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TREMONTI PROVA A SEGARE LE GAMBE AI FRANCESI LACTALIS - MILANO IN RIALZO, BENE UNICREDIT E MEDIASET DOPO I DIVIDENDI - LIGRESTI INVECE CROLLA DOPO L’AUMENTO DI CAPITALE, CRÉDIT SUISSE NON VUOLE DIVENTARE AZIONISTA - ENI: LA LIBIA NON INFLUIRà SUI CONTI - GHIZZONI: “PIONEER POTREMMO ANCHE TENERLA” (VISTO CHE NESSUNO LA VUOLE) - CONFALONIERI: “SKY NON CI SPAVENTA”, E L’AGCOM CERTIFICA IL DOMINIO DEL BISCIONE - ALITALIA, TRAFFICO IN CALO - DUBAI RIMBORSA CHI HA COMPRATO LE ISOLE - BUFFETT E GOVERNO USA ARRICCHITI CON GOLDMAN - IL RITORNO DEL PRIVATE EQUITY…

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1 - BORSA MILANO CONSOLIDA RIALZO AL TRAINO DI UNICREDIT,MALE FONSAI...
(Reuters) -
Piazza Affari consolida il rialzo a metà mattina al traino di UNICREDIT (MDD: UCG.MDD - notizie) che festeggia risultati sopra le previsioni in controtendenza rispetto agli altri bancari milanesi, fra cui INTESA SP, sintonizzati all'andamento negativo dei concorrenti europei (Dj Stoxx di settore cede lo 0,2%).

Cattelan Milano foto Walter Rovere LOVE straight

Intorno alle 11,10 l'indice FTSE Mib (Milano: FTSEMIB.MI - notizie) avanza dello 0,45%, quanto l'Allshare. Lo Star è poco mosso. In Europa l'indice FTSEurofirst 300 (FTSE Index: E3X.FGI - notizie) sale dello 0,2%. Volumi per oltre 800 milioni di euro.

MEDIASET (Dusseldorf: MDS.DU - notizie) brilla dopo aver annunciato un dividendo per 0,35 euro, superiore al consensus. Il titolo è il migliore del Dj Stoxx media (-0,5%) e scambia quanto viene mediamente trattato in un'intera seduta.
Volatile PARMALAT dopo lo scivolone della vigilia in attesa che il governo approvi un decreto legge antiscalata ed eventualmente si riaprano i giochi sul futuro del gruppo.

GIULIO TREMONTI

Nella galassia Ligresti, FONDIARIA-SAI (SNP: ^SAIY - notizie) arriva a perdere oltre il 2% dopo che sono stati resi noti i termini dell'accordo con Unicredit, principale creditore della filiera che vede a monte PREMAFIN (+0,5%); Cheuvreux ha declassato FonSai e la controllata MILANO ASS (Other OTC: MLNOF.PK - notizie) . a "underperform". Quest'ultima arretra di quasi il 5% dopo l'annuncio dell'aumento di capitale fino a 350 milioni.
Svetta CAMPARI, fra i migliori titoli del settore food&beverage europeo, sostenuta da chi vede nella recente debolezza del titolo un'occasione di acquisto.

Lactalis

2 - DL DIFESA SOCIETA': DUE MESI IN PIU' A CDA PER CONVOCAZIONE ASSEMBLEA...
Radiocor -
Il decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri per la difesa delle societa' italiane strategiche da' due mesi di tempo in piu' al consiglio di amministrazione o al consiglio di sorveglianza delle societa' quotate per convocare le assemblee per l'approvazione del bilancio e per il rinnovo dei vertici. Il testo del decreto - diffuso da Palazzo Chigi - amplia da 120 a 180 giorni dalla chiusura dell'esercizio 2010 il termine entro il quale l'assemblea deve essere convocata, dando facolta' al cda di spostare la data anche se lo statuto della societa' non lo preveda o la convocazione dell'assemblea sia stata gia' pubblicata.

