1. GIÙ...
Jena per "La Stampa" - Per favore, qualcuno convinca Bersani a tirarsi giù le maniche.
2. FORMIGONI, ITALIA DOVREBBE RITIRARE DISPONIBILITA' BASI...
(ANSA) - L'Italia "dovrebbe ritirare la disponibilità delle sue basi" per le operazioni militari in Libia dopo che, alla videoconferenza di ieri tra Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia e Germania, l'Italia non è stata invitata. E' quanto sostiene il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, che ha parlato a margine della seduta del Consiglio regionale.
"Ritengo che, a questo punto, il nostro Paese - ha sottolineato il governatore lombardo - dovrebbe ritirare la disponibilità delle basi perché se alcuni paesi ritengono di poter condurre le operazioni nel Mediterraneo da soli, senza coinvolgere a pienissimo titolo l'Italia, che è il paese mediterraneo per eccellenza, è bene che l'Italia ritiri le proprie basi".
Secondo Formigoni, quella in Libia "é una guerra partita male e che si sta sviluppando peggio perché stiamo andando molto al di là del mandato dell'Onu, che era difendere i civili. Questa guerra nata dalla volontà bellicista soprattutto dei francesi non può continuare in questo modo". Formigoni ha anche aggiunto che "i francesi si stanno macchiando di un atteggiamento inaccettabile" perché "stanno respingendo alla frontiera di Ventimiglia tutti gli immigrati tunisini, che vengono da un paese colonizzato dalla Francia. Che la Francia li respinga è qualcosa di vergognoso e inaccettabile, che la comunità internazionale dovrebbe sanzionare".
ROBERTO FORMIGONI3. MINNITI, ASSENZA DA SUMMIT SCHIAFFO DIPLOMATICO...
(ANSA) - L'esclusione dell'Italia, ieri, dalla video-conferenza a quattro sulla Libia "é uno schiaffo diplomatico durissimo". E' quanto pensa Marco Minniti, deputato del Pd ed ex viceministro dell'Interno, ospite stamane della trasmissione 'Vota Antonia', condotta dalla collega Paola Concia su Radio Città Futura. "Il ministro Frattini aveva annunciato un'iniziativa italo-tedesca per contrapporsi a quella anglo-francese - ricorda Minniti - invece non solo quest'iniziativa non c'é stata, ma la Germania ha partecipato al summit dei volenterosi e l'Italia è rimasta esclusa".
4. FRATTINI, VIDEOCONFENZA TENTATIVO NON RIUSCITO DI RIAGGANCIARE LA GERMANIA...
(ANSA) - Con la videoconferenza di ieri tra Usa, Francia, Gb e Germania "si è cercato di ricucire la frattura con la Germania" sulla Libia "ma non ci si è riusciti". Quella di ieri tra Usa, Francia, Gran Bretagna e Germania "non era una videoconferenza per prendere decisioni": oggi alla Conferenza di Londra invece "si prenderanno decisioni, ci sarà il gruppo di contatto permanente" sulla Libia e "l'Italia lì c'é".
Lo ha detto il ministro degli Esteri Franco Frattini conversando con i cronisti prima di partire per Londra, dove parteciperà al summit dei ministri degli Esteri dei Paesi della coalizione internazionale impegnata in Libia. Anche in precedenza, in un collegamento con Radio 24, il titolare della Farnesina aveva parlato di un "tentativo di riagganciare una Germania problematica, che in Consiglio di sicurezza si era espressa in difformità" sulla risoluzione 1973. Ma Berlino, aveva riferito Frattini, "ha confermato che non si vuole impegnare nella missione internazionale". "La Germania è comunque una grande Paese che va coinvolto, come avevo cercato di fare io", ha concluso il capo della diplomazia italiana.
5. BERLUSCONI, ATTACCO FALLIRA' ANCHE STAVOLTA...
(ANSA) - "Anche questa volta l'attacco fallirà, la verità sarà riconosciuta e noi ne verremo più forti di prima, come è sempre accaduto". Lo afferma il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in un messaggio audio.
