1 - SE VA IN SCENA L´AULA DEI FAMOSI...
Natalia Aspesi per "la Repubblica"
La settimana prossima inizia il reality più irreale, atteso e vociante: si potrebbe intitolare L´Aula dei Famosi´, e avrà luogo in quell´isola non adusa a tanto sputtanante fracasso che è il palazzo di giustizia di Milano.
Già un´altra trasmissione mediasettica e fintamente tribunalizia, Forum´, ci ha abituati ai figuranti a pagamento, alle invenzioni, alle menzogne, all´uso improprio del popolo´ da infinocchiare senza pietà. Per questo nuovo format, l´audience dovrebbe essere di milioni, dato il via vai micidiale di escort celebri, noti prosseneti, ministri inutili, showgirl rifatte, ex-minorenni costose, calciatori da pubblicità di mutande, uno stuolo di nereggianti azzeccagarbugli dei meno telegenici: forse comparirà anche il deus ex machina di tutto, che oltre a maledire i giudici, annuncerà di aver appena comprato il palazzo di giustizia stesso, proponendosi da solo per il Nobel della pace.
RUBY milestone ed xbezNon si sa se si riuscirà a impedire ai servizievoli Rai di bloccare le trasmissioni che potrebbero rivelare la nudità del re e le ragioni della giustizia; in ogni caso in tanti non ne vorranno sapere lo stesso. È una folla stanca, avvilita, disgustata, che non ne può più di sentirsi ferita da un incubo senza scampo che ogni giorno ha un suo immobile orrore solo italico, mentre la storia anche tragica, è altrove, nel mondo. In cerca di tregua, quella folla cercherà per salvaguardarsi di spegnere, ignorare, l´Aula dei Famosi.
2 - L'INVASIONE DEI SUPERPOSTER...
Enrico Lucherini per "Ciak"
Per i manifesti dei film italiani la soluzione sempre più comune è quella delle foto "posate". Come dimenticare il Nanni Moretti in panchina nel poster di Caos calmo di Grimaldi? E allora ecco il decalogo:
- panchina se il cast è di 5 attori (vedi La vita è una cosa meravigliosa dei Vanzina)
- divanetto se il cast è di 4 attori (vedi Benvenuti al sud di Miniero)
- sedia di design se il cast è di 3 attori (vedi La donna della mia vita di Lucini).
Curiosità: per lo scatto di Gassman, Argentero e Lodovini è stato "scomodato" il mitico Giovanni Gastel, fotografo di moda nipote di Visconti.
E che succede se il cast è molto corale e si vuole evitare il "gruppone"? Semplice! arrivano le faccette: messe in verticale (vedi quelle di La bellezza del somaro di Castellitto), oppure in orizzontale (vedi quelle di Vallanzasca di Placido con aggiunta di proiettoli dorati), oppure a raggera (vedi quelle di Maschi contro femmine di Brizzi con aggiunta di freccette).
Fino all'ultimo, incredibile, inesauribile collage di Manuale d'amore 3.
Ma ogni tanto una bella rispolverata ai vecchi poster pittorici non farebbe bene? Lo hanno fatto in passato Ozpetek con Le fate ignoranti (che poi però è caduto in tentazione con Mine Vaganti) e Cristina Comencini con 'Il più bel giorno della mia vita' e anche se scopiazzando qua la soluzione era comunque più originale.
3 - LA NOTTE DEI GUFI...
Da "la Repubblica"
No-debt zone. Proibito tassativamente (nel senso di tasse) volare e sorvolare ai porci con le ali, quei pigs dei bassifondi europei all'ingrasso di debito che hanno scambiato Maastricht per una Lampedusa qualunque. Chi si azzarda a violare l'azzurro chiaro e virtuoso dei sani conti pubblici verrà abbattuto e retrocesso dai caccia francesi alle periferie del terzo mondo. Questo è il sogno di Trichet novello Sarkò e che i suoi colleghi dell'Eurotower vorrebbero lasciargli in regalo per la sua pensione. Ma ahimè è tempo di crisi pure in banca centrale.
nanni moretti in panchinaSi dovrà rimandare alla "nuova gestione Draghi" sperando che nel frattempo il Portogallo non abbia contagiato la sorellastra, di debito, Spagna. Le borse sadiche alla Giulietto festeggiano l'addio di Socrates, il George Clooney portoghese, che ha abdicato al deflagrare dei conti pubblici liberando il mercato dei bond. A proposito, Parmalat, società quotata mica pizza e biscotti, deve attaccarsi alla geniale Intesa di un misero slittamento di data per scongiurare la nuova amara ricetta francese "più latte meno cacao", altro che Nutella. Italianità a lunga conservazione.
Manuale damore locandina4- RADIO LONDRA, CHE NOIA: IMBOLSITO, MONOCORDE FERRARA SI PERDE LA BATTUTA SU LA RUSSA
Marco Travaglio per "il Fatto quotidiano"
Ma che diavolo è capitato a Giuliano Ferrara? Ce lo chiediamo sul serio dopo aver visto ieri sera a Radio Londra il suo intervento biascicato, monocorde, senza capo né coda, privo dei guizzi manigoldi del vecchio Ferrara, quello per intenderci che usciva da un bidone della spazzatura. Dio che noia il compitino sulla rissa di Montecitorio.
Il solito paragone con il Parlamento di Westminster (uffa) dove parlano perfino gli "ubriachi" ma sempre rispettando il fair play nei confronti dei colleghi e della presidenza. Il vecchio Ferrara, quello del bidone avrebbe soggiunto (riferito a ciò che Fini avrebbe detto dopo il vaffa di La Russa): e allora che scandalo c'è se qui da noi parlano i cocainomani?
Domanda: ma un Radio Londra così imbolsito e politicamente corretto a chi serve davvero? A Berlusconi forse solo per i messaggi cifrati a Ruby e alle papi-girl in apprensione. Agli ascolti Rai meno che mai, vista la curva in continua discesa. E perfino noi, suoi affezionati nemici, ci vedremo costretti a sospendere questa rubrica per scarsa combattività. Dai Giuliano, guadagnateli sti tremila euro.