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LE BORSE “REALIZZANO”, TUTTE IN CALO (L’EGITTO RIAPRE E CHIUDE SUBITO PER RIBASSO) - DOPO L’ACCORDO UNICREDIT-PREMAFIN LIGRESTI SI DIMETTE DAL CDA DI PIAZZA CORDUSIO - LUNEDI’ LA FIRMA UNICREDIT-DIBENEDETTO PER LA ROMA - PARMALAT A LACTALIS E BULGARI A LVMH, IL FISCO VUOLE VEDERCI CHIARO - APPLE FA CAUSA AD AMAZON.COM PER IL MARCHIO - ANTONIO BONTEMPI PER VITROCISET - LA PAY TV MEDIASET IN PAREGGIO, MA PESA ENDEMOL - MALACALZA IN RCS (UTILE A 7,2%)…

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1. BORSA: EUROPA APRE IL LIEVE CALO, A MILANO BENE UNICREDIT E MEDIASET...
Radiocor
- Avvio di seduta in lieve calo per le Borse europee, che risentono della debolezza accusata da Tokyo. La migliore e' Milano, che si attesta sulla parita' (-0,02% Ftse All Share, -0,03% Ftse Mib). Francoforte scende dello 0,56%, Londra dello 0,43% e Parigi dello 0,38%. Tra le blue chip di Piazza Affari bene Mediaset (+2,09%) e UniCredit (+1,25%) dopo i conti 2010, mentre scivola Ansaldo (-1,53%).

SCRITTA BORSA

2. BORSA: REALIZZI IN ASIA; GIU' TOKYO E HONG KONG...
(ANSA)
- Seduta di realizzi sulle principali borse di Asia e Pacifico dopo la corsa di Tokyo della vigilia. La piazza nipponica ha ceduto infatti l'1,65%, mentre Hong Kong, ancora in fase di contrattazioni, lascia sul campo lo 0,1%. le vendite si sono concentrate sul settore dell'energia, che più ha brillato ieri, e sulla grande industria, su cui pesano ancora i i blocchi degli impianti produttivi dopo lo Tsunami e l'incidente nucleare.

In particolare è scivolata Tokyo Electric Power (-4,46%), che gestisce l'impianto di Fukushima, mentre in campo industriale hanno segnato il passo Fujitsu (-6,59%), Pioneer (-5,26%), Nec (-4,66%) e Tdk (-4,13%), insieme agli automobilistici Nissan (-2,9%), Honda (-1,75%) e Toyota (-1,2%).

BORSA TOKYO

Pesante ad Hong Kong China Coal Energy (-7,78%), dopo i risultati economici, a differenza di Petrochina (+1,83%), mentre a Sidney è scivolata ancora Equinox Minerals (-1,55%); bene invece i petroliferi Roc Oil (+1,28%) e Woodside (+0,74%).

Di seguito, gli indici dei titoli guida delle principali borse di Asia e Pacifico. - Tokyo -1,65% - Hong Kong -0,18% (seduta in corso) - Shanghai +1,00% - Taiwan +0,44% - Seul -0,07% - Sidney +0,19% - Mumbai +0,95% (seduta in corso) - Singapore +0,53% (seduta in corso) - Bangkok +0,64% (seduta in corso) - Giakarta +0,59% (seduta in corso).

3. MORNING NOTE: L'AGENDA DI MERCOLEDI' 23 MARZO...
Radiocor
- Milano: giornata conclusiva di Star Conference 2011: le piccole e medie societa' quotate al segmento Star di Borsa Italiana presentano i risultati 2010 alla comunita' finanziaria. Alle ore 10,00 Brembo, a seguire. Banca Finnat, Interpump, Nice, Mondo TV, It Way, Biancamano, Terni Energia. Dalle ore 14,00 Vittoria Assicurazioni, a seguire: El.En., Elica, Poltrona Frau, Amplifon, Isagro.

Tom Dibenedetto

Cologno Monzese (Mi): incontro di Mediaset con la comunita' finanziaria per la presentazione dei risultati 2010. Ore 11,00. Al termine, ore 13,00, incontro stampa con la partecipazione di Fedele Confalonieri, presidente; Pier Silvio Berlusconi, vice presidente; Giuliano Andreani, amministratore delegato; Marco Giordani, cfo.

Londra: incontro di UniCredit con gli analisti per la presentazione dei risultati 2010. Ore 9,30 GMT. Segue alle ore 11,30 incontro con la stampa.

CDA (approvazione dati contabili) - Acea, Banca Carige, Pininfarina, Risanamento.

