1 - RETTIFICA DI STRISCIA:
Caro Dago, in merito all'articolo pubblicato oggi ""Striscia la Bufala Fotovoltaica" ti invio la replica di Striscia la Notizia (già pubblicata sul sito del programma www.striscialanotizia.it) di cui ti chiedo la pubblicazione.
Michele Lanzarotto
Ufficio stampa Striscia la Notizia
Questo l'articolo contestato da Striscia': http://www.dagospia.com/rubrica-2/media%20e%20tv/articolo-23955.htm
NON SI FERMA LA CAMPAGNA DI FANGO DEL GRUPPO ESPRESSO CHE OGGI PUBBLICA LA BUFALA FOTOVOLTAICA
CHI E' MASSIMO BURZI
Massimo Burzi, senz'altro un personaggio simpatico e originale, è stato segretario della FGCI di Nervi all'epoca in cui Massimo D'Alema, suo vicino di casa, era coordinatore di tutte le sezioni di Genova. Ha un'azienda, la ETE, che si occupa di impianti per la telefonia, impianti elettrici e di videosorveglianza. La sua azienda ha il certificato che per l'intero fabbisogno impiega energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili (come da documento allegato).
Burzi è consulente del porto di Rapallo per cui ha fatto realizzare la prima esperienza di un porto interamente alimentato da energia verde grazie a un accordo con Enel (come da articolo del Secolo XIX allegato ).Nessuna invenzione di Burzi è mai stata pubblicizzata a Striscia la Notizia. Alla quale, invece, ha segnalato la possibile truffa con i pannelli del fotovoltaico. Solo per questo è stato fatto oggetto di un articolo falso e disonesto. E dovrebbe essere Ricci ad avere l'onestà di consegnarsi il Tapiro? Il Tapiro dovrebbe, invece, essere consegnato all'Espresso. Che Dio li fulmini... con un pannello!
http://www.striscialanotizia.mediaset.it/news/2011/03/24/news_6440.shtml##
2 - RICCI CONTRO TUTTI "MEGLIO UNA FIGLIA VELINA CHE GIORNALISTA"
Luca Dondoni per "La Stampa"
Per il settimo anno Ficarra e Picone siederanno sugli scranni di Striscia la Notizia prendendo il testimone da Ezio Greggio e Michelle Hunziker. Molte le novità di questa nuova tranche. La prima è il «Cicalotto», interpretato da Max Laudadio, una specie di supereroe che bacchetterà il manigoldo di turno usando violino e archetto. Confermato l'appuntamento settimanale con l'attore Sergio Friscia nei panni di Beppe Grillo. L'obiettivo dell'imitatore sarà quello di toccare temi legati allo sfruttamento del corpo delle donne.
Argomento che ad Antonio Ricci sta a cuore vista «la marea di fango» versata sulle veline. «Meglio una figlia velina che giornalista», ha detto l'autore e per questo si inaugurerà la rubrica «Svelate» dove Costanza Caracciolo e Federica Nargi faranno incursioni nelle redazioni dei quotidiani, settimanali o siti internet dei grandi gruppi editoriali per capire come la stampa utilizzi il corpo delle donne. Ma ce n'è per tutti.
Ricci e Massimo BurziGAD LERNER
« Drive In e Striscia - dice Ricci - sono finite nel mirino di molti editorialisti di Repubblica e in particolare di Gad Lerner che mi ha dedicato una puntata de L'Infedele . Lui, che sino a un anno fa mi chiedeva di mandare le telecamere di Striscia dalle parti della sua casa di campagna perché c'erano troppe zanzare e il Comune non aveva disinfestato, oggi fa il moralizzatore?»
LA MAFIA DEI GIORNALISTI
«Siamo finiti in mezzo a una battaglia editoriale fra Repubblica e il Fatto Quotidiano ». Per far pesare la sua dichiarazione Ricci ha distribuito ai giornalisti un fotoromanzo a colori con le foto di Carlo De Benedetti paparazzato anni fa nella villa in Sardegna o a bordo del suo motoscafo mentre è in vacanza con Gad Lerner. Nei fumetti (inventati) l'editore preoccupato per il calo di vendite di Repubblica chiama Lerner a dirigere il quotidiano.
«Volete sapere cosa penso di De Benedetti? Se quello è un compagno allora io non lo sono. L'Italia è un paese sostanzialmente mafioso come la mafia dei giornalisti che si coprono a vicenda. L'Ansa, qualche giorno fa, riportando un nostro comunicato, non ha citato il Gruppo Espresso che avevamo tirato in ballo a proposito della querelle sulle ragazze. E' giusto secondo voi?»
CARLO E SILVIA DEBENEDETTISKY
«Perché nessuno ha scritto una riga su Sky che ormai per assumere le telegiornaliste fa i casting come a Miss Italia? E il programma sul burlesque? Quello va bene, lì la donna fa una bella figura mentre le veline sono delle satanasse? A chi fa comodo questo finto moralismo?».
"Alle mie figlie dico sempre fate le veline, ma non le giornaliste - ha aggiunto - Le veline so perfettamente come vivono, come vengono trattate, da molte mie amiche giornaliste invece ho sentito racconti di stalking, di mobbing nelle redazioni, da parte di direttori e dei loro vice".
3 - LERNER A RICCI, VIVA LA SATIRA MA ABBASSO I FURBACCHIONI...
