Alessio Antonini per il "Corriere del Veneto"
Vittorio SgarbiVittorio Sgarbi lascia la soprintendenza al polo museale veneziano, lascia le due Maddalene appena arrivate alla Ca' D'Oro, le tre struggenti opere di Bosch di palazzo Grimani e le querelle infinite sui cartelloni pubblicitari. E non lo fa volentieri. La decisione di andare in aspettativa è stata presa in accordo con il ministero dei Beni Culturali che ha chiesto la revoca dell'incarico del critico d'arte su ordine della Corte dei Conti e che nelle prossime settimane dovrà indire per la terza volta un bando pubblico per l'incarico di sovrintendente dei musei statali veneziani.
Vittorio SgarbiIl tribunale infatti ha pronunciato una sesta sentenza rifiutando per la terza volta di seguito di registrare l'incarico di Sgarbi, ritenendo nuovamente che la procedura di nomina del critico ferrarese fosse in contrasto con i regolamenti ministeriali. Secondo i giudici il Ministero non avrebbe valutato il curriculum dell'unico concorrente di Sgarbi, il sovrintendente pugliese Fabrizio Vona che avrebbe i titoli per ricoprire l'incarico e che ha presentato domanda per l'ufficio di Venezia nei tempi previsti dal concorso.
Ma questa volta a dire che la procedura non è corretta non è solamente la Uil dei beni culturali che fin dall'inizio ha denunciato l'errore, ma lo stesso ufficio di gabinetto del Ministero che ammette di aver commesso uno sbaglio. «La Corte dei Conti con un voto a maggioranza ha ritenuto che la procedura di nomina di Sgarbi non fosse quella corretta e che si dovesse procedere ad altre valutazioni che non sono state fatte - spiegano dal Ministero - non possiamo che prenderne atto.
SgarbiAdesso stiamo valutando i tempi e i modi per rifare un nuovo bando». Dunque, mentre la sovrintendenza di Venezia sarà affidata ad interim alla soprintendente Annamaria Spiazzi che aveva già sostituito Sgarbi anche in occasione dei precedenti stop del tribunale, i tecnici del ministero prepareranno il nuovo bando che potrà tenersi tra un minimo di due settimane e un massimo di un mese e mezzo.
Sgarbi a Venezia«Il ministro Sandro Bondi deve smetterla di accanirsi con la nomina di Sgarbi e dare l'incarico a Fabrizio Vona, il dirigente di ruolo legittimato ad assumere le funzioni di soprintendente per Venezia », dice la Uil dei beni culturali facendo notare che «questi continui tentativi surreali di nominare Sgarbi a capo del polo veneziano rappresentano un danno per il ministero e per la stessa città di Venezia ».
Viviana Andreoli e SgarbiLa nomina di Vittorio Sgarbi era stata bloccata una prima volta dalla Corte dei Conti perché la procedura di nomina diretta non era stata giudicata corretta. La seconda volta invece la Corte dei Conti era intervenuta sul fatto che il ministero non avrebbe preso in considerazione le domande dei soprintendenti Fabrizio Magani e Isabella Lapi Ballerini, anche loro in corsa per la soprintendenza veneziana.
SGARBI E LA PORNOSTAR VITTORIA RISIMa anche dopo la promozione dei due concorrenti di Sgarbi a direttori regionali in Abruzzo e in Puglia (a quel punto sia Magani che Lapi Ballerini hanno ritirato la domanda per Venezia) è apparso un terzo candidato: Fabrizio Vona. «Il ministero non ha fatto i adeguatamente i conti con la domanda di Vona - ripeteva la Uil dei beni culturali in occasione del ritorno di Sgarbi in Laguna due mesi fa - Anche il nuovo incarico sarà alla fine bocciato dalla Corte dei Conti perché la procedura scelta è illegittima. Venezia si troverà ancora una volta senza un soprintendente ». E così è successo.
2- TELESCHERNO DI STEFANO DISEGNI
da Sette-Corriere della Sera
Telescherno Sgarbi