Roma: si riunisce il Consiglio dei ministri con all'ordine del giorno tra l'altro la moratoria sul programma nucleare italiano

Roma: dibattito in Senato sulla situazione in Libia

Roma: convegno 'Legge di contabilita' e finanza pubblica e nuova governance economica dell'Unione europea'. Partecipano Luigi Giampaolino, Giuseppe Vegas, Renato Schifani

Roma: il ministro Roberto Calderoli incontra le Regioni sul tema del federalismo regionale

Roma: audizione del presidente della Consob, Giuseppe Vegas, in commissione Finanze di Montecitorio sui mercati finanziari

4. MORNING NOTE: ECONOMIA E FINANZA DAI GIORNALI...
Radiocor
- LIBIA: Gheddafi resiste, in campo la Nato (dai giornali)

Salvatore e Jonella Ligresti

UE: Portogallo sull'orlo della crisi. Aiuti ue in caso di elezioni (dai giornali)

ENERGIA: La scelta nucleare slitta di un anno. Moratoria del governo (dai giornali) Lo Stop rischia di far saltare il piano firmato con la Francia. La jv era nata due anni fa per rilanciare l'atomo (Il Corriere della Sera, pag. 24)

PARMALAT: A Lactalis il 29% della societa'. I fondi cedono ai francesi (dai giornali). Ferrero a Parigi per rilanciare, due proposte alla famiglia Besnier (La Repubblica, pag. 26). Contromossa di Intesa: soluzione industriale con l'appoggio di UniCredit e Bnp Paribas (Il Messaggero, pag. 18). Il colpo di scena dei fondi 'scaricati' da Intesa-Ferrero (Il Giornale, pag. 5). Oggi il via alla legge anti-scalate (dai giornali). L'Italia cerca di bloccare le acquisizioni straniere (Financial Times, pag.1)

UNICREDIT: entra in FonSai con il 6,6%. Impegno da 200 milioni per FonSai e Sinergia. Ligresti esce dal Cda della banca (dai giornali). E con il tandem Ghizzoni-Palenzona l'ex bin torna nei giochi di potere (La Repubblica, pag. 29). Ghizzoni frena su Pioneer (Il Messaggero, pag. 19)

PREMAFIN: Ora l'ultima sfida resta la governante (Il Sole 24 Ore, pag. 41)

GENERALI: Geronzi al Ceo: 'Non intervengo'. Il 'conto' Kellner fino a 3 miliardi (dai giornali)

BPM: Tensioni al vertice. Ponzellini in Mediobanca (Il Sole 24 Ore, pag. 42). Studia la fusione con legnano e Alessandria. Scontro Dalu-sindacati (Il Corriere della Sera, pag. 41)

FIAT: Rinuncia per ora alla Bertone: 'Fiom impedisce l'investimento' (dai giornali)

MEDIASET: Aumenta i profitti. Il dividendo sale a 0,35 euro (dai giornali)

RCS: Ritorna in utile. Balzo dei margini (dai giornali)

FEDERICO GHIZZONI AD UNICREDIT

EDITORIA: esteso al 2012 il divieto di incroci tra stampa e tv (dai giornali)

ZALESKI: ora perde la cedola di Edison. Mancato incasso di 22 milioni (Il Sole 24 Ore, pag. 43)

ALIMENTARE: la Cina apre al cibo italiano. Grana Padano e Prosciutto di Parma apripista (Il Sole 24 Ore, pag. 25)

5. EGITTO: BORSA RIAPRE ED E' SUBITO SOSPESA PER RIBASSO...
(ANSA)
- La borsa egiziana ha riaperto questa mattina dopo una pausa di 55 giorni per la rivoluzione anti-Mubarak, ed è stata subito costretta a sospendere le contrattazione per circa mezz'ora. Lo ha riferito alla televisione di stato il responsabile per le contrattazioni Ahmhd Shumman, spiegando che le quotazioni sono scese in apertura di circa il 10%, in seguito ad una serie di operazioni a raffica di vendita di azioni.

6. PARMALAT: PIATTA IN BORSA; OCCHI SU GOVERNO E FERRERO...
(ANSA)
- Parmalat al palo in Borsa all'indomani del tonfo seguito alla conquista da parte della francese Lactalis del 29% dell'azienda. Il titolo, partito in timido rialzo, ora è pressoché invariato (-0,09% a 2,29 euro). Il mercato, che ieri dava ormai per chiusa la partita per il controllo della società, è in attesa di capire se il governo o la Ferrero tenteranno un'ultima difesa dell'italianità di Collecchio.