(ANSA) - "Delizioso il fotoromanzo con cui il velinaro Antonio Ricci ottempera creativamente alla direttiva aziendale di attaccare il 'nemico' Carlo De Benedetti e soprattutto ricorre al vecchio trucco: impiegare le solite armi di distrazione di massa -l'abusato 'cosi' fan tuttì- per minimizzare il disastro combinato da Berlusconi nel suo rapporto con le donne".
Lo scrive Gad Lerner sul suo blog 'Il Bastardo' dove rileva: "La sequenza balneare sarda in cui mi si ritrae con pancetta e in costume da bagno mentre ricevo direttive dall'Ingegnere per lanciare l'attacco a 'Striscia la notizia', é molto carina. Complimenti. Peccato solo per l'inesattezza temporale: il mio week end in Sardegna a casa De Benedetti risale al luglio del 2009. La trasmissione all'Infedele del documentario di Lorella Zanardo 'Il corpo delle donne in tv' era già avvenuta due mesi prima, a maggio. Sarà mica che gliel'ho data io l'idea, all'Ingegnere?".
Foto dalle Gallerie di RepubblicaConclude Lerner: "Viva la satira, da qualunque parte provenga. Peccato che Antonio Ricci non si dia pace da quando la sinistra non prende più l'abbaglio di omaggiare lo spiritoso cantore del berlusconismo che pretendeva di spacciarsi per campione della controinformazione. Viva la satira, ma abbasso i furbacchioni".
4 - TV: IL GABIBBO, LERNER CONTINUA A MISTIFICARE...
(ANSA) - 'Gad Lerner continua a mistificare'. Lo dice il Gabibbo, popolare personaggio di Striscia, in risposta a quanto sostenuto oggi dal giornalista. 'E' vero - spiega - che nel maggio 2009 presenta 'Il corpo delle donne' della Zanardo, ma e' dal successivo ottobre che sferra la sua ossessiva campagna di fango contro Striscia la Notizia, che arriva fino ai giorni nostri. Ci sono le registrazioni Tv a testimoniarlo'. 'Spieghi piuttosto agli italiani perche' - continua - ha chiesto aiuto alle telecamere di Striscia per la sua lotta alle zanzare nell'alessandrino. Per gli interessi personali va bene tutto? Per cortesia un po' di serieta'!'.
5 - RITRATTO DEL PAPA' DEL TG SATIRICO...
Francesco Specchia per "Libero"
«...Ho passato una vita a farmi una pessima fama, poi, all'improvviso, ti danno il premio "È giornalismo" e ti dicono che sei un vero cronista -a me, che avevo avuto come modello Topolino investigatore- , la cosa è seccante...». Ecco.
Sta tutta qui la filosofia di Antonio Ricci, nel rammarico che ci concesse quando la sua "Striscia la Notizia" divenne esempio di giornalismo. Ricci, nato ad Albenga, classe '50, papà del Gabibbo, del Drive in e del primo Beppe Grillo, è un genio. Del male, ma pure sempre un genio, come diceva Berlusconi che voleva aprirgli il cranio con un fermacarte dopo che un servizio del tg satirico sulla Snam a Tangentopoli ("Il metano ti dà una manetta") gli fece evaporare 20 miliardi in pubblicità.
GAD LERNERRicci vive sottotraccia, come un eremita o certi personaggi di Scorsese. Può vantare: una laurea in storia dell'arte; un passato da cabarettista e da preside in istituti d'agraria; una costosa collezione di Juke box Wurlitzer anni'50 e un'altra, urticante al tatto, di piccoli Gabibbi. Ricci non si fa mai vedere in tv, non frequenta i salotti, non parla mai della moglie e delle figlie. È vendicativo. Quando vuole sa essere una carogna. Vuole spesso.
Ne ricordano ancora la ferocia -per dire- Del Noce, Sgarbi, Baudo, perfino il Mago Zurlì, da lui massacrati da ogni angolatura. Di Ricci non puoi scrivere male, specie sui dati d'ascolto, anche quando sbaglia; se lo fai, il giorno dopo ti sommerge di comunicati, di istogrammi e di sfottò che ti marchiano a vita. La lettera scarlatta di Hawthorne, rispetto al segno della sua ira, è un tatuaggetto fatto con l'henné.
Foto dalle Gallerie di RepubblicaOggi l'ira tocca Carlo De Benedetti. Al quale il vate di Striscia ha dedicato un pregevole fotoromanzo "Re Carlo va alla guerra", in cui tritura l'ingegnere e Gad Lerner. Dal 2009 Ricci è il peggior nemico di Gad, in quanto con le veline emblema di un'etica pubblica marcia e maschilista che nasce a Cologno e arriva in Parlamento. Gad chiamò Ricci: «il Dante Alighieri del berlusconismo»; Ricci rispose «Lerner è il Petrarca di Telecom, il Brunetto Latini degli Agnelli».
Foto dalle Gallerie di RepubblicaIn più fece notare a Gad che nei periodi di crisi la gnocca è un bene rifugio, e che avrebbe soppresso le veline solo quando la Rai l'avesse fatto con Miss Italia. Oggi Antonio ha alzato il bazooka più verso l'alto (De Benedetti) promettendo di voler ribattezzare le sue ragazze "le Carline". Il fotoromanzo di cui sopra è pagato di tasca sua. Conoscendone il leggendario braccino corto, la guerra è solo agli inizi.