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L’EPOPEA DI CULO FLACCIDO – GLI ESTRATTI DEL PRIMO LIBRO SUL RUBY-GATE, “SODOMA” DI COEN & COLONNELLO – DOPO IL BUNGA BUNGA, LA MINETTI HA CHIARO IL CONCETTO: CON IL CERINO IN MANO C’è RIMASTA LEI – E SBARELLA AL TELEFONO CON LA SUA SEGRETARIA, PERCHé BANANA NON LA CHIAMA PIU’: “IO NON HO TROVATO UN BUON MOTIVO PER CHIAMARLO, LUI NE AVEVA MILLE, PER CUI STAVOLTA DOVEVA FARLO LUI, OK? E IO ME NE FOTTO SE LUI C’HA LE CRISI D’IDENTITÀ, CRISI DI QUEL CAZZO CHE VUOI TU O DI GELOSIA”...

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Estratti dal libro "Sodoma - Le 120 giornate che hanno distrutto Berlusconi", di Leonardo Coen e Paolo Colonnello, dal sito della Baldini Castoldi Dalai (www.bcdeditore.it)

sodoma

Nicole e Ilda si confrontano con rapidi sguardi. Nicole sfoggia - anche se si è presentata nel modo più discreto possibile - il corpo «a proprio uso e consumo, e invidia altrui» (rubiamo la formula a Costanza Alpina, autrice di un pamphlet su Mara Carfagna, Niente di personale, Discanti editore, 2008), e ha capito che poteva fruttare anche politicamente. Ilda vuole identificare le illiceità di questo marketing che è diventato un fenomeno sociale, il berlusconismo.

Dopo tre ore di interrogatorio, Nicole è convinta di essersela cavata. E Ilda, di averla messa all'angolo. Questione di punti di vista. Berlusconi il menzognero, come lo chiamano quelli delle opposizioni, non teme il ridicolo nel presentare il 23 febbraio alla biblioteca del Senato di Palazzo Madama una preziosa edizione, stampata a sue spese (lo fa da vent'anni) del Pinocchio di Collodi.

Nicole Minetti nella cabina del telefono

Perché lui non si identifica nelle bugie del burattino di legno, ma nelle astuzie di Lucignolo. È la sottile linea rossa della legge a separare il mondo favoloso di Nicole da quello rigoroso di Ilda. Ma, a sua volta Nicole, è un prodotto dell'ambiguità berlusconiana. Quella del doppio volto. C'è la Nicole dell'interrogatorio, delle amnesie, delle reticenze tutte compuntamente declinate davanti al pm: una postura da studentessa delle Orsoline all'esame di maturità. Intimidita, apposto, mani sulle ginocchia, sguardo fermo, talvolta umido perché le viene qualche volta da piangere; attenta a non irritare i magistrati.

E c'è la Nicole disinvolta, manager delle notti, pettegola con le amiche, dal linguaggio sboccato che emerge prepotente dalle intercettazioni: in cui appare ora allegra, ora furiosa, ora gelosa, ora delusa. Una vita frenetica, tutta di corsa, quella della Nicole di Arcore, ossessionata dalla necessità di apparire sempre scintillante e provocatoria, e guai ad incappare in una serata storta: la concorrenza è spietata.

Caricatura-Silvio-Berlusconi-e-Nicole-Minetti-

Una Nicole così, arrabbiata nera, è quella che chiama la segretaria Maria Clotilde Strada, l'11 gennaio 2011. Da qualche giorno non riesce a comunicare con Berlusconi. Si sente abbandonata. In pericolo. Si è esposta troppo, per compiacere il suo ex amante. E se ne lamenta con l'amica che le fa da factotum alla Regione. «L'uomo sta un po' invecchiando», le fa notare la sua segretaria mentre stanno discutendo del fatto che «Lui», mentre già s'intravvedono all'orizzonte le nubi scurissime della tempesta giudiziaria che si sta per scatenare, sembra scomparso.

Nicole Minetti quando faceva la hostess per TIM

Nicole non lo tollera. «Cioè, Clo, c'è un limite a tutto, te lo dico Clo, a me non me ne fotte un cazzo se lui è presidente del Consiglio o cioè... un vecchio e basta, a me non me ne frega niente, io non mi faccio pigliare per il culo così, perché adesso... con te proprio mi mi mi tolgo ogni peso perché comunque... cioè, so che con te posso farlo. Però, Clo, sinceramente parlando si sta comportando da pezzo di merda...»