"Così l'attacco a Silvio Berlusconi continua. Perché bisogna continuare a tenere sotto una spada di Damocle giudiziaria e mediatica il nemico ideologico e politico Silvio Berlusconi, il vero e unico ostacolo che impedisce alla sinistra di raggiungere il potere", aggiunge il premier. "Cari amici - conclude il presidente del Consiglio - questi sono i fatti incontrovertibili, questa è la situazione in cui ci troviamo. Mettetevi di impegno quindi per far conoscere a tutti la verità su questi processi, smascherando chi ne approfitta per infangare il Presidente del Consiglio. Ma state sereni. Anche questa volta l'attacco fallirà, la verità sarà riconosciuta e noi ne verremo fuori più forti di prima. Come è sempre accaduto. Un forte abbraccio a ciascuno di voi".
6. CASO RUBY: RAGAZZA MAROCCHINA IN LISTA TESTIMONI ACCUSA E DIFESA...
Radiocor - Karima El Mahrough, detta Ruby, la ragazza marocchina da cui e' nato il processo che vede imputato Silvio Berlusconi per concussione e prostituzione minorile, e' stata inserita come testimone sia nella lista della difesa del premier sia in quella della procura milanese, che rappresenta l'accusa. Karima El Mahroug avra' quindi un doppio ruolo nel processo al premier che iniziera' davanti ai giudici della quarta sezione penale del tribunale di Milano il 6 aprile prossimo.
7. 132 I TESTI DEI PM, ANCHE TUTTE LE 33 RAGAZZE...
(ANSA) - Sono 132 i testimoni citati dalla Procura di Milano in vista del processo per il caso Ruby a carico di Silvio Berlusconi e che si aprirà il prossimo 6 aprile. Nella lista depositata oggi dai procuratori aggiunti Ilda Boccassini, Pietro Forno e dal pm Antonio Sangermano oltre a quello della giovane marocchina compaiono i nomi delle altre 32 ragazze maggiorenni che, secondo l'accusa, avrebbero partecipato ai presunti festini a luci rosse ad Arcore.
Tra i vari testi convocati in aula ci sono anche l'ex questore di Milano Vincenzo Indolfi, il capo di gabinetto Pietro Ostuni e gli altri funzionari e agenti (anche Giorgia Iafrate) presenti negli uffici di via Fatebenefratelli nella notte tra il 27 e il 28 maggio scorsi quando Ruby venne fermata per via di un furto e poi, dopo le telefonate del presidente del Consiglio e del suo caposcorta, affidata al consigliere regionale del Pdl Nicole Minetti. Nell'elenco della Procura compaiono anche i nomi della stessa Minetti, dell'agente dei vip Lele Mora, del direttore del Tg4 Emilio Fede ed anche i genitori di Karima El Mahroug in arte Ruby Rubacuori.
ANNAMARIA BERNINI8. RUBY: DOMANI UFF.PRESIDENZA CAMERA, OGGI ULTIMO PARERE...
(ANSA) - Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, ha convocato per domattina alle 9 la riunione dell'ufficio di presidenza della Camera che potrebbe quindi essere chiamato ad esaminare la richiesta dei capigruppo della maggioranza di rimettere all'aula di Montecitorio la decisione di sollevare o meno conflitto di attribuzione sul caso Ruby. Il 23 marzo scorso la Giunta per le autorizzazioni a procedere aveva espresso parere favorevole alla richiesta e per oggi è atteso quello della Giunta per il regolamento. Si tratta dell'ultimo parere richiesto dal presidente Fini.
9. BERLUSCONI LAVORA A SECONDA TRANCHE RIMPASTO, IN BALLO TRE VICE MINISTRI...
(Adnkronos) - Dopo la promozione di Saverio Romano all'Agricoltura, i 'responsabili' attendono con ansia le altre nomine e continuano ad agitarsi. Il loro 'dramma' e' tutto in due numeri: 29 componenti che si contendono cinque poltrone, una da viceministro e quattro da sottosegretari. Nelle ultime ore la tensione si tocca con mano visto che tornano a circolare voci su un nuovo 'rimpastino' (ristretto ai soli 'viceministri', forse gia' al Cdm straordinario di mercoledi' prossimo dedicato al caso Lampedusa per l'emergenza immigrati).
