 5,2 milioni di dollari acquistata con la moglie Anne Sinclair a Washington nel 2007.

 

 


IL TEMPO È SCADUTO. L’ASSE DRAGHI-NAPOLITANO SPINGE PERCHÉ SI VADA AD ELEZIONI A GENNAIO

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Ugo Magri per "La Stampa"

napolitano draghi

È possibile che si vada molto rapidamente ad elezioni. Non a marzo-aprile dell'anno prossimo, ma addirittura a gennaio. In altissimo loco, tra Roma e Francoforte, prende corpo l'idea che uno scioglimento delle Camere sarebbe il male minore nel caso in cui Berlusconi dovesse crollare.

Ipotesi, quest'ultima, che sta crescendo a sua volta, perché in queste ore si moltiplicano i deputati Pdl col maldipancia. La differenza rispetto al passato è che una decina di loro sembrerebbero decisi a spingersi fino in fondo votando contro il governo. Basterebbero ad affondarlo. Si rincorrono voci di incontri carbonari, pranzi e cene ad alto rischio di trigliceridi.

napolitano draghi

Oltre ad Antonione, tra i capi della «congiura» spicca la Bertolini che un tempo inondava le redazioni con comunicati inneggiati a Re Silvio, ma da un po' di tempo tace. Per non dire di Stracquadanio, sempre considerato un pasdaran. Gli epicentri del terremoto sono localizzati in Veneto e in Toscana.

BERLUSCONI

Per tutti quanti Casini avrebbe pronto un contenitore, la Costituente dei moderati; casomai le elezioni precipitassero e non si facesse in tempo a battezzare un nuovo partito, verrebbero aperte le porte dell'Udc. Altri cercherebbero posto in un'ipotetica lista Montezemolo, qualora l'ex presidente di Confindustria decidesse di scendere in campo nel Terzo Polo: così sussurra ai dissidenti (tra i quali si nasconde, come accadeva nella Russia sovietica, qualche infiltrato berlusconiano) quel «pensionato della politica» in servizio permanente che è l'ex ministro andreottiano Cirino Pomicino. Prevede sornione che «qualcuno verrà allo scoperto oggi, altri domani, altri ancora dopodomani».

NAPOLITANO VISCO DRAGHI

In via dell'Umiltà, sede del Pdl, l'« uomo del pallottoliere» Verdini è nervoso. La resa dei conti sarà all'inizio della prossima settimana, quando a Montecitorio tornerà il Rendiconto dello Stato. Già il mese scorso la Camera lo bocciò, successe l'iradiddio, in caso di bis il Cavaliere sarebbe obbligato a dimettersi.

Lui, Berlusconi, conta di riacciuffare al volo un plotone di fuggiaschi. Su Antonione è convinto di esercitare la sua forza persuasiva. Nel frattempo lo molla nientemeno che Paniz, il giurista col pizzetto che difendeva in tivù le leggi «ad personam».

PIERFERDINANDO CASINI

Il Cavaliere non ha più granché da promettere, i posti di sottogoverno sono esauriti, coi chiari di luna che corrono nemmeno la cadrega da deputato è garantita. Lo scenario di crisi sembra concreto. A quel punto, cosa accadrebbe?

Spostiamoci al Quirinale dove Napolitano ha messo in piedi una sorta di consultazione anticipata, segno della gravità dei tempi. Ricevendo la delegazione terzopolista, da Casini a Della Vedova, da Rutelli a Bocchino, non ha intimato loro di votare le misure del governo, ben sapendo che gli avrebbero risposto no. Però nemmeno ha sponsorizzato l'ipotesi di un governo tecnico al posto dell'attuale, come sarebbe piaciuto ai centristi.

LUCA CORDERO DI MONTEZEMOLO LUCA CORDERO DI MONTEZEMOLO

Dalla sua bocca, secondo tre testimoni, sarebbe uscita quasi per inciso una frase rivelatrice: «Ho parlato con una personalità europea, convinta che le elezioni sarebbero la cosa migliore». Niente nomi, ma il pensiero dell'uditorio è subito corso a Draghi, neo-presidente Bce, col quale ieri mattina il Colle aveva avuto contatti.

Fare come la Spagna: perlomeno così si darebbe una prospettiva ai mercati, anziché trascinare l'agonia con un governo tecnico allo sbando. Non si capisce chi potrebbe guidarlo. Alfano, determinatissimo, risponde: «Nessuno, chiunque al posto di Berlusconi configurerebbe un vero e proprio ribaltone». Nel sinedrio governativo qualcuno immagina che forse allora casomai se il premier fosse per esempio Gianni Letta magari il Pdl faticherebbe a sfilarsi... Ma dove mettere il «garante» Mario Monti?

Mario Monti

La fantasia degli ex-Dc si spinge a immaginare un governo Letta-Monti che non s'è mai visto in natura. Nel contesto generale, il caso Tremonti risulta secondario e a suo modo stucchevole. Interminabili discussioni col premier l'altra notte, in cui si sono rinfacciati colpe e dispetti. A un certo punto il Prof ha lasciato intendere che i mercati ci puniscono perché Berlusconi è premier. Romani è scattato: «Allora dillo chiaro che vorresti farlo dimettere».

GIANNI LETTA

Tremonti: «Non ho detto questo», «Sì l'hai detto», «Non è vero»... Ieri mattina nuovi battibecchi tra Silvio e Giulio, con allentamento della tensione solo verso sera. All'Ufficio di presidenza Pdl, Brunetta ha attaccato Tremonti, che signorilmente ha fatto «fin de non-recevoir». E' andato via mentre Cicchitto gliene diceva dietro quattro. Ma i problemi ormai sono altri. Il tempo è scaduto.

 

NAPOLITANO AVVISA: “TUTTI LIBERI DI AGIRE IN PARLAMENTO” - BOSSI SALE AL COLLE: “MEGLIO IL VOTO DEL GOVERNO TECNICO”

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1. FUNERALI
Jena per "La Stampa"
- Ieri al Quirinale è stato organizzato il funerale di Berlusconi, non garantita la presenza della salma.

2. NAPOLITANO, VALUTERO' IN BASE ATTIVITA' PARLAMENTO...
(ANSA)
- "I prossimi sviluppi dell'attività parlamentare mi consentiranno di valutare concretamente la effettiva evoluzione del quadro politico-istituzionale" ha dichiarato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.

Berlusconi addormentato accanto a Napolitano

3. QUIRINALE, TUTTI LIBERI DI AGIRE IN PARLAMENTO...
(ANSA) -
"Permane il contrasto tra forze di opposizione,da un lato e le forze di maggioranza dall'altro, dice il Presidente della Repubblica che aggiunge: "Alle une e alle altre forze appartiene interamente la libertà di assumere le rispettive determinazioni in Parlamento e le responsabilità che ne conseguono rispetto agli interessi generali dell'Italia e dell'Europa, in una crisi finanziaria ancora gravida di incognite".

4. L.STABILITA': MAXIEMENDAMENTO LUNEDI' IN SENATO...
(ANSA)
- Il maxi-emendamento alla legge di stabilità arriverà lunedì pomeriggio in Commissione Bilancio al Senato. Lo ha detto il presidente della Commissione Antonio Azzollini.

5. PREMIER SUPERATO È MARIO DRAGHI L´ITALIANO PIÙ POTENTE...
Da "la Repubblica"
- È il nuovo capo della Bce, Mario Draghi, l´italiano più potente al mondo. Almeno secondo la classifica della rivista Forbes. L´ex governatore della Banca d´Italia si piazza al 12esimo posto, staccando nettamente Silvio Berlusconi e famiglia, come indica la rivista, al 21esimo posto. Al di là della sfida italiana, per Forbes è Barack Obama l´uomo più potente della terra.

GIULIO TREMONTI E UMBERTO BOSSI

Dietro di lui il leader russo Vladimir Putin, mentre il presidente cinese Hu Jintao, è sceso dal primo al terzo posto. Al quarto posto Angela Merkel, davanti a Bill Gates. Sesto è il presidente saudita Aziz, settimo il Papa Benedetto XVI, seguito Ben Bernanke (Fed). Il fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg è nono, seguito dal premier inglese David Cameron.

ANGELINO ALFANO GIOVANE

6. ALFANO, TOCCA A NOI ADEMPIERE A IMPEGNI, LO FAREMO...
(ANSA) -
"Tocca a noi adempiere agli impegni che abbiamo assunto con l'Ue in una lettera che ha due grandi pregi: la sintesi di un accordo nella coalizione suggellato da Pdl e Lega e misure validate e vidimate dall'Ue". Lo dice Angelino Alfano, segretario del Pdl, in conferenza stampa, aggiungendo che questa mattina al capo dello Stato hanno chiesto "non di resistere fino al 2013 ma di governare", rispettando gli impegni come il governo già ieri ha cominciato a fare con l'emendamento alla legge di stabilità.

7. ALFANO, NO A GIOCHINI PALAZZO, NOI FINO A 2013...
(ANSA) -
"In questa legislatura c'é solo questo governo, non possono esserci governi che nascono da giochini di Palazzo. O avanti fino al 2013 o chiederemo il voto". E' quanto il segretario del Pdl Angelino Alfano riferisce di aver detto a Giorgio Napolitano incontrato questa mattina al Quirinale.

8. ALFANO, DA SCONTENTI QUESTIONI POLITICHE, RISOLVEREMO...
(ANSA)
- "La lettera al Corriere è scritta da parlamentari non usciti dal Pdl che pongono questioni politiche che valuteremo con attenzione e tutto si risolverà positivamente e troverà buon esito interno come è stato in altre situazioni". Così il segretario del Pdl Angelino Alfano commenta la lettera firmata da sei esponenti del Pdl per chiedere al premier un cambio di passo e un allargamento della maggioranza. Per Alfano "si tratta di dialettica interna con persone che hanno avuto ruoli importanti".

MARIO DRAGHI

9. BOSSI A NAPOLITANO, MEGLIO VOTO CHE GOVERNO TECNICO...
(ANSA)
- "Gli abbiamo detto che preferiamo andare al voto che il governo tecnico". Così il leader della Lega Nord, Umberto Bossi, riferisce ai cronisti l'esito dell'incontro con il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.

I cronisti chiedono al leader del Carroccio se il governo regge. "Non si è parlato di questo", replica il ministro. "Si è parlato se preferiamo le elezioni o no. Ho detto: 'presidente, lei fara' quel che...", prosegue Bossi non completando la frase. I giornalisti chiedono se Napolitano abbia parlato di governo tecnico: "No", è la risposta del leader 'lumbard' che afferma anche di non aver ancora sentito telefonicamente Silvio Berlusconi.

10. CAZZOLA, BERLUSCONI TRATTI RESA O SARA' SCHIANTATO...
(ANSA)
- "Io non tradisco ne firmo documenti ma credo che Berlusconi debba trattare una resa onorevole invece di essere schiantato". Lo dice Giuliano Cazzola, deputato del Pdl che vedrebbe bene un esecutivo guidato da Gianni Letta."Andrebbe bene, anche se è il Capo dello Stato a dover decidere e quindi nessuno può dare indicazioni in proposito".

GIULIANO CAZZOLA

11. BERTOLINI,NON SONO UNA TRADITRICE,VOGLIO PASSO DIVERSO...
(ANSA) -
"Non sono una traditrice", ma "vogliamo un cambio di passo, con grande onestà abbiamo iniziato da questa estate a chiedere a Berlusconi un cambiamento". Così Isabella Bertolini (Pdl), uno dei sei firmatari della lettera pubblicata dal Corriere della Sera in cui si chiede un cambio di passo al premier Berlusconi, è intervenuta a "4 Mattino" su Radio 24.

frrar08 isabella bertolini

12. SCUOLA: ROMA; FORZE ORDINE CARICANO STUDENTI...
(ANSA)
- Le forze dell'ordine hanno caricato gli studenti che si stavano muovendo in corteo a Roma. I ragazzi avevano prima bloccato dei bus alla stazione Tiburtina e una volta che si sono mossi sono stati bloccati. Dopo avere forzato il cordone delle forze dell'ordine sono stati caricati.

In un primo momento, secondo quanto riferito dai responsabili della manifestazione studentesca, era stato autorizzato un corteo fino all'Università La Sapienza, e dunque lontano dal centro dove il Campidoglio ha proibito i cortei. Quando gruppi di studenti hanno preso una direzione diversa, cordoni delle forze dell'ordine hanno sbarrato il passo al corteo. Al tentativo di forzare il blocco è partita la carica. Gli studenti ora si trovano concentrati davanti alla Stazione Tiburtina, sotto il ponte della Tangenziale.

 

LADY GAGA LANCIA FONDAZIONE ANTI BULLISMO - JOHNNY DEPP: SONO QUASI MORTO - AMANDA KNOX PICCHIA DURO - FILM PORNO SU DSK

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Vittoria Cecchi Gori per "Dagospia"

1 - LADY GAGA LANCIA UNA FONDAZIONE CONTRO IL BULLISMO...

