Leandro Del Gaudio per "Il Messaggero"
Una segnalazione, poi l'assunzione. E non solo: se qualcuno si preoccupava di garantirle uno stipendio a fine mese, c'era anche chi - in parallelo - le assicurava vita facile pagandole il fitto di casa, il fitto della sua abitazione romana. Un caso che emerge dall'inchiesta napoletana sul presunto sistema informativo parallelo e occulto.
John Henry WoodcockGestione dei dati sensibili, nomine, appalti. Ma anche assunzioni. Quanto basta a spingere gli inquirenti napoletani a convocare una donna in Procura, a farle domande specifiche sulla sua carriera, sul suo soggiorno e - probabilmente - sulle sue amicizie. Si chiama Ludmilla, nazionalità ucraina, impiegata all'Eni. Come è stata assunta? C'è stato un interessamento da parte di qualcuno? Inchiesta che punta a mettere in luce il presunto (e per il momento tutto da dimostrare) asse tra l'ex pm napoletano, oggi parlamentare Pdl, Alfonso Papa e il lobbista Luigi Bisignani. La donna è stata assunta su segnalazione di Papa e Bisignani? Ipotesi al vaglio della Procura di Napoli.
Inchiesta condotta dai pm Francesco Curcio e Henry John Woodcock, coordinata dall'aggiunto Francesco Greco, nel corso della quale è stato in passato ascoltato anche Paolo Scaroni, «ad» del colosso energetico nazionale.
PAOLO SCARONIAssunzioni sospette, ma non solo. Un altro capitolo investigativo punta a verificare l'esistenza di pressioni esercitate dal presunto «sistema informativo parallelo» a carico di imprenditori contattati e vessati a colpi di informazioni sensibili. Funzionava più o meno così, stando alla prima ricostruzione investigativa: in cambio di copertura giudiziaria (vera o presunta), qualche imprenditore avrebbe versato soldi o avrebbe garantito utilità di vario tipo. Conferme da diversi imprenditori ascoltati in questo periodo sarebbero arrivate nel corso dell'ultima fase istruttoria di un'inchiesta che macina notizie e riscontri.
ALFONSO PAPADifeso dai penalisti Fabio Lattanzi e Gianpiero Pirolo, sembra che lo stesso Bisignani stia offrendo chiarimenti proprio su questo versante, mentre proprio in queste ore sono stati convocati in Procura come potenziali testi anche imprenditori del gruppo fratelli Amadori, azienda specializzata sul fronte alimentare. Anche loro finiti nelle maglie del sistema informativo parallelo? Si parte dagli investimenti sull'eolico nel Beneventano e da pressioni del «sistema» finito al centro delle indagini napoletane.