Il problema, fanno notare, e' che il gruppo di Ir rappresenta cinque aree (e varie sottocorrenti) e, di fatto, ognuno di loro incarna un sorta di partito personale. Massimo Calearo resta in pole position per il Commercio con l'Estero, mentre la pidiellina Anna Maria Bernini e' favorita rispetto a Francesco Pionati dell'Adc nella corsa alla delega pesante delle Comunicazioni, che fu di Paolo Romani, ora ministro dello Sviluppo economico.
Duran Duran a Milano Letizia Moratti OlycomPer l'ex deputato Mpa Aurelio Misiti si parla con insistenza, secondo fonti parlamentari della maggioranza, di un ruolo da 'vice' ai Lavori pubblici (presso il ministero delle Infrastrutture). L'ex portavoce di Mpa non ha mai nascosto il suo 'pallino' delle infrastrutture che possano collegare il Mezzogiorno. L'esponente della Destra di Francesco Storace, Salvatore Musumeci, dovrebbe andare alla Protezione civile come sottosegretario.
10. REGIONE SICILIA: LAMPEDUSA È UNA BOMBA. ASSESSORE SALUTE, PRONTA A ESPLODERE SE NON SI SVUOTA...
(ANSA) - "Se domani l'isola non si svuota perché non arrivano le navi a Lampedusa avremo una bomba pronta ad esplodere". Lo dice l'assessore alla Salute della Regione siciliana, Massimo Russo, in conferenza stampa a Lampedusa con il coordinatore dell'ufficio regionale sull'isola, l'assessore regionale Gianmaria Sparma, e gli ispettori sanitari.
11. CUORE DI MAMMA LA MORATTI A MOLLO NELLA BAT-PISCINA...
Gianni Barbacetto per "il Fatto quotidiano" - "Sono stata a casa di mio figlio un paio di volte", ha ammesso Letizia Moratti. Si è poi subito corretta: "Nell'immobile di mio figlio". Parlava della palazzina di via Ajraghi 30, uno spazio a uso laboratori artigiani trasformato da Gabriele Moratti in dimora avveniristica, con zone soggiorno, cucina, area party, camere padronali e per gli ospiti, servizi, giardino, piscina, palestra, poligono di tiro, ring, parcheggio auto e ponte levatoio. "La caverna di Batman", secondo Matteo Pavanello, il titolare dell'azienda che ha realizzato i lavori e ha poi portato in tribunale la vicenda perché non è stato pagato.
Un paio di volte? E senza accorgersi dell'abuso edilizio commesso dal figlio? Difficile crederlo. Perché il sindaco di Milano è andato più volte, a fine 2009, nella casa del figlio Gabriele a fare il bagno in piscina. Sì, pare che l'acqua salina della Bat-caverna facesse molto bene a un suo polso dolorante. Allora la palazzina era ancora un cantiere, ma quando arrivava l'auto blu del sindaco, i 15 operai uscivano e, per un paio d'ore, lasciavano tranquilla Lady Letizia. A bagno nella Bat-piscina.
12. IN LOMBARDIA LEGA DISERTA ANCORA INNO MAMELI...
(ANSA) - Per la seconda volta, questa mattina, gli esponenti della Lega Nord hanno disertato l' esecuzione dell'inno di Mameli prima dell'avvio della seduta del Consiglio regionale della Lombardia. I consiglieri del Carroccio, esattamente come la scorsa volta, hanno trascorso quei pochi minuti alla bouvette del Pirellone chiacchierando e facendo colazione.
C'erano tutti - dal capogruppo Stefano Galli a Renzo Bossi al vicepresidente della Giunta Andrea Gibelli - tranne due consiglieri: il presidente del Consiglio Davide Boni, in aula a presiedere per ruolo istituzionale, e Giangiacomo Longoni che invece è rimasto sul suo banco ma seduto, leggendo con indifferenza il giornale mentre tutti gli altri consiglieri ascoltavano l'inno nazionale in piedi.
Questa consuetudine, sempre osteggiata dai leghisti, è stata decisa con la legge regionale per le celebrazioni dei 150 anni dell'unità d'Italia, che prevede l'esecuzione dell'inno d' Italia all'inizio di ogni seduta del Consiglio per tutto il 2011. In aula questa mattina ad ascoltare le note di Mameli c'era anche il presidente della Regione Roberto Formigoni.