Massimo Franco per il "Corriere della Sera"
BOSSILa voce grossa di Umberto Bossi contro gli immigrati di Lampedusa è stata accolta come una discutibile smargiassata: la minaccia di un leader che cerca così di evitare la brutta figura proprio su uno dei temi identitari della Lega. Eppure, quando ieri il capo del Carroccio ha spiegato che «la prima cosa da fare è prenderli dall'isola e riportarli a casa loro» , forse non minacciava soltanto. Infatti ha aggiunto che «Maroni queste cose le sa a menadito».
Al solito, Bossi parlava all'elettorato. Faceva sapere che il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, si muove d'intesa coi lumbard e che presto darà un segnale forte: al punto che i vertici leghisti non escludevano un blitz.
L'immagine di Silvio Berlusconi che visita Lampedusa per verificare il collasso delle infrastrutture dell'isola e la rabbia degli abitanti, potrebbe dunque sovrapporsi ad un'altra: la polizia che carica su sei navi i tunisini sbarcati nelle ultime settimane, e si prepara a riportarli nel Maghreb. Sarebbe quel «rimpatrio forzato» del quale parlava ieri la Padania, il giornale di Bossi.
LAMPEDUSA porto_bloccato_pescatoriIn questo caso, il premier e il suo ministro offrirebbero due facce complementari della guerra ad un'emergenza inaspettata; e tale da far paura ad una Lega che su questi temi ha costruito una parte cospicua delle sue fortune elettorali. D'altronde, il Carroccio si rende conto di essere finito in un cono d'ombra dominato da un senso di impotenza; e di risultare incapace, al pari delle altre forze politiche, a risolvere un problema che esalta la solitudine dell'Italia in Europa, ed i pericoli di un' «invasione» dal Maghreb. Sotto questo aspetto, Lampedusa sta diventando la metafora dell'incubo italiano e dell'intero Vecchio Continente, di un esodo inarrestabile dall'Africa.
Tunisini a LampedusaI lumbard tendono ad enfatizzarla per agire al più presto. Sanno che altrimenti passerà l'idea che neppure la Lega può nulla contro questa ondata umana. Per quanto l'operazione appaia spregiudicata e a rischio anche nei suoi riflessi internazionali, l'alternativa è quella di continuare a tamponare da soli i contraccolpi degli sbarchi. Lo smistamento dei profughi nelle regioni, in teoria è deciso.
ROBERTO MARONIMa quando Bossi annuncia che «nessuna regione del Nord è contenta di accogliere gli immigrati» , provoca quelle Meridionali come la Sicilia e la Puglia che già sopportano un peso gravoso: al punto che il governatore pugliese Vendola protesta per il centro di accoglienza a Manduria, che sarebbe ai limiti della legalità.
napolitano berlusconiLa Lega mostra di non capire che una battuta di troppo in un contesto così teso può risultare incendiaria. O forse ha solo deciso di non preoccuparsene. L'obiettivo del Carroccio è quello di «stoppare la fuga verso il Nord» ; di impedire che pattuglie di tunisini fuggano e vadano al confine con la Francia: anche perché resterebbero bloccati in Italia.
Da New York, dove è in visita ufficiale, Giorgio Napolitano invita a non dare «uno spettacolo di indecisione e divisione» , e a mostrare «coesione e solidarietà» . Ma il governo è tentato dalla prova di forza: soprattutto per sfidare quella che percepisce come indifferenza europea. Resta da capire a quale prezzo.