Enrico Bondi

7. AS ROMA: LUNEDI' LA FIRMA UNICREDIT-DIBENEDETTO...
(ANSA) -
La firma per il passaggio della As Roma alla cordata americana capeggiata da Thomas DiBenedetto dovrebbe avvenire lunedì prossimo. Lo scrive oggi Il Messaggero. La firma, dopo la delibera di Roma 2000, dovrebbe avvenire a Roma e sarà enfatizzata da una cerimonia pubblica. Secondo il quotidiano romano, il pool di investitori americani dovrebbe spendere 114 milioni, la banca 76.

8. PREMAFIN: SALE IN BORSA (+1,7%) DOPO ACCORDO CON UNICREDIT. SCIVOLA MILANO (-2,32%)...
(ANSA)
- Avvio di seduta positivo per Premafin in Piazza Affari. Il titolo della finanziaria che fa capo alla famiglia Ligresti guadagna l'1,71% a 0,62 euro. Invariata invece Fonsai a 6,6 euro, mentre scivola Milano Assicurazioni (-2,32%).

9. FONSAI: AUMENTO DI CAPITALE 450 MLN, MILANO 350 MLN...
(ANSA)
- Gli aumenti di capitale previsti per Fondiaria Sai e Milano Assicurazioni sono rispettivamente di 450 (rpt 450) e 350 (rpt 350) milioni di euro. E' quanto si legge in una nota congiunta delle due società all'indomani delle sedute dei rispettivi consigli di amministrazione a seguito degli accordi con il gruppo Unicredit.

10. UNICREDIT: -22,2% A 1,32 MLD UTILE NETTO 2010, SOPRA ATTESE...
Radiocor
- UniCredit ha chiuso il 2010 con un utile netto consolidato in calo del 22,2% a 1,32 miliardi (1,7 miliardi nel 2009), un dato superiore al consensus del mercato che era di 1,22 miliardi. Come annuncia una nota, l'utile netto del IV trimestre e' in calo del 13,5% a 321 milioni, ma sopra la stima mediana che era di 215 milioni ed e' in miglioramento del 9% rispetto al terzo trimestre al netto di -43 milioni legate a componenti non operative non ricorrenti. Il Core Tier 1 e' stabile all'8,58% contro 8,47% a fine 2009. Proposto dividendo cash di 0,03 euro per azione.

GERONZI

11. UNICREDIT: SALVATORE LIGRESTI SI DIMETTE DA CDA...
Radiocor
- Salvatore Ligresti ha rassegnato le dimissioni da amministratore non esecutivo di UniCredit. E' quanto afferma una nota della banca. La decisione e' stata presa 'in relazione all'evolversi delle relazioni di affari del gruppo facente capo alla famiglia Ligresti con Unicredit'. In particolare la decisione e' stata presa per evitare conflitti di interesse in futuro. Il consiglio ha espresso a Ligresti il proprio apprezzamento e la sua stima.

12. UNICREDIT: RAGGIUNTO ACCORDO CON PREMAFIN...
Radiocor
- E' stato raggiunto tra Unicredit e Premafin (gruppo Ligresti) l'accordo finalizzato alla prevista ricapitalizzazione di Fondiaria-Sai. In base all'intesa raggiunta, 'qualora Fonsai deliberi un aumento da 450 mln, Unicredit sottoscrivera' una quota in misura tale da detenere post aumento una partecipazione pari al 6,6% del capitale ordinario'.

MASSIMO PONZELLINI

13. AGENZIA ENTRATE: FARI SU QUOTE PARMALAT A LACTALIS E BULGARI A LVMH...
Radiocor
- Faro puntato dell'Agenzia delle Entrate sulla vendita di partecipazioni Parmalat a Lactalis e su quella di Bulgari a Lvmh. L'amministrazi one finanziaria, informa una nota, verifichera' il rispetto delle disposizioni normative che prevedono, al ricorrere di determinati presupposti, la tassazione in Italia dei redditi derivanti dalle predette operazioni.

14. GENERALI: 2,1 MLD PLUSVALENZE LATENTI SU PORTAFOGLIO TITOLI...
Radiocor
- Il gruppo Generali dispone di una plusvalenza latente netta di 2,1 miliardi sul portafoglio titoli, frutto del raffronto tra i valori correnti alla chiusura di esercizio e quelli di carico. L'importo, si legge nella nota integrativa al bilancio 2010 consultata da Radiocor, si compone di una plusvalenza latente di 1,9 miliardi su titoli a utilizzo durevole e di una di 0,2 miliardi sui titoli a utilizzo non durevole.