Nicole Minetti quando faceva la hostess per TIM

«Sì be' ma questo lo sapevamo». «Perché è un pezzo di merda... perché uno che fa così è soltanto un pezzo di merda, perché lui m'ha tirato nei casini in una maniera che solo dio lo sa...» «Sì no no, ma infatti».
«Ok? in cui io non ci sarei finita neanche se mettevo tutto l'impegno sulla faccia della terra, perché al di là delle cazzate io sono una brava persona e posso prendere qualche multa, non pagarla e avere il fermo amministrativo sulla macchina ma di lì ad arrivare a commettere un reato, ti assicuro che c'è di mezzo un mare, quindi io gli ho parato il culo perché la verità è che gli ho parato il... gli sto parando il culo e sono stata una signora, ok? e lui non si può permettere di fare così. Non esiste al mondo!»
«Ma secondo me... perdonami, perdonami, allora: "A" secondo me tu, questo genere di ragionamento ma con questi termini dovresti farglielo innanzitutto a lui perché se lo merita...»

Nicole Minetti

«Poi Clo, scusami se ti interrompo ma tu sai... io ti ho chiamato, io ti ho chiamato quel giorno che ero a Milano coi miei genitori e dentro a una libreria e mi è venuto il trip di comprare Mignottocrazia di Paolo Guzzanti?»
«Mmm... no».
«E c'è un capitolo intero su di me??? Con una foto falsa... la sai la famosa foto falsa? l'ha messa in un capitolo intero: Nicole Minetti, foto falsa di culo con scritto tutta la vicissitudine Ruby, con scritto cose tra l'altro non vere, tipo della serie che quando io l'ho prelevata poi l'ho data in mano a una prostituta che l'avrebbe picchiata e la faceva prostituire, cioè questo è uno che lui voleva che votasse la fiducia a suo favore... cioè lui ha disposto alla...»

MINETTIok

«Ma scusami, la Daria (Pesce, avvocato di Minetti, N.d.A.) la sa questa roba? Ce l'ha in mano?»
«Certo, sì, però tu immaginati io dentro una libreria con i miei genitori che apro un libro e trovo una roba del genere, son cose cioè porca puttana, che lascia stare che uno ci passi sopra, se ne fotta, lascia perdere, chi se ne frega, lascia perdere, tu sai bene chi sei, poi arrivi a un punto in cui ti girano i coglioni...»
«No no... e be' certo...»
«Clo, cazzo, anche i miei genitori, anche mio padre mi fa ‘'porca puttana va bene tutto» mi fa, ‘'però finire, su un libro dentro le librerie, non è il massimo», cioè ma poi, capito, non c'era la Barbara Faggioli, non c'era la Marysthelle, c'era Nicole Minetti!»

Nicole Minetti

«Certo».
«E oltretutto quelli su cui sono andati più pesanti ero io... perché della Matera han detto semplicemente che è europarlamentare, della Ronzulli, europarlamentare, la Carfagna cosa gli vuoi dire, è ministro... ovviamente con chi c'hanno preso di più di tutti?»
«Con quella che è... e certo».

«Sono stata io... cioè un capitolo intero su Ruby, un capitolo intero... un libro intitolato Mignottocrazia... e lui avrebbe comprato il voto di Guzzanti pur di aver la fiducia... cioè lui venderebbe sua mamma... non gliene frega niente non ha mai spezzato una lancia nei miei confronti non ha mai detto «no ragazzi, Nicole è una brava ragazza». Tu hai mai sentito dalla sua bocca dire: «oh, fermi un attimo, guardate che lei è una brava ragazza», lui pur di salvare il suo culo flaccido, capito, lui non gliene frega niente!»

minetti eb f a

«No no ma questo è vero, ma questo lo abbiamo appurato ormai da da da tempi immemorabili, anche Giancarlo è incazzato nero, cioè, c'ha litigato, gli ha anche detto "smettila di prendermi per il culo" cioè proprio... della serie... non credo che l'ultima volta gliel'abbia mandate a dire... nel senso che... tant'è che la cosa si è conclusa dicendo: "dimmi cosa vuoi" e lui gli ha detto "voglio fare il coordinatore regionale" e non gli ha risposto. Quindi, che lui prenda per i fondelli le persone, oltretutto le persone che gli stanno più vicine e quelle con cui... a cui deve dire... grazie».

briefing Minetti

«... i grazie più grande... questo lo sa l'universo insomma».
«Sì però Clo...»
«È chiaro che secondo me tu... tu tu sei stata troppo una signora nel senso che...»

«Cioè veramente troppo Clo, veramente troppo, perché io, ti giuro su mia mamma.. allora, io prima di partire lui a me mi ha chiamato il giorno di Natale per farmi gli auguri ok? Ed è stato carino, a pranzo "salutami i tuoi", "va bene", eccetera "ok". Due giorni dopo io l'ho chiamato e gli ho detto... lui mi risponde e mi dice... secondo me era il giorno in cui c'era su Giancarlo e secondo me lui era davanti a Giancarlo... ho quest'idea... perché mi dice: "ciao Nicole, come stai tutto bene?" gli faccio "ah bene, grazie" eccetera, gli faccio "senti ma dove sei, cosa fai", mi fa "guarda sono a casa, ma tra poche ore parto per Parigi perché ho un'assemblea di Mondadori a cui non posso non andare".

