Quantcast
Channel: Articoli
Viewing all articles
Browse latest Browse all 340557

UNA MISSIONE D’ORO - NON SOLO PETROLIO E GAS, METTERE PIEDE IN LIBIA VUOL DIRE ANCHE ALLUNGARE LE MANI SULLA CASSAFORTE DEL PUZZONE DI TRIPOLI: 120 MLD DI DOLLARI IN PARTECIPAZIONI, ALTRI MILIONI IN CONTANTI E 143 TONNELLATE DI LINGOTTI D’ORO NASCOSTI IN CAVEAUX SOTTERRANEI – PARTIRà LA GARA PER SVUOTARE LE CASSE DEL REGIME CHE TUTTI , PER DECENNI, HANNO CONTRIBUITO AD INGRASSARE, ABBEVERANDOSI AI POZZI DI TRIPOLI…

$
0
0

Da "Il Foglio"

blair gheddafi

Un tesoretto di 120 miliardi di dollari chiuso nella Banca centrale di Libia, partecipazioni gestite con accortezza degna di un gran finanziere (a spulciare i dati, si scopre che Tripoli è ben più esposta finanziariamente con Francia e Gran Bretagna che con l'Italia, la City è la City), contanti per milioni di dollari nascosti in caveaux sotterranei da qualche parte vicino a Tripoli, assieme a 143 tonnellate di lingotti d'oro.

Chi ha riempito le casse di Muammar Gheddafi? Tutti. Quando il colonnello libico decise di rinunciare alle armi di distruzione di massa a ridosso della campagna irachena - non voglio fare la fine di Saddam, disse non appena vide le immagini dei marine che guardavano in bocca al rais di Baghdad come a un cavallo - si riaprirono gli scambi commerciali, a partire dal 2004. Dopo qualche iniziale cautela - Gheddafi era il "mad dog", uno poco affidabile - si ricominciò business as usual.

Saif Gheddafi parla alla LSE

Il New York Times ieri ha raccontato gli "shady dealings", i loschi affari che hanno contribuito alla fortuna del regime libico, compreso il riciclaggio del denaro di Teheran in violazione delle sanzioni in vigore contro il regime iraniano, e ce n'è per tutti (anche se l'ineffabile Barbie Latza Nadeau del Daily Beast, ancora ieri, firmava il solito pezzo sugli interessi del miglior-amicodi- Gheddafi-in-Europa-Silvio-Berlusconi).

Il quotidiano newyorchese ricorda un incontro, nel 2009, tra gli uomini del colonnello e i capi delle 15 principali società che operano nel settore del petrolio in Libia, in cui il regime fece questa richiesta: tirate voi fuori il miliardo e mezzo di dollari che la Libia deve come risarcimento alle vittime di Lockerbie e degli altri attacchi terroristici. Se non lo farete, aggiunsero gli emissari di Gheddafi, "ci saranno serie conseguenze".

GHEDDAFI E OBAMA

Proposta irricevibile? Mica tanto. Secondo i documenti del dipartimento di stato pubblicati da Wikileaks e le testimonianze dei manager, alcuni fecero quello che gli veniva richiesto: "Gli operatori più piccoli potrebbero cedere e pagare", dice il cable di Foggy Bottom. Il dipartimento del Commercio americano ha creato contatti tra le aziende statunitensi e il regime libico, unico detentore di appalti e commesse; l'Amministrazione Obama ha firmato un accordo commerciale con Gheddafi per migliorare le relazioni economiche, e ne hanno approfittatto tutti, dalla Boeing alla Caterpillar all'Halliburton (persino Bernard Madoff, ricorda il Nyt).

assange

Funziona così, quando si tratta di affari con paesi in cui democrazia e capitalismo sono surrogati dal dispotismo proprietario a sfondo tribale. E così s'è arricchito il clan del colonnello, la sua tribù e la sua famiglia. Soprattutto i suoi figli, che hanno poi hanno ringraziato gli amici, in particolare quelli che chiudono un occhio sulla laurea scopiazzata, come dimostra il milione e mezzo di sterline versato alla London School of Economics da Saif al Islam (c'è anche la questione ancora non chiarita dei finanziamenti in Francia alla campagna elettorale di Nicolas Sarkozy del 2007).

Sarkozy e Merkel sul lungomare di Deauville

Ora che la guerra dal cielo si sta rivelando politicamente inefficace, il dipartimento del Tesoro americano lavora a un ulteriore congelamento dei beni libici e la cancelliera tedesca, Angela Merkel, propone: embargo completo sul petrolio.

 


Viewing all articles
Browse latest Browse all 340557

Trending Articles