LADY GAGA

http://gaw.kr/vwjJNU
Gawker -
Lady Gaga ha avviato assieme a sua madre, Cynthia Germanotta la creazione di una Fondazione Born This Way, contro il bullismo. Di recente Gaga aveva lanciato una campagna per rendere il bullismo illegale ed aveva cercato di parlare con il Presidente USA, Barack Obama, per sensibilizzare il governo su questo problema.

LADY GAGA

http://bit.ly/s8fPlX
Celebuzz -
La copertina piu' grande della rivista "Visionnaire 61" con l'immagine di Lady Gaga e' in vendita per 1.500 dollari. La foto e' stata scattata da Inez van Lamsweerde and Vinoodh Matadin.


2 - AMANDA KNOX IMPARA L’AUTODIFESA COME KARATE KID (VIDEO)...

TMZ - Amanda Knox sta imparando la Krav Maga, un'arte marziale nata in Israele. Nella lezione di ieri, è già riuscita a liberarsi da una presa! Per proseguire gli allenamenti a casa ha acquistato anche un sacco da pugile.

AMANDA KNOX

Guarda il video qui:
http://bit.ly/uFd7CE


3 - JOHNNY DEPP: ‘SONO QUASI MORTO IN UN INCIDENTE AEREO’...

JOHNNY DEPP

http://bit.ly/rBD9t3
Perez Hilton -
Johnny Depp ha raccontato di aver avuto seriamente paura di morire quando, durante un viaggio con un aereo privato, il motore si era improvvisamente rotto. L'attore era in compagnia del regista del suo ultimo film "The Rum Diaries", Bruse Robertsone. Ricorda, inoltre, che la cosa piu' scioccante era il silenzio seguito alla rottura del motore, e quel senso di galleggiamento durato un paio di secondi prima della caduta. Per sua fortuna, quando era ormai sicuro di guardare in faccia la morte, il motore e' ripartito.


4 - SERENA WILLIAMS SI CHIUDE NELLA ‘PANIC ROOM’ DI CASA SUA, SPAVENTATA DA UN INTRUSO...

SERENA WILLIAMS

http://bit.ly/sfZCOe 
TMZ -
La settimana scorsa la segretaria di Serena Williams ha chiamato la polizia alle sei del mattino, dopo che la tennista aveva visto un intruso attraverso il video di sorveglianza della sua villona di Los Angeles ed impaurita si era rinchiusa  nella sua ‘Panic Room'. Ma è stato un falso allarme, l'intruso non era altro che un dipendente dell'associazione di tennis, recatosi dalla Williams per un test di droga a sorpresa.

DSK


5 - UN FILM PORNO SULLO SCANDALO DSK...
 
http://gaw.kr/uCFBNm
Gawker -
Lo scandalo di Dominique Strauss-Kahn e la cameriera d'albergo diventera' la storia di un film porno, creato da My Porn Productions.


6 - A BERLINO LA MODA COMMESTIBILE...

FASHION FOOD

http://bit.ly/sTe9nL
Coco Perez -
A Berlino ha aperto la mostra di "Fashion Food" (moda commestibile) grazie alla collaborazione fra lo chef austriaco Roland Trettl e il fotografo tedesco Helge Kirchberge: le modelle indossano abiti commestibili, come una tunica fatta di polipo, o gonne fatte di alghe e collane di uova di quaglia. La mostra terminera' il 29 di gennaio.


7 - MEGAN FOX RISCALDA HOLLYWOOD...

MEGAN FOX

http://bit.ly/w21o6K
Just Jared -
Megan Fox sembra di nuovo se stessa: l'attrice cammina per Hollywood sorridente, piu' in forma, come sottolineano gli aderentissimi pantaloni, portati con scarpe di Louboutin,.
Guarda le foto nella gallery...


8 - LA VENDETTA DI DEMI MOORE: TRADISCE ASHTON CON IL MIGLIORE AMICO?...

DEMI MOORE

http://bit.ly/vL8FWp
Celebitchy -
Secondo "In Touch Weekly", Demi Moore si sarebbe vendicata per il tradimento del marito 33enne Ashton Kutcher con la 23enne Sarah Leal: la Moore sarebbe andata a letto con il migliore amico di Ashton, Ben Hollingsworth, 27anni, anche lui attore.


9 - ELISABETTA CANALIS PORTA MEHCAD BROOKS A MILANO...

MEHCAD BROOKS E ELISABETTA CANALIS

http://bit.ly/u9NYQ5
Just Jared -
Dopo Berlino, la nuova coppia, Elisabetta Canalis e Mehcad Brooks, si è spostata a Milano dove sono stati fotografati mentre facevano dello shopping e pranzavano in compagnia di amici.
Guarda le foto nella gallery...


10 - HENRY CAVILL: "NIENTE TUTA IMBOTTITA, LE ADDOMINALI SONO VERE"...

HENRY CAVILL

http://bit.ly/tl4wSc
Celebitchy -
Su "Men's Health", Henry Cavill ha raccontato di aver lavorato duro per scolpire il suo corpo per interpretare Superman, rifiutandosi di ingannare il pubblico con una tuta imbottita. Dalle foto che accompagnano l'intervista non c'e' alcun dubbio, sta dicendo la verita'.
Guarda le foto hot nella gallery...


11 - WAYNE ROONEY BOCCIATO COME ATTORE...

WAYNE ROONEY

The Sun - Wayne Ronney ha debuttato come attore, recitando insieme a Ryan Giggs e Patrice Evra nello spot pubblicitario del vino cileno, Casillero de Diablo. Forse è meglio se si limita a giocare a calcio!

Guarda il video qui:
http://bit.ly/ry87S5

PILLOLA


12 - LA PILLOLA CHE TI PROFUMA...
 
Coco Perez -
Presto sudare non sarà più un problema e potremmo dire addio alle bottigliette di profumo favorito! La Swallowable Parfum (profumo ingoiabile) sta creando delle pillole che agendo sul metabolismo di una persona, lentamente rilasceranno fragranze profumate quando si suda. E siccome ognuno ha un proprio codice genetico per ciascun individuo la pillola-profumo sara' personalizzata.
 
Guarda il video pubblicitario del prodotto qui:
http://bit.ly/rGzXJ3
 

QUEEN VICTORIA

13 - 15 MILA $ PER LE MUTANDE DELLA REGINA VITTORIA...
 
http://bit.ly/w4Iv6v
Newser -
Vendute all'asta le mutande della Regina Victoria D'Inghilterra  per 15.000 dollari!


14 - IL SAPORE DEL VINO CAMBIA A SECONDO DELLA MUSICA...

BOTTOGLIE DI VINO

http://bit.ly/rI1Etm
Newser -
Secondo uno studio condotto in Scozia, il sapore del vino (sia bianco che rosso) cambia a secondo della musica che sta ascoltando in quel momento colui che beve.


15 - IL NUOVO TRAILER DI "AMERICAN PIE: AMERICAN REUNION"...

Hollywood Life - Guarda il trailer di "American Reunion" e riscopri tutti i tuoi personaggi preferiti della serie.

AMERICAN REUNION

Guarda il video qui:
http://bit.ly/tkn57U


16 - MODELLA ANNE V POSA NUDA CON IL BOYFRIEND ADAM LEVINE (CANTANTE DEI MAROON 5)...

ANNE V

http://bit.ly/uyg1lP
Drunken Stepfather -
Anne V e Adam Levine hanno posato per la copertina di "Vogue Russia". La coppia non ha avuto assolutamente problemi a posare senza veli per le foto in bianco e nero.
Guarda le foto nella gallery...


17 - LE MIGLIORI COPERTINE DEI FAMOSI, SENZA VELI...

COPERTINE HOT: ROSARIO DAWSON E ROSE MCGOWAN

http://bit.ly/unXmqP
Perez Hilton -
Ecco alcune delle migliori foto nude delle star, secondo "Perez Hilton"

Guarda le foto nella gallery...

 

COPERTINE HOT: RED HOT CHILI PEPPERS

IL PROCURATORE GENERALE DI POTENZA, GAETANO BONOMI, RIGETTA L’ACCUSA DI ESSERE A CAPO DELLA CRICCA CONTRO WOODCOCK

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Fiorenza Sarzanini per il "Corriere della Sera"

GAETANO BONOMI

Risponde alle domande e ribatte alle contestazioni. Davanti ai magistrati che lo accusano di essere a capo di un'associazione segreta, il sostituto procuratore generale di Potenza Gaetano Bonomi parla per oltre cinque ore e segue una linea netta: «Ho sempre agito nell'ambito dei miei poteri, nella gestione dei miei compiti alla procura generale di Potenza il mio operato è sempre stato legittimo». Smentisce in maniera decisa di aver ispirato la campagna denigratoria contro il pubblico ministero Henry John Woodcock e altri colleghi in servizio in quel palazzo di Giustizia.

WOODCOCK

Non nega di aver avuto rapporti con l'ex 007 del Sisde Nicola Cervone sospettato di aver confezionato gli esposti anonimi, pur ribadendo di aver sempre agito «nella legalità». Ma la sua linea di difesa vacilla più volte, soprattutto quando si entra nei dettagli dei suoi rapporti con i politici e gli imprenditori locali. Anche perché risulta che sua figlia, avvocato, avrebbe ottenuto alcune consulenze proprio da quei titolari di aziende finiti in un'indagine seguita dallo stesso Woodcock.

Comincia alle 11 l'interrogatorio nella caserma dei carabinieri. Bonomi siede davanti al procuratore aggiunto Giusepe Borrelli e al sostituto Simona Rossi, titolari del fascicolo che riprende e aggiunge episodi nuovi all'indagine che era stata condotta da Luigi De Magistris. Si parla del gruppo di magistrati, agenti segreti, carabinieri e finanzieri che - guidati, secondo l'accusa, da Bonomi e dal collega Modestino Roca - avrebbero partecipato a un'associazione segreta che gestiva relazioni con il potere politico ed economico della Basilicata, determinati ad annientare coloro che interferivano avviando accertamenti sulla natura di questi legami e contatti.

SCIARELLI

E dunque che aveva come obiettivo di far finire sotto procedimento disciplinare e quindi far trasferire lo stesso Woodcock, il giudice Alberto Iannuzzi, i pubblici ministeri Vincenzo Montemurro, Annagloria Piccininni, Laura Triassi oltre al loro capo Giuseppe Galante.

«Tutte le azioni disciplinari avviate e gestite dall'ufficio - dichiara Bonomi - si basavano su episodi circostanziati e rientravano nelle mie prerogative». Più difficile gli risulta invece spiegare i suoi rapporti con l'imprenditore Ugo Antonio Barchesi, accusato con lui di corruzione perché gli avrebbe garantito contatti con politici locali e nazionali che potevano sponsorizzare la sua nomina all'Ispettorato del ministero della Giustizia, il suo inserimento in una commissione e il pagamento di un viaggio in Austria in occasione del Capodanno 2010. E si infuria quando viene affrontato il capitolo che riguarda alcuni incarichi ottenuti da sua figlia che svolge la professione di avvocato proprio in Basilicata, anche perché questa circostanza potrebbe creare un problema di compatibilità.

Giuseppe Borrelli

Sono centinaia le intercettazioni telefoniche e ambientali contestate. E quando si arriva a quelle che riguardano l'esposto anonimo spedito ai vertici giudiziari cittadini ed alcuni quotidiani locali per accusare Woodcock di aver passato notizie riservate alla giornalista Federica Sciarelli, ma anche a un suo indagato, Bonomi scandisce: «Non sono stato nè l'autore, nè il mandante. Non avevo bisogno di questi mezzi, ho sempre agito in maniera scoperta». Per confezionare il dossier falso furono acquisiti i tabulati del magistrato e altre notizie riservate che riguardavano lui, i suoi rapporti con la conduttrice di «Chi l'ha visto?» e gli altri magistrati. E questo ha fatto scattare le accuse di calunnia e rivelazione di segreto.

 

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Ferruccio Sansa e Davide Vecchi per "Il Fatto Quotidiano"

DENIS VERDINI

Un'auto da sceicchi. O da parlamentari: "Gli uomini della scorta di Denis Verdini erano terrorizzati, dovevano guidare una fuoriserie che costa più di una Rolls Royce". Si racconta anche questo della vita da nababbo del coordinatore Pdl. Al di là delle questioni penali, l'inchiesta della Procura di Firenze rivela la vita da piccoli Paperoni, anzi, Berlusconi, degli uomini che prosperano intorno al Premier.

DELLUTRI

Due su tutti: Verdini e Dell'Utri, amici intimi del Cavaliere e parlamentari del popolo italiano. Dell'Utri non sembra curarsi di quanto ha in cassa. Compra libri in giro per il mondo, tra Italia, America e Parigi. Solo nel 2007 supera i 50mila euro: a ottobre compra un volume da 7mila euro sull'arte islamica all'International general rare books. Dieci giorni dopo altri 7mila euro alla Librairie des amateurs di Parigi. Nel febbraio 2008 altri 9500 euro a Montepulciano. Una settimana dopo 5mila a Modena. Sempre libri, non in edizioni economiche. Intanto 4mila euro se ne vanno per l'abbonamento alla Scala. Noblesse oblige.