Logo Credit Suisse

Qualora l'assemblea sia stata convocata anche per la nomina dei componenti degli organi societari - si legge nel testo del decreto - le liste eventualmente gia' depositate presso l'emittente sono considerate valide anche in relazione alla nuova convocazione. A proposito del provvedimento, che potra' essere, dunque, applicato anche al caso Parmalat - non cit ato nella nota da Palazzo Chigi - la presidenza del Consiglio fa inoltre sapere che il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, ha illustrato al Governo stamattina anche altre ipotesi di intervento normativo che potranno tra l'altro essere introdotte come emendamenti a questo decreto legge previa - se del caso - consultazione europea

Giulia Salvatore e Jonella Ligresti

3 - PREMAFIN: CREDIT SUISSE A FIANCO DEL GRUPPO MA NON RESTERA' AZIONISTA...
Radiocor -
Credit Suisse Securities ha giocato un ruolo di primo piano a fianco della famiglia Ligresti e di Unicredit nel consentire la ricapitalizzazione del gruppo FonSai, ma non intende diventare azionista del gruppo. Se, nella sua qualita' di joint global coordinator e joint bookrunner con Unicredit degli aumenti di capitale di FonSai e della controllata Milano, dovesse rilevare delle azioni delle due compagnie, le rivenderebbe poi sul mercato in tempi brevi.

Sono queste, come appreso da Radiocor da fonti vicine al dossier, le intenzioni del gruppo bancario svizzero. Sull'aumento di capitale di Fonsai da 450 milioni il rischio di mercato (la parte di aumento non sottoscritta da Premafin e UniCredit) e' calcolato in 300 milioni. Di questi, 260 milioni sono garantiti da Credit Suisse e 40 milioni da Unicredit. Sull'aumento della Milano Assicurazioni da 350 milioni il rischio di mercato e' di 200 milioni ed e' stato assunto in parti uguali da Credit Suisse e Unicredit.

GIUSEPPE GHIZZONI UNICREDIT

4 - UNICREDIT: GHIZZONI, SU PIONEER DECISIONE ENTRO DUE-TRE SETTIMANE...
Radiocor -
Sulla controllata nell'asset management 'non vogliamo restare troppo a lungo in una situazione di incertezza, ci prendiamo ancora due-tre settimane per prendere una decisione'. Lo ha detto il numero uno di UniCredit, Federico Ghizzoni, rispondendo alle domande degli analisti sul futuro della controllata nell'asset management. 'Intanto, continuiamo a seguire la nostra base di clientela, se possibile, anche in modo migliore in termini di servizi e di efficienza. Vedremo se le attuali proposte corrispondono alle nostre ambizioni. Senno' la terremo e lavoreremo per ristrutturarla e svilupparla'.

5 - UNICREDIT: LIVELLI CAPITALE 'RASSICURANTI' ANCHE DOPO BASILEA3...
Radiocor -
Anche con 'una piena attuazione' delle norme di Basilea3, UniCredit conta su livelli di capitale 'rassicuranti'. Lo ha detto Federico Ghizzo ni, numero uno della banca di Piazza Cordusio, presentando i risultati per il 2010. La banca puo' contare, si legge ancora nelle slide di presentazione dei risultati, 'su solidi ratio di capitale che permettono flessibilita' a livello strategico'. Il Core Tier 1 e' rimasto sostanzialmente stabile nell'esercizio, attestandosi a fine 2010 a 8,58% contro 8,61% a fine settembre e 8,47% a fine 2009.

ligresti e jonella

6 - FONSAI: AUMENTO DI CAPITALE DA 450 MLN, 350 MLN PER MILANO, NESSUNA RICAPITALIZZAZIONE PER PREMAFIN...
(Adnkronos) -
Il programma di patrimonializzazione del gruppo Fonsai varato ieri nell'ambito dell'accordo di Premafin con Unicredit si compone di un aumento di capitale da 450 mln (per cui il cda dispone gia' della delega dell'assemblea) per la compagnia assicurativa, cui partecipera' Unicredit in modo da detenere il 6,6% del capitale ordinario post aumento, e di un altro aumento di capitale da massimi 350 mln di euro per la controllata Milano Assicurazioni (la relativa delega deve essere ancora approvata dall'assemblea del 27 aprile), cui partecipera' Fonsai per arrivare a detenere post aumento il 55% di Milano, investendo circa 150 mln.