MARIO DRAGHI

Inoltre, la compagnia triestina - come emerge sempre dalla nota integrativa sui conti 2010- ha rivalutato di 1,065 miliardi di euro la controllata Generali Properties, portando il valore della societa' cui fa capo l'enorme patrimonio immobiliare del gruppo a 2,25 miliardi di euro. E' grazie alla rivalutazione e all'utile di esercizio che il patrimonio netto di Generali a fine 2010 risulta di 14,9 miliardi dai 13,8 del 2009.

15. RULLI DI TAMBURO IN BPM...
Vittoria Puledda per "la Repubblica"
- Il rullo dei tamburi è forte ma, per ora, il direttore generale resiste. Anzi, chi gli è vicino dice che Fiorenzo Dalu non se ne andrà, né in punta di piedi né sbattendo la porta. Ma è anche vero che restare in paradiso a dispetto dei santi è difficile, e se realmente due sindacati di peso nella Bpm - Uilca e Fisac - hanno dichiarato guerra a Dalu, la strada potrebbe essere segnata.

Dalla parte del direttore generale infatti sembra essere rimasta solo la Fiba (verso cui sono confluiti molti transfughi della Fisac, dopo lo shock delle promozioni dell´estate scorsa) mentre per il momento la Fabi non si è esposta molto. Ma sembra più vicina a Uilca e Fisac. Del resto, quando gli amministratori non hanno più la fiducia degli azionisti - a torto o a ragione - vanno a casa: nel caso della Bpm, gli azionisti sono i sindacati e questa vicenda ne è l´ennesima prova.

16. LA SFIDA DI RESOLUTION AL CAMPIONE NAZIONALE...
Ma.l.C. per "
Il Sole 24 Ore" - Dicono a Londra che addirittura Mario Draghi si sia operato per impedire l'acquisizione di Pioneer da parte di un player estero e favorire invece il «campione nazionale», che potrebbe scaturire dalla fusione tra l'asset manager di UniCredit ed Eurizon (gruppo Intesa Sanpaolo). Dicono che «Draghi wants to safeguard the purchase of Italian government bonds by local investors»: la totale disponibilità da parte del campione nazionale Eurizon-Pioneer a comprare BTp senza troppo fiatare ad ogni asta.

EDOARDA CROCIANI

Forse i primi soli primaverili londinesi hanno creato qualche scompenso; o forse è solo una polpetta avvelenata sul cammino di Mario Draghi verso la Bce. Quel che è certo è che la Banca d'Italia non solo smentisce, ma fa sapere inoltre che finora «non ci sono state richieste e quindi tanto meno dinieghi verso intermediari non italiani» in relazione all'acquisizione di Pioneer. Conteranno le offerte e i piani industriali: ma dopo l'ukase di Tremonti contro le mire francesi in Italia restano in piedi solo il campione nazionale Eurizon-Pioneer e quello europeo, sposorizzato da Resolution.

17. LA SCELTA DI BONTEMPI PER IL VERTICE VITROCISET...
G. D. per "
Il Sole 24 Ore" - È un ex dirigente del gruppo Finmeccanica il nuovo amministratore delegato scelto da Edoarda Crociani per la sua Vitrociset, dopo l'addio di Tommaso Pompei, il 10 febbraio. La nomina dovrebbe essere ufficializzata oggi dal consiglio di amministrazione presieduto dal generale Mario Arpino. Il candidato è Antonio Bontempi, un manager di aziende della difesa, uscito dal giro da alcuni anni. Nella primavera del 2003, durante il governo Berlusconi, fu candidato da An alla guida dell'Enav, la società che gestisce il traffico aereo.

La candidatura fu però respinta da Giulio Tremonti, ministro dell'Economia. Sulla poltrona di via Salaria andò Guido Pugliesi, cresciuto in Telecom accanto ad Ernesto Pascale, tuttora in sella. Bontempi era viceamministratore delegato di Alenia Marconi Systems, la joint venture tra Finmeccanica e la britannica Bae Systems, poi passata sotto il controllo al 100% del gruppo italiano, oggi si chiama Selex Sistemi integrati. Poco dopo Bontempi uscì dal gruppo. In precedenza aveva guidato la Wass di Livorno, che produce siluri.