Vittorio Mangano in tribunale nel 2000

E pensare che già nel dicembre 2006 Dell'Utri era esposto per due milioni. A garanzia porta lo stipendio da senatore. Ma soprattutto c'è un mandato irrevocabile conferito, verbalizza il cda del Credito Cooperativo Fiorentino, a una "società fiduciaria che prevede il versamento di 1,6 milioni in rate mensili da 65.450 euro ciascuna".

La fiduciaria è la Sant'Andrea Spa con la quale Dell'Utri è esposto per due milioni. Ma chi garantisce per Dell'Utri? Ecco spuntare una lettera della Fininvest firmata da Marina Berlusconi: il senatore è indicato come beneficiario di due milioni di diritti di opzioni per la sottoscrizione di pari azioni Mediaset. La fiduciaria in effetti poi si rivale sulle stock options, realizzando dalla vendita oltre 21 milioni di euro. Il consulente della Procura Massimo Fanucci nel dicembre 2010 conclude la relazione sottolineando come sia "singolare il fatto che Dell'Utri ha beneficiato dell'operazione di stock options di Fininvest nell'aprile 2004, perfezionata nel febbraio 2005, pur avendo interrotto il rapporto con il gruppo fin dal 1995".

DENIS VERDINI SILVIO BERLUSCONI

Non solo, il consulente segnala "la posizione deve essere seguita con estrema prudenza in considerazione della "figura" e del "curriculum vitae" dello stesso Dell'Utri". A segnalare la particolare situazione del senatore era già stata nel gennaio 2008 la centrale internazionale antiriciclaggio che "raccomanda di operare con la massima diligenza nella gestione del rapporto". Il corposo fascicolo, in inglese, ricostruisce i legami tra il senatore e la criminalità organizzata ("convicted of collusion with sicilian mafia") e lega Dell'Utri a quattro persone: Cosimo Cirfeta, Gaetano Cina, lo stalliere Vittorio Mangano e Silvio Berlusconi.

credito cooperativo fiorentino

Ma il credito Cooperativo Fiorentino concede finanziamenti senza andare per il sottile. Nel febbraio 2010, quando Dell'Utri chiede una proroga del fido per 400 mila euro, il cda dell'istituto di credito annota: "Il Senatore è uno dei maggiori collezionisti al mondo (ci viene detto) di libri e manoscritti antichi. La collezione dovrebbe avere un valore di alcuni milioni". Tutte le relazioni della banca su Dell'Utri sono colme di "sembra risolta" o "potrebbe rientrare", il tal accordo "sembra sia stato trovato", il senatore "ha intenzione di vendere qualche libro". Nel febbraio 2010 dell'Utri ha "affidamenti complessivi per 9 milioni di cui 4,36 con il Credito cooperativo fiorentino".

antonio angelucci

Ma il direttore generale Piero Italo Biagini esprime "parere favorevole". E il cda delibera altri 400mila euro. Dell'Utri colleziona ipoteche, fidi e mutui. Ma non sembra curarsi delle scadenze come i comuni mortali. Accumula un ritardo di dieci rate nei pagamenti. Annota il funzionario: "Il conto corrente appare in sofferenza... lo scoperto ammonta a 3 milioni di euro". Ma per la banca è tutto a posto. Dell'Utri intanto continua ad ampliare la biblioteca.

Lo stile di vita a sei zeri contagia anche Verdini. E non soltanto per quella Maybach oggetto di tanta attenzione da parte dei pm fiorentini che vogliono ricostruire come sia stata pagata. Basta scorrere l'elenco delle spese sul conto corrente di Verdini per trovare una vita all'insegna del lusso. Nel gennaio 2009 il parlamentare stacca un assegno da 100mila euro per un atelier dell'esclusivissima località sciistica di Crans Montana. Poi ecco, tanto per dire, 20mila euro per acquisti presso una galleria d'arte di New York.

Maybach 4

Verdini fa vita da cicala. Dai resoconti sembrerebbe proprio il conto corrente di uno sceicco. E invece ecco la scoperta dei pm: il Credito Cooperativo Fiorentino puntella le traballanti casse della famiglia. Al presidente sarebbero andati direttamente finanziamenti per 1,6 milioni. Poco importa se, evidenziano i giudici, anche Verdini non pagava le rate alla scadenza. Non basta, Simonetta Fossombroni, la moglie di origini nobili e di rinomata bellezza, ha ottenuto dalla banca altri 7,5 milioni. Per non dire delle società riferibili alla famiglia: a Toscana Edizioni vanno 7 milioni, Castello di Signa riceve 11,5 milioni. Verdini e amici stretti ottengono complessivamente dal Credito Cooperativo Fiorentino 63 milioni e spiccioli.

E quando i creditori cominciano a farsi sotto interviene Antonio Angelucci, senatore (Pdl) e re delle cliniche, con bonifici per 8,3 milioni. Così il coordinatore Pdl può continuare la sua vita extra-lusso.

 

DRAGHI TAGLIA I TASSI A SORPRESA E LE BORSE VOLANO - MILANO +4% - LE MISURE DEL BANANA

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MARIO DRAGHI

1 - BCE: DRAGHI SORPRENDE I MERCATI CON IL TAGLIO DEI TASSI...
(ASCA)
- Con una mossa che ha sorpreso positivamente i mercati la Bce targata Mario Draghi ha tagliato i tassi di interesse dello 0,25% portando il tasso sulle operazioni di rifinanziamento all'1,25%. Mercati e analisti non prevedevano un taglio al costo del denaro gia' al primo board presieduto dal nuovo numero uno della Bce.

Negli ultimi giorni sui mercati si stava facendo strada l'ipotesi che la Bce tagliasse i tassi nella riunione del mese prossimo. ''La decisione della Bce e' stata una sorpresa - afferma un analista - ma va nella giusta direzione alla luce delle crescenti tensioni sui titoli di Italia e Spagna e e dell'aumento dei rischi di rallentamento dell'economia nell'area euro''.

2 - SPREAD SCENDE A 424 PUNTI DOPO MOSSA BCE...
(TMNews)
- Dopo la mossa a sorpresa della Bce, che ha tagliato oggi i tassi di interesse, si restringe ulteriormente lo spread tra i Btp e i Bund tedeschi: il differenziale tra i due titoli di Stato decennali, che in avvio di giornata aveva toccato un nuovo record a 462 punti, si porta sotto quota 430, arrivando a 424 punti. Il rendimento è sceso fino al 6,16%, dopo che stamattina aveva toccato un massimo dall'introduzione dell'euro a 6,4%.

BERLUSCONI ARRIVA AL G VENTI

3 - G20, BERLUSCONI ANNUNCIA CHE CHIEDERÀ FIDUCIA SU MISURE UE...
Giselda Vagnoni per Reuters
- Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha annunciato oggi ai partner europei a margine del G20 a Cannes di essere pronto a chiedere la fiducia nei prossimi giorni al Senato sulla Legge di Stabilità con l'emendamento sulle misure anti crisi approvato ieri dal governo per ridare fiducia ai mercati, ha riferito una fonte governativa.

Berlusconi ha anche informato i leader di Francia, Germania, Spagna e i rappresentanti dell'Ue che intende avviare a breve una trattativa con i sindacati per la riforma del lavoro. Il voto di fiducia dovrebbe tenersi nell'arco di 10-15 giorni ha riferito la fonte. Se Berlusconi lo dovesse perdere sarebbe costretto a dimettersi e toccherebbe al presidente della Repubblica verificare se c'è spazio per la formazione di un nuovo governo o, in caso contrario, indire le elezioni.

"In questo modo l'Italia rispetta i suoi impegni e contribuisce al comune progetto di gestione della crisi finanziaria in atto", ha commentato Berlusconi davanti ai suoi colleghi.

ANGELA MERKEL

4 - CRISI: BERLUSCONI A UE, PAREGGIO DI BILANCIO NEL 2013...
(AGI)
- Silvio Berlusconi a margine del G20 a Cannes ha illustrato ai partner Ue i contenuti del maxiemendamento approvato ieri dal Consiglio dei ministri. Il presidente del Consiglio ha ribadito ai Paesi dell'area Euro "la determinazione dell'Italia ad ottenere il pareggio del bilancio nel 2013". Per raggiungere l'obiettivo il premier ha spiegato il piano della vendita degli immobili pubblici destinato appunto ad abbattere il debito.

5 - BERLUSCONI A UE, FAREMO DISMISSIONI E LIBERALIZZAZIONI...
(ANSA)
- Dismissioni, liberalizzazioni, pensioni, abolizione delle tariffe fisse e deregulation per le imprese. Sono alcune delle misure contenute nel maxi-emendamento alla legge di stabilita' che Silvio Berlusconi ha illustrato ai partner europei del G20. Lo riferiscono fonti governative a margine del vertice di Cannes.

Wolfgang Schauble

6 - SCHAEUBLE, CONTRO DEBITO PERSINO ITALIA CE LA FARA'...
(ANSA) -
Il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble ha fiducia nel futuro abbattimento del debito: persino l'Italia potrebbe farcela, ha detto in un'intervista a Die Welt on line. Dopo aver citato l'impegno al dimezzamento del deficit entro il 2012 preso dai Paesi del G20 a Toronto, Schaeuble dice: ''L'alto indebitamento pubblico e' un problema centrale, che dobbiamo affrontare tutti. La Germania ce la fara', come la Gran Bretagna e il Canada. Probabilmente persino l'Italia. Per gli altri dovremo vedere''.

7 - BRUXELLES: USCITA DA EUROZONA È ANCHE USCITA DA UE...
(TMNews)
- Il trattato europeo non prevede, allo Stato attuale, che un Paese possa lasciare la zona euro senza uscire anche dall'Unione europea. Lo ha affermato un portavoce della Commissione europea, Karolina Kottova mentre è in corso il dibattito sull'eventuale uscita della Grecia dall'Ue e il summit del G20 a Cannes.

8 - G20: AL VIA SUMMIT, TRA SHOCK GRECIA E PRESSIONI SU ITALIA...
(Adnkronos)
- Preceduto da una serie di bilaterali e di prevertici della zona euro e dei Brics, tra le minacce di un'uscita della Grecia dalla moneta unica e i timori e le pressioni sull'Italia, si e' aperto a Cannes il summit del G20. "Il compito prioritario e' di risolvere la crisi del debito nell'eurozona", ha detto il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, al termine di un incontro con il presidente francese Nicolas Sarkozy, mentre alla cancelliera tedesca Angela Merkel, di cui ha elogiato la leadership, ha rinnovato l'appello ad attuare "in modo completo e deciso" l'accordo raggiunto la settimana scorsa a Bruxelles. E da Bruxelles e' arrivato un nuovo monito all'Italia.

SARKOZY BERLUSCONI E MERKEL AL G VENTI

"Tutte le misure decise devono essere attuate nei tempi presentati ai partner europei" al vertice del 26 ottobre, ha ribadito Amadeu Altafaj, portavoce del commissario europeo agli Affari economici e monetari.

9 - USA,MAGGIORI RISCHI DA PAESI COME ITALIA E SPAGNA...
(ANSA) -
I maggiori rischi sul fronte della crisi in Europa riguardano Paesi come Italia e Spagna. Lo ha affermato Ben Rhodes, vice consigliere alla sicurezza nazionale del presidente Usa Barack Obama, per il quale dal G20 dovranno essere compiuti ''passi chiari'' per evitare il contagio ai Paesi piu' esposti e creare una ''barriera antincendio''.

10 - OBAMA SCHERZA CON HU JINTAO E LO SALUTA IN CINESE...
(ANSA) -
Se i rapporti tra Usa e Cina appaiono sempre piu' tesi, Obama e Hu Jintao non lo danno a vedere. Il presidente Usa, appena arrivato nella sala dei lavori del G20, ha salutato il presidente cinese nella sua lingua: ''ni hao', che in americano suonerebbe 'hello'. Divertito Hu Jintao, che ha risposto con un grande sorriso. Tra i due anche una prolungata e vigorosa stretta di mano per la gioia dei fotografi.

PAPANDREOU AL G VENTI

11 - MEDVEDEV, PRONTI A AIUTO FINANZE EUROZONA TRAMITE FMI...
(ANSA)
- La Russia e' ''pronta a partecipare ai programmi di supporto finanziario'' per l'Eurozona tramite il Fondo Monetario Internazionale. Lo ha detto il presidente russo, Dimitri Medvedev, parlando al B20. Medvedev ha sottolineato che pero' ''la responsabilita' e' nell'azione dei governi. Occorre verificare de le decisioni prese siano sufficienti per stabilizzare la zona euro''.

IL MEETING DEGLI EUROPEI AL G VENTI

12 - MEDVEDEV, GRECIA NON PRENDA MISURE "ESOTICHE O POPULISTE"...
(AGI/AFP)
- Per uscire dalla crisi del debito, che rischia di far precipitare l'Europa nella recessione, la Grecia non prenda misure "esotiche o populiste". L'ammonimento e' del presidente russo Dmitri Medvedev, che al B20 di Cannes - il forum delle imprese parallelo al G20 - ha avvertito come "tutti stanno aspettando notizie da Atene, buone notizie, ma non esotiche o populiste".