Unicredit piazza Cordusio

Nessuna ricapitalizzazione e' prevista, invece, per Premafin, la holding a monte di Fonsai (oggi al 41,6% del capitale, secondo dati Consob), che dovrebbe mantenere, ad esito della ricapitalizzazione, il 35% del capitale ordinario di Fonsai. Entrambi gli aumenti di capitale saranno coordinati da Unicredit e Cre'dit Suisse, che hanno sottoscritto accordi per la sottoscrizione dell'eventuale inoptato. L'accordo raggiunto da Premafin con Unicredit e' condizionato alla conferma, da parte di Consob, entro fine giugno, dell'assenza di obblighi di opa su Fonsai, e all'ottenimento, entro la stessa data, delle necessarie deroghe (waiver) riguardanti il contratto di finanziamento sottoscritto da Premafin, Unicredit e altre banche nel 2004.

Ad oggi, secondo dati Consob, il capitale votante di Fonsai e' in mano per il 41,637% a Premafin, per l'11,554% alla stessa Fonsai (di cui l'8% tramite Milano Assicurazioni), per il 2,090% a Dimensional Fund Advisors. Il capitale votante di Milano e' in mano per il 62,858% a Premafin (per il 60,57% tramite Fonsai). L'azionariato di Premafin vede il Cre'dit Agricole Suisse (2,59% per conto terzi), Vincent Bollore' (5,015%), Paolo Gioacchino Ligresti (10%), Giulia Maria Ligresti (10%), Compagnia Nazionale Fiduciaria (30% per conto terzi), Jonella Ligresti (10%), Starlife Sa (20%), la stessa Premafin (6,717%).

ROBERTO NICASTRO

7 - FONSAI: CON RICAPITALIZZAZIONE MARGINE SOLVIBILITA' MIGLIORA DI 30 PUNTI...
(Adnkronos) -
Il programma di patrimonializzazione del gruppo Fondiaria-Sai per 800 milioni, secondo stime preliminari, comporterebbe complessivamente un incremento, rispetto al 31 dicembre 2010, del margine di solvibilita' corretto (Solvency I) di FonSai nell'ordine di 30 punti percentuali circa. Lo comunica Fonsai.

L'accordo raggiunto con Unicredit, ed i conseguenti interventi sul capitale di FonSai e Milano, agevolano la patrimonializzazione del terzo gruppo assicurativo italiano (13 miliardi di euro di raccolta premi, 9 milioni di clienti - oltre 10mila collaboratori tra dipendenti e agenti) in un contesto di grave crisi congiunturale del comparto Rc auto e dei mercati finanziari, causato da una profonda crisi mondiale, con peculiarita' tutte italiane nel settore di riferimento.

8 - UNICREDIT: GHIZZONI, NESSUNA PRESSIONE DA STRESS TEST...
(Adnkronos) -
"Non abbiamo nessuna pressione per gli stress test. Vedremo i risultati, sono semplicemente i benvenuti". A dirlo e' l'ad di Unicredit Federico Ghizzoni, durante la conference call. "I precedenti stress test non sono risultati credibili - ha concluso Ghizzoni - spero che questi lo siano. L'importante e' che le stesse regole siano applicate in tutti i Paesi allo stesso modo".

Logo "Eni"

9 - LIBIA, ENI: NESSUN IMPATTO SUI CONTI E PER FUTURO CONTRATTI RILEVANTI...
(LaPresse) -
"Nessun impatto sui conti, a causa della situazione in Libia". Lo ha assicurato oggi il portavoce dell'Eni, Gianni di Giovanni, collegato con 'Radio anch'io' su Radio1. "Abbiamo contratti di 35, 40 anni con la Libia. Siamo convinti - assicura il portavoce - che sia interesse della Libia continuare a lavorare con noi, perché abbiamo un 'know-how' specifico. Nel caso del gas, inoltre, abbiamo il gasdotto che va dalla Libia alla Sicilia, dove passa la quasi totalità del gas, per arrivare ai mercati occidentali.

Guerra in Libia

Il petrolio non è mai nostro, è loro, dei paesi dove si trovano i giacimenti - ha ricordato Di Giovanni - Noi lo sfruttiamo. Abbiamo contratti rilevanti che ci consentono di sfruttarlo in maniera equa, dando al paese di pertinenza dal 70 all'80% dei proventi. Teniamo il petrolio fino a quando non abbiamo ammortizzato gli investimenti fatti, poi giriamo la quota ai paesi a cui appartiene il sottosuolo", ha concluso il portavoce dell'Eni.

