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UNICREDIT, FACCE ER DISCOUNT! - ZIO TOM DIBENEDETTO VUOLE UNO SCONTO SULLA ROMA: VISTO CHE SI DEVE ACCOLLARE IL LEASING MILIONARIO SU TRIGORIA E ALTRI ONERI, VUOLE UN TAGLIO DI 15 MLN € AL PREZZO - MA FIORENTINO DI UNICREDIT SI È IMPUNTATO, E SI È SCESI A 11 MLN - DOPO LA VISITA “DI CORTESIA” DA CATRICALÀ ALL’ANTITRUST (CHE DOVRÀ APPROVARE LA VENDITA), SONO RICOMINCIATE LE TRATTATIVE - I TIFOSI ASPETTANO FUORI, STASERA CI SARÀ UN COMUNICATO - L’EGIZIANO TAMRAZ (TAMOIL): “LA MIA OFFERTA PER LA ROMA È SEMPRE VALIDA” - LOTITO: “DIBENEDETTO NON DOVEVA DENIGRARE L’OLIMPICO”…

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Atterra a roma tom dibenedetto Mezzelani GMT

1 - ZIMATORE: TRATTATIVA PROCEDE BENE, PRESTO UN COMUNICATO...
(LaPresse)
- "La trattativa sta procedendo e sta andando bene, tra stasera e domattina renderemo noto un comunicato". Così Attilio Zimatore, presidente di Roma 2000, holding che controlla il 67% dell'As Roma, ha detto ai giornalisti uscendo dalla studio legale di via Pinciana, a Roma, dove sono in corso le trattative tra Thomas DiBenedetto e i rappresentanti di Unicredit per la cessione del club giallorosso. Nel frattempo davanti ai cancelli dello studio stanno confluendo molti tifosi della squadra capitolina.

Atterra a roma tom dibenedetto Mezzelani GMT

2 - AS ROMA, RIPRENDE RIUNIONE DIBENEDETTO-UNICREDIT PER CESSIONE CLUB...
(LaPresse)
- E' ripresa la riunione tra Thomas DiBenedetto e i rappresentanti di Unicredit per la trattativa sulla cessione dell'As Roma. Lo riferisce Sky Sport. L'imprenditore ha fatto ritorno nello studio dell'avvocato Grimaldi, dopo essersi recato con i rappresentanti dell'istituto bancario nella sede capitolina dell'Antitrust di piazza Verdi, dove si è fermato appena pochi minuti. Prima di rientrare nella sede dello studio legale, DiBenedetto ha accennato un saluto ai presenti.

Atterra a roma tom dibenedetto Mezzelani GMT

3 - AS ROMA, ATTESA E FIBRILLAZIONE DAVANTI AI CANCELLI DI VIA PINCIANA...
(LaPresse)
- C'è grande fermento e attesa davanti ai cancelli di via Pinciana a Roma dove proseguono serrate le trattative tra la As Roma e la cordata americana guidata da Thomas DiBenedetto. Stando ad alcune indiscrezioni la trattative sarà lunga, ma nessuno sa se entro oggi si chiuderà l'accordo. Nel palazzo delle sede legale è appena uscito il camion del catering, segno che il tavolo è ripreso dopo il pranzo. Molti gli automobilisti che si fermano e chiedono contro della trattativa informandosi se la squadra è finalmente passata agli americani. Anche qualche laziale però che dall'automobile urla: 'Forza Lazio'.

Atterra a roma tom dibenedetto Mezzelani GMT

4 - CALCIO, LOTITO: DIBENEDETTO? NON HA SENSO DENIGRARE L'OLIMPICO...
Il presidente della Lazio Claudio Lotito non vuole arruolare Thomas DiBenedetto nella 'sua' battaglia per gli stadi di proprietà: "Io non recrimino sulla qualità dell'Olimpico, un impianto che il Coni ha reso a norma, che per l'Uefa è a cinque stelle. Da un punto di vista pratico denigrarlo non ha senso. Se non ci fosse l'Olimpico Roma e Lazio dove andrebbero a giocare. E' chiaro che l'Olimpico non incarna per una squadra di calcio la possibilità di uno sviluppo commerciale. Ma questo è un altro problema".

5 - QUELLE GARANZIE CHE MANCANO...
Rosario Dimito per "il Messaggero"

Atterra a roma tom dibenedetto Mezzelani GMT

SI tratta. A oltranza. Thomas DiBenedetto e il team di Unicredit, formato da Paolo Fiorentino e Piergiorgio Peluso, stanno discutendo il contratto di compravendita del 67% della As Roma detenuto da Roma 2000. E stanno discutendo il patto parasociale fra gli americani radunati nella DiBenedetto As Roma llc e piazza Cordusio: in base agli accordi recepiti nell'esclusiva in scadenza domani, gli investitori dovrebbero rilevare il 60% della quota e la banca il 40%.