"Spero che non dovremmo aspettare troppo a lungo", ha aggiunto. La Grecia ha scioccato i suoi partner annunciando questa settimana un referendum per decidere se adottare le necessarie misure di austerita'. "I Paesi con un debito eccessivo devono con urgenza avviare un consolidamento fiscale", ha poi continuato il capo del Cremlino, spiegando che le economie piu' stabili dovranno fare di piu' per "facilitare la situazione dei loro partner piu' deboli". "La Russia e' parte dell'Europa e i suoi problemi ci riguardano", ha detto Medvedev, il quale ha gia' annunciato la disponibilita' di Mosca a partecipare ai programmi di supporto all'Eurozona tramite il Fmi.

DMITRY MEDVEDEV

 

PER CHI RASTRELLA AZIONI RCS, IL MANAGER MILANESE FRANCESCO PERILLI? FORSE PER LO SCARPARO INDIGNATOD’S?

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Camilla Conti per "Economiaweb.it"

FRANCESCO PERILLI

Velista, sciatore e manager. Con un nuovo pallino: quello dell'editoria. Francesco Perilli è l'amministratore delegato di Equita Sim, la banca d'investimento milanese che si sta muovendo in mezzo alla crisi a caccia di occasioni per i propri clienti e che sembra guardare con un occhio di riguardo il settore della carta stampata.

CACCIA A PACCHETTI RCS. Secondo radio Borsa, in queste settimane starebbe rastrellando sul mercato titoli Rcs (Rizzoli Corriere della Sera) in vista delle grandi manovre sull'azionariato con la pace armata fra Diego Della Valle, patron di Tod's e l'imprenditore sanitario, Giuseppe Rotelli. Resta da capire chi sia il mandante dello shopping.

L'attivismo di Perilli e del suo team sul gruppo del Corriere della Sera segue un'altra operazione finita sotto ai riflettori di Piazza Affari, ovvero l'acquisto per conto di Salini Costruttori il 5% di Impregilo. Sempre sul fronte editoriale, a maggio di quest'anno, la Equita di Perilli è stata incaricata dal patron di Tiscali, Renato Soru, di ricercare nuovi acquirenti per le quote di maggioranza del quotidiano L'Unità alle prese con emorragia di lettori e conti in rosso.

Della Valle

Non è di carta ma on line il giornale su cui Perilli ha invece scommesso in proprio, con un investimento personale, quando nel 2010 è entrato nel gruppo degli 80 soci de Linkiesta aderendo all'iniziativa di un gruppo di giornalisti e sponsorizzata, tra gli altri, da Guido Roberto Vitale.

IL SODALIZIO CON VITALE. Quello tra Perilli e Vitale è un rapporto di lunga data. Per intendersi, Vitale è l'ex presidente di Lazard, di Rcs e anche ex amministratore delegato di Euromobiliare (considerata a lungo uno dei salotti buoni della finanza milanese, l' unico capace di tenere testa a Mediobanca, attorno al suo tavolo si sono seduti Agnelli, Pirelli, De Benedetti, Gardini e Berlusconi) dove il numero uno di Equita è cresciuto e si è formato. Perilli è entrato in Euromobiliare nel febbraio del 1985, ne ha seguito la trasformazione in Sim che ha portato nel 2007 alla vendita della maggioranza da parte del Credem al fondo di private equity americano JC Flowers e poi al cambiamento di ragione sociale in Equita Sim.

IL DIVORZIO AD ALTA TENSIONE DA CREDEM. All'origine della cessione, secondo indiscrezioni riportate al tempo dal Sole 24 Ore, ci sarebbero stati dissapori tra la squadra di Perilli e i vertici della banca di Reggio Emilia. Problemi nati anche dalla convivenza con Abaxbank, l'altro braccio di investment banking di Credem Holding. Forse non a caso era stato scelto Guido Roberto Vitale come advisor per la cessione. Rispettato e vicino a entrambe le parti, avrebbe trattato un compromesso equilibrato.

FABIO SALINI

Alla fine il Credem aveva scelto l'offerta di Jc Flowers, il private equity americano che controlla la società di consulenza Fox-Pitt Kelton, rispetto a quelle messe sul piatto dalla Investindustrial di Andrea Bonomi e dalla cordata formata da Tamburi, Lehman Brothers e dagli stessi manager di Euromobiliare che alla fine hanno affiancato gli americani anche con l'obiettivo di allargare l'orizzonte della società ai mercati Usa mantenendo il 40% della Sim milanese.

LA SCELTA DELL'INDIPENDENZA. Perilli fa parte anche della commissione direttiva di Assosim dal 1994, mentre dall'aprile'96 a dicembre ‘97 è stato membro dell'ultimo comitato direttivo di Borsa Italiana, prima della sua privatizzazione. Un manager che frequenta poco i salotti e ha vissuto sul mercato le fasi Toro e quello Orso.

Nella city milanese gode di una buona reputazione: anche i concorrenti ne riconoscono, come doti, quelle della riservatezza e dell'indipendenza. In particolare, da quando ha rotto, tre anni fa, il cordone che lo legava al Credito Emiliano, Equita vede il management al 40% del capitale e la quota relativa di maggioranza in capo appunto al fondo americano JC Flowers. Niente prestiti alla clientela, nessun gruppo bancario italiano che ne detti la linea e quindi conflitti d'interesse ridotti al minimo.

ALBERTO NAGEL

LE ENTRATURE IN MEDIOBANCA E L'OPERAZIONE PREMAFIN. Sul fronte dei risultati, nel 2010 la squadra di Perilli ha portato a casa oltre 35 milioni di ricavi e un utile di 9 milioni, con una redditività netta sul fatturato al 26 per cento. Il team di ricerca di Equita si è inoltre piazzato al primo posto, per il secondo anno consecutivo, nella classifica di Institutional Investor.

Oltre alla divisione ricerca guidata da Matteo Ghilotti e Stefano Lustig, la piccola banca d'affari milanese si compone dell'area sales&trading (Fabio Deotto ed Edward Duval) e dell'area investment banking in forte crescita e gestita da Andrea Vismara (ex Barclays e Goldman Sachs) con Carlo Volpe (ex Citigroup) e Gaia Mazzalveri (ex Mediobanca e Morgan Stanley). Proprio ai rapporti della Mazzalveri, ex numero due di Alberto Nagel in Piazzetta Cuccia, sarebbe da attribuire l'origine del deal con Premafin, la holding della famiglia Ligresti, a cui Equita ha fatto da advisor nella ricapitalizzazione.

 

 


LA SPAGNOLA ‘TELEFONICA’ LICENZIA LA MODELLA VANESSA HESSLER, PER IL SUO RIFIUTO DI RINNEGARE L’EX FIDANZATO MUTASSIM GH

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Eleonora Barbieri per "il Giornale"

VANESSA HESSLER ALICE IN GERMANIA

«È tutto molto triste» ha detto Vanessa Hessler. E in effetti lo è. Il primo peccato di Vanessa, bella, bionda, giovanissima, attrice e modella è di avere rivelato una relazione scomoda al momento sbagliato, quella (passata) con il figlio di Gheddafi, Mutassim. «Una storia passionale» ha confessato l'attrice a Diva e donna, durata quattro anni. Il secondo peccato, peggiore ancora del primo (il passato è passato, in fondo, a volte) è di avere difeso la liaison, e pure Mutassim, e pure la sua famigerata famiglia. Questo a Telefonica, compagnia spagnola che la ingaggiava come volto di Alice, non è andato giù. E così Vanessa è stata licenziata: lo hanno annunciato il portavoce tedesco della società e anche Le Figaro.

Mutassim Gheddafi

Non è che quattro anni d'amore si cancellino così su due piedi, e infatti Vanessa non ci pensa neppure. E questo le farebbe anche onore, non salire sul carro dei vincitori proprio ora che, fra l'altro,il perdente non può fare davvero più nulla per difendersi, visto che Mutassim è stato ucciso il 20 ottobre scorso, a Sirte, come il raìs della Libia. Ora non è che Vanessa Hessler sia all'improvviso un'eroina della libertà di pensiero, per carità. Certe frasi sembrano confessate - forse - più per leggerezza che per convinzione: Mutassim e la famiglia, per esempio, sarebbero «persone molto semplici, come voi e me», niente a che vedere con certe descrizioni dei media occidentali.

VANESSA HESSLER CON FRANCESCO MONTANARI

E poi considerazioni dal sapore vagamente politico, «noi ­la Francia e la Gran Bretagna- abbiamo finanziato i ribelli. Ma la gente non sa quello che fanno. Il popolo libico non è particolar­mente povero o fanatico ». E per finire: «In questo momento mi disgusta tutto, a parte la Libia. Non posso credere che sia vero. È tutto molto triste».

MUTASSIM GHEDDAFI

Insomma Telefonica ha chiesto una «presa di distanza» da quelle parole, ma Vanessa è stata irremovibile. E anche questo potrebbe farle onore, al di là del contenuto (per qualcuno politicamente scorretto, per altri semplicemente inopportuno). Coraggio, coerenza, ingenuità, provocazione. Non si sa perché l'abbia fatto. Ma chi si sarebbe lamentato se, anziché difendere Mutassim, l'avesse scaricato? Tutti avrebbero alzato le spalle, e liquidato la faccenda come un classico caso di amore di interesse.
«La solita storia». Ma nessuno l'avrebbe licenziata, per reato di ipocrisia.

GHEDDAFI MORTO

 

COSA ACCADREBBE SE I 300 MILIARDI DI BTP IN MANO A UNICREDIT, INTESA E MPS NON FOSSERO RINNOVATI ALLA SCADENZA 2012?

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Sergio Bocconi per il "Corriere della Sera"

Con la spada di Damocle delle prescrizioni Eba, che saranno riviste nella seconda metà di novembre per tener conto delle trimestrali, cosa faranno le banche italiane? Continueranno a presentarsi in asta, a rinnovare il nostro parco di titoli di Stato in scadenza con il rischio di veder crescere ulteriormente i «cuscinetti di capitale» indicati, oppure si orienteranno verso i bond rimasti praticamente risk free come, prima di tutto, i tedeschi bund?

UNICREDIT

L'interrogativo sarà forse più che altro una suggestione, l'ipotesi di una «ritirata» è certo tutta da verificare. Però, dopo i calcoli realizzati dall'Eba, l'Autorità di sorveglianza europea sulle banche, sul fabbisogno aggiuntivo di capitale per far fronte all'aumento di rischio dei titoli di debito sovrano, il timore che i nostri istituti possano «difendersi» riducendo l'esposizione in Btp non è probabilmente rimasta del tutto fuori dalla porta del Tesoro.

Anche perché, secondo i dati riportati ieri nel «Rapporto sulla stabilità finanziaria» di Banca d'Italia, i titoli di Stato presentano nei prossimi mesi scadenze ingenti e concentrate: oltre 30 miliardi in novembre, circa 20 in dicembre, con picchi tra febbraio e aprile 2012 quando in tutto scadranno titoli per quasi 140 miliardi.

Intesa

E, sottolinea sempre il rapporto, la quota di debito pubblico italiano detenuta da non residenti è pari al 39,2% ed è «relativamente contenuta nel confronto internazionale». Bot e Btp sono dunque soprattutto nei portafogli delle famiglie (14%), seguite da banche (12%),compagnie di assicurazioni nazionali (9,7%), fondi comuni e così via. I nostri istituti di credito giocano una parte da leone nel meccanismo di sottoscrizione dei titoli di Stato e quindi di finanziamento e rifinanziamento del debito pubblico. Perciò se anche il meccanismo di «difesa» scattasse in minima parte il contraccolpo si farebbe sentire.

Facciamo qualche esempio, considerando i big. Unicredit, per il quale l'Eba ha calcolato sia necessario nuovo capitale per 7,4 miliardi, al 30 giugno aveva un'esposizione verso titoli di Stato italiani pari a circa 38 miliardi e per 12,5 la vita media residua è inferiore all'anno. Intesa Sanpaolo (che non ha ricevuto prescrizioni di rafforzamento) ha in portafoglio nel solo perimetro bancario (assicurazioni escluse dunque) bond nazionali per 29,04 miliardi e di questi 19,3, pari al 67% del totale, scadono entro fine settembre 2013.

monte dei paschi di siena

Montepaschi, che secondo l'autorità europea avrebbe bisogno di ulteriore patrimonio per oltre 3 miliardi, ha in portafoglio circa 30 miliardi di nostri titoli, un miliardo scade entro un anno e 7 miliardi in due. E ancora, Ubi banca, che secondo l'Eba deve recuperare 1,5 miliardi, è esposta sul rischio italiano per 9,2 miliardi, dei quali 2,4 hanno vita residua fino a sei mesi. Il Banco Popolare, per il quale il nuovo fabbisogno è stato indicato in 2,8 miliardi, detiene titoli del Tesoro per circa 11 miliardi, dei quali 838 milioni scadono entro fine anno, 2,9 miliardi nel 2012 e 3,22 nel 2013.