k egitto cairo

10 - EGITTO: BORSA CHIUDE A -8,9%, APERTURA DOPO STOP DUE MESI...
(ANSA) -
La Borsa egiziana ha chiuso con un -8,9%, riprendendosi leggermente dal crollo del 10% registrato in apertura, nella prima seduta dopo 55 giorni di chiusura per la rivolta anti-Mubarak. La seduta è stata sospesa per mezzora per arginare le vendite ed è quindi ripresa fino a fine mattinata. In una conferenza stampa il presidente della Borsa egiziana Mohamed Abdul Salem ha spiegato che la decisione di riprendere l'attività è stata presa dopo il referendum di sabato. "La Borsa continuerà la sua attività e non si fermerà", ha sottolineato, osservando che la cattiva performance della mattinata è legata all'attuale difficile quadro economico.

11 - TV DIGITALE: CONFALONIERI, NON CI SPAVENTA LA CONCORRENZA DI SKY...
(Adnkronos) -
"Dalla concorrenza siamo nati, di concorrenza viviamo e non ci spaventa quella che Sky potrebbe muoverci sulla free tv, campo in cui siamo leader indiscussi da anni". A sostenerlo e' il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, nel corso del suo intervento durante un incontro con la comunita' finanziaria negli studi di Cologno Monzese.

FEDELE CONFALONIERI

"Mediaset -sottolinea Confalonieri- ha un posizionamento strategico dal quale puo' derivare una sola conseguenza: il successo. La nostra voglia di vincere e' immutata ed e' connaturata nella storia. Abbiamo nuovi, aggressivi concorrenti -prosegue- abbiamo davanti a noi mercati e attitudini del pubblico che via via si stanno profilando".

"Noi -aggiunge Confalonieri- guardiamo avanti: le nostre sicurezza non derivano dalla leadership raggiunta nella tv free, ne' dalla piu' recente affermazione della nostra pay tv. Le nostre sicurezze -conclude- riguardano il futuro, che e' qualcosa che abbiamo fin qui saputo governare con una grande padronanza".

12 - AGCOM: IL 48% DEL SIC A 6 PRINCIPALI OPERATORI COMUNICAZIONE NEL 2009...
(LaPresse) -
Fininvest, Rai, News Corporation, Rcs Mediagroup, Gruppo Editoriale L'Espresso e Seat Pagine Gialle rappresentano il 48% del Sistema integrato delle comunicazioni nel 2009, con un 11 miliardi circa di valore. E' quanto afferma l'Autorità garante per le comunicazioni in una nota.

berlusconi biscione

Più in dettaglio, le imprese che fanno riferimento al gruppo Fininvest (Mediaset e Arnoldo Mondadori Editore), nel 2009, raggiungono complessivamente il 13,34%, seguite da Rai con l'11,80% e dal gruppo News Corporation con l'11,58% - costituito da Sky Italia (11,32%) e Fox International Channels Italy (0,26%). Seguono poi, con una quota di gran lunga inferiore, il gruppo RCS Mediagroup (4,12%), il Gruppo Editoriale L'Espresso (3,68%) e Seat Pagine Gialle (3,67%). Secondo la normativa nessun gruppo può superare a livello di ricavi il 20% del Sic.

13 - ALITALIA: SABELLI, A FEBBRAIO TRAFFICO E RICAVI AL DI SOTTO ATTESE...
(Adnkronos) -
Per Alitalia, febbraio e' stato un mese 'deludente' con traffico e ricavi al di sotto delle attese. A tracciare, in questi termini, il bilancio dello scorso mese, e' stato l'amministratore delegato dell'aviolinea, Rocco Sabelli, nella lettera mensile inviata dai dipendenti della compagnia. 'Il mese di febbraio non e' andato bene in termini di traffico e ricavi, entrambi al di sotto delle nostre aspettative.

Abbiamo trasportato circa 1,440 milioni di passeggeri (sostanzialmente gli stessi del febbraio 2010) con un tasso di riempimento del 57% (comunque piu' alto di 1,6 punti del 2010) con una debolezza, in particolare, sul traffico intercontinentale dovuta principalmente all'eccesso della capacita' offerta sulle direttrici transatlantiche'. A pesare, evidenzia Sabelli, e' anche la crisi nordafricana che 'ha contribuito, seppur parzialmente, a questo deludente risultato'.