MINETTI

Faccio: "caspita peccato" gli ho detto "perché io tra tre o quattro giorni parto per la montagna, ma siccome io parto per la montagna quando mi pare" gli ho detto "guarda se tu mi dici che tra due giorni torni ti aspetto che ho piacere di farti gli auguri, poi ti vorrei parlare..." In realtà io gli volevo soltanto dire di questa cosa di Guzzanti, pensa io quanto sono signora, io gli volevo chiedere se a lui dava fastidio che lo denunciassi, tu pensa che cretina, perché sapevo che in effetti c'era stato un semi riavvicinamento e quindi non volevo andare ad incrinare magari un rapporto che poteva essere in questo momento in cui la maggioranza è decisamente, voglio dire, in bilico, no? decisivo... te pensa che scema che sono... ma tu pensa quanto sono stupida, cioè prima di andare a fare un ‘azione penale importante, perché questo non solo mi ha smerdato, non solo ha messo una foto che non sono neanche io, quindi io ci andrei giù pesante su sta cosa Clo...»

Nicole Minetti - Scorie

«Certo assolutamente, certo».
«Ok?»
«Diffamazione pura questa».
«Certo assolutamente. Lui, io l'ho chiamato oltretutto, poi ho sentito Barbara, ho sentito un'altra ragazza e mi hanno detto che lui a tutti aveva dato una versione diversa, a chi aveva detto che c'aveva la febbre, a chi ha detto che andava a trovare un amico all'ospedale, a un'altra ancora aveva detto che andava a Napoli per i rifiuti, allora ho detto «be', vabbé, boh si vede che c'avrà i cazzi suoi».

nicole minetti

L'ho richiamato a casa due volte in un giorno dopo... di lì a due giorni lui non mi ha richiamato, non ha risposto, non me l'han passato e mi hanno continuato a dire che non c'era, e quando fan così è perché lui fa dire di non esserci, ho saputo che quella sera stessa ha fatto una cena e ha chiamato su cani e porci allora mi girano i coglioni. Io da quel giorno non l'ho più chiamato, non gli ho più scritto niente non gli ho fatto gli auguri di capodanno e ma lui non ha fatto... lui ha fatto altrettanto... però a questo punto io ho riflettuto e mi son fatta un esame di coscienza... io non ho trovato un buon motivo per cui avrei dovuto prendere la cornetta e chiamarlo, lui ne aveva mille, per cui sta volta doveva farlo lui, ok? e io me ne fotto se lui c'ha le crisi d'identità, crisi di quel cazzo che vuoi tu, di gelosia, a me non me ne frega niente... il rapporto tra me e lui, a questo punto, va al di là di ogni suo stato d'animo...» «Ma infatti...»

berlusconi carfagna

«Perché con me si è messo in un casino in cui non è che siccome... non so «ah la Nicole è partita senza salutarmi non la chiamo per tre settimane... «Non esiste al mondo! qualsiasi ragione lui abbia per cui non si è fatto sentire non è sufficiente e necessaria in questo caso, a me dispiace ma stavolta sono nera Clo, nera come non sono mai stata». «No, perdonami, quello che dico io e che torno a ripeterti è che tu sei stata troppo una signora in questa circostanza, quindi è ora... è ora... che cominci a fargli capire che comunque deve andarci coi piedi di piombo, ma bisogna che tu glielo dica in maniera molto chiara».

barbara faggioli x

Il linguaggio, oltre che essere estremamente volgare, è solo apparentemente ermetico. Le due donne stanno parlando evidentemente del caso Ruby e del fatto che Nicole, tra tutte le allegre ragazze di via Olgettina, sia l'unica ad essere stata indagata. Non è una cosa bella, e si capisce. Anche perché Nicole rischia di rimanere l'unica con il cerino acceso in mano. In fondo ha ragione quando dice che prendersela con lei, semplice consigliere regionale appena venticinquenne, è facile.

Barbara Faggioli

Anche perché la Minetti ha intuito che nel cuore del Cavaliere i cambi di passione vanno e vengono come le azioni di Borsa: un giorno sei sù e l'altro, magari per una voce incontrollata, vai giù. E qui si sta affacciando la possibilità che Berlusconi stia perdendo la testa per una nuova arrivata, «un'altra disperata». Quella di cui chiede conto il pm Boccassini nel suo interrogatorio.

 


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