Ebbene, cosa accadrebbe se tutti questi «pacchetti» non fossero rinnovati alla relative scadenze? Ipotesi di scuola, certo, ma che rende l'idea del ruolo delle nostre banche nel garantire la copertura del debito «made in Italy». Bankitalia del resto ha subito definito i dati dell'Eba «preliminari e indicativi», ed è quindi atteso il secondo round di fine novembre quando dall'Eba arriveranno i calcoli aggiornati. Fra novembre 2011 e ottobre 2012 ci saranno da rinnovare circa 300 miliardi di titoli del Tesoro. Il contributo delle banche sarà determinante.

 

BERLUSCONI CHI? SIGNORI, SI CAMBIA (CASACCA) E LUIGINO ABETE, COME MONTEZEMOLO E DELLA VALLE, SI SCOPRE INDIGNATO

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LE SCINTILLE ABETE-LUPI A "BALLARÒ"
http://video.corriere.it/scintille-lupi-abete-ballaro/ae599a00-0543-11e1-bcb9-6319b650d0c8

Giancarlo Perna per "il Giornale"

LUIGI ABETE resize

Perfino un Luigi Abete che da mezzo secolo è nel ventre del potere, fa lo gnorri ora che siamo nelle peste. Patetico, l'altra sera a Ballarò. Si parlava dello straripante debito pubblico e lui se ne mostrava indignato. Allora il pdl Maurizio Lupi, che è tipo peperino, gli ha detto: «Lei non è stato un venditore ambulante in tutti questi anni». Ossia: poteva darci una mano e non l'ha fatto.

L'altro, paonazzo come sempre quando si stizza, ha replicato: «È lei il politico. Io facevo il cittadino. Non confondiamo le sue responsabilità con le nostre...» e qui - da sbellicarsi! - ha fatto un gesto circolare per apparentarsi ai povercristi in platea e dirsi vittima, al pari di loro, del destino cinico e baro. Al che, Lupi ha sibilato: «Lei faceva il presidente della Confindustria». Fine del grottesco siparietto.

MAURIZIO LUPI

Se c'è un uomo che non ha passato giorno senza godere dei privilegi che derivano dalla politica e dalla benevolenza dei poteri pubblici, questo è il nostro Luigino. Prima ancora che nascesse - nel 1947 - gli Abete erano già saliti sul carrozzone pubblico al quale devono gli esordi delle loro fortune. Papà Antonio, futuro Cavaliere del Lavoro, era un sannita trapiantato a Roma che, nell'immediato dopoguerra, entrò fortunosamente in contatto con il Poligrafico dello Stato. Da esso acquistò delle stampatrici usate e mise su una propria tipografia.

Poi, strinse col medesimo Poligrafico un patto con i fiocchi: il lavoro che la stamperia di Stato non riesce a smaltire, passa all'Abete spa (Azienda beneventana tipografia editoriale). Se poi il Poligrafico fosse davvero oberato di commesse o fingesse per avvantaggiare il beniamino, è un mistero italiano. Sta di fatto che gli Abete ebbero il monopolio privato per la stampa delle schede elettorali, dei modelli 740 e cose così.

GIANCARLO ABETE

Anni dopo, il Coni concesse alla famiglia l'esclusiva per la stampa delle schedine del Totocalcio. Ricordo, non per malizia ma perché cade a fagiolo, che Giancarlo Abete, fratello minore di Luigino e già deputato dc, appartiene al mondo dello sport ed è attualmente presidente del Federazione calcistica.

Mentre la famiglia arricchiva nella bambagia dell'economia protetta, Luigi cresceva imponente e quanto mai ambizioso. Non aveva la stoffa dell'imprenditore ma quella del presidente a vita di qualche cosa, qualsiasi cosa. Prima ancora della laurea in Legge, entrò in Confindustria che divenne la sua unica casa. Ventitreenne era già presidente dei giovani industriali romani. A trenta, presidente nazionale dei medesimi virgulti.

fer04 montezemolo l abete

Poiché ormai faceva toilette in Confindustria, decise di passare ai seniores. Nell'82 divenne presidente degli industriali (adulti) di Roma. Tre anni dopo, per farsi confermare, stracciò il patto di rotazione tra i dirigenti delle varie province laziali. Per la prepotenza, due associazioni laziali, Latina e Rieti, abbandonarono Confindustria. Fu la conferma che Luigino, con le buone o le cattive, sarebbe stato un presidente a vita.

Nel '92, fu eletto presidente della Confindustria. Favorito era Cesare Romiti, ma Agnelli mise il veto perché c'era bisogno di lui alla Fiat. Abete, che non era in nulla paragonabile all'altro, ma non era il tipo da farsene un problema, si candidò al suo posto. Da semisconosciuto divenne noto e invadente come oggi la Marcegaglia. Come lei alternava moine e reprimende ai politici. Chiedeva vantaggi per le aziende, casse integrazioni, accolli di imprese decotte e tutto l'ambaradam dell'industrialismo assistito all'italiana. Insomma, fece la sua parte per assaltare le casse pubbliche.

fer06 montezemolo marchionne l abete

Dopo averlo strizzato come un agrume, si staccò dal seno di Confindustria per farsi banchiere. Fu il governo Prodi a proiettarlo in vetta alla Bnl. È ancora oggi presidente, tredici anni dopo, nonostante la banca sia diventata francese. Caso unico al mondo di sopravvivenza al furore gallico.

Fu lo stesso Luigino a favorire l'impossessamento francese per scongiurare la celeberrima scalata Unipol-Pds. Non per antipatia verso coop ed ex comunisti, ma perché loro, volendo la banca per sé, lo avrebbero cacciato dalla poltrona e lui ne sarebbe rimasto stecchito. Così, mors tua vita mea, si è accordato con i francesi dando, per li rami, l'avvio al disastroso processo contro Consorte e contro Fazio che lo appoggiava.

h mo32 montezemolo luigi abete

Ora ditemi se un uomo che da dieci lustri è ammanicato con la politica (pare voglia sostituire Alemanno a Roma) e da altrettanto è la quintessenza del potere forte, possa decentemente fare il finto tonto in tv.

PAOLO MIELI

 

NAPOLI A PIEDI, STIPENDI TRATTENUTI DALLE BANCHE CREDITRICI, AZIENDE DI TRASPORTO IN SCIOPERO

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Carlo Tarallo per Dagospia

1 - GRANDI MANOVRE E TESSERAMENTI A GO-GO TRA I BERLUSCONES NAPOLETANI...
Chiuso il tesseramento a quota 200.000 in Campania, sotto ‘o Vesuvio parte la battaglia per i congressi del Pdl. Ed ecco i primi spifferi, indiscrezioni attendibilissime sulle grandi manovre in corso tra i berlusconiani napoletani.

hja23 luigi cesaro

Per la carica di segretario cittadino corsa a due tra l'attuale coordinatore, Marcello Taglialatela (alemanniano) e il deputato Amedeo Laboccetta (gasparriano), entrambi ex An. In queste ore sembra sempre più probabile che gli ex Forza Italia, capitanati da Nick ‘o Mericano, alias il coordinatore regionale Nicola Cosentino, sosterranno Laboccetta.

Una indiscrezione boom, che fa coppia con quella che vuole Stefano Caldoro, governatore della Campania, sempre più ai ferri corti con Cosentino, orientato a sostenere Taglialatela, che è anche il suo assessore all'Urbanistica.

Amedeo Laboccetta

Pronto a inserirsi come outsider il neuroparlamentare Enzo Rivellini.

Esclusivissima per Dago: la carica di coordinatore provinciale, attualmente ricoperta dal presidente della Provincia di Napoli Luigi Cesaro potrebbe restare in famiglia. Sarebbe infatti pronto a scendere in campo al congresso il figlio di Luigi, Armando Cesaro (classe '82) vicecoordinatore nazionale del movimento giovanile del Pdl e responsabile Sud di Studenti per la Libertà, organizzazione studentesca berlusconiana.

Cesaro junior dovrà battere la concorrenza di Francesco Pinto, giovane assessore provinciale (classe '77) sindaco di Pollena (cittadina vesuviana) e sostenuto dal parlamentare Vincenzo Nespoli. Una "polpettina" indigesta in arrivo per gli avversari di Giggino? Why not?

COSENTINO CALDORO jpeg

Intanto la Campania ha la sua "signora delle tessere": è Nunzia de Girolamo, che nella piccola provincia di Benevento ha superato i 5.000 iscritti "personali" e sfondato la barriera dei 10.000 a livello provinciale.

Capitolo sinistrati: sotto ‘o Vesuvio si considera già siglato l'accordo tra Bersani e i Verdi a livello nazionale. Sostegno alle primarie per il segretario Pd e qualche buona candidatura al Parlamento nelle liste del Partito Democratico sui piatti della bilancia ambientalista....

2 - NAPOLI APPIEDATA: STIPENDI DI OTTOBRE TRATTENUTI DALLE BANCHE CREDITRICI, AZIENDE DI TRASPORTO IN SCIOPERO...
Napoli appiedata: da questa mattina è paralisi totale dei trasporti, con Circumvesuviana, Cumana e Circumflegrea (le principali reti di collegamento della provincia) in sciopero. Motivo? Niente stipendi: le banche, creditrici per 200 milioni di euro dalle aziende di trasporto regionali del gruppo Eav, hanno trattenuto i 12,5 milioni di euro erogati dalla Regione Campania e destinate al pagamento delle mensilità di ottobre.

NUNZIA DE GIROLAMO

In totale l'Eav, che controlla le aziende in crisi, è "fuori" di mezzo miliardo di euro, un buco accumulato nell'ultimo decennio: oltre ai 200 milioni di scoperto nei confronti delle banche, ci sono 300 milioni di debiti verso fornitori. Trasferta romana questa mattina dell'assessore ai Trasporti Sergio Vetrella: chiederà al ministro Raffaele Fitto lo sblocco dei fondi Fas per fronteggiare l'emergenza. Decine di migliaia di pendolari inferociti da questa mattina assediano le stazioni chiuse alla ricerca di informazioni.

armando cesaro

 

FORMIGONI DIROTTA I DELEGATI DELL’EXPO A VILLA ERBA, CONTROLLATA DALLA REGIONE LOMBARDIA

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Gianni Barbacetto per "Il Fatto Quotidiano"

Roberto Formigoni

Nella rutilante Milano che si prepara all'Expo 2015, non c'è neppure un luogo dove accogliere gli ospiti ufficiali arrivati da tutto il mondo per la prima manifestazione dell'Expo. O perlomeno un luogo adatto, a Milano, non lo si vuol trovare. Non ci credete? È proprio successo.

expo 2015

La tre giorni che si è svolta il 25, 26 e 27 ottobre ha visto la partecipazione di oltre 400 delegati dei 57 Paesi che già hanno deciso di partecipare all'Expo e che diventeranno 120 entro il prossimo anno, secondo le promesse dell'amministratore delegato Giuseppe Sala, e forse 150 entro il 2015.

Un primo appuntamento internazionale, "la prima occasione d'incontro con i Paesi in Italia", esclama trionfante il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni: "Avremo l'onere di entusiasmarli e cominciare a lanciare le prime parole d'ordine della nostra Expo. L'ambizione è quella che possano venire a mettersi in mostra ragionando attorno al tema dell'alimentazione in modo coordinato".

expo 2015

Ma dove sono stati accolti, gli ospiti da "entusiasmare" a Milano e alla sua Expo? Non a Milano, ma a Cernobbio, alle porte di Como. A Villa Erba, sul lago, dove Formigoni ci ha stupito con gli effetti speciali, arrivando in elicottero. Non vogliamo pensare che la scelta di Villa Erba sia stata condizionata dal fatto che la gestione della convegnistica della Villa è affidata in concessione alla Fondazione Fiera, controllata dalla Regione del Celeste Formigoni.

progetto Expo dal Corriere della Sera

Non vogliamo neppure pensare che sulla decisione abbia pesato il particolare che la tre giorni sull'Expo ha fatto incassare a Villa Erba, cioè a Fondazione Fiera, 900 mila euro, pagati dalla società Expo (cioè, in ultima istanza, dai cittadini). Per carità, per entusiasmare sull'Expo vale tutto, si può fare in tutti i luoghi e in tutti i laghi, come dice il Poeta.

Ma insomma, non c'è all'ombra della Madonnina un posto, un palazzo, un centro, una rete di hotel, un luogo reale o dello spirito dove ospitare degnamente le manifestazioni dell'Expo? Prendiamo atto: la prima mossa l'ha vinta Formigoni. Autoproclamato "ministro degli Esteri" dell'esposizione universale, il Celeste ha dirottato gli invitati a casa sua, nella Villa Erba della Fondazione Fiera.

villa erba - cernobbio

E mica gratis. Ma a dirla tutta, il Celeste sembra già aver vinto anche la posta finale. L'Expo del grande orto planetario non c'è più. È sparita dai progetti l'idea con cui Milano ha vinto la gara internazionale per l'esposizione universale del 2015: il parco botanico unico al mondo che avrebbe dovuto mostrare i climi, le coltivazioni, le tecnologie del pianeta, le trasformazioni dalla terra alla tavola, dalla natura alla cultura. Era l'Expo immaginato da Stefano Boeri quando faceva l'architetto e il consulente dell'evento e ancora oggi desiderato da Stefano Boeri assessore alla cultura e all'Expo della giunta di Giuliano Pisapia.