Sabelli e Colanino, Ad e Presidente di Alitalia

'Fortunamente- riferisce Sabelli- gli ultimi giorni del mese, ed anche i primi giorni di marzo, mostrano segni di ripresa e di crescita verso il 2010 ed il portafoglio delle prenotazioni, abbastanza robusto, ci fa pensare che dalla seconda meta' di marzo tale crescita possa ulteriormente accelerare'. L'ad conferma, quindi, gli obiettivi per l'esercizio in corso: 'gli interventi di efficienza posti in atto per questo difficile primo trimestre, ci consentiranno - spiega- verosimilmente di proteggere la performance economica a livelli che mantengano intatte le probabilita' di risultato per il 2011'.

Rimane la preoccupazione per i prezzi del petrolio (circa 97 dollari al barile la media in febbraio, rispetto a 92 dollari al barile in gennaio) 'che si mantengono sopra ai valori dei nostri budget'. 'Capiremo, nelle prossime settimane, se si tratta di rialzi temporanei o speculativi, quindi, assorbibili, o se la tendenza si stabilizzera', richiedendo ulteriori, e per quanto possibile, sforzi di efficienza', dice Sabelli.

Amancio Ortega

14 - ZARA: UTILE GRUPPO IV TRIMESTRE 553 MLN...
(ANSA) -
Zara non conosce crisi. La societa' che ne controlla il marchio, Inditex, ha archiviato il quarto trimestre 2010 con un utile netto in rialzo del 14% a 553 milioni di euro, secondo quanto riferisce Bloomberg. I ricavi per il periodo gennaio 2010-gennaio 2011 sono saliti a 1,73 miliardi di euro da 1,31 miliardi dello stesso periodo dell'anno precedente. Le vendite nette si sono attestate a 12,5 miliardi di euro, in rialzo del 13% rispetto all'anno precedente.

15 - BANK OF AMERICA:FED CONTRO RIALZO CEDOLA...
(ANSA) -
Bank of America ha fatto sapere che la Federal Reserve si e' opposta alla proposta avanzata dalla banca statunitense di aumentare il dividendo nella seconda meta' di quest'anno. Bank of America - si legge in una nota dell'istituto - ha gia' deciso di ripresentare i suoi piani finanziari che includono la richiesta di un ''modesto aumento'' del dividendo dopo il 30 giugno.

Ben Bernanke si fa un Campari

16 - ISTAT: DEFICIT COMMERCIO SALE A 2,7 MLD A FEBBRAIO CON PAESI EXTRA UE...
(LaPresse) -
Il disavanzo commerciale dell'Italia con i paesi extra Ue aumenta da 1,8 miliardi di febbraio 2010 a 2,7 miliardi di febbraio 2011, ma risulta più che dimezzato rispetto a gennaio 2011 (-5,8 miliardi). Lo comunica l'Istat. Il disavanzo del comparto energetico a febbraio 2011 è più ampio rispetto ad un anno prima (-4,6 miliardi rispetto a -4,3), ma in significativa contrazione rispetto a gennaio 2011 (-5,6 miliardi). Tale disavanzo contribuisce per circa un terzo a determinare l'ampliamento del deficit commerciale.

17 - EMIRATI ARABI, RAGGIUNTO ACCORDO SU DEBITI COSTRUZIONE DUBAI WORLD...
(LaPresse/AP) -
Il governo di Dubai ha dichiarato che il conglomerato di isole artificiali Dubai World, in difficoltà finanziarie, ha firmato un accordo definitivo con i creditori, per restituire miliardi di dollari di debito. L'accordo coinvolge circa 80 creditori e finalizza una bozza raggiunta lo scorso anno.

DUBAI

18 - CON LE AZIONI GOLDMAN SACHS CI HANNO GUADAGNATO BUFFETT E ANCHE IL GOVERNO USA...
Antony Currie per "La Stampa" -
Non è una sorpresa che Warren Buffett abbia ottenuto il rendimento più elevato fra i tre grandi finanziatori della crisi di Goldman Sachs. Dopo tutto, era stato il primo ad aderire all'aumento di capitale da circa 25 miliardi di dollari operato dalla banca americana nel 2008 e nel 2009. Sorprendono di più l'ottimo risultato del governo americano e il piazzamento in ultima fila degli azionisti di Goldman.

