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BECCHINO BOCCHINO ATTACCA L’INTELLIGENCE E COME PER MIRACOLO IL SUO AMICO MARCO MANCINI, FINITO FUORI DAL GIRO PER IL RAPIMENTO DI ABU OMAR E IL CASO TAVAROLI, VIENE PROMOSSO - IL PENTAPARTITO NEL PDL - I TAGLI DI FONSAI SECONDO UNICREDIT - BOLLORÈ E IL BILANCIO “FUORILEGGE” - MICHELINO, IL LEGHISTA UNITARIO - MAGGIO FIORENTINO: CLASS ACTION CONTRO RENZI - LA “TRIBOLAZIONE” DI SAN PAOLO PER NONNO CHIAMPARINO - VENDOLA E LE PRIMARIE PER POCHI INTIMI - IL FRANCOBOLLO DEI 150° CHE FA INCAZZARE LA NOBILTÀ…

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Da "Panorama"

ITALO BOCCHINO


1 - IL TIRO MANCINI DI ITALO AGLI 007...

L'attacco è stato così pesante da non passare inosservato. Era il 1° marzo quando Italo Bocchino, vicepresidente di Futuro e libertà, commentando la morte del capitano Massimo Ranzani in Afghanistan, causata dai talebani, lamentò «l'assenza dei nostri servizi segreti nelle aree dove ci sarebbe bisogno di una seria azione di intelligence. Da quando i nostri servizi sono stati riformati e normalizzati, non ne hanno azzeccata una». Bocchino aggiunse anche che in Tunisia, Egitto e Libia «non si erano accorti di quello che stava accadendo».

Bocchino è in ottimi rapporti con il numero tre dell'ex Sismi durante la gestione di Nicolò Pollari, Marco Mancini, protetto dal segreto di Stato nel processo per il rapimento di Abu Omar, ma comunque danneggiato dalla vicenda. Perciò lo 007 era assai desideroso di rientrare nel giro che conta.

Un paio di settimane dopo le dichiarazioni di Bocchino, il direttore dell'Aise, generale Adriano Santini, ha nominato Mancini capocentro a Vienna, tra le più importanti sedi europee, finestra sul mondo dell'Est. Nomina operativa nel mese di giugno. Negli ultimi giorni non sono stati registrati ulteriori attacchi di Bocchino ai servizi di intelligence.

marco mancini

2 - DC E PSI INSIEME TORNA IL PENTAPARTITO...
Il pentapartito è vivo e lotta insieme al Pdl, «dove non ci sono solo gli ex Fi ed ex An». Per contare di più i democristiani di Carlo Giovanardi e Gianfranco Rotondi e i socialisti di Stefano Caldoro si fondono nei Cattolici riformisti. Alle elezioni amministrative correranno anche da soli, dove però «si concorderanno più liste di appoggio ai candidati Pdl», anticipa Giovanardi. Liste potrebbero esserci a Napoli, Cosenza, Reggio Calabria.

Il simbolo sarà presentato il 9 aprile con Silvio Berlusconi. La componente pdl, che dà voce alla Prima repubblica, è fatta dai Popolari liberali di Giovanardi (sottosegretario alla presidenza del Consiglio), la Dc per le autonomie di Rotondi (ministro Attuazione programma) e i socialisti del governatore campano Caldoro. «Chiediamo un partito democratico: tesseramento ed elezioni degli organi dirigenti» spiega Giovanardi. (P.S.)

CARLO GIOVANARDI CALDORO STEFANO

3 - GENERALI, BOLLORÉ: «NON VIOLERÒ LA LEGGE»...
«Ho troppo timore della giustizia italiana per approvare il bilancio così com'è». Così ha detto Vincent Bolloré nel corso dell'agitato consiglio delle Generali del 16 marzo, ribadendo la sua contrarietà sia all'operazione Ppf, sia all'acquisto dello 0,92 per cento della banca russa Vtb. La legge ha introdotto infatti la responsabilità in sede penale delle società per alcuni reati commessi dagli amministratori nell'interesse delle stesse. (U.B.)

4 - IL DIKTAT DI UNICREDIT: FONSAI DEVE TAGLIARE...
Liguria, Sasa, Atahotels: la cura dimagrante del gruppo Fonsai, ormai condiviso tra Salvatore Ligresti e Unicredit, transiterà per queste e altre cessioni. Le prime due compagnie, già al centro di una lunga trattativa con Clessidra e poi rimaste a casa per dissensi sul prezzo di vendita (ballavano 50 milioni di euro tra i 300 richiesti e i 250 offerti), potrebbero aiutare non poco i conti. Meno potrebbe fare l'Atahotels, in carico a 30 milioni di euro. Meno cassa ma più ordine... (J.L.)

bollore article

5 - LE PRIMARIE DI VENDOLA? UN AFFARE TRA AMICI...
Se i nomi hanno ancora un valore, non solo evocativo, s'è rivelato un flop il primo «referendum democratico» promosso da Nichi Vendola per scegliere il candidato sindaco di Napoli. Domenica 20 marzo 2 mila militanti e iscritti al partito sono stati chiamati a esprimere una preferenza, in un ballottaggio, tutto interno al centrosinistra, tra il prefetto anticlan Mario Morcone e l'ex magistrato Luigi De Magistris. Hanno votato in 610: Meno del 30 per cento. Il quorum? Vana speranza (democratica).(M.P.)