Villa Erba Cernobbio Concorso eleganza Villa d'Este

Quello che Milano si prepara a ospitare è invece l'Expo colossale operazione immobiliare sulle aree sghembe tra due autostrade, utile, più che a "nutrire il pianeta" (come dice lo slogan dell'iniziativa), a nutrire e sanare i conti anemici dei proprietari dei terreni (ora agricoli): cioè il gruppo Cabassi, ma soprattutto la Fondazione Fiera, tanto cara a Formigoni e agli amici di Cl. Che volete che siano, allora, i 900 mila euro incassati per la tre giorni a Villa Erba? Solo il primo antipastino di un ben più ricco banchetto a base di cemento che sarà apparecchiato da qui al 2015.

villa erba

 

REFERENDUM GRECO CANCELLATO - PAPANDREOU, OK AL GOVERNO DI TRANSIZIONE MA DOPO VOTO FIDUCIA

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1 - SKY NEWS, REFERENDUM GRECIA CANCELLATO ...
ANSA
- Secondo indiscrezioni riportate dall'Associated Press, il primo ministro Georges Papandreou avrebbe cancellato il referendum nel corso di un incontro di emergenza tenuti oggi. Papandreou avrebbe anche detto che non intende dimettersi nonostante le pressioni e di voler attendere il voto di fiducia di venerdi'.

LOUKAS PAPADIMOU

2 - GRECIA: PAPANDREOU HA AMMESSO CHE REFERENDUM NON SI PUO' FARE...
Adnkronos
- Il primo ministro greco Geroge Papandreou nel corso del vertice di emergenza del governo avrebbe ammesso l'impossibilita' di indire un referendum sul piano di salvataggio della Grecia poiche' l'eventuale uscita di Atene dall'eurozona comprometterebbe il futuro del Paese. Lo riferisce il Guardian. Allo stesso tempo, Papandreou, pur essendo disposto alla formazione di un governo di unita' nazionale con il principale partito di opposizione, intenderebbe comunque sottoporsi al voto di fiducia di domani da parte del Parlamento.

PAPANDREOU AL G VENTI

3 - TV, PAPANDREOU ACCETTA FORMAZIONE GOVERNO TRANSIZIONE...
(Adnkronos/Dpa)
- Il premier greco Georges Papandreou avrebbe accettato la formazione di un governo di transizione. Lo riferisce la tv pubblica ellenica Net.

4 - GRECIA: OPPOSIZIONE CHIEDE GOVERNO TRANSIZIONE E ELEZIONI ANTICIPATE...
(Adnkronos/Dpa)
- Il leader dell'opposizione greca, Antonis Samaras, ha chiesto un governo di transizione che traghetti il governo verso le elezioni anticipate. I media hanno fatto il nome dell'ex vice presidente della Bce, Loukas Papadimos, come possibile candidato alla guida dell'esecutivo di transizione.

IL TELETHON DI PAPANDREOU

5 - PORTAVOCE GOVERNO, VOTO DI FIDUCIA DOMANI NOTTE...
(Adnkronos/Dpa)
- Il governo di George Papandreou affrontera' il voto di fiducia domani notte in Parlamento. Lo ha detto il portavoce del governo greco, Ilias Mossialos, specificando che il governo e' comunque disposto a discutere la richiesta avanzata dall'opposizione per la creazione di un governo transitorio per approvare l'ultimo accordo per il salvataggio europeo e garantire quindi il versamento dell'ultima tranche di aiuti.

papandreou

6 - CINA, INVESTIMENTI IN EFSF SOLO DOPO CHIARIMENTO NODO GRECIA...
(Adnkronos)
- La Cina non intende impegnarsi in investimenti nel fondo salva-stati Ue fino a quando non verra' chairito il nodo della Grecia. "Non sono ancora stati chiariti i dettagli del fondo rafforzato quindi non possaimo parlare di investimenti", ha detto il vice ministro delle Finanze greco Zhu Guangyao da Cannes dove si trova per il vertice del G20. "E' troppo presto" per parlare di eventuali contributi all'Efsf, ha aggiunto, auspicando che "questa fase di incertezza" legata alla Grecia possa essere superata.

7 - DRAGHI: USCITA PAESI DA AREA EURO NON PREVISTA DA TRATTATI...
TMNews
- L'uscita di un paese dall'area euro "non è prevista dai trattati" europei. Lo ha affermato il presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi nella conferenza stampa al termine del Consiglio direttivo. Lo scenario di una fuoriuscita si è ricreato in questi giorni sulla Grecia. "Non è una risposta tecnicistica. Ci sta ben poco che abbiamo a parte i trattati e qui viene messa in questione l'autorità dei nostri trattati".

PAPANDREOU E MERKEL PARLANO AGLI INDUSTRIALI TEDESCHI

8 - GERMANIA: AUTORITA', NESSUN ESODO DI LAVORATORI GRECI...
(Adnkronos/Dpa)
- Dalla Grecia non e' partito nessun esodo di lavoratori diretto verso la Germania. La smentita e' giunta dalle autorita' tedesche secondo cui al momento il numero di cittadini greci occupati nella principale economia europea non supera le 90 mila unita'. La precisazione giunge dopo articoli di stampa su movimenti di massa di lavoratori dalla Grecia in crisi: al contrario, l'economia tedesca continua a soffrire di carenza di personale specializzato, che negli ultimi due anni ha portato a un aumento del reclutamento di manodopera straniera. Secondo l'Ufficio federale del lavoro alla fine di marzo erano 89.438 i greci impiegati in Germania, con un aumento del 6 per cento sul 2010, quando tuttavia il livello di lavoratori ellenici era stato insolitamente basso.

SCONTRI IN GRECIA

9 - ERDOGAN, TURCHIA MEGLIO DI GRECIA MA NON CI FANNO ENTRARE...
(AGI)
- La Turchia ha una situazione economica migliore rispetto a molti Paesi europei, compresa la Grecia, ma per volere di Angela Merkel e Nicolas Sarkozy non puo' entrare nell'Ue: a denunciarlo e' il premier turco, Recep Tayyip Erdogan, che in un'intervista alla Bild ha lamentato che "la Turchia viene trattata ingiustamente".

"Da quando sono primo ministro", ricorda Erdogan, "l'Ue ha accolto 12 Paesi, compresa la parte greca di Cipro, ma da quando sono al potere Merkel e Sarzozy non veniamo piu' invitati nemmeno ai vertici europei, come avveniva prima". Con una velata allusione alla Grecia, Erdogan spiega che Ankara "soddisfa le condizioni per l'ingresso nell'Ue meglio di qualche Paese che ne e' gia' membro".

Scontri in Grecia

"Da molto tempo aspettiamo che il cancelliere modifichi il suo atteggiamento sull'ingresso della Turchia nell'Ue, ma non accade nulla", rileva. Il premier turco non esclude nemmeno un'adesione all'euro: "La Turchia non fa come i britannici, che dicono di no per principio".

10 - GRECIA: UNA TRAGEDIA LUNGA 2 ANNI, TRA ULTIMATUM E IMPEGNI MANCATI...
(Adnkronos)
- L'ultimatum dell'Ue alla Grecia, che adesso minaccia di uscire dall'euro, e' solo l'ultimo di decine di moniti lanciati in questi ultimi due anni ad Atene. La crisi travolge il paese nel 2009, con una stima deficit-pil al 12,5%, la disoccupazione oltre il 9% ed il debito pubblico al 113,4% nel 2009 e in corsa verso il 120% nel 2010. Previsioni che spingono il governo conservatore del premier Costas Karamanlis a dare le dimissioni. Segue l'annuncio di elezioni anticipate il 4 ottobre che portano al potere il governo socialista di Georges Papandreou.

Scontri in Grecia

Tocca al nuovo esecutivo negoziare il primo piano di salvataggio con l'Ue e tentare di traghettare il paese verso lidi piu' sicuri. Fresco di vittoria il neopremier da subito non nasconde che il paese e' a rischio bancarotta e il 19 ottobre, nel pieno dei festeggiamenti per la qualificazione della nazionale ai Mondiali di calcio in Sudafrica, da' l'annuncio shock: il precedente governo ha truccato i conti, e in 4 anni ha raddoppiato il debito da 150 mld a oltre 300. Intanto partono serrati negoziati con l'Ue e il Fmi, mentre ad una ad una le agenzie di rating cominciano a declassare il debito ellenico, fino a portarlo all'attuale livello 'spazzatura'.

Agli inizi di maggio 2010 l'Ue approva il primo pacchetto di 110 miliardi di euro di aiuti in 3 anni per Atene, condizionato ad un rigoroso piano di austerity, tra tagli della spesa pubblica, lotta all'evasione e liberalizzazioni, che agli occhi degli economisti appare da subito irrealistico. Il governo vara il primo piano di austerity, in linea con le richieste Ue con l'ambizioso obiettivo di tagliare il deficit dal 12,7% al 2,8% del Pil entro il 2012. Ma la situazione non migliora.

Scontri in Grecia

Nel 2011 le agenzie di rating Moody's, Standard & Poor's e Fitch tagliano ulteriormente il rating della Grecia portandolo rispettivamente a Caa1 (insolvente), a Ccc (debito altamente speculativo) e a Ccc (vulnerabile)[16], costringendo il governo ad effettuare nuovi tagli per 6,5 miliardi di euro e nuove privatizzazioni. Intanto la disoccupazione peggiora e tocca quasi il 16%. Come prevedibile la Grecia non riesce a rispettare gli impegni previsti dal piano dell' Ue-Fmi che sospendono il rilascio della quinta tranche in assenza di interventi.

PROTESTE E SCONTRI AD ATENE DURANTE LO SCIOPERO GENERALE

E' cosi' che inzia un'estate calda per il paese, tra la 'via crucis' delle misure di risanamento in Parlamento, la spola degli sherpa della troika Ue-Fmi-Bce ad Atene e le forti proteste della piazza. Per tutto il mese di agosto i trasporti sono in tilt, Atene paralizzata con ripercussioni sul turismo. Bloccati a oltranza i servizi taxi, i traghetti per le isole, disagi per metro , treni e aeroporti. Il Parlamento approva con difficolta' un nuovo piano di 'lacrime e sangue che prevede tagli pari a 28 mld di euro entro il 2015. Intanto appare evidente che Atene non rispettera' gli impegni per il rifinaziamento del debito nel 2012.

Hu Jintao

Per evitare il default i leader della zona euro al vertice di luglio danno il via libera alla nuova tranche di aiuti, contestualemnte varano un secondo piano da 110 mld e concordano una sforbiciata del debito del 20%. Nel settembre 2011 il governo greco vara un'ulteriore manovra tassando gli immobili allo scopo di recuperare 2,5 mld di euro. L'intervento non basta e il giorno 21 dello stesso mese Atene mette mano ad una drammatica manovra che prevede un ulteriore taglio alle pensioni, la messa in mobilita' di 30.000 dipendenti statali e il prolungamento della precedente tassa sugli immobili fino al 2014. E' protesta.

MARIO DRAGHI

Questa volta ai tasporti si aggiunge la mobilitazione dei lavoratori pubblici, dei bancari, dei benzinai, dei medici e degli insegnanti, tra gli altri. I leader Ue decidono al vertice di fine ottobre di rivedere il piano di aiuti e stabiliscono un sforbiciata dei titoli di stato del 50%, oltre al rafforzamento del fondo salva-stati Ue.

Ma la situazione continua ad aggravarsi. Il premier Papandreou ha annunciato ieri un referendum per il 4 dicembre in cui di fatto decidera' sulla mermbership di Atene a Eurolandia. Ue e Fmi chiedono chiarezza e mettono in quarantena la nuova tranche di aiuti da 8 mld di euro. Contro l'inziativa del premier l'opposizone e alcuni dissidenti dello stesso partito socialista che minacciano di far cadere l'esecutivo.

ERDOGAN

 

STAPPA UN PRODINO - QUANTO GODE IL MORTADELLA A SUONARE LA CAMPANA A MORTO PER L’ODIATO PATONZA?

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Giampiero Calapà per "Il Fatto Quotidiano"

Prodi e Ciampi

Romano Prodi suona le campane a morto del governo Berlusconi: "Questo esecutivo è finito, non sono previsti i tempi supplementari". Utilizza una metafora calcistica per far più male all'uomo di Arcore che nel '94 "scese in campo". Proprio lui, l'unico capace di batterlo, due volte su due, alle elezioni politiche in questi diciassette anni.