Goldman Sachs CEO Lloyd Blankfein and Warren Buffett

Come primo investitore, la Berkshire Hathaway di Buffett ha strappato qualche concessione generosa: un dividendo annuo del 10%, un bonus del 10% in caso di riscatto anticipato delle azioni privilegiate da parte di Goldman e un pacchetto di warrant che oggi vale circa 2 miliardi di dollari. Ora che Goldman si prepara a riacquistare i propri 5 miliardi di dollari di azioni privilegiate, l'oracolo di Omaha potrebbe realizzare un rendimento annualizzato del 34%.

Warren Buffett rocker

I contribuenti americani sono stati gli ultimi a intervenire in aiuto di Goldman. Il Tesoro Usa ha acquistato 10 miliardi di dollari di azioni privilegiate nell'ambito del programma Tarp alcune settimane dopo che la mossa di Buffett a fine settembre aveva incoraggiato gli investitori ad acquistare azioni ordinarie per circa 5 miliardi. Gli Usa sono stati anche i primi a ricevere indietro il proprio denaro. A luglio del 2009 Goldman aveva rimborsato i 10 miliardi, distribuito oltre 318 milioni di dividendi e sborsato 1,1 miliardi per riscattare i warrant del Tesoro. Il governo ha ricavato un rendimento annualizzato del 23%.

Riguardo agli investitori che avevano acquistato azioni Goldman in occasione dell'offerta del settembre 2008, quelli che le hanno vendute all'uscita del governo hanno realizzato un rendimento del 33%, e quelli che hanno acquistato altre azioni Goldman ai minimi della crisi, poco al di sopra dei 50 dollari, hanno fatto l'affare della vita. Gli investitori che invece hanno solo acquistato le azioni emesse a settembre 2008 hanno ottenuto il risultato peggiore. Anche considerando il ricavo dei dividendi, il rendimento annualizzato per gli azionisti in questi due anni e mezzo si attesta al di sotto del 15%.

Soldi nel lavandino jpeg

19 - IL PRIVATE EQUITY MOSTRA I MUSCOLI E I FONDI TORNANO A FARE SHOPPING...
Christopher Hughes per "La Stampa" -
Dopo la crisi, il private equity torna a mostrare il suo carattere. La vendita di Kabel Bw a un'altra società di investimenti - con un'operazione che di fatto rappresenta un terzo passaggio di proprietà tra fondi - dimostra che le acquisizioni con ricorso all'indebitamento sono ancora fattibili. L'unico problema è che, per portarle a termine, occorre una buona dose di ingegno.

Kabel Bw, terzo operatore via cavo della Germania, è un bersaglio interessante per un'acquisizione, considerando che i flussi di cassa non sono ciclici e il mercato è in crescita. Blackstone aveva ceduto la società al fondo svedese Eqt Partners nel 2006. Ora Liberty Global, l'impero mediatico del navigato imprenditore John Malone, sta cercando di accaparrarsi una terza fetta della torta. Liberty è un acquirente commerciale, ma il suo approccio è in tutto e per tutto quello del private equity.

Il multiplo d'uscita di Kabel, pari a 10 volte l'Ebitda storico, si colloca sotto il prezzo pagato da Eqt per la società nel periodo del boom. Ma l'Ebitda di Kabel è cresciuto del 160%. Se l'accordo fosse stato finanziato per il 60% con debiti ed Eqt non avesse iniettato altri capitali né ricavato dividendi, il suo investimento avrebbe generato un rendimento composto sbalorditivo, superiore al 25%. Ma l'aspetto più impressionante è la strutturazione. Tradizionalmente, le operazioni finanziarie che comportano un indebitamento vengono concluse dalle banche, che quindi vendono il debito sul mercato obbligazionario a operazione conclusa.

In questo caso, Kabel è oggetto di un rifinanziamento da 2,25 miliardi a opera dei titolari dei bond ancora prima che l'accordo sia concluso. Una volta estinto un debito preesistente da 1 miliardo, a Eqt resteranno 1,25 miliardi in contanti. Al termine dell'operazione, Eqt riceverà un assegno di 910 milioni per il capitale netto. Il rischio è che l'accordo venga bloccato dalle autorità garanti per la concorrenza, poiché in Germania Liberty possiede già la concorrente di Kabel Unitymedia. In tal caso, Kabel sarà «immagazzinata» da JpMorgan, che a quel punto cercherebbe un altro acquirente e si rivarrebbe su Liberty per l'eventuale differenza nel prezzo di acquisto.

 

 


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