Giovanna Vitale per "la Repubblica - Roma"
LUIGI ABETEHai voglia a far nomine nei cda delle aziende capitoline per ingolosire l´Udc e convincerlo ad allearsi con il Pdl alle prossime comunali. La strategia del sindaco Alemanno, che negli ultimi giorni ha assicurato ai centristi due poltrone di assoluto prestigio, potrebbe infrangersi contro la decisione di Pier Ferdinando Casini di andare a elezioni con un candidato del Terzo Polo pescato dalla società civile.
GIOVANNI MALAGOIl casting dei personaggi interessati a correre per il Campidoglio sarebbe già cominciato, tant´è che cominciano a circolare i primi nomi. Uno su tutti: Giovanni Malagò, il mondanissimo concessionario di Maserati e Ferrari, nonché presidente del Circolo Canottieri Aniene, la cui presenza l´altro ieri alla convention dell´Udc all´Eur, presente ovviamente Casini, non è passata inosservata. Lui in passato ha sempre negato di essere tentato dalla politica, chissà che ora non ci abbia ripensato.
Ma rischia di doversela vedere con un temibile contendente interno: il presidente di Bnl Luigi Abete, che invece muore dalla voglia di candidarsi al colle più alto del potere cittadino. Il banchiere è molto legato a Montezemolo, la cosa però non dovrebbe disturbare: anche dovesse scendere in campo, infatti, il patròn della Rossa si misurerà col governo nazionale, difficilmente con le amministrative. Abete potrebbe essere l´uomo di entrambi: Pierferdinando e Luca.
PIERFERDINANDO CASINI FINIIl partito non è ancora nato, non essendosi mai misurato con le urne, e già viene commissariato. Accade al Fli di Roma e Lazio che - causa liti su organigrammi e linea politica - verrà ora guidato da due "ambasciatori" designati direttamente dal comandante in capo. È stato infatti Fini in persona a prendere la decisione destinata a troncare la rissa che stava dilaniando i futuristi locali. Soprattutto dopo l´addio del coordinatore regionale, Antonio Buonfiglio, emigrato un mesetto fa con la governatrice Polverini in vista di un ritorno alla casa madre del Pdl.
Flavia PerinaDa allora per il Fli capitolino - che anche a livello nazionale non si sente tanto bene - è stato un calvario. Neanche le minacce del presidente della Camera («Se non vi mettete d´accordo, ci penso io») hanno potuto niente. L´altro ieri sera lo strappo: commissario di Roma diventa l´ex direttore del Secolo Flavia Perina, che però ha già fatto sapere di immolarsi solo per spirito di servizio. Del Lazio si occuperà invece l´ex senatore (e finanziatore) di An Giulio La Starza, sul quale già si addensano parecchi malumori.
LUCA CORDERO DI MONTEZEMOLO