Le bastonate all'arci-nemico di sempre, Prodi, ieri comincia a darle di prima mattina, sul Sole 24 Ore fresco di stampa, con una lettera firmata insieme a Giuliano Amato e agli economisti Alberto Quadrio Curzio e Paolo Savona: "Il momento è drammatico ed esige l'adozione di provvedimenti immediati e quantitativamente adeguati a fronteggiare l'emergenza. Ogni ritardo può avere conseguenze irreversibili per l'intero Paese".

ROMANO PRODI

Presidente Prodi, quali sono i provvedimenti che il governo dovrebbe avere la forza di prendere?
Non sarò certo io a suggerirli al governo, lo chieda a Berlusconi casomai, ma...

Ma c'è un problema?
Enorme. Questo governo non è all'altezza. Anzi, è morto e non ci sono tempi supplementari da giocare. La verità è che il governo Berlusconi non può fare assolutamente nulla.

Perché?
Intanto per l'irritazione e la sfiducia degli organismi internazionali. Sfiducia totale. Con questo scenario come può Berlusconi prendere quei provvedimenti gravi e urgenti che servirebbero al Paese subito?

SARKOZY MERKEL

Nella lettera al Sole avete scritto: "Nel giro di poche ore l'Italia deve risultare credibile tanto ai suoi partner istituzionali quanto al mercato".
Servirebbe un messaggio di fatti, fino a oggi abbiamo sentito solo parole, parole e parole. Vuote.

Lei è uno dei protagonisti della stagione europeista che portò alla moneta unica. Gli interpreti attuali, Italia a parte, sono Merkel e Sarkozy...
Francia e Germania perseguono una politica incredibile. La questione greca poteva già essere sistemata, ma Berlino e Parigi dovevano pensare a compiacere i loro populismi interni, chiedendo poi alla Grecia misure durissime... Adesso Papandreou chiede il referendum sugli aiuti dell'Ue, ma cosa devono fare i greci? Suicidarsi?

Il premier greco Papandreu

Tornando all'Italia: la soluzione è il governo tecnico?
Solo se ampiamente sostenuto dai partiti per decreti legge urgenti. Senza il sostegno dei partiti sarebbe un disastro.

Mario Monti potrebbe essere il nome giusto?
Avevamo due personalità che potevano essere spese a livello internazionale. Una era Mario Draghi, che ora ha assunto un ruolo importantissimo alla Bce. Monti potrebbe essere, ma non lo si può mandare allo sbaraglio. Per fare il governo tecnico c'è l'ostacolo dei numeri in Parlamento.

Ammettiamo che l'ostacolo venga superato, cosa dovrebbe fare questo nuovo governo?
Le ho già detto che non sarò certo io a suggerire i provvedimenti giusti. Non ho nulla da insegnare a nessuno.

Mario Monti

E se a chiedergli una mano fossero di nuovo i suoi vecchi amici del Pd?
Figuriamoci, quando uno è fuori è fuori. In questi giorni, anzi, ho già parlato anche troppo.

Appunto...
A Bologna si parla d'altro, mi creda.

 


SANTORO SEDUTO - QUANTI SPETTATORI FARÀ LA RISERVA INDIANA DI MICHELONE? SOLDI PER 8 PUNTATE

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Marianna Rizzini per "il Foglio"

MICHELE SANTORO

Togli le parole di Michele Santoro che presenta mitologicamente Michele Santoro - la tv "che sale sulla gru", il pubblico "in rivolta" perché la televisione "gli fa schifo" - ed ecco, nudo e crudo, l'evento "post televisivo" del Santoro multipiattaforma, per usare la definizione del coproduttore del programma Sandro Parenzo, presidente Mediapason che partecipa, con la società Videa, alla santoriana editrice Zerostudio's, partita nel 2010 con un investimento personale (centomila euro di Santoro e signora) e arrivata, via aumento di capitale, a circa due milioni.

SANDRO PARENZO

C'è il Fatto quotidiano, con 350 mila euro di stanziamento, nel portafoglio del programma che parte stasera su tv, Web e satellite. C'è Etabeta. C'è l'editore Aliberti. Ci sono i versatori volontari di dieci euro a capoccia - più di 93 mila persone, un milione di euro circa (dati forniti da Santoro lunedì scorso). C'è Sky che ospita sui canali 100, 500 e 504 e che fa arrivare, per queste vie, "una piccola fetta di pubblicità", dice Parenzo.

Il resto dei 250 mila euro che servono per ogni puntata, fatta salva la suddetta raccolta via "questua", viene in minima parte dalla pubblicità sui siti (il Fattoquotidiano.it, Repubblica.it, Corriere.it, Serviziopubblico.it) e per circa metà da Publishare, la concessionaria delle tv locali coinvolte - "tv libere nel senso di ‘gratis' e non nel senso di Spartacus", dice Parenzo, annunciando altresì di aver così coperto "le prime otto puntate".

Francesco Aliberti con Travagli e Padellaro

Le tv sono Telelombardia, RT- TR, Free, Antenna 3 Nordest, Telenuovo, Telecupole-Videogruppo, Primocanale, Nuovarete S. M., Telereggio, Di.tv, Telesanterno, Telemodena, Umbria tv, Rtv38, T9, TeleRoma56, Extra tv, Rete 8, Telenorba, Videocalabria, Telecapri, Antenna Sicilia, Tcs. Chi le guarda? "Un pubblico a 360 gradi", dice Parenzo: "Vengo regolarmente insultato come leghista, comunista o berlu- sconiano a seconda dell'umore del telespettatore.

Per me l'operazione ‘Servizio pubblico' sarà riuscita se guarderanno Santoro anche quelli che non condividono una parola di quello che dice. Voglio dimostrare che non abbiamo più il pubblico ingabbiato nel canale, che se ne va in libera uscita per un'oretta e poi torna. Se, al contrario, finiremo per irregimentare un pubblico iperpoliticizzato sempre d'accordo con Michele, allora l'operazione, per me, sarà riuscita a metà".

MARCO TRAVAGLIO

Ma chi è e chi potrà essere, questo pubblico che Santoro vuole in "rivolta" e che Parenzo vuole semplicemente "numeroso"? Chissà se il vecchietto sintonizzato su Telenorba si spaventerà alla vista del Santoro "sulla gru", fatto sta che Santoro ha detto di mirare al milione e mezzo di spettatori (più o meno il numero raggiunto con il precedente evento in multipiattaforma, "Tuttinpiedi"). Ieri, comunque, c'era chi mandava catene di sant'Antonio: "Ecco dove si può vedere Santoro, diffondete".

telecapri

Come sarà composto il pubblico, Parenzo ancora non lo sa, ma avverte: "Non possiamo mettere le mele con le pere" (attenti insomma a conteggiare assieme "l'ascolto minuto medio", quello che si vende agli inserzionisti e che sulle tv parenziane si attesta tra il 2 e il 2,4 per cento, ai contatti in streaming). Su Internet, poi, si avrà un effetto "spezzettamento in salamini", dice Parenzo: ci sarà cioè chi riguarderà il programma "tipo pillola del giorno dopo" e chi guarderà più volte "solo alcuni spezzoni".

Grossa variante pure la diretta su Facebook, con voto di sondaggio on line. L'analista dei media Francesco Siliato, docente al Politecnico di Milano, dice invece che bisognerà attendere: "La prima puntata ricalcherà gli ascolti di ‘Tuttinpiedi', fa evento a sé. Poi si capirà: è chiaro che Santoro non potrà eguagliare le medie che aveva su Rai2, cinque milioni di spettatori fatti anche di pubblico da zapping. Soltanto un 35-50 per cento ricomparirà in multipiattaforma, e sarà il pubblico che si è andato a cercare Santoro".

Sky

Le tv locali, dice Siliato, "saranno un veicolo per chi non ha dimestichezza con Internet e per i curiosi senza banda larga, ma non si possono fare stime preventive sulla base del normale pubblico di queste tv - che a quell'ora, magari, cerca il tango o la televendita". C'è poi una novità sociologica. "E' vero che in gran parte la visione su Internet è individuale", dice Siliato: "Singoli davanti al computer, spesso per pochi minuti. A internet manca l'elemento ‘convivialità' tipico della tv generalista, e però oggi ho sentito annunciare una visione collettiva di Santoro in una libreria di Ascoli".

 

SIETE PRONTI PER 'I SOLITI IDIOTI',IL FILM PIÙ SGANGHERATO E TRUCULENTO E VOLGARE(FRA I SUOI TOP:'ME SE RANTOLA IL CULO)

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LO SPECIALE SUL FILM, 13 MINUTI DAL SITO DI MTV
http://ondemand.mtv.it/serie-tv/soliti-idioti/s03/soliti-idioti-il-film-speciale

Marco Giusti per Dagospia

DAI CAZZO LA PUBBLICITA PSEUDO CENSURATA DEI SOLITI IDIOTI

"Dai cazzo!". 550 copie. Un produttore, Pietro Valsecchi, che giura che gli incassi saranno da 8 milioni di euro in su. Minimo. Gli avremmo dato del megalomane, ma dopo gli incassi dei due film di Zalone... Un regista, Enrico Lando, classe 1966, non un ragazzino insomma, già autore delle due stagioni dell'omonima sitcom in tv (e autore di un corto con Marco Paolini nel 2009) che non viene mai nominato (così va la vita...).

I SOLITI IDIOTI LOCANDINA

Due protagonisti, Francesco Mandelli, già noto come il "non giovane" o "nongio" dei migliori anni di MTV, poi triturato nei natali di De Laurentiis e negli spot dell'Acqua Rocchetta, e Francesco Biggio, da anni suo partner a MTV, che nessuno sa bene che faccia abbiano. Qualche ragazzetta in carne, come Madalina Ghenea, modella rumena già vista negli spot della Tre con Raoul Bova, già fidanzata del calciatore Borriello e ora addirittura di Di Caprio. Ovviamente studia da Belen.

I SOLITI IDIOTI

Tutto girato tra Milano e Bergamo, coi nordici che fanno i romani (questo per i romani è inconcepibbile...). E, soprattutto, un fondamentale articolo di Conchita De Gregorio che in prima pagina su "Repubblica", sgomitando con Natalia Aspesi impazzita dietro lo "scapolone impenitente" Maurizio Cattelan in mostra al Moma di New York, cerca di capire perché i ragazzetti preferiranno questo film a "This Must Be The Place" con Sean Penn di "incalcolabile bravura". Ovviamente si scorda di dire che anche questo è prodotto da Medusa-Berlusconi.

I SOLITI IDIOTI

Il tutto mentre il paese affonda e i soliti idioti del titolo del film, più che autori e produttori, magari siamo proprio noi. E' il grande evento della stagione, forse anche più della mostra al Moma di Cattelan ("e' un cinquantunenne molto giovanile", cinguetta l'Aspesi), più dell'arrivo al Festival di Roma di Richard Gere ("Richard Gere ce fa na pippa", già cantava Gmax), più della prima tv del nuovo programma di Michele Santoro, "Servizio Pubblico", relegato a pagina 60 da "Repubblica" assieme alle notizie che Belen è davvero incinta e Hugh Grant è diventato papà.

I SOLITI IDIOTI jpeg

"Dai cazzo!" E' l'Italia che amiamo. "Ma che paese è questo?" si domandano i protagonisti del film, il nerd Gianluca (Biggio) e il terribile padre romano Ruggero "Dai cazzo!" De Ceglie (Mandelli) di fronte alla coda in autostrada per un incidente stradale. Loro, scambiato il Jaguar con un'autoambulanza per avere il via libera sulla corsia di servizio, passano via senza neanche soccorrere il malconcio.

Figlio stretto del capolavoro di Dino Risi "I mostri" (a Dino sarebbe piaciuto, così volgare e sgangherato), ma anche della cultura della gloriosa MTV italiana, della digestione rapida del romano di Sordi-Verdone-Funari-Cipolla, "I soliti idioti" è qualcosa di più del tentativo di Valsecchi di ripetere il successo di Zalone&Nunziante.

I SOLITI IDIOTI

Intendiamoci, più che probabile che il film faccia successo, soprattutto tra i ragazzetti del nord che hanno già reso di culto la serie su You Tube, ma proprio l'amore che un pubblico di giovanissimi nutre per questi personaggi ripugnanti e adorabili, così legati all'Italia di questi ultimi vent'anni, ci dovrebbe fare aprire gli occhi.

Conchita non l'ha capito, troppo impegnata a capire Renzi, ma Ruggero, il padre sboccato e truculento (fra i suoi top: "Me se rantola il culo", "Chi è? Sto cazzo!", "Me sta a venì 'na prostata grande come 'na noce de cocco!") è il più perfetto esempio di come i nostri ragazzi vedono la generazione che li ha preceduti e che li sta mandando alla rovina.