Steve Jobs lancia il nuovo iPad

18. SEA IN ATTESA DEL TRENO PER LA BORSA...
Ma. Mo. per "Il Sole 24 Ore"
- Potrebbe essere una questione di giorni l'approvazione del bilancio del Comune di Milano e con esso il via libera alla quotazione in Borsa della Sea, la società di gestione degli aeroporti di Linate e Malpensa. Alla Sea tutto è pronto per accendere i motori di un'operazione valutata 300-350 milioni di euro per la quota del 25%-35% sufficiente per garantire al Comune il mantenimento del controllo della società con il 51 per cento.

Il presidente Bonomi freme perché alle porte ci sono le elezioni e non vede possibili soluzioni alternative alla quotazione. Se non riuscirà nell'intento entro l'estate, il prossimo slot potrebbe essere a novembre, ma indietro non si torna. Il momento è positivo per il settore aeronautico: le compagnie aeree continuano a macinare utili e stanno incrementando i collegamenti in Europa e fuori, mentre le società di gestione degli scali nella fase di crisi si sono rafforzate puntando anche sui ricavi non aviation. Crisi Nord Africa permettendo.

JEFF BEZOS CON JOYCE IN VERSIONE KINDLE

19. APPLE FA CAUSA AD AMAZON.COM PER IL MARCHIO...
Da "Il Sole 24 Ore"
- È guerra tra Apple e Amazon.com. Il colosso di Cupertino ha fatto causa al sito di commercio elettronico, che sarebbe colpevole di avere violato la legge sui marchi depositati. Apple ha infatti chiesto al tribunale federale del Northern District della California che sia impedito ad Amazon di utilizzare il nome "Appstore" per il suo negozio virtuale per comprare applicazioni. Il nome sarebbe infatti troppo simile al marchio "App Store" brevettato dalla società guidata da Steve Jobs il 17 luglio 2008 e da allora utilizzato per i negozi virtuali per iPhone, iPod e iPad. Apple chiede un risarcimento economico per i danni (la cifra non é nota).

20. MEDIASET, LA PAY-TV È IN PAREGGIO MA PESA LA SVALUTAZIONE ENDEMOL...
Da "la Repubblica"
- Mediaset archivia il 2010 con il pareggio operativo della pay-tv e ricavi in ripresa che garantiscono una crescita dell´utile da 272,4 a 352,2 milioni. Sui risultati del Biscione pesa anche la svalutazione da 80 milioni di Endemol. In generale, il fatturato è aumentato del 10,5% a 4,3 miliardi, l´ebit è salito del 35,6% a 815,5 milioni con una marginalità del 19% sui ricavi.

Piersilvio Berlusconi

In Italia, dove i ricavi netti sono cresciuti del 6,5% a 3,438 miliardi, la raccolta pubblicitaria sulle reti generaliste è aumentata a 2,76 miliardi (da 2,633 del 2009), mentre i ricavi pubblicitari complessivi (che tengono conto della tv digitale e del web) sono migliorati del 7% a 2,86 miliardi.

Mediaset Premium ha infine raggiunto l´obiettivo del break even operativo grazie a ricavi in aumento del 25% a 700,4 milioni. Per il 2011 il gruppo prevede un´ulteriore crescita della pay-tv anche se il settore «può risentire dei mancati ricavi generati dalla rivendita di banda trasmissiva e di contenuti a operatori telefonici», dopo i contratti scaduti a fine 2010.

VITTORIO MALACALZA

21. RCS TORNA IN NERO PER 7,2 MILIONI VITTORIO MALACALZA ENTRA NEL CDA...
Da "la Repubblica"
- I conti Rcs tornano in nero. Nel 2010 l´utile netto è arrivato a 7,2 milioni, dopo avere registrato, l´anno prima, un rosso da 129,7 milioni. Risultati che nel 2011 dovrebbero migliorare grazie a nuovi «interventi strutturali e dal continuo ed incisivo proseguimento delle azioni di contenimento dei costi, sempre accompagnate da investimenti e soprattutto da azioni a supporto dello sviluppo delle attività multimediali e per la tutela ed il rafforzamento della qualità dei prodotti».

E mentre aumentano gli abbonati alle edizioni online dei quotidiani, nei primi due mesi dell´anno la raccolta pubblicitaria «è in aumento» spiega l´ad Antonello Perricone. Nel 2010 i ricavi sono cresciuti del 2,2% a 2.255 milioni (+7% la pubblicità a 759,6 milioni), l´ebitda è passato da 133 a 199,4 milioni, l´indebitamento finanziario netto è calato di 86,3 milioni a 970,8 milioni. Sempre ieri è stato cooptato in cda Vittorio Malacalza in sostituzione del dimissionario Claudio De Conto.

 


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