Salvatore e Jonella Ligresti

6 - IL LEGHISTA UNITARIO E «PRESENZIALISTA»...
Quasi sicuramente è Michelino Davico, sottosegretario all'Interno, il leghista che ha festeggiato, più di tutti gli altri, l'unità d'Italia. Presente nel Transatlantico di Montecitorio, anche se non in aula, il 17 marzo durante le celebrazioni per i 150 anni, quella stessa sera ha assistito, all'Opera di Roma, al Nabucco di Giuseppe Verdi nel palco delle autorità. E, il giorno dopo, ha partecipato ai festeggiamenti al Teatro Regio di Torino, al fianco di Giorgio Napolitano. (E.C.)

DAVICO MICHELINO

7 - UNA CLASS ACTION CONTRO RENZI...
Musicisti e dipendenti del Maggio musicale fiorentino sono sul piede di guerra dopo la sfortunata tournée in Giappone. Oltre a presentare un esposto in procura, sono pronti a lanciare una class action contro la fondazione dell'ente lirico, presieduta dal sindaco Matteo Renzi. A spingerli verso l'esposto e verso un'azione risarcitoria collettiva è stata la mancata interruzione del loro soggiorno nella capitale nipponica all'indomani del terremoto. Gli artisti del Maggio sono dovuti restare a Tokyo esponendosi al rischio di contaminazioni.

renzi matteo

La gestione dei tempi di rientro da parte dei vertici del teatro è nel mirino dei sindacati già in contatto con i legali per valutare la possibilità di chiedere un risarcimento. «Sono state violate le norme che tutelano la nostra salute» dice a Panorama Angelo Betti, delegato Cisl. E i risultati delle prime analisi parlano chiaro: oltre 100 artisti rientrati dal Giappone sono positivi, seppur lievemente, allo iodio 131. (C.M.)

8 - LA FUTURA «TRIBOLAZIONE» DI CHIAMPARINO...
Pannolini e scalate: questi i prossimi impegni di Sergio Chiamparino, che si appresta a lasciare la poltrona di sindaco di Torino. In programma c'è l'ascesa al Becco della Tribolazione (3.300 metri nel Gran Paradiso) ma soprattutto la nascita della nipotina, per la quale è già pronta la cameretta in casa del nonno. Il sindaco non fa mistero anche delle sue aspirazioni al vertice della Compagnia di San Paolo: «Parlerò con Pier Luigi Bersani, non mi dispiacerebbe mettere la mia esperienza al servizio di una fondazione bancaria».(D.P.)

Emma Bonino e Marco Beltrandi

9 - MESSA IN LATINO ECCO LE NORME...
I tradizionalisti esultano. Finalmente sono pronte per la pubblicazione le norme di applicazione del motu proprio Summorum Pontificum che liberalizza l'uso dell'antico rito tridentino in latino per la messa. Le nuove regole chiariscono una volta per tutte che non esiste un numero minimo di fedeli necessario per chiedere la celebrazione della messa con il vecchio rito. (I.I.)

10 - IL 150° E IL VATICANO: PROTESTANO I NOBILI...
«Il francobollo è sbagliato». La nobiltà nera (l'aristocrazia legata al Vaticano) nota che l'emissione della Città del Vaticano per l'unità d'Italia porta la data del 1861, quando Roma era ancora pontificia. Inoltre, «il francobollo celebra una sconfitta» e dimentica «il sacrificio di tanti che hanno scelto di andare a morire per difendere Papa Pio IX» osserva il Comitato Subiaco 1867 che riunisce l'aristocrazia papalina.

11 - LA DDA DI PALERMO VOLA A BRUXELLES...
Parlano in due, ma partono in otto: metà della Dda di Palermo la prossima settimana sarà a Bruxelles, ospite del Parlamento Ue (ma con volo a carico dei partecipanti) per una conferenza sulla mafia, voluta dall'eurodeputato Sonia Alfano (Idv). Interverranno Antonio Ingroia e Nino Di Matteo. E gli altri sei pm palermitani? Ascolteranno. Altro che gita, c'è sempre da imparare.

MELANIA RIZZOLI

12 - MA RESTA NEGLI USA L'ALLIEVO DI FALCONE...
Giannicola Sinisi, il magistrato «pupillo» di Giovanni Falcone, resterà negli Usa. Il Csm ha confermato il suo collocamento fuori ruolo «per svolgere le funzioni di esperto per la giustizia presso l'ambasciata d'Italia a Washington». Dunque l'allievo del grande magistrato antimafia che il Congresso Usa proclamò eroe nazionale ha preferito i colletti bianchi di Washington al clima di Palermo. (A.C.)

13 - DIGIUNO/1...
È bolognese l'incubo di Dario Franceschini alla Camera e di Sergio Zavoli alla Vigilanza Rai: è il radicale Marco Beltrandi, il franco tiratore che ha affondato per un solo voto la mozione Pd per accorpare elezioni amministrative e referendum. Pochi sanno che ha l'hobby degli orologi da polso: è un grande collezionista e per un «perpetuo» è disposto al digiuno completo. Come Marco Pannella, ovviamente.

Massimo Calearo phMarinoPaoloni

14 - DIGIUNO/2...
Pomeriggio di primavera davanti a Montecitorio. Due gabbiani affamati attaccano a terra un povero piccione malandato e se lo pappano. Assistono alla scena i pdl Denis Verdini, Antonio Angelucci e Melania Rizzoli. Il commento del coordinatore nazionale è salace, da toscano doc: «Saranno due gabbiani comunisti!».

15 - DIGIUNO/3...
Alla festa dei 150 anni dell'unità d'Italia, il «responsabile» Massimo Calearo ha distribuito alcuni foulard tricolori rigorosamente made in Italy. Mal gliene incolse: è stato subissato dalle proteste delle deputate che sono rimaste a digiuno.

 


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