I SOLITI IDIOTI

Stretti, con l'amore paterno, in un rapporto sadomaso dal quale non c'è via di uscita. "Ma che giornata po-po-popio-de-merda!", ripete Ruggero alla fine di un percorso che, seguendo il celebre episodio di Risi con Tognazzi padre che educa al male il figlio, lo porterà a Roma, colpendo ogni ciclista che incontra, spingendolo agli spinelli, invitandolo a cena da un bel gruppo di mignotte, cercando di farlo scopare, solo per vincere una scommessa con il suo trucidassimo amico Chicco, con certa Irina Ciancikova, la bella Madalina Ghenea, testimonial del marchio Smutandatissima. Lei ci starebbe, si prodiga pure in una rielaborazione del celebre striptease di Sofia Loren in "Ieri, oggi, domani" di fronte a Gianluca. Rivela pure di essere zoppa per non avere solo il ruolo della figona....

I SOLITI IDIOTI BAMBINI

E' un peccato che dopo un inizio abbastanza folgorante, con una serie di volgarità da far impallidire il Cipolla, il film perda un po' di centro. Troppe canzoncine, intanto, che a parte qualche perla, come quella del gay che pensa di essere incinto ("sarà il figlio del futuro, lo partorirò dal c..."), rallentano il ritmo e non funzionano sempre da momenti distensivi del racconto.

I SOLITI IDIOTI

Nella seconda parte, poi, si perdono completano gli altri episodi, sempre con Biggio e Mandelli protagonisti, che, nelle intenzioni degli autori, avrebbero dovuto formare una specie di film corale con tutti i personaggi noti della sitcom. Forse per un eccesso di girato, forse perché al montaggio qualcuno si è accorto che funzionava di più l'episodio di Ruggero&Gianluca, alla fine è rimasto solo quello.

Meglio, magari, ma così rimane un totalmente in sospeso la prima parte. Lasciati padroni del film, anzi, dopo essersi inghiottiti gli altri personaggi, Ruggero e Gianluca dilagano allegramente, alla faccia delle intenzioni degli autori, come se fossimo nel più sgangherato film di Franco e Ciccio. E questo è uno dei lati più assurdi e divertenti del film, finalmente libero di improvvisare.

I SOLITI IDIOTI

Ha poi ragione Mandelli. Il finto romano di Ruggero, così eccessivo e grottesco come il suo stesso pesante trucco, alla fine funziona. Non è solo costruito su come i milanesi pensano che parlino i romani, è una vera mutazione genetica sociale e politica. E' come il romano del cinema e della tv sia diventato un linguaggio chiave per la contaminazione tra figure paterne e figure politiche.

I SOLITI IDIOTI IL FILM

Complice un funarismo d'antan, è la messa in scena del vecchiume politico attuale dei partiti del nord (l'asse Berlusconi-Bossi) contaminati dal potere romano (il romano di Andreotti prima e poi dei vari Lavitola e Bisignani). Magari c'è dentro anche la visione del vecchiume dei padri, che il simil romano esalta come un orrore adorabile alla post-Bombolo.

I SOLITI IDIOTI

La vera riuscita del film, magari non così ragionata, è proprio, anzi po-po-popio nella sua costruzione linguistica e nel rapporto padre-figlio messi in scena. "Dai cazzo!". E' questo che lo rende così moderno, irriverente e scatenato. Molto più di Sean Penn in "This Must Be Place".

I SOLITI IDIOTI

 

TRAVAGLIO VS RENZI: NON CHIEDIAMOCI PERCHÉ LUI HA SCELTO GIORGIO GORI, MA IL CONTRARIO

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RENZINVEST
Marco Travaglio per "Il Fatto Quotidiano"

Tutti (si fa per dire) si domandano perché Renzi abbia scelto proprio Giorgio Gori come regista dell'operazione Leopolda ed estensore delle sue Cento Idee e perché abbia scelto proprio Martina Mondadori per dire "Matteo tocca a te, ti vogliamo presidente del Consiglio". Ma forse la domanda va rovesciata: perché Gori e la Mondadori hanno scelto proprio Renzi?

MARCO TRAVAGLIO

Evidentemente perché lo sentono familiare. E per capire il motivo basta leggere le biografie dei due ex berluschini folgorati sulla via di Firenze (che presto, visto il super-ego del suo sindaco, verrà ribattezzata "Firenzi"). Giorgio Gori viene da Bergamo. Da giovane bazzicava gruppi di destra, poi negli anni 80 fu adocchiato da Craxi e divenne craxiano.

Dunque dirigente del gruppo Fininvest, dove se non eri craxiano non ti si filava nessuno. Carriera folgorante: nel 1989, a 29 anni, è capo dei palinsesti di tutte e tre le reti del Biscione, mobilitate l'anno seguente nella campagna pro legge Mammì; e nel '91, a 31 anni, è direttore dell'ammiraglia Canale5, dove rimane fino al 2001, salvo una parentesi di due anni a Italia1.

MATTEO RENZI

Il che significa che nel '93 è roba sua la campagna "Vietato Vietare" contro la regolamentazione degli spot in tv. E nel '94, mentre B. entra in politica cacciando subito Montanelli dal Giornale, è lui il comandante della portaerei Fininvest che in tre mesi lancia Forza Italia nel firmamento della telepolitica (ricordate gli spottini di Mike, Vianello, Zanicchi & C.?) e fa vincere le elezioni al padrone. Ed è ancora lui a mettere la sua faccina efebica e la sua firma su programmi-manganello come Sgarbi quotidiani e Fatti e Misfatti di Liguori, specializzati nel killeraggio dei "nemici" del padrone.

Mai un dubbio, una presa di distanze, un moto di disgusto, un sopracciglio inarcato. Nel '95 è la sua Canale5 a capitanare la campagna elettorale contro i referendum che tentano di porre un argine agli spot e un tetto antitrust al gruppo Fininvest, come stabilito l'anno prima dalla Consulta. Ora, al fianco di Renzi, Gori dice di voler "liberare la Rai dai partiti". Cos'è, una battuta? Che altro erano la Fininvest e poi Mediaset, Canale5 e Italia1, dal '94 in poi se non il braccio armato di un partito, con Gori sulla tolda di comando?

Giorgio Gori

Sarà un caso, ma Gori vuole departitizzare solo la Rai: su Mediaset manco una parola. Sarà un caso, ma l'indomani Renzi è subito ospite di Matrix, da cui Mentana fu cacciato appena ospitò Di Pietro. E sarà un caso, ma l'unico tema trascurato alla Leopolda, assieme alla giustizia e alla mafia, è stato proprio il conflitto d'interessi televisivo.

Dal 2001 Gori è fondatore, presidente e azionista di Magnolia, casa di produzione di format televisivi. Ieri s'è dimesso da presidente per dedicarsi a "nuove sfide" (Renzi), ma rimane azionista di una società fornitrice negli anni di Rai, Mediaset, La7 e Sky. Una mossa che ricorda tanto quella di un altro signore che nel '94, con la morte nel cuore, annunciò che lasciava la Fininvest, restandone azionista e passandola al suo prestanome Confalonieri.

Una mossa che certamente lo toglierà d'imbarazzo la prossima volta che Renzi sarà ospite di Piazza pulita, l'ottimo programma di La7 prodotto da Magnolia. Martina Mondadori, classe 1981, figlia di Leonardo alleato di B. nella guerra di Segrate vinta da B. grazie a una sentenza comprata, siede nel Cda della casa editrice che fu della sua famiglia e che ha appena rimborsato a De Benedetti 560 milioni di danni per quella mega-corruzione.

MARTINA MONDADORI

Alla convention di Renzi ha detto: "La nostra generazione vuole impegnarsi per cambiare l'Italia e la politica". Evviva. Ma forse dimettersi dal Cda di una società rubata potrebbe essere un buon inizio. Ps. No, non ci siamo dimenticati la domanda d'esordio: perché Renzi piace a tanti berluschini. Una possibile risposta, davvero strepitosa, la dà Billy Costacurta come potete leggere qui a fianco.

SILVIO BERLUSCONI

COSTACURTA: SECONDO ME RENZI È IL NUOVO BERLUSCONI.
Malcom Pagani per "Il Fatto Quotidiano" - Alessandro Costacurta, 45 anni, 662 partite con il Milan. Se la caduta di un sistema inizia dai dubbi di chi fu colonna del palazzo, Billy è la fotografia di un crollo. Martina Colombari, sua moglie "da sette anni, ma stiamo assieme da 17" lo ha convinto all'ascolto di Matteo Renzi. Costacurta è andato e adesso, mentre si scalda al sole di Dubai, in testa, ha un'idea meravigliosa.

Costacurta come è andata?
Benissimo. Secondo me Renzi è il nuovo Berlusconi.

ubot49 costacurta colombari

Scherza?
Neanche un po'. Renzi vuole lavorare per il bene del Paese, come un tempo accadde a Berlusconi. I due si sono conosciuti. Incontrati. Piaciuti credo.

 

CORRADO FORMIGLI

L’EX MOGLIE DI CARY GRANT, DYAN CANNON, SCODELLA UNA ODIOGRAFIA AL VETRIOLO DEL DIVO FETICCIO DI HITCHCOCK

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Claudio Angelini per "Il Messaggero"

Cary Grant con Dyan Cannon cary grant

Riemerge dalla nebbia dei miti Cary Grant, il seduttore più elegante e raffinato che il cinema abbia mai avuto. Ad evocarlo è la biografia di una sua ex moglie, Dyan Cannon, che s'intitola «Dear Cary» e racconta cinque anni di vita tempestosi. Recentemente la Canalis ha seppellito un pallido emulo di Grant, ovvero George Clooney, definendolo una sorta di padre. La Cannon non scarica, incensa, e impiega centinaia di pagine per farci entrare, attraverso il suo rapporto, nei misteri della vera Hollywood. Nel '61 Cary convocò Dyan. Lei era a Roma, proprio mentre Fellini stava facendo casting per la «Dolce Vita», ma non resistette all'idea di fare un salto a Los Angeles per incontrare un mito.

E il mito le pagò anche il viaggio. Lei resistette, lui persistette. Dopo di che se la sposò e ebbe da lei una figlia di nome Jennifer. Dyan incensa Grant, tuttavia il suo libro è un po' al miele e un po' al vetriolo. Il suo ex sposo, passato a miglior vita nel 1986, ne esce con delle belle definizioni ma con le ossa rotte. Sì, aveva classe e intelligenza, ma anche un'anima tormentata, soffriva di crisi depressive e si rifugiava nell'LSD, sperando di trovarvi una panacea a tutti i suoi problemi, tra i quali spiccava un rapporto difficilissimo con la madre, data per morta, ma in realtà finita in una clinica per malati di mente.

DYAN CANNON cary grant 0001

La mogliettina, a furia di prendere allucinogeni per esaudirlo, entrò in una crisi senza fondo e la commedia romantica sfiorò il dramma. Cary era più anziano di Dyan di 33 anni, ma non si scompose troppo. La lasciò per la sua quinta moglie, di nome Barbara. Alla fine di una lunga tribolazione, la Cannon si riprese da una vicenda psicologica che l'aveva ridotta nelle stessi condizioni della madre di Grant e, nonostante tutto, serbò un buon ricordo dello sposo, tanto da dedicargli nobili pensieri, traditi però da frasi come questa: «Avere a che fare con lui era come leccare il miele dalla lama del rasoio».

CARY GRANT E LA FIGLIA JENNIFER

L'autrice nega certi «rumors» sulla presunta omosessualità di Cary o meglio precisa che lui, come amante e sposo, fu inappuntabile. E si rivelò anche un padre devoto. Insomma fu sempre british, come poi doveva essere, perché non era nato in America ma in Inghilterra, e si chiamava Archibald Alexander Leach. Le sue origini erano modeste però cercò di apparire un baronetto, sia sulle scene del cinema che su quelle della vita. Un sir, appena isterico e un po' all'idrogeno.

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CANNES CANNES! BERLUSCA SNOBBATO DA TUTTI. AL G20 OBAMA SALUTA TUTTI TRANNE LUI

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DAGOREPORT
- Cannes Cannes! Berlusca snobbato da tutti. Al G20 Obama saluta tutti tranne lui

BERLUSCONI ARRIVA AL G VENTI

- L'appestato di stato alla colazione con i grandi mangia con i piccoli: attovagliato con il presidente dell'unione africana e la presidentessa brasiliana Dilma (gli avrà ricordato il caso Battisti?)

- Cannes alarm! patonze in arrivo per il cavalier patonza...

- Il Cavalier Patonza è arrivato a Cannes con una nuova badante: Giulietto Tremonti. Dopo le ultime vicende, qualcuno sostiene sia il suo infermiere.

OBAMA E SARKOZY AL G VENTI

- Continua la sfida di Paolino Bonaiuti al Banana. Al G20 Paolino tintone ha indossato ancora una cravatta del suo amico Ferragamo al posto della Marinella d'ordinanza.

- Li chiamano i due cipressi: sono Paolino Bonaiuti e Fabrizio Ravoni. Berlusconi non li vuole più vicino a lui nelle manifestazioni ufficiali anche perché sono troppo alti e lo fanno sfigurare. Così negli impegni all'estero, forte del motto mens sana in corpore nano, al suo fianco ci dovrà essere solo Valentino Valentini.

 

 

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