PAOLO FIORENTINO

Prezzo 77 milioni comprensivo del club, del marchio e di Trigoria. Fiorentino avrebbe voluto chiudere ieri sera, questo l'obiettivo dichiarato a più riprese al suo interlocutore. Ma DiBenedetto che pure ha confermato di voler acquistare il club giallorosso, avrebbe tirato fuori alcune argomentazioni per abbassare il prezzo oltre a chiedere modifiche tecniche sulla struttura degli accordi. Bocche cucite da parte di tutti coloro che siedono al tavolo negoziale.

La riunione si è tenuta presso la studio Grimaldi e associati, legale di Unicredit alla presenza dello studio Carbonetti, Lovells (per conto dei Sensi). DiBenedetto che è arrivato nella capitale accompagnato dai legali dello studio americano Bingham, è assistito anche dall'avvocato Mauro Baldissoni (Tonucci). Nel pomeriggio sarebbe arrivato anche Alessandro Daffina di Rothschild, advisor di Italpetroli. L'improvviso ermetismo calato sulla trattativa fa intendere che si è giunti a una fase molto delicata.

Rosella Sensi

Unicredit vuol chiudere perchè con la cessione della Roma calcio si libera di un peso che dura ormai da tempo. E consente all'istituto guidato da Federico Ghizzoni di uscire dal contenzioso con Italepetroli posseduto dalla famiglia Sensi. Finora la banca si è mostrata flessibile su molti punti. Oltre non può andare. Così quando Fiorentino ha preso coscienza di quanto aveva capito nei colloqui telefonici con DiBenedetto dei giorni scorsi, e cioè che l'acquirente chiedeva uno "sconto", il vicedirettore generale di Unicredit si sarebbe impuntato.

Roma - Calcio - vittoria giallorossa

L'imprenditore di Boston che originariamente avrebbe chiesto una riduzione di una quindicina di milioni spalmati fra il prezzo per il club, il marchio e il leasing su Trigoria da accollarsi nei confronti di Italease - restano da pagare 21,5 milioni fino al 2020, di cui 7,5 milioni a titolo di riscatto - ora sarebbe sceso su uno sconto di circa 11 milioni. Più altre divergenze contrattuali sulle garanzie e clausole accessorie al contratto e agli accordi parasociali. Per colmare la differenza sul prezzo, DiBenedetto avrebbe proposto alcune soluzioni finanziarie che però comporterebbero un onere sempre in capo a Unicredit.

Allenamento a Trigoria

E la banca altre concessioni non può farne. Fiorentino ha carta bianca dal consiglio con un mandato ampio attribuitogli dallo scorso novembre. Da banchiere responsabile sa che oltre certe soglie non può andare. E poi fra gli altri dettagli rimasti aperti, ci sarebbe la cosiddetta way out, cioè il percorso che consentirà a Unicredit a dismettere la partecipazione nella Roma dopo cinque anni.

CLAUDIO LOTITO

La banca rileverà il 40% ma negli accordi è previsto che può cedere fino al 35% a partner italiani graditi agli americani in funzione della realizzazione del piano industriale finalizzato a incrementare il fatturato a regime fino a 185 milioni. Sul 5% che resterà in portafoglio, Unicredit vorrebbe garanzie precise riguardo ai tempi di vendita e al prezzo: in questi casi il prezzo viene parametrato al valore che la società avrà in un periodo predeterminato. E questo valore viene individuato da un consulente esterno. «C'è ancora molto da lavorare» sono le uniche parole pronunciate dall'avvocato Cappelli, dopo 10 ore di riunione. Fino a ieri sera non risultava convocato il cda di Roma 2000 che dovrà autorizzare la vendita. Fiorentino e DiBenedetto coi rispettivi consulenti, si rivedono stamane.

6 - TAMRAZ, SEMPRE INTERESSATO ALLA ROMA ANCHE IN QUOTA MINORANZA...
(Adnkronos)
- "Unicredit conosce la mia posizione sin dallo scorso settembre. Il dottor Peluso ed il dott. Giovanelli sanno che io sono sempre interessato alla As Roma e alla Compagnia Italpetroli". Lo afferma Roger Tamraz, fondatore di Tamoil. L'imprenditore egiziano era interessato all'acquisto dell'intero Gruppo Italpetroli, compresa la As Roma, e continua ad esserlo, anche con una quota di minoranza, nonostante Unicredit stia per vendere la societa' di calcio ad un gruppo di investitori americani.

Roger Tamraz

"La banca ha deciso di vendere un asset della holding, mentre io ho chiesto sin dal primo istante la disponibilita' di tutti gli asset del Gruppo Italpetroli ed ho formulato un'offerta non vincolante complessiva -spiega Tamraz-, specificando pero' i valori di attribuzione per i singoli cespiti. Mi sono comunque dichiarato disponibile ad esaminare quote di minoranza".

Il finanziere egiziano di origine libica aveva fatto studiare la Roma calcio. "Con i miei esperti abbiamo prodotto un attento studio e siamo arrivati alla conclusione che per permettere alla Roma di frequentare stabilmente palcoscenici di primaria importanza -spiega- sia necessario un piano industriale, economico-finanziario molto consistente e non derivante principalmente dal marketing e dall'